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Dimensione massima 10×12 cm
Dimensione massima 10×12 cm è una mostra collettiva che trova il
suo filo conduttore in fotografie di piccolo formato, al massimo
10×12 cm, la grandezza di una stampa a contatto di una lastra.
Un ribaltamento di prospettiva, rispetto a uno sguardo spesso
catturato da un flusso continuo di informazioni visive e dall’imposizione chiassosa della presenza delle cose.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dimensione massima 10x12 cm è una mostra collettiva che trova il
suo filo conduttore in fotografie di piccolo formato, al massimo
10x12 cm, la grandezza di una stampa a contatto di una lastra.
Un ribaltamento di prospettiva, rispetto a uno sguardo spesso
catturato da un flusso continuo di informazioni visive e
dall’imposizione chiassosa della presenza delle cose.
La dimensione di questa intimità percettiva si basa su visioni da
cercare, che giocano sulla loro discreta individualità, e che risalgono
il piacere dell’attenzione ai dettagli, dell’analisi dei singoli elementi
che compongono le immagini. Una dimensione che si basa sulla gioia
di una conoscenza che trova il suo campo di azione nella possibilità di
riappropriarsi delle proprie percezioni e di scoprire emozioni fatte
di equilibri semplici e sottili.
In una mostra che è una possibile mappatura di un modo di essere,
vogliamo ricreare quello spazio di sospensione dove possa abitare
una capacità di stupirsi lontana da emozioni d’impatto, come
un’immersione o un’indagine al microscopio, in cui più ci si avvicina e
più il contesto permette alle cose di svelarsi.
Un luogo dove scoprire prima ancora che mostrare, conoscere ciò
che più spesso passa inosservato, qualcosa di prezioso, non sempre
appariscente, contenuto, che ha bisogno di attenzione, ed è spesso
fatto di piccole cose.
Partecipano alla mostra circa 70 fotografi, da giovanissimi alle prime
armi, ad autori dall’esperienza consolidata, collettivi internazionali e
fotoblogger, reporter e frequentatori del sistema dell’arte, semplici
amatori e navigatori delle immagini sul web 2.0.
suo filo conduttore in fotografie di piccolo formato, al massimo
10x12 cm, la grandezza di una stampa a contatto di una lastra.
Un ribaltamento di prospettiva, rispetto a uno sguardo spesso
catturato da un flusso continuo di informazioni visive e
dall’imposizione chiassosa della presenza delle cose.
La dimensione di questa intimità percettiva si basa su visioni da
cercare, che giocano sulla loro discreta individualità, e che risalgono
il piacere dell’attenzione ai dettagli, dell’analisi dei singoli elementi
che compongono le immagini. Una dimensione che si basa sulla gioia
di una conoscenza che trova il suo campo di azione nella possibilità di
riappropriarsi delle proprie percezioni e di scoprire emozioni fatte
di equilibri semplici e sottili.
In una mostra che è una possibile mappatura di un modo di essere,
vogliamo ricreare quello spazio di sospensione dove possa abitare
una capacità di stupirsi lontana da emozioni d’impatto, come
un’immersione o un’indagine al microscopio, in cui più ci si avvicina e
più il contesto permette alle cose di svelarsi.
Un luogo dove scoprire prima ancora che mostrare, conoscere ciò
che più spesso passa inosservato, qualcosa di prezioso, non sempre
appariscente, contenuto, che ha bisogno di attenzione, ed è spesso
fatto di piccole cose.
Partecipano alla mostra circa 70 fotografi, da giovanissimi alle prime
armi, ad autori dall’esperienza consolidata, collettivi internazionali e
fotoblogger, reporter e frequentatori del sistema dell’arte, semplici
amatori e navigatori delle immagini sul web 2.0.
04
giugno 2009
Dimensione massima 10×12 cm
Dal 04 al 28 giugno 2009
fotografia
Location
TUBA
Roma, Via Del Pigneto, 19, (Roma)
Roma, Via Del Pigneto, 19, (Roma)
Orario di apertura
ore 18-22
Vernissage
4 Giugno 2009, ore 20
Sito web
www.cameraoscura.org
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