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Diego Racconi – Geometrie imperfette
Mostra personale dedicata all’artista lombardo Diego Racconi noto per le sue opere caratterizzate da geometrie variabili e dinamiche.
Comunicato stampa
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Lo Spazio Intelvi 11 è una location ricavata all'interno di un edificio risalente all'800 nel borgo di Muronico, a meno di un chilometro da Argegno, sulla sponda occidentale del lago di Como.
La ricerca stilistica di Diego Racconi, artista milanese, è orientata sull'Astrattismo geometrico.
Diego Racconi è riuscito ritagliarsi una propria identità e collocazione nel panorama artistico attuale, grazie ad un intelligente equilibrio fra razionalità ed istinto così come fra forma e contenuto.
La razionalità è rappresentata dalla forma, dalle geometrie variabili e dalle campiture cromatiche che segmentano le sue tele.
Sul piano della spazialità, il richiamo più evidente è quello a maestri come Mondrian soprattutto, Malevich e Rothko.
Mentre l’aspetto istintuale, irrazionale si materializza nel dripping, una tecnica largamente usata da Pollock.
Tra questi due filoni (quello geometrico-spazialista e quello dell’espressionismo-astratto), Racconi è riuscito a trovare un punto di equilibrio. Una sintesi che è anche fra staticità e dinamismo.
Le sue geometrie sono l’espressione bidimensionale di un meccanismo in continuo divenire. Le forme rappresentate sulla tela dall’artista, nella loro variabilità, appaiono una delle tante possibili soluzioni che possono essere generate.
Il limite puramente razionale delle forme geometriche viene superato dalla dialettica dei colori al loro interno (con la loro variabilità cromatica). Lo stesso “dripping” utilizzato dall’artista contribuisce a spezzare la rigidità delle geometrie, mettendo in luce un senso di aleatorietà, di imprevisto.
Ma a differenza di quanto avviene nelle opere di Pollock, il “dripping” perde ogni connotato di violenza per assumere piuttosto quello di divertissement, di sottile ironia….
Racconi ha saputo assimilare e reinterpretare la lezione dei succitati maestri del ‘900 in modo originale grazie a una pragmatica e disincantata visione della realtà che egli affronta.
In queste geometrie variabili di Diego Racconi, linearità e geometria solo apparentemente sono semplici; si tratta piuttosto di un processo elaborato che presuppone chiarezza di idee e lucidità. Un meccanismo ormai consolidato che questo artista riesce a variare ogni volta lasciando trapelare una infinità di variazioni.
Insomma questo artista ha la capacità di rimettersi in gioco come fosse la prima volta, in ogni sua opera, e di portare avanti la sua ricerca stilisti con intatto entusiasmo.
Paolo Avanzi
DIEGO RACCONI
www.diegoracconi.com
La ricerca stilistica di Diego Racconi, artista milanese, è orientata sull'Astrattismo geometrico.
Diego Racconi è riuscito ritagliarsi una propria identità e collocazione nel panorama artistico attuale, grazie ad un intelligente equilibrio fra razionalità ed istinto così come fra forma e contenuto.
La razionalità è rappresentata dalla forma, dalle geometrie variabili e dalle campiture cromatiche che segmentano le sue tele.
Sul piano della spazialità, il richiamo più evidente è quello a maestri come Mondrian soprattutto, Malevich e Rothko.
Mentre l’aspetto istintuale, irrazionale si materializza nel dripping, una tecnica largamente usata da Pollock.
Tra questi due filoni (quello geometrico-spazialista e quello dell’espressionismo-astratto), Racconi è riuscito a trovare un punto di equilibrio. Una sintesi che è anche fra staticità e dinamismo.
Le sue geometrie sono l’espressione bidimensionale di un meccanismo in continuo divenire. Le forme rappresentate sulla tela dall’artista, nella loro variabilità, appaiono una delle tante possibili soluzioni che possono essere generate.
Il limite puramente razionale delle forme geometriche viene superato dalla dialettica dei colori al loro interno (con la loro variabilità cromatica). Lo stesso “dripping” utilizzato dall’artista contribuisce a spezzare la rigidità delle geometrie, mettendo in luce un senso di aleatorietà, di imprevisto.
Ma a differenza di quanto avviene nelle opere di Pollock, il “dripping” perde ogni connotato di violenza per assumere piuttosto quello di divertissement, di sottile ironia….
Racconi ha saputo assimilare e reinterpretare la lezione dei succitati maestri del ‘900 in modo originale grazie a una pragmatica e disincantata visione della realtà che egli affronta.
In queste geometrie variabili di Diego Racconi, linearità e geometria solo apparentemente sono semplici; si tratta piuttosto di un processo elaborato che presuppone chiarezza di idee e lucidità. Un meccanismo ormai consolidato che questo artista riesce a variare ogni volta lasciando trapelare una infinità di variazioni.
Insomma questo artista ha la capacità di rimettersi in gioco come fosse la prima volta, in ogni sua opera, e di portare avanti la sua ricerca stilisti con intatto entusiasmo.
Paolo Avanzi
DIEGO RACCONI
www.diegoracconi.com
22
aprile 2017
Diego Racconi – Geometrie imperfette
Dal 22 al 29 aprile 2017
arte contemporanea
Location
SPAZIO INTELVI 11
Dizzasco, Via Valle Intelvi, 11, (Como)
Dizzasco, Via Valle Intelvi, 11, (Como)
Orario di apertura
ore 16.00 - 19.00 sabato e su appuntamento
Vernissage
22 Aprile 2017, ore 17.00
Autore
Curatore