soggetto paralizzato dall�incertezza.



Protagonisti dell�intera mostra il trapezio e un invisibile acrobata del quale si vedono solo le mani pendule all�interno dei monitor che ne proiettano le perpetue oscillazioni.



Il percorso concettuale ed espositivo della mostra inizia con i disegni della prima sala.Fragili trapezi argentati emergono dalle incisioni sagomate di fogli neri. Le molteplici posizioni hanno il loro epilogo in una corda spezzata che ne chiude il ciclo.



La seconda sala ospita una installazione scultorea composta da due trapezi speculari incuneati nelle pareti. Le due strutture nere e rosse vanno l�una incontro all�altra e si cristallizzano nel momento perfetto, quello in cui compiere il salto.



Questo �fermo immagine� rispecchia il desiderio di un acrobata, e di un io, colto dalla paura di non passare dell�altra parte incolume.



La paura di saltare nel vuoto senza rete � ripresa nei due monitor, anche questi speculari, che proiettano in loop i palmi delle mani dondolanti del trapezista che scandisce in un tempo infinito l�incapacit� di prendere l�ardita decisione, di passare sull�altro trapezio.