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Dino Battaglia – Le immagini parlanti
La mostra costituisce un omaggio al maestro veneziano, a uno dei più grandi artisti del fumetto e dell’illustrazione italiani: Dino Battaglia (1923 – 1983), un autore che nel corso della sua carriera artistica, feconda e fortunata, ha raccontato e illustrato Maupassant, Lovecraft, Rabelais, Hoffmann, Poe, Melville, Crane, Hugo, Stevenson e tanti altri, in modo originalissimo ed ineguagliato.
Comunicato stampa
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Sabato 27 novembre a Reggio Emilia, nei Chiostri di San Domenico ( via Dante Alighieri n.11), alle ore 16.00 un appuntamento impedibile per gli appassionati di fumetto. Si inaugura la mostra Dino Battaglia, le immagini parlanti, promossa dal Comune di Reggio Emilia - Assessorato Cultura e Università, Musei Civici per la cura di Paolo Ferrari e Marco Prandi con il contributo di CCPL Gruppo industriale cooperativo, Banco San Geminiano e San Prospero - Gruppo Banco Popolare, Iren Mercato Spa e STA srl. (Info: www.comune.re.it/cultura tel. 0522 - 456477)
La mostra costituisce un omaggio al maestro veneziano, a uno dei più grandi artisti del fumetto e dell’illustrazione italiani: Dino Battaglia (1923 – 1983), un autore che nel corso della sua carriera artistica, feconda e fortunata, ha raccontato e illustrato Maupassant, Lovecraft, Rabelais, Hoffmann, Poe, Melville, Crane, Hugo, Stevenson e tanti altri, in modo originalissimo ed ineguagliato. Nella sua quarantennale carriera egli ha affrontato, sulle principali riviste italiane di fumetti, tutti i generi letterari: dalle favole al western, dalla fantascienza ai romanzi cavallereschi, legando il suo nome soprattutto ai racconti gotici e fantastici di Edgar Allan Poe di cui rimane uno dei traduttori in immagini più fedele e suggestivo. Insieme con altri grandi nomi del fumetto italiano come Hugo Pratt, Sergio Toppi, Attilio Micheluzzi, ha contributo profondamente a conferire a questo genere popolare la dignità artistica di “letteratura disegnata”. Questo suo attingere ai classici della letteratura europea ed americana, soprattutto ottocentesca, insieme al coraggio di sperimentare nuove strade, costituisce il marchio di fabbrica di un autore che ha sempre privilegiato la qualità del suo lavoro al facile successo di mercato, regalandoci numerosi capolavori che ad anni di distanza mantengono inalterato la loro carica innovativa e narrativa.
La mostra Dino Battaglia, le immagini parlanti propone una selezione di opere attraverso le quali è possibile ripercorrere alcune delle tappe fondamentali della carriera artistica di Battaglia nella sua evoluzione grafica e narrativa, ed evidenzia i principi ispiratori del suo lavoro: il rapporto forte con Venezia, sua città natale, la passione e la conoscenza profonda dell’opera dei grandi artisti della pittura e dell’illustrazione, la passione per il cinema, in particolare quell’espressionista, la passione per le uniformi militari e i racconti di guerra.
In occasione dell’inaugurazione la Scuola Internazionale Comics di Reggio Emilia terrà un workshop dedicato a Dino Battaglia con l’esposizione in mostra delle tavole realizzate.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Edizioni Di (Grifo Edizioni Srl), con testi dei curatori Paolo Ferrari e Marco Prandi e di Giuseppe Camuncoli, Ranieri Carano, Vittoria Ceriani, Sergio Cofferati, Gino Gavioli, Vincenzo Mollica, Alberto Ongaro, Sergio Toppi.
Il percorso espositivo si articola in 3 sale dove le 163 tavole originali esposte, sono suddivise con un criterio tematico. Nella prima trovano posto le storie con una composizione grafica e uno sviluppo narrativo più classico come “Il cantico di Natale” (1978) da Charles Dickens, in cui il disegno sapientemente richiama quello del grande illustratore Arthur Rackham, e “Lo strano caso del dott. Jekyll e del sig. Hyde” (1974) da Robert Louis Stevenson, in cui il forte contrasto tra chiari e scuri, riproduce graficamente la lotta tra Jekyll e Hyde, rivelando una visione “fotografica” della tavola da parte di Battaglia con l’utilizzo di immagini ”in negativo”. Le tavole de “Il Golem” (1971), omaggio alla passione per il cinema muto, chiudono questo primo nucleo e introducono, con la loro carica misteriosa ed esoterica, alla seconda sala dedicata alle storie di genere gotico e fantastico pubblicate su “Linus” tra il 1969 e il 1974, il nucleo più importante delle quali è rappresentato da quattro lavori tratti dai racconti di Poe. I prodigiosi giochi di bianco e nero sono i veri protagonisti di queste tavole tutte caratterizzate da un disegno molto raffinato, pieno di simboli e con forti citazioni artistiche e letterarie. La terza sala accoglie le tavole, anche queste apparse su “Linus” tra il 1976 e il 1977, ispirate ai racconti di Guy de Maupassant ambientati durante la guerra franco-prussiana del 1870. I forti contrasti delle tavole precedenti lasciano il posto al grigio utilizzato in tutte le sue tonalità e ad un disegno ispirato ai quadri di Giovanni Fattori e all’impressionismo.
Completano il percorso espositivo alcune tavole ed illustrazioni tra cui un inedito di proprietà di Gino Gavioli. Per tutta la durata dell’esposizione verrà proiettato in anteprima un video/documentario intitolato Omaggio all’arte di Dino Battaglia di Lorenzo Paganelli.
Dino Battaglia nasce a Venezia il 1° agosto 1923. E’ considerato uno dei più importanti illustratori e fumettisti italiani. Nel 1945 insieme all’amico Hugo Pratt e ad altri collaboratori fonda la rivista “Asso di Picche”. In quello stesso periodo collabora con editori inglesi ed argentini. Nel 1950 sposa Laura De Vescovi, che diventerà anche sua preziosa collaboratrice nella scrittura delle sceneggiature e nella colorazione delle tavole. Negli anni cinquanta, lavora per il settimanale "Il Vittorioso" e per le Edizioni Audace di Gianluigi Bonelli, il creatore di Tex. Dall’inizio degli anni sessanta fino a metà anni settanta entra a far parte del gruppo del “Corriere dei Piccoli”, sul quale pubblica numerosi racconti di genere diverso, per lo più su sceneggiature di Mino Milani. Nel 1967, la rivista “Sgt. Kirk”, pubblica la riduzione del Moby Dick di Herman Melville, che segna un punto di svolta nell’affermazione del suo inconfondibile stile grafico. Per “Linus”, dal 1968 al 1977, traduce in immagini racconti di Stevenson, Hoffmann, Crane, Büchner e realizza le due serie di storie tratte dai racconti del fantastico di Edgar Allan Poe e dalle novelle di Guy de Maupassant. Nella metà degli anni settanta vengono pubblicate a puntate sul “Messaggero dei ragazzi”, le storie di Frate Francesco e i suoi fioretti e Antonio di Padova, di contenuto religioso e agiografico. Negli stessi anni per “Il Giornalino”,realizza, su sceneggiatura di Piero Zanotto, il Till Eulenspiegel e, su adattamento della moglie Laura, la riduzione a fumetti del corposo “Gargantua e Pantagruel” di Rabelais. Verso la fine degli anni settanta, realizza “L'uomo della Legione (1977) e “L'uomo del New England” (1979) per la collana “Un uomo un’avventura” della casa editrice Cepim di Bonelli. Negli ultimi anni della sua carriera, crea il personaggio dell’Ispettore Coke, ambientato nella Londra d’inizio novecento, protagonista di due storie I delitti della fenice e La Mummia, pubblicate sulla rivista “Alter Alter”. Muore a Milano il 4 ottobre 1983.
La mostra costituisce un omaggio al maestro veneziano, a uno dei più grandi artisti del fumetto e dell’illustrazione italiani: Dino Battaglia (1923 – 1983), un autore che nel corso della sua carriera artistica, feconda e fortunata, ha raccontato e illustrato Maupassant, Lovecraft, Rabelais, Hoffmann, Poe, Melville, Crane, Hugo, Stevenson e tanti altri, in modo originalissimo ed ineguagliato. Nella sua quarantennale carriera egli ha affrontato, sulle principali riviste italiane di fumetti, tutti i generi letterari: dalle favole al western, dalla fantascienza ai romanzi cavallereschi, legando il suo nome soprattutto ai racconti gotici e fantastici di Edgar Allan Poe di cui rimane uno dei traduttori in immagini più fedele e suggestivo. Insieme con altri grandi nomi del fumetto italiano come Hugo Pratt, Sergio Toppi, Attilio Micheluzzi, ha contributo profondamente a conferire a questo genere popolare la dignità artistica di “letteratura disegnata”. Questo suo attingere ai classici della letteratura europea ed americana, soprattutto ottocentesca, insieme al coraggio di sperimentare nuove strade, costituisce il marchio di fabbrica di un autore che ha sempre privilegiato la qualità del suo lavoro al facile successo di mercato, regalandoci numerosi capolavori che ad anni di distanza mantengono inalterato la loro carica innovativa e narrativa.
La mostra Dino Battaglia, le immagini parlanti propone una selezione di opere attraverso le quali è possibile ripercorrere alcune delle tappe fondamentali della carriera artistica di Battaglia nella sua evoluzione grafica e narrativa, ed evidenzia i principi ispiratori del suo lavoro: il rapporto forte con Venezia, sua città natale, la passione e la conoscenza profonda dell’opera dei grandi artisti della pittura e dell’illustrazione, la passione per il cinema, in particolare quell’espressionista, la passione per le uniformi militari e i racconti di guerra.
In occasione dell’inaugurazione la Scuola Internazionale Comics di Reggio Emilia terrà un workshop dedicato a Dino Battaglia con l’esposizione in mostra delle tavole realizzate.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Edizioni Di (Grifo Edizioni Srl), con testi dei curatori Paolo Ferrari e Marco Prandi e di Giuseppe Camuncoli, Ranieri Carano, Vittoria Ceriani, Sergio Cofferati, Gino Gavioli, Vincenzo Mollica, Alberto Ongaro, Sergio Toppi.
Il percorso espositivo si articola in 3 sale dove le 163 tavole originali esposte, sono suddivise con un criterio tematico. Nella prima trovano posto le storie con una composizione grafica e uno sviluppo narrativo più classico come “Il cantico di Natale” (1978) da Charles Dickens, in cui il disegno sapientemente richiama quello del grande illustratore Arthur Rackham, e “Lo strano caso del dott. Jekyll e del sig. Hyde” (1974) da Robert Louis Stevenson, in cui il forte contrasto tra chiari e scuri, riproduce graficamente la lotta tra Jekyll e Hyde, rivelando una visione “fotografica” della tavola da parte di Battaglia con l’utilizzo di immagini ”in negativo”. Le tavole de “Il Golem” (1971), omaggio alla passione per il cinema muto, chiudono questo primo nucleo e introducono, con la loro carica misteriosa ed esoterica, alla seconda sala dedicata alle storie di genere gotico e fantastico pubblicate su “Linus” tra il 1969 e il 1974, il nucleo più importante delle quali è rappresentato da quattro lavori tratti dai racconti di Poe. I prodigiosi giochi di bianco e nero sono i veri protagonisti di queste tavole tutte caratterizzate da un disegno molto raffinato, pieno di simboli e con forti citazioni artistiche e letterarie. La terza sala accoglie le tavole, anche queste apparse su “Linus” tra il 1976 e il 1977, ispirate ai racconti di Guy de Maupassant ambientati durante la guerra franco-prussiana del 1870. I forti contrasti delle tavole precedenti lasciano il posto al grigio utilizzato in tutte le sue tonalità e ad un disegno ispirato ai quadri di Giovanni Fattori e all’impressionismo.
Completano il percorso espositivo alcune tavole ed illustrazioni tra cui un inedito di proprietà di Gino Gavioli. Per tutta la durata dell’esposizione verrà proiettato in anteprima un video/documentario intitolato Omaggio all’arte di Dino Battaglia di Lorenzo Paganelli.
Dino Battaglia nasce a Venezia il 1° agosto 1923. E’ considerato uno dei più importanti illustratori e fumettisti italiani. Nel 1945 insieme all’amico Hugo Pratt e ad altri collaboratori fonda la rivista “Asso di Picche”. In quello stesso periodo collabora con editori inglesi ed argentini. Nel 1950 sposa Laura De Vescovi, che diventerà anche sua preziosa collaboratrice nella scrittura delle sceneggiature e nella colorazione delle tavole. Negli anni cinquanta, lavora per il settimanale "Il Vittorioso" e per le Edizioni Audace di Gianluigi Bonelli, il creatore di Tex. Dall’inizio degli anni sessanta fino a metà anni settanta entra a far parte del gruppo del “Corriere dei Piccoli”, sul quale pubblica numerosi racconti di genere diverso, per lo più su sceneggiature di Mino Milani. Nel 1967, la rivista “Sgt. Kirk”, pubblica la riduzione del Moby Dick di Herman Melville, che segna un punto di svolta nell’affermazione del suo inconfondibile stile grafico. Per “Linus”, dal 1968 al 1977, traduce in immagini racconti di Stevenson, Hoffmann, Crane, Büchner e realizza le due serie di storie tratte dai racconti del fantastico di Edgar Allan Poe e dalle novelle di Guy de Maupassant. Nella metà degli anni settanta vengono pubblicate a puntate sul “Messaggero dei ragazzi”, le storie di Frate Francesco e i suoi fioretti e Antonio di Padova, di contenuto religioso e agiografico. Negli stessi anni per “Il Giornalino”,realizza, su sceneggiatura di Piero Zanotto, il Till Eulenspiegel e, su adattamento della moglie Laura, la riduzione a fumetti del corposo “Gargantua e Pantagruel” di Rabelais. Verso la fine degli anni settanta, realizza “L'uomo della Legione (1977) e “L'uomo del New England” (1979) per la collana “Un uomo un’avventura” della casa editrice Cepim di Bonelli. Negli ultimi anni della sua carriera, crea il personaggio dell’Ispettore Coke, ambientato nella Londra d’inizio novecento, protagonista di due storie I delitti della fenice e La Mummia, pubblicate sulla rivista “Alter Alter”. Muore a Milano il 4 ottobre 1983.
27
novembre 2010
Dino Battaglia – Le immagini parlanti
Dal 27 novembre 2010 al 09 gennaio 2011
disegno e grafica
Location
CHIOSTRI DI SAN DOMENICO
Reggio Nell'emilia, Via Dante Alighieri, 11, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Via Dante Alighieri, 11, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
sabato e domenica 10 -13 e 16 -19
Chiuso 25 dicembre 2010 e 1 gennaio 2011
Apertura straordinaria sabato 4 dicembre dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21
Vernissage
27 Novembre 2010, ore 16
Autore
Curatore