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Diego Tonus – Shortshow #12
Shortshow presenta a neon>fdv il lavoro di giovani artisti: sono mostre caratterizzate da un approccio sperimentale, la verifica sul campo di quanto sta accadendo in questo preciso momento: nessuna volontà di definire una situazione, ma uno spazio libero di esercizio e insieme un luogo di attenzione
Comunicato stampa
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Abbi cara ogni cosa
Poiché non pesa nulla,
anche il sognatore più massiccio
può volare senz'ali.
Wystan Hugh Auden
L’arte è uno stato di necessità, un problema di gerarchie e di urgenze. Un artista fa l’‘artista’ per proteggere una posizione, per indicare un modo di osservare l’arte, cercando di aggiungere nuovi assiomi estetici. L’arte è il risultato di una urgenza; l’urgenza di una società che non pensa più a lungo termine, ma che risolve i problemi di volta in volta: l’opera è un momento introspettivo, necessariamente romantico. Alla fine resta l’immagine, sottile e lirica, eterna attrazione: desiderio senza orgasmo.
Diego Tonus muove verso una ricerca materialistica dell’infinito, come un novello Giordano Bruno: le opere sono una sorta di rivelazione del reale, che si irradia mediante una metodologia di accertamento. La sua ricerca volge a disvelare le potenzialità simboliche insite nelle cose, come se ricercasse un alfabeto per ataviche scritture. D’altronde come in una dimensione primeva, la rivelazione profetica e creativa si attua nel solo dominio dell’immaginazione, concepita come capacità di riprodurre o anche di produrre rappresentazioni ed interpretazioni di cose esterne considerate come presenti. Come per il filosofo, si avverte una fondamentale unità fra gli elementi, una stringa di energia sottesa che l’artista mira ad evidenziare per conferire nuova sostanza ad elementi del quotidiano. Non si tratta di solo detournement surreale ma, impiegando strategie operative dove forte è la componente fattiva e fattuale dell’artista, si crea quasi una ‘attrazione allegorica’ nell’opera, creando improvvise interruzioni temporali e spaziali. Con queste modalità vi è una sorta di diniego, una forma di resistenza da parte di Tonus delle tecnologie mediatiche e della produzione dei beni di consumo, nonché un recupero delle proprietà più propriamente fisiche, degli elementi base oserei dire. Le opere sono intimamente legate alla loro realizzazione, l’oggetto che viene dato risulta di per sé incongruo e rimanda ad una dimensione avulsa dal tempo.
Diego ribadisce: “Non mi interessa e non voglio dire altro che quello che si vede. La narrazione agisce nella non narrazione. Non sta a me raccontare. Il titolo e il lavoro vivono insieme e allo stesso tempo su due piani paralleli. Nei miei interventi più che parlare di personaggi o altro mi piace immaginare delle presenze. Sono presenze che creo io e che trovano una posizione determinata nello spazio in cui sono installate... trovano un loro posto... e si attivano nel momento in cui poggiano su quel dato punto, quella precisa collocazione: si viene così a creare una tensione, che è parte integrante del lavoro.”
Andrea Bruciati
Poiché non pesa nulla,
anche il sognatore più massiccio
può volare senz'ali.
Wystan Hugh Auden
L’arte è uno stato di necessità, un problema di gerarchie e di urgenze. Un artista fa l’‘artista’ per proteggere una posizione, per indicare un modo di osservare l’arte, cercando di aggiungere nuovi assiomi estetici. L’arte è il risultato di una urgenza; l’urgenza di una società che non pensa più a lungo termine, ma che risolve i problemi di volta in volta: l’opera è un momento introspettivo, necessariamente romantico. Alla fine resta l’immagine, sottile e lirica, eterna attrazione: desiderio senza orgasmo.
Diego Tonus muove verso una ricerca materialistica dell’infinito, come un novello Giordano Bruno: le opere sono una sorta di rivelazione del reale, che si irradia mediante una metodologia di accertamento. La sua ricerca volge a disvelare le potenzialità simboliche insite nelle cose, come se ricercasse un alfabeto per ataviche scritture. D’altronde come in una dimensione primeva, la rivelazione profetica e creativa si attua nel solo dominio dell’immaginazione, concepita come capacità di riprodurre o anche di produrre rappresentazioni ed interpretazioni di cose esterne considerate come presenti. Come per il filosofo, si avverte una fondamentale unità fra gli elementi, una stringa di energia sottesa che l’artista mira ad evidenziare per conferire nuova sostanza ad elementi del quotidiano. Non si tratta di solo detournement surreale ma, impiegando strategie operative dove forte è la componente fattiva e fattuale dell’artista, si crea quasi una ‘attrazione allegorica’ nell’opera, creando improvvise interruzioni temporali e spaziali. Con queste modalità vi è una sorta di diniego, una forma di resistenza da parte di Tonus delle tecnologie mediatiche e della produzione dei beni di consumo, nonché un recupero delle proprietà più propriamente fisiche, degli elementi base oserei dire. Le opere sono intimamente legate alla loro realizzazione, l’oggetto che viene dato risulta di per sé incongruo e rimanda ad una dimensione avulsa dal tempo.
Diego ribadisce: “Non mi interessa e non voglio dire altro che quello che si vede. La narrazione agisce nella non narrazione. Non sta a me raccontare. Il titolo e il lavoro vivono insieme e allo stesso tempo su due piani paralleli. Nei miei interventi più che parlare di personaggi o altro mi piace immaginare delle presenze. Sono presenze che creo io e che trovano una posizione determinata nello spazio in cui sono installate... trovano un loro posto... e si attivano nel momento in cui poggiano su quel dato punto, quella precisa collocazione: si viene così a creare una tensione, che è parte integrante del lavoro.”
Andrea Bruciati
11
febbraio 2009
Diego Tonus – Shortshow #12
Dall'undici al 25 febbraio 2009
arte contemporanea
giovane arte
disegno e grafica
giovane arte
disegno e grafica
Location
NEON>FDV
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 15.00 - 19.00
e su appuntmento
Vernissage
11 Febbraio 2009, ore 19.00
Autore
Curatore