Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Digestif – [diːʒɛˈstiːf]
Digestif – [diːʒɛˈstiːf] è una mostra in duo che presenta nuovi lavori di Hettie Inniss e Cece Philips, realizzati durante la loro residenza a Palazzo Monti nei mesi di gennaio e maggio, curata da Edoardo Monti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Tendiamo a classificare le opere d'arte prima per i materiali usati per la loro realizzazione, poi per la loro immediata impressione visiva: figurativa o astratta. Raramente dedichiamo un'attenzione specifica all'elaborazione artistica degli elementi strutturali, funzionali e estetici della costruzione davanti ai nostri occhi. Questa mostra ci invita a concentrarci sulle strutture architettoniche all'interno di un'opera d'arte, uno dei caratteri principali nelle pratiche di Cece Philips e Hettie Inniss. Nate rispettivamente nel 1996 e 1999, entrambe le pittrici vivono a Londra e hanno partecipato a una residenza di un mese a Palazzo Monti tra gennaio e maggio 2024. La breve ma intensa esperienza a Brescia ha lasciato un segno nei lavori delle pittrici: Philips, ispirata da una visita al Teatro Grande, ha realizzato tutti i lavori presenti in mostra; Inniss ha integrato nei lavori il bosco del Castello, fondendoli con le luci e le strutture del palazzo: archi, scale, il pavimento dello studio. Anche la palette è stata fortemente influenzata dalla luce italiana, come è evidente nei lavori di Philips che solitamente non includono il colore rosso.
Influenzando l'uso della luce, dello spazio e della forma, l'architettura svolge un ruolo cruciale nelle pitture di Philips e Inniss. Essa fornisce loro una struttura per creare ambienti immersivi, esplorare dinamiche spaziali e coinvolgere il pubblico in modi unici, fungendo da ponte tra espressione estetica, identità culturale e funzionalità sociale.
Cece Philips utilizza elementi architettonici per inquadrare le sue immagini canoniche rielaborate, creando un senso di spazio che invita gli spettatori a esplorare la profondità psicologica e narrativa delle sue composizioni. Gli ambienti architettonici nei suoi dipinti servono da sfondo che arricchisce gli aspetti storici e di finzione delle sue opere. Hettie Inniss, d'altra parte, costruisce spazi con fisicità uniche e prospettive. Le forme architettoniche nei suoi dipinti non sono solo sfondi, ma parti integranti delle esperienze multisensoriali che cattura, contribuendo alla creazione di nuove realtà autonome.
Entrambe le artiste mostrano una profonda comprensione dello spazio e del suo impatto psicologico. L'attenzione di Philips alla luce e alla composizione spaziale crea un viaggio narrativo attraverso le sue opere, mentre le tele di Inniss invitano gli spettatori a immergersi nella presenza sensoriale e fisica degli spazi raffigurati. Questo focus condiviso sullo spazio crea un'interazione dinamica nella mostra. L'architettura spesso funge da raccoglitore di memoria, ed entrambe le artiste sfruttano questa idea nel loro lavoro. Philips utilizza forme architettoniche per evocare memorie storiche e inventate, reinterpretandole attraverso la sua tavolozza vibrante. Inniss cattura l'essenza della memoria attraverso elementi architettonici che inquadrano le sue esperienze sensoriali, rendendo tangibile l’intangibile.
Philips immagina diversi soggetti e spettatori all'interno dei suoi ambienti architettonici, creando un dialogo tra passato e presente. Inniss costruisce nuove verità e prospettive multidimensionali all'interno delle sue forme, mettendo in discussione la stabilità del sé e della realtà. Insieme, le loro opere offrono agli spettatori un ricco arazzo di realtà immaginate, radicate in forme architettoniche. Entrambe le artiste usano la luce per valorizzare gli elementi strutturali nei loro lavori. L'attenzione di Philips alla luce e allo spazio aggiunge profondità psicologica, mentre Inniss cattura la luminescenza di un'immagine e la luce vista a occhi chiusi, aggiungendo una dimensione fisica e sensoriale alle sue forme architettoniche. L’uso della luce crea un linguaggio visivo coerente in tutta la mostra.
La presenza architettonica nelle opere di entrambe le artiste attiva l'immaginazione dello spettatore. Le composizioni di Philips guidano gli spettatori attraverso e oltre l'opera, mentre gli spazi vibranti e ricchi di sensazioni di Inniss invitano gli spettatori a interagire con l'opera a livello corporeo. Questa doppia attivazione fornisce un'esperienza completa e immersiva per il pubblico.
Le artiste si completano perfettamente, e le loro tavolozze contribuiscono ad armonizzare bene insieme. Combinando la profondità narrativa di Philips e la ricchezza sensoriale di Inniss, la mostra offre un'esplorazione avvincente della memoria e dell'identità, creando un dialogo sfaccettato che coinvolge noi spettatori su più livelli.
Influenzando l'uso della luce, dello spazio e della forma, l'architettura svolge un ruolo cruciale nelle pitture di Philips e Inniss. Essa fornisce loro una struttura per creare ambienti immersivi, esplorare dinamiche spaziali e coinvolgere il pubblico in modi unici, fungendo da ponte tra espressione estetica, identità culturale e funzionalità sociale.
Cece Philips utilizza elementi architettonici per inquadrare le sue immagini canoniche rielaborate, creando un senso di spazio che invita gli spettatori a esplorare la profondità psicologica e narrativa delle sue composizioni. Gli ambienti architettonici nei suoi dipinti servono da sfondo che arricchisce gli aspetti storici e di finzione delle sue opere. Hettie Inniss, d'altra parte, costruisce spazi con fisicità uniche e prospettive. Le forme architettoniche nei suoi dipinti non sono solo sfondi, ma parti integranti delle esperienze multisensoriali che cattura, contribuendo alla creazione di nuove realtà autonome.
Entrambe le artiste mostrano una profonda comprensione dello spazio e del suo impatto psicologico. L'attenzione di Philips alla luce e alla composizione spaziale crea un viaggio narrativo attraverso le sue opere, mentre le tele di Inniss invitano gli spettatori a immergersi nella presenza sensoriale e fisica degli spazi raffigurati. Questo focus condiviso sullo spazio crea un'interazione dinamica nella mostra. L'architettura spesso funge da raccoglitore di memoria, ed entrambe le artiste sfruttano questa idea nel loro lavoro. Philips utilizza forme architettoniche per evocare memorie storiche e inventate, reinterpretandole attraverso la sua tavolozza vibrante. Inniss cattura l'essenza della memoria attraverso elementi architettonici che inquadrano le sue esperienze sensoriali, rendendo tangibile l’intangibile.
Philips immagina diversi soggetti e spettatori all'interno dei suoi ambienti architettonici, creando un dialogo tra passato e presente. Inniss costruisce nuove verità e prospettive multidimensionali all'interno delle sue forme, mettendo in discussione la stabilità del sé e della realtà. Insieme, le loro opere offrono agli spettatori un ricco arazzo di realtà immaginate, radicate in forme architettoniche. Entrambe le artiste usano la luce per valorizzare gli elementi strutturali nei loro lavori. L'attenzione di Philips alla luce e allo spazio aggiunge profondità psicologica, mentre Inniss cattura la luminescenza di un'immagine e la luce vista a occhi chiusi, aggiungendo una dimensione fisica e sensoriale alle sue forme architettoniche. L’uso della luce crea un linguaggio visivo coerente in tutta la mostra.
La presenza architettonica nelle opere di entrambe le artiste attiva l'immaginazione dello spettatore. Le composizioni di Philips guidano gli spettatori attraverso e oltre l'opera, mentre gli spazi vibranti e ricchi di sensazioni di Inniss invitano gli spettatori a interagire con l'opera a livello corporeo. Questa doppia attivazione fornisce un'esperienza completa e immersiva per il pubblico.
Le artiste si completano perfettamente, e le loro tavolozze contribuiscono ad armonizzare bene insieme. Combinando la profondità narrativa di Philips e la ricchezza sensoriale di Inniss, la mostra offre un'esplorazione avvincente della memoria e dell'identità, creando un dialogo sfaccettato che coinvolge noi spettatori su più livelli.
25
luglio 2024
Digestif – [diːʒɛˈstiːf]
Dal 25 luglio al 30 settembre 2024
arte contemporanea
Location
PALAZZO MONTI
Brescia, Piazza Tebaldo Brusato , 22, (Brescia)
Brescia, Piazza Tebaldo Brusato , 22, (Brescia)
Orario di apertura
da lunedi a venerdi ore 10-13 e 14-17
Sito web
Autore
Curatore