Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Didier Luond
Fotografie in bianco e nero, stampa su carta baritata
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con l’autore ginevrino Didier Luond si conclude la rassegna IL VOLTO. IL CORPO. L’ANIMA. Iniziata nello scorso mese di maggio ha visto esporre via via Milena Giacomazzi, Maurizio Bresciani, Angelo Roberto Tizzi, Vincenzo Balena.
Luond descrive oniricamente il tema sottolineando la materie originaria e generatrice come elemento fondante la sua ricerca. Le immagini recano evidenti sovrapposizioni che non appesantiscono l’insieme compositivo e prospettico, anzi se ne ha una sensazione di leggerezza e, per certi versi, di fragilità.
Un’indagine antropologica è quella che ci viene suggerita da Gerold Poussin: per i Bontus (Congo) l’anima si separa dal corpo durante il sonno; i sogni che ella raccoglie durante i suoi viaggi nel “paese” degli spiriti le sono stati comunicati dalle anime dei morti con le quali entra in contatto durante la trance, la sincope, l’ipnosi e consegna tali testimonianze al risveglio.
L’Africa nera è molto frequentata da Didier e amata oltre se stesso.
Guardando attentamente le sue fotografie si avverte fortemente la profonda sensibilità da cui sono nate e attraversate. Ciò proviene dalla loro bellezza? Dalla loro energia? Da un soffio? All’osservatore la risposta.
Luond descrive oniricamente il tema sottolineando la materie originaria e generatrice come elemento fondante la sua ricerca. Le immagini recano evidenti sovrapposizioni che non appesantiscono l’insieme compositivo e prospettico, anzi se ne ha una sensazione di leggerezza e, per certi versi, di fragilità.
Un’indagine antropologica è quella che ci viene suggerita da Gerold Poussin: per i Bontus (Congo) l’anima si separa dal corpo durante il sonno; i sogni che ella raccoglie durante i suoi viaggi nel “paese” degli spiriti le sono stati comunicati dalle anime dei morti con le quali entra in contatto durante la trance, la sincope, l’ipnosi e consegna tali testimonianze al risveglio.
L’Africa nera è molto frequentata da Didier e amata oltre se stesso.
Guardando attentamente le sue fotografie si avverte fortemente la profonda sensibilità da cui sono nate e attraversate. Ciò proviene dalla loro bellezza? Dalla loro energia? Da un soffio? All’osservatore la risposta.
13
novembre 2005
Didier Luond
Dal 13 al 30 novembre 2005
fotografia
Location
LUIGI MENEGHINI GALLERIA D’ARTE
Viadana, Via Cesare Aroldi, 186, (Mantova)
Viadana, Via Cesare Aroldi, 186, (Mantova)
Orario di apertura
dal giovedi al sabato dalle 16 alle 19
Vernissage
13 Novembre 2005, ore 11.15
Autore
Curatore