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Dicò e le icone del cinema
L’artista Dicò ha voluto dedicare la mostra alle icone femminili del cinema di ieri e di oggi, che con la loro bellezza e classe, hanno affascinato il pubblico internazionale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domenica 13 dicembre 2015 alle ore 17.00, l’Art Gallery Dicò di Via Margutta 55 farà da cornice ad una mostra tutta al femminile: Dico’ e le icone del cinema.
Dicò, l’artista che ha stregato Hollywood, ha voluto riprodurre i volti delle icone di ieri e di oggi, che con la loro bellezza e classe hanno affascinato il pubblico internazionale e hanno fatto la storia del cinema.
Dieci opere per dieci grandi attrici: Sofia Loren, Anna Magnani, Angelina Jolie, Penelope Cruz, Marilyn Monroe, Virna Lisi, Claudia Cardinale, Ursula Andress, Brigitte Bardot e Luisa Ranieri. Quest’ultima, che non ha resistito alla voglia di farsi ritrarre dall’amico Dicò, sarà anche madrina dell’evento e sarà naturalmente presente al vernissage, a cui parteciperanno molti amici e volti noti dello spettacolo.
“The Fire Artist”- E’ proprio il fuoco l’elemento distintivo delle opere di Dicò, che infatti lo utilizza per plasmare e deformare il plexiglas, che poi va ad avvolgere delicatamente l’intero dipinto; si creano veri e propri bassorilievi realizzati su tavola, ottenuti dalle sovrapposizioni materiche di pittura acrilica, plexiglas e resina, combustione e sgretolamento in cui la fiamma si sostituisce al pennello.
L’arte, la tecnica e la passione si fondono e creano opere dotate di uno straordinario impatto visivo.
Il successo delle opere di Dicò oltrepassa i confini nazionali e riscuote un grande risultato a livello internazionale. Le star di Hollywood rimangono stregate dalle opere di Dicò, tanto che l’artista va ad omaggiare con i suoi capolavori personaggi come Dustin Hoffmann, Owen Wilson, Penelope Cruz e il marito Javier Bardem, Ivana Tramp, Kerry Kennedy, alla quale ha donato l’opera “JFK”, e ancora il cantante statunitense Lionel Richie, che nella sua carriera ha venduto oltre 113 milioni di dischi. Dicò è stato addirittura invitato dal premio Oscar Morgan Freeman a Los Angeles per esporre 3 opere assieme nel mese di dicembre 2015.
Il talento di Dicò, non passa inosservato neanche in Italia, ed è con l’opera che ritrae Brigitte Bardot che è stato scelto per inaugurare la 20 esima edizione dell’evento Capri, Hollywood che quest’anno sarà dedicato alla diva francese, dal 26 dicembre al 2 gennaio.
Artista romano, classe 1964, affascinato dal mondo dell’arte contemporanea e appassionato di cinema italo-americano, Dicò frequenta l’istituto d’arte di Via di Ripetta a Roma dove matura le sue prime esperienze negli studi e laboratori di artisti. Si divide tra l’Italia e l’America e grazie alla sua spiccata personalità riesce a captare, interpretare e rielaborare i numerosi stimoli e linguaggi espressivi dell’arte e della cultura di questi due paesi.
Inizia la sua carriera nel mondo della grafica finché nel 2012 riemerge in lui la passione sfrenata per la pittura e decide di dedicarsi interamente ad essa.
Incomincia a riversare nell’arte le proprie emozioni, paure, sensazioni e desideri.
L’impatto con la realtà artistica è molto forte e così l’artista viene travolto da un periodo difficile e buio, ma è proprio grazie a questa fase della sua vita che trova l’ispirazione per riprendersi con un oggetto a noi molto comune: un accendino. Indirizzando la fiamma contro una lastra di plexiglas che teneva in mano, rimane affascinato dalla deformazione della materia che si plasma sotto i suoi occhi, sente che nel fuoco può trovare l’energia e la forza vitale per il suo riscatto e per ricominciare a guardare il mondo con occhi diversi.
In maniera del tutto spontanea individua negli echi pop alla Warhol e nelle famose combustioni materiche di Alberto Burri la chiave del proprio linguaggio, ma le sue esecuzioni acquistano una loro personale ed innovativa dimensione, mai banale o scontata, grazie all’originalità compositiva e alla grande forza espressiva data dalla fusione di elementi diversi. Le sue opere, realizzate su tavola, sono una formidabile combinazione di resine, materiali industriali, sovrapposizioni materiche, combustioni e corrosioni che affascinano ed emozionano allo stesso tempo con la loro notevole capacità espressiva.
Ma la caratteristica che rende queste opere uniche e inconfondibili è la plasticità scultorea che acquistano grazie al potere del fuoco, nel procedimento che i critici hanno definito come “il miracolo della combustione”. La fiamma sostituisce il pennello e rispondendo ai movimenti esperti dell’artista, plasma, modella, buca e squarcia la lastra in plexiglas che contorna la superficie delle opere, mentre il neon, introdotto dall’artista a distanza di un anno dalle prime creazioni, esercita un incredibile e sorprendente potere comunicativo che esalta simboli e forme.
Nel 2012 inizia un’importante collaborazione con la Ca’d’oro di Roma e Miami a seguito del grande successo riscosso con la presentazione dell’opera gioiello
Il Diamante di Marilyn in occasione della mostra per i 50 anni dalla scomparsa della diva americana. Seguono numerosi eventi ed esposizioni, – l’elenco completo è disponibile nella sezione “esposizioni”- dal museo d’arte contemporanea Macro di Testaccio, all’Auditorium della Conciliazione, dalla Ca’d’oro di Piazza di Spagna alla Galleria Bosi.
Le sue opere fanno parte della prestigiosa collezione privata di Guido Lombardo della Titanus Cinema e i suoi ritratti arricchiscono le pareti delle case di personaggi di spicco del panorama culturale e mondano italiano e internazionale da Marta Marzotto a Ivana Trump, da Renzo Rosso a Pippo Baudo.
In questi ultimi due anni il pittore romano si divide tra l’Italia e l’America, dove è molto apprezzato e rinomato.
Dicò, l’artista che ha stregato Hollywood, ha voluto riprodurre i volti delle icone di ieri e di oggi, che con la loro bellezza e classe hanno affascinato il pubblico internazionale e hanno fatto la storia del cinema.
Dieci opere per dieci grandi attrici: Sofia Loren, Anna Magnani, Angelina Jolie, Penelope Cruz, Marilyn Monroe, Virna Lisi, Claudia Cardinale, Ursula Andress, Brigitte Bardot e Luisa Ranieri. Quest’ultima, che non ha resistito alla voglia di farsi ritrarre dall’amico Dicò, sarà anche madrina dell’evento e sarà naturalmente presente al vernissage, a cui parteciperanno molti amici e volti noti dello spettacolo.
“The Fire Artist”- E’ proprio il fuoco l’elemento distintivo delle opere di Dicò, che infatti lo utilizza per plasmare e deformare il plexiglas, che poi va ad avvolgere delicatamente l’intero dipinto; si creano veri e propri bassorilievi realizzati su tavola, ottenuti dalle sovrapposizioni materiche di pittura acrilica, plexiglas e resina, combustione e sgretolamento in cui la fiamma si sostituisce al pennello.
L’arte, la tecnica e la passione si fondono e creano opere dotate di uno straordinario impatto visivo.
Il successo delle opere di Dicò oltrepassa i confini nazionali e riscuote un grande risultato a livello internazionale. Le star di Hollywood rimangono stregate dalle opere di Dicò, tanto che l’artista va ad omaggiare con i suoi capolavori personaggi come Dustin Hoffmann, Owen Wilson, Penelope Cruz e il marito Javier Bardem, Ivana Tramp, Kerry Kennedy, alla quale ha donato l’opera “JFK”, e ancora il cantante statunitense Lionel Richie, che nella sua carriera ha venduto oltre 113 milioni di dischi. Dicò è stato addirittura invitato dal premio Oscar Morgan Freeman a Los Angeles per esporre 3 opere assieme nel mese di dicembre 2015.
Il talento di Dicò, non passa inosservato neanche in Italia, ed è con l’opera che ritrae Brigitte Bardot che è stato scelto per inaugurare la 20 esima edizione dell’evento Capri, Hollywood che quest’anno sarà dedicato alla diva francese, dal 26 dicembre al 2 gennaio.
Artista romano, classe 1964, affascinato dal mondo dell’arte contemporanea e appassionato di cinema italo-americano, Dicò frequenta l’istituto d’arte di Via di Ripetta a Roma dove matura le sue prime esperienze negli studi e laboratori di artisti. Si divide tra l’Italia e l’America e grazie alla sua spiccata personalità riesce a captare, interpretare e rielaborare i numerosi stimoli e linguaggi espressivi dell’arte e della cultura di questi due paesi.
Inizia la sua carriera nel mondo della grafica finché nel 2012 riemerge in lui la passione sfrenata per la pittura e decide di dedicarsi interamente ad essa.
Incomincia a riversare nell’arte le proprie emozioni, paure, sensazioni e desideri.
L’impatto con la realtà artistica è molto forte e così l’artista viene travolto da un periodo difficile e buio, ma è proprio grazie a questa fase della sua vita che trova l’ispirazione per riprendersi con un oggetto a noi molto comune: un accendino. Indirizzando la fiamma contro una lastra di plexiglas che teneva in mano, rimane affascinato dalla deformazione della materia che si plasma sotto i suoi occhi, sente che nel fuoco può trovare l’energia e la forza vitale per il suo riscatto e per ricominciare a guardare il mondo con occhi diversi.
In maniera del tutto spontanea individua negli echi pop alla Warhol e nelle famose combustioni materiche di Alberto Burri la chiave del proprio linguaggio, ma le sue esecuzioni acquistano una loro personale ed innovativa dimensione, mai banale o scontata, grazie all’originalità compositiva e alla grande forza espressiva data dalla fusione di elementi diversi. Le sue opere, realizzate su tavola, sono una formidabile combinazione di resine, materiali industriali, sovrapposizioni materiche, combustioni e corrosioni che affascinano ed emozionano allo stesso tempo con la loro notevole capacità espressiva.
Ma la caratteristica che rende queste opere uniche e inconfondibili è la plasticità scultorea che acquistano grazie al potere del fuoco, nel procedimento che i critici hanno definito come “il miracolo della combustione”. La fiamma sostituisce il pennello e rispondendo ai movimenti esperti dell’artista, plasma, modella, buca e squarcia la lastra in plexiglas che contorna la superficie delle opere, mentre il neon, introdotto dall’artista a distanza di un anno dalle prime creazioni, esercita un incredibile e sorprendente potere comunicativo che esalta simboli e forme.
Nel 2012 inizia un’importante collaborazione con la Ca’d’oro di Roma e Miami a seguito del grande successo riscosso con la presentazione dell’opera gioiello
Il Diamante di Marilyn in occasione della mostra per i 50 anni dalla scomparsa della diva americana. Seguono numerosi eventi ed esposizioni, – l’elenco completo è disponibile nella sezione “esposizioni”- dal museo d’arte contemporanea Macro di Testaccio, all’Auditorium della Conciliazione, dalla Ca’d’oro di Piazza di Spagna alla Galleria Bosi.
Le sue opere fanno parte della prestigiosa collezione privata di Guido Lombardo della Titanus Cinema e i suoi ritratti arricchiscono le pareti delle case di personaggi di spicco del panorama culturale e mondano italiano e internazionale da Marta Marzotto a Ivana Trump, da Renzo Rosso a Pippo Baudo.
In questi ultimi due anni il pittore romano si divide tra l’Italia e l’America, dove è molto apprezzato e rinomato.
13
dicembre 2015
Dicò e le icone del cinema
Dal 13 dicembre 2015 al 13 gennaio 2016
arte contemporanea
Location
ART GALLERY DICO’
Roma, Via Margutta, 55, (Roma)
Roma, Via Margutta, 55, (Roma)
Vernissage
13 Dicembre 2015, h 17
Ufficio stampa
EQUA
Autore