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Dietro lo specchio. Omaggio a Ingmar Bergman
Attingendo alla ricchissima documentazione che Sergio Sablich (1951-2005) – musicologico appassionato di Bergman e del cinema svedese – ha raccolto nel corso degli anni, il percorso allestitivo propone allo spettatore un viaggio dedicato a come il mondo delle riviste (specializzate e popolari,
italiane e straniere) ha messo in evidenza la figura di Bergman e i suoi film
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel 2018 si celebra il centenario della nascita di Ingmar Bergman (1918-2007). Figlio di un pastore
luterano, drammaturgo, regista teatrale e scrittore, Bergman esordisce come sceneggiatore nella prima
metà degli anni Quaranta, per poi passare alla regia e divenire, nel corso di una carriera che abbraccia
cinque decenni, uno degli autori più importanti e complessi nella storia del cinema.
Alla figura di Ingmar Bergman la Bibliomediateca Mario Gromo dedica l’omaggio Dietro lo specchio.
Ingmar Bergman nel Fondo Sablich del Museo Nazionale del Cinema, che inaugura lunedì 12 novembre
alle ore 18:00.
Attingendo alla ricchissima documentazione che Sergio Sablich (1951-2005) - musicologico
appassionato di Bergman e del cinema svedese - ha raccolto nel corso degli anni, il percorso allestitivo
propone allo spettatore un viaggio dedicato a come il mondo delle riviste (specializzate e popolari,
italiane e straniere) ha messo in evidenza la figura di Bergman e i suoi film. Un viaggio tra volti di attori e
attrici, suggestioni ed atmosfere, film noti e meno noti in cui quella del regista emerge come
personaggio iconico e estremamente caratterizzato, capace di entrare nell’immaginario collettivo.
Affrontando tematiche che vanno dal rimpianto della giovinezza all’angoscia della morte, dalla crisi
della fede alla sostanziale menzogna delle relazioni umane, Bergman, in un’opera complessa e densa
di rimandi interni, si è posto come un indagatore raffinato e al tempo stesso spietato dell’uomo
contemporaneo. I suoi ritratti di uomini e donne in crisi, incarnati da un’eccezionale gruppo di attori che
ha affiancato il regista nel corso degli anni, sono divenuti paradigmatici e riflettono una tensione e una
predisposizione all’analisi che ha pochi uguali nella storia della settima arte.
Così il suo lavoro sul linguaggio, sviluppandosi dalle forme di narrazione più classica, si è fatto nel corso
dei decenni un luogo in cui esperire le possibilità peculiari del mezzo cinema.
Il fondo Sablich, donato dalla famiglia del musicologo al Museo Nazionale del Cinema nel 2007, si
caratterizza per la ricchezza e la completezza dei materiali dedicati al grande maestro svedese.
Oltre 920 volumi raccontano la fortuna editoriale incontrata da Bergman non solo in Italia ma ovunque,
nel mondo, con edizioni che spaziano dagli Stati Uniti alla Russia, dal Brasile all’Ungheria, dalla
Repubblica Ceca alla Danimarca, oltre naturalmente alla Svezia.
Più di 1000 periodici offrono la possibilità di esplorare nuovi orizzonti critici sul lavoro di un artista spesso a
cavallo tra linguaggi espressivi differenti; ben 290 videocassette sono un altro tassello della dedizione
assoluta, da vero collezionista, che Sergio Sablich nutriva nei confronti del cineasta svedese, di cui ha
documentato tutto il documentabile, dall’opera cinematografica (che comprende preziosi cofanetti in
edizione limitata) a quella teatrale e televisiva fino agli “special” sul regista; un centinaio di DVD
ricostruiscono in maniera esaustiva il catalogo dei titoli presenti sul mercato internazionale fino al 2005.
Con la sua ricchezza e spesso unicità di materiali, il fondo Sablich caratterizza il Museo come un vero e
proprio “centro della memoria” bergmaniana. Per ulteriori informazioni sul fondo www.sergiosablich.org
All’esposizione si affianca una rassegna cinematografica che comprende sei film realizzati tra il 1951 e il
1960, momento in cui il regista stava sviluppando un linguaggio specifico e definendo quelle tematiche
personali che troveranno poi una piena esplicitazione nelle opere che ne consacreranno la fama.
Tutte le proiezioni sono a ingresso libero fino esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla
Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità.
CALENDARIO DELLE PROIEZIONI
Un’estate d’amore
(Svezia 1951, 96’, b/n)
Durante la pausa delle prove di un balletto, Maria riceve il diario di Erik, un giovane che aveva amato
appassionatamente anni prima: la loro storia d’amore si era però conclusa in modo tragico, con la
morte del giovane in seguito a un incidente. Maria, incapace di accettare la situazione, si era chiusa in
sé stessa, creando una barriera emotiva che le aveva impedito di cogliere la bellezza della vita e la
possibilità di tornare ad amare. I ricordi suscitati dal diario la riportano indietro nel tempo, dove forse
riuscirà ad affrancarsi dai fantasmi dal passato.
Lunedì 12 novembre, ore 15.30
Donne in attesa
(Svezia 1952, 107’, b/n)
Annette, Rakel, Marta e Karin, mentre sono in attesa dei rispettivi mariti, si raccontano alcune esperienze
di vita coniugale. Dalle loro storie emergono situazioni spesso difficili. Sotto l’apparenza della felicità e
dell’armonia si celano infatti tradimenti, incomprensioni, passioni destinate inevitabilmente ad affievolirsi
o, forse, a raggiungere uno stato di quiete dei sentimenti e delle tensioni affettive. Tre racconti di come
viene vissuto nasce, cresce e va in crisi l’amore, attraverso uno sguardo e una sensibilità peculiarmente
femminili.
Lunedì 19 novembre, ore 15.30
Monica e il desiderio
(Svezia 1953, 96’, b/n)
Monica e Henry sono due giovani che vivono in una città portuale svedese. Entrambi sono alle prese
un’esistenza poco serena: il ragazzo è orfano di madre e vive con il padre ammalato, mentre la
giovane appartiene una famiglia numerosa, vessata da un genitore violento e sempre ubriaco. Decisi
ad abbandonare lo squallore che li circonda, Monica e Henry lasciano la città durante l’estate. Nella
dimensione idilliaca delle isole dell’arcipelago, tra i giovani nasce una intesa perfetta che presto si
trasforma in amore. Ma con la fine dell’estate giungono anche le disillusioni e le amarezze che,
nonostante la nascita di una figlia, porteranno alla fine della relazione
Lunedì 26 novembre, ore 15.30
Una lezione d’amore
(Svezia 1954, 96’, b/n)
David Erneman ha tradito la moglie Marianne. Quest’ultima per vendicarsi non esita a riallacciare una
relazione con un suo ex fidanzato. Saputo che la donna si recherà a trovare il suo rivale, David prende lo
stesso treno e tenta inutilmente di convincere la moglie a tornare indietro. Ma a nulla valgono le sue
preghiere, poiché la moglie sembra decisa ad andare fino in fondo alla sua decisione. L’ex fidanzato
però capisce che Marianne è ancora innamorata del marito e decide di convincere un’amica a
corteggiare David. Una commedia dagli apparenti toni leggeri, cucita addosso a due attori brillanti
come Gunnar Bjönstrand e Eva Dahlbeck, che rivela la fragilità delle relazioni umane.
Lunedì 3 dicembre, ore 15.30
Sorrisi di una notte d’estate
(Svezia 1955, 108’, b/n)
Rimasto vedovo, il noto avvocato Fredrik Egerman ha sposato in seconde nozze la giovanissima Anne.
Henrik, figlio di primo letto dell’avvocato e studente di teologia, è attratto dalla matrigna ma incapace
di confessarle il proprio amore. Intanto Fredrik riallaccia i rapporti con Désirée, un attrice che è stata la
sua amante e dalla quale ha avuto un figlio. L’attrice è l’attuale amante del conte Malcom, il quale è
evidentemente infastidito dalla presenza del rivale. Un breve soggiorno presso la residenza della madre
di Désireée si trasformerà in una girandola di coppie, in cui l’autenticità dei sentimenti farà il paio con le
maschere e le ipocrisie dei ruoli imposti dalla società. A metà tra la commedia e il dramma, un film
sorretto dalla una grazia leggera – giocosa e al tempo stesso triste – che ha rivelato il talento di Ingmar
Bergman.
Lunedì 10 dicembre, ore 15.30
L’occhio del diavolo
(Svezia 1960, 87’, b/n)
“La verginità di una donna è un orzaiolo nell'occhio del diavolo". Così recita un detto irlandese e infatti
Belzebù lamenta questo fastidioso problema, causato dalla bella Britt Marie. La giovane vuole infatti
arrivare vergine al matrimonio con il fidanzato Jonas. Belzebù decide dunque di inviare sulla terra don
Giovanni insieme al fidato scudiero Pablo. La missione è in apparenza molto semplice: sedurre la
fanciulla, figlia di un pastore protestante, in modo che l’affezione oculare scompaia. Ma le cose non
vanno secondo le aspettative e addirittura Don Giovanni si innamora di Britt Marie, mentre Pablo si
concede un’avventura galante con la moglie del pastore.
Lunedì 17 dicembre, ore 15.30
luterano, drammaturgo, regista teatrale e scrittore, Bergman esordisce come sceneggiatore nella prima
metà degli anni Quaranta, per poi passare alla regia e divenire, nel corso di una carriera che abbraccia
cinque decenni, uno degli autori più importanti e complessi nella storia del cinema.
Alla figura di Ingmar Bergman la Bibliomediateca Mario Gromo dedica l’omaggio Dietro lo specchio.
Ingmar Bergman nel Fondo Sablich del Museo Nazionale del Cinema, che inaugura lunedì 12 novembre
alle ore 18:00.
Attingendo alla ricchissima documentazione che Sergio Sablich (1951-2005) - musicologico
appassionato di Bergman e del cinema svedese - ha raccolto nel corso degli anni, il percorso allestitivo
propone allo spettatore un viaggio dedicato a come il mondo delle riviste (specializzate e popolari,
italiane e straniere) ha messo in evidenza la figura di Bergman e i suoi film. Un viaggio tra volti di attori e
attrici, suggestioni ed atmosfere, film noti e meno noti in cui quella del regista emerge come
personaggio iconico e estremamente caratterizzato, capace di entrare nell’immaginario collettivo.
Affrontando tematiche che vanno dal rimpianto della giovinezza all’angoscia della morte, dalla crisi
della fede alla sostanziale menzogna delle relazioni umane, Bergman, in un’opera complessa e densa
di rimandi interni, si è posto come un indagatore raffinato e al tempo stesso spietato dell’uomo
contemporaneo. I suoi ritratti di uomini e donne in crisi, incarnati da un’eccezionale gruppo di attori che
ha affiancato il regista nel corso degli anni, sono divenuti paradigmatici e riflettono una tensione e una
predisposizione all’analisi che ha pochi uguali nella storia della settima arte.
Così il suo lavoro sul linguaggio, sviluppandosi dalle forme di narrazione più classica, si è fatto nel corso
dei decenni un luogo in cui esperire le possibilità peculiari del mezzo cinema.
Il fondo Sablich, donato dalla famiglia del musicologo al Museo Nazionale del Cinema nel 2007, si
caratterizza per la ricchezza e la completezza dei materiali dedicati al grande maestro svedese.
Oltre 920 volumi raccontano la fortuna editoriale incontrata da Bergman non solo in Italia ma ovunque,
nel mondo, con edizioni che spaziano dagli Stati Uniti alla Russia, dal Brasile all’Ungheria, dalla
Repubblica Ceca alla Danimarca, oltre naturalmente alla Svezia.
Più di 1000 periodici offrono la possibilità di esplorare nuovi orizzonti critici sul lavoro di un artista spesso a
cavallo tra linguaggi espressivi differenti; ben 290 videocassette sono un altro tassello della dedizione
assoluta, da vero collezionista, che Sergio Sablich nutriva nei confronti del cineasta svedese, di cui ha
documentato tutto il documentabile, dall’opera cinematografica (che comprende preziosi cofanetti in
edizione limitata) a quella teatrale e televisiva fino agli “special” sul regista; un centinaio di DVD
ricostruiscono in maniera esaustiva il catalogo dei titoli presenti sul mercato internazionale fino al 2005.
Con la sua ricchezza e spesso unicità di materiali, il fondo Sablich caratterizza il Museo come un vero e
proprio “centro della memoria” bergmaniana. Per ulteriori informazioni sul fondo www.sergiosablich.org
All’esposizione si affianca una rassegna cinematografica che comprende sei film realizzati tra il 1951 e il
1960, momento in cui il regista stava sviluppando un linguaggio specifico e definendo quelle tematiche
personali che troveranno poi una piena esplicitazione nelle opere che ne consacreranno la fama.
Tutte le proiezioni sono a ingresso libero fino esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla
Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità.
CALENDARIO DELLE PROIEZIONI
Un’estate d’amore
(Svezia 1951, 96’, b/n)
Durante la pausa delle prove di un balletto, Maria riceve il diario di Erik, un giovane che aveva amato
appassionatamente anni prima: la loro storia d’amore si era però conclusa in modo tragico, con la
morte del giovane in seguito a un incidente. Maria, incapace di accettare la situazione, si era chiusa in
sé stessa, creando una barriera emotiva che le aveva impedito di cogliere la bellezza della vita e la
possibilità di tornare ad amare. I ricordi suscitati dal diario la riportano indietro nel tempo, dove forse
riuscirà ad affrancarsi dai fantasmi dal passato.
Lunedì 12 novembre, ore 15.30
Donne in attesa
(Svezia 1952, 107’, b/n)
Annette, Rakel, Marta e Karin, mentre sono in attesa dei rispettivi mariti, si raccontano alcune esperienze
di vita coniugale. Dalle loro storie emergono situazioni spesso difficili. Sotto l’apparenza della felicità e
dell’armonia si celano infatti tradimenti, incomprensioni, passioni destinate inevitabilmente ad affievolirsi
o, forse, a raggiungere uno stato di quiete dei sentimenti e delle tensioni affettive. Tre racconti di come
viene vissuto nasce, cresce e va in crisi l’amore, attraverso uno sguardo e una sensibilità peculiarmente
femminili.
Lunedì 19 novembre, ore 15.30
Monica e il desiderio
(Svezia 1953, 96’, b/n)
Monica e Henry sono due giovani che vivono in una città portuale svedese. Entrambi sono alle prese
un’esistenza poco serena: il ragazzo è orfano di madre e vive con il padre ammalato, mentre la
giovane appartiene una famiglia numerosa, vessata da un genitore violento e sempre ubriaco. Decisi
ad abbandonare lo squallore che li circonda, Monica e Henry lasciano la città durante l’estate. Nella
dimensione idilliaca delle isole dell’arcipelago, tra i giovani nasce una intesa perfetta che presto si
trasforma in amore. Ma con la fine dell’estate giungono anche le disillusioni e le amarezze che,
nonostante la nascita di una figlia, porteranno alla fine della relazione
Lunedì 26 novembre, ore 15.30
Una lezione d’amore
(Svezia 1954, 96’, b/n)
David Erneman ha tradito la moglie Marianne. Quest’ultima per vendicarsi non esita a riallacciare una
relazione con un suo ex fidanzato. Saputo che la donna si recherà a trovare il suo rivale, David prende lo
stesso treno e tenta inutilmente di convincere la moglie a tornare indietro. Ma a nulla valgono le sue
preghiere, poiché la moglie sembra decisa ad andare fino in fondo alla sua decisione. L’ex fidanzato
però capisce che Marianne è ancora innamorata del marito e decide di convincere un’amica a
corteggiare David. Una commedia dagli apparenti toni leggeri, cucita addosso a due attori brillanti
come Gunnar Bjönstrand e Eva Dahlbeck, che rivela la fragilità delle relazioni umane.
Lunedì 3 dicembre, ore 15.30
Sorrisi di una notte d’estate
(Svezia 1955, 108’, b/n)
Rimasto vedovo, il noto avvocato Fredrik Egerman ha sposato in seconde nozze la giovanissima Anne.
Henrik, figlio di primo letto dell’avvocato e studente di teologia, è attratto dalla matrigna ma incapace
di confessarle il proprio amore. Intanto Fredrik riallaccia i rapporti con Désirée, un attrice che è stata la
sua amante e dalla quale ha avuto un figlio. L’attrice è l’attuale amante del conte Malcom, il quale è
evidentemente infastidito dalla presenza del rivale. Un breve soggiorno presso la residenza della madre
di Désireée si trasformerà in una girandola di coppie, in cui l’autenticità dei sentimenti farà il paio con le
maschere e le ipocrisie dei ruoli imposti dalla società. A metà tra la commedia e il dramma, un film
sorretto dalla una grazia leggera – giocosa e al tempo stesso triste – che ha rivelato il talento di Ingmar
Bergman.
Lunedì 10 dicembre, ore 15.30
L’occhio del diavolo
(Svezia 1960, 87’, b/n)
“La verginità di una donna è un orzaiolo nell'occhio del diavolo". Così recita un detto irlandese e infatti
Belzebù lamenta questo fastidioso problema, causato dalla bella Britt Marie. La giovane vuole infatti
arrivare vergine al matrimonio con il fidanzato Jonas. Belzebù decide dunque di inviare sulla terra don
Giovanni insieme al fidato scudiero Pablo. La missione è in apparenza molto semplice: sedurre la
fanciulla, figlia di un pastore protestante, in modo che l’affezione oculare scompaia. Ma le cose non
vanno secondo le aspettative e addirittura Don Giovanni si innamora di Britt Marie, mentre Pablo si
concede un’avventura galante con la moglie del pastore.
Lunedì 17 dicembre, ore 15.30
12
novembre 2018
Dietro lo specchio. Omaggio a Ingmar Bergman
Dal 12 novembre al 21 dicembre 2018
Location
BIBLIOMEDIATECA MARIO GROMO
Torino, Via Matilde Serao, 8a, (Torino)
Torino, Via Matilde Serao, 8a, (Torino)
Vernissage
12 Novembre 2018, ore 18