Nell’ambito dell’XI edizione di pordenonelegge.it, la Fondazione Ado Furlan presenta il quaderno Dino Basaldella nella scultura italiana del Novecento. Il volume, curato da Alessandro del Puppo, raccoglie gli atti della giornata di studio organizzata dall’Università di Udine, in collaborazione con la Fondazione Ado Furlan e con il sostegno della Fondazione CRUP, nella ricorrenza del centenario della nascita dello scultore udinese Dino Basadella (1909-1977).

Alla presentazione interverranno:
Alessandro Del Puppo, Università di Udine
Italo Furlan, Fondazione Ado Furlan
Isabella Reale, Galleria d’Arte Moderna di Udine

L'incontro avrà luogo presso Palazzo Gregoris, Corso Vittorio Emanuele II, 44

Sono lieto di presentare il terzo quaderno della Fondazione Ado Furlan contenente gli Atti della giornata di studio dedicata nell’ottobre 2009 all’opera dello scultore Dino Basaldella, promossa dall’Università di Udine e sostenuta dalla Fondazione Furlan per l’iniziativa editoriale.
La collaborazione tra la Fondazione Furlan e l’Università di Udine – sancita da una convenzione per la valorizzazione della scultura e della cultura artistica nel Friuli sottoscritta nel 2008 e finalizzata alla realizzazione di mostre, convegni, pubblicazioni – è iniziata nella ricorrenza della nascita dello scultore Ado Furlan con un convegno di studi a lui dedicato (Pordenone 2004) e con la pubblicazione degli Atti (Udine, Forum 2005).
Nel 2005 è stata organizzata (con contributi di Comune, Provincia, Regione, Centro iniziative culturali Pordenone) e presentata nella chiesa di San Francesco l’esposizione ‘Ado Furlan 1905-1971’. Due sezioni di questa grande mostra, ‘Lo scultore e le passioni del suo tempo’, ‘Sculture in Friuli Venezia Giulia. Figure del Novecento’, sono state curate dai colleghi Flavio Fergonzi e Alessandro Del Puppo, presenti anche in questo quaderno con illuminanti pagine d’inquadramento storico-critico dell’anomala personalità di Basaldella. A loro rivolgo il mio cordiale ringraziamento, esteso agli altri collaboratori, i cui contributi chiariscono al meglio aspetti talora dissonanti e di non facile lettura del percorso artistico di Dino: Chiara Fabi per gli anni romani; Emanuela Pezzetta per la congesta fase postbellica (incarichi d’insegnamento, la militanza nel Pci) e la creazione delle prime opere in ferro in rapporto alla circolazione di nuove idee sulla scultura; Giovanni Rubino per gli anni in problematico rapporto a circolanti ideologie e strutture linguistiche prima e dopo la partecipazione dell’artista alla Biennale veneziana dei 1964; Massimo De Sabbata per lo snodare la complicata vicenda del monumento alla Resistenza; Monica Naldi per la coinvolgente analisi dell’intervista all’artista in tv effettuata dallo staff de «L’Approdo» nel novembre 1963.
Nel chiudere queste righe mi sovviene il ricordo del lontano incontro con il taciturno Dino, nello studio di Gino Valle che mi aveva chiamato per spiegarmi il contrastato progetto del monumento alla Resistenza a Udine. Scrissi allora qualcosa a difesa di una soluzione che mi sembrava urbanisticamente valida e di assoluta originalità architettonica. Rividi Basaldella a Venezia, nella sua sala di sculture alla Biennale, alla quale presenziava in quell’anno anche l’amico friulano Carlo Ciussi.
Esprimo infine sincera riconoscenza verso tutti coloro che impegnandosi con il proprio lavoro hanno assicurato l’ottima riuscita editoriale di questi Atti.
Italo Furlan

SOMMARIO DEL VOLUME
Presentazione, Italo Furlan
Flavio Fergonzi, Introduzione
Alessandro Del Puppo, Dino Basaldella nella scultura del Novecento
Chiara Fabi, Roma 1935-1937: le nuove ragioni della scultura
Emanuela Pezzetta, Il frastuono della critica e il silenzio di Dino Basaldella
Giovanni Rubino, Le tentazioni della tecnica. Dino Basaldella tra Nordest e Slovenia
Massimo De Sabbata, Il monumento alla Resistenza di Udine (1958-1969): concorso, progetti, polemiche
Monica Naldi, L’arte di Dino Basaldella in tv: un’occasione mancata?