La fantasia di Diego Bao, designer e illustratore bassanese, è popolata da strane creature, da esseri buffi e crudeli: sono cani saccenti, supereroi maldestri, draghi sovrappeso, mucche spaziali, orsetti malefici. È un mondo colorato, pieno di riferimenti alla cultura pop, ai cartoni animati, ai telefilm, alla pubblicità e soprattutto molto allegro e divertente ma anche sottilmente perfido e un po’ cattivello.
Diego Bao non si accontenta di mostrare in quadri, magliette, webcartoons, illustrazioni le facce bizzarre degli abitanti del suo mondo: ora, grazie all’ospitalità dello Spazio Nadir (in contra' Santa Caterina 20 a Vicenza), si allarga e propone una mostra; non una mostra qualsiasi bensì una Mostra di un certo Livello.
La mostra, pensata appunto per un pubblico di un certo livello si inaugura sabato 4 settembre alle ore 19,00 con una festa che si annuncia senz’altro come un evento di un certo livello.

I frequentatori dello Spazio Nadir – che poi è un negozio di barbiere nel quale oltre a tagliare i capelli si fanno mostre, concerti, spettacoli teatrali e altro ancora – abituati a mischiare la cura personale con l’arte, non si lasceranno sfuggire l’occasione di partecipare a una serata che promette di elevarli propro a quel certo livello che l’autore indica baldanzosamente nel titolo. Certo, Diego Bao è convinto che l’arte sia un gioco che non deve essere preso troppo sul serio ed è quindi lecito sospettare che il certo livello verso il quale il nostro autore vuole spingerci sia uno speciale stato di ilare leggerezza, di scintillante divertimento.
Un livello lievemente lisergico, apparentemente futile ma che ha il pregio (e non è poco) di aiutarci a risvegliare quelle bizzarre creature che senz’altro abitano, a un certo livello, anche nella nostra fantasia.

Diego Bao nasce nel 1975 a Marostica in provincia di Vicenza. Vive a Bassano del Grappa (VI), dove lavora come Graphic Designer e Illustratore. Negli anni ‘80, influenzato dai primi cartoni giapponesi comincia delineare tutto il suo mondo immaginario. Dal 1996 i suoi personaggi escono dagli sketchbook e cominciano ad invadere quadri, t-shirt, poster e web-cartoon. Nel 2009 crea "LazyFactory", il suo marchio di abbigliamento e accessori.