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Dino Gavina – Lampi di Design
Il progetto espositivo ripercorrerà l’avventura intellettuale e imprenditoriale di Gavina, facendo riferimento ad artisti, designer e architetti che con lui hanno condiviso il cammino nel mondo dell’arte e del design. Saranno visibili opere realizzate a partire dal 1950, rappresentative di una vicenda creativa interrotta nel 2007 dalla scomparsa del suo protagonista.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna dedica alla poliedrica figura
di Dino Gavina un'ampia mostra che sarà aperta al pubblico dal 23
settembre al 12 dicembre 2010.
L’esposizione, a cura di Elena Brigi e Daniele Vincenzi, ripercorre
l'avventura intellettuale e imprenditoriale di Gavina, facendo riferimento
agli artisti, designer e architetti che con lui hanno condiviso il cammino
nel mondo dell'arte e del design, tra i quali Lucio Fontana, Marcel
Duchamp, Man Ray, Sebastian Matta, i fratelli Castiglioni, Marcel Breuer,
Carlo e Tobia Scarpa, Kazuhide Takahama, Luigi Caccia Dominioni. Un
cammino interpretato anche attraverso le aziende che a vario titolo e in
periodi diversi ne hanno portato l'impronta: Gavina, Simon International,
Flos, Sirrah, Simongavina Paradiso Terrestre.
Risulta centrale nella mostra al MAMbo la capacità di Gavina di farsi
catalizzatore di creatività e, pur non essendo un designer, di cambiare il
volto del design italiano, dettando nuovi canoni della cultura visuale e
dell'esperienza estetica. Vero e proprio maestro dell'innovazione e
dell'intuizione sovversiva, Gavina rende possibile la diffusione su scala
industriale dei principi delle avanguardie, dalle quali ha tratto idee e
compagni di strada, applicando al design i principi del ready made.
Significativo in questo senso è l'episodio dell'inaugurazione del suo
showroom romano alla metà degli anni Sessanta, durante la quale non si
esposero mobili ma fu allestita una personale di Marcel Duchamp, ed
emblematica è la creazione del Centro Duchamp (1969), che è stato luogo
di creatività e di sperimentazione.
Il potere innovativo e la trasversalità del suo protagonista fanno sì che
Dino Gavina. Lampi di Design si inserisca a pieno titolo in un anno di
programmazione del MAMbo che guarda alla contaminazione tra arti
visive, cinema, design, musica e arti performative e ne valorizza il ruolo
nel distretto culturale della Manifattura delle Arti. Quest'area consacrata
alla sperimentazione, non a caso sorta nella città che ha dato i natali al
DAMS, comprende oltre al MAMbo la Cineteca di Bologna, i dipartimenti
universitari di Spettacolo e Comunicazione, gallerie e istituzioni culturali.
1
Visual Culture and After, ovvero l'attenzione alla trasversalità dei
linguaggi artistici contemporanei è un tema portato avanti dal museo fin
dall'inaugurazione nel 2007 con Vertigo. Il secolo di arte off-media dal
Futurismo al web. La mostra di apertura ha documentato gli
sconfinamenti che si sono stabiliti a partire dalle avanguardie storiche
(dal Futurismo al Suprematismo, dal Costruttivismo al Dadaismo, dal
Neoplasticismo al Surrealismo) al fine di affermare la caduta dello
"specifico" artistico, quale pittura e scultura, a favore di un intreccio
multimediale. Ulteriori passi sono stati fatti con mostre ed eventi
organizzati e ospitati che hanno spaziato tra cinema (Fellini. Dall'Italia
alla luna, Biografilm Festival, Future Film Festival), film-making (Citytellers
di Francesco Jodice), libri (Scanner di Matej Krén, Artelibro), musica
(concerti di AngelicA Festival, mostra dedicata a John Cage nel 2008,
concerto di Salvatore Sciarrino), danza (Danza Urbana, Giornata
Mondiale della Danza), scienza (Arte e Scienza – La scienza in piazza),
spettacolo (F.I.S.Co.).
Questo filone di indagine è destinato a proseguire in parallelo alle altre
grandi aree di ricerca privilegiate dal programma scientifico del MAMbo:
Criticism, ovvero il percorso di riflessione e di indagine sulla
funzione del museo contemporaneo e sulle pratiche e i
comportamenti dell'artista iniziato fin dal 2006, che ha coinvolto
artisti quali Ryan Gander, Paolo Chiasera, Markus Schinwald,
Giovanni Anselmo, Christopher Williams, Bojan Sarcevic, Adam
Chodzko, Eva Marisaldi, Diego Perrone, Ding Yi, DeRijke/De Rooij,
GuytonWalker, Natasha Sadr Haghighian, Trisha Donnelly, Sarah
Morris, Seth Price.
Interferenza nella gravitazione universale, che mutuando il titolo
da un'opera di Giovanni Anselmo, pone l'attenzione sulla stagione
“etica” dell'arte italiana, con le grandi mostre dello stesso
Anselmo, di Luigi Ontani, di Giuseppe Penone e di Gilberto Zorio;
accanto a queste, progetti quali Regali e regole di Stefano Arienti
e Cesare Pietroiusti e l'ampio lavoro sulla Collezione Permanente
del museo, che fornisce un'interpretazione dell'arte italiana
attraverso la storia della Galleria d'Arte Moderna di Bologna, dagli
anni Cinquanta fino agli sviluppi più recenti di Focus on
Contemporary Italian Art, sezione che gode del sostegno di
UniCredit Group.
Dino Gavina. Lampi di Design è resa possibile grazie ai main sponsor Enel
e UniCredit Banca ed è promossa dal Comitato Mostra Dino Gavina al
MAMbo. L'evento espositivo gode inoltre del sostegno della Fondazione
Carisbo e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
2
Fondamentale è la collaborazione delle aziende prestatrici degli oggetti
esposti - Flos, NEMO Cassina lighting division, Simon Marchio di ESTEL,
Ghisamestieri, Simongavina Paradiso Terrestre, Knoll International, BLine,
Simon srl – e dei collezionisti privati.
Il progetto scientifico evidenzia interessi e personaggi che contribuirono a
rendere unica la sua “avventura del design”, grazie alla presenza di
materiali, documenti e sezioni dedicate ai diversi autori.
È esposta un'ampia selezione di modelli, realizzati a partire dal 1950, molti
dei quali ancora in produzione, in grado di evidenziare l’approccio alle
varie dinamiche industriali. Prodotti che sono stati il frutto di una
eterogenea vicenda creativa interrotta solo nel 2007 dalla scomparsa del
suo protagonista.
Il percorso espositivo si articola in una sequenza di sezioni dedicate ai
personaggi e ai temi che identificano il lavoro di Dino Gavina: la
progressione non è strettamente cronologica, ma volutamente indirizzata
a mettere in risalto il rapporto con alcuni degli autori che più di altri gli
hanno consentito di essere una figura di spicco nell’evoluzione del design
italiano del secondo dopoguerra. In questo modo ogni interlocutore è
chiave interpretativa non solo del mondo di Gavina, ma di un panorama
assai più vasto, in cui all'architettura e al design si affiancano tutte le
espressioni della creatività.
Ogni singola sezione del percorso, articolato per nuclei tematici, propone
foto, disegni e modelli, questi ultimi scelti secondo criteri attentamente
selettivi, in grado di raccontare la costante ricerca innovativa sia nel
progetto che nel processo produttivo industriale. L’accostamento e la
prossimità espositiva dei vari pezzi testimonia in modo evidente la loro
libera modernità poetica.
È in programma anche Gavina .NAVIGA, un'ampia e articolata rassegna di
appuntamenti aperti al pubblico, che vedono la partecipazione di amici e
collaboratori di Gavina, testimoni dei tanti temi da lui promossi e
interpretati senza sosta. Gli incontri sono dedicati all'arte, alla letteratura,
alla musica, al design, all'architettura, alle iniziative editoriali e, pur
affrontando in modo approfondito argomenti specifici, puntano a
comunicare ad ampio livello, secondo lo spirito proprio di Gavina.
Attività didattiche, visite guidate e laboratori, a cura del Dipartimento
educativo MAMbo arricchiscono la mostra per l'intero periodo di apertura
e il nuovo corrainiMAMbo artbookshop propone una serie di iniziative a
tema.
di Dino Gavina un'ampia mostra che sarà aperta al pubblico dal 23
settembre al 12 dicembre 2010.
L’esposizione, a cura di Elena Brigi e Daniele Vincenzi, ripercorre
l'avventura intellettuale e imprenditoriale di Gavina, facendo riferimento
agli artisti, designer e architetti che con lui hanno condiviso il cammino
nel mondo dell'arte e del design, tra i quali Lucio Fontana, Marcel
Duchamp, Man Ray, Sebastian Matta, i fratelli Castiglioni, Marcel Breuer,
Carlo e Tobia Scarpa, Kazuhide Takahama, Luigi Caccia Dominioni. Un
cammino interpretato anche attraverso le aziende che a vario titolo e in
periodi diversi ne hanno portato l'impronta: Gavina, Simon International,
Flos, Sirrah, Simongavina Paradiso Terrestre.
Risulta centrale nella mostra al MAMbo la capacità di Gavina di farsi
catalizzatore di creatività e, pur non essendo un designer, di cambiare il
volto del design italiano, dettando nuovi canoni della cultura visuale e
dell'esperienza estetica. Vero e proprio maestro dell'innovazione e
dell'intuizione sovversiva, Gavina rende possibile la diffusione su scala
industriale dei principi delle avanguardie, dalle quali ha tratto idee e
compagni di strada, applicando al design i principi del ready made.
Significativo in questo senso è l'episodio dell'inaugurazione del suo
showroom romano alla metà degli anni Sessanta, durante la quale non si
esposero mobili ma fu allestita una personale di Marcel Duchamp, ed
emblematica è la creazione del Centro Duchamp (1969), che è stato luogo
di creatività e di sperimentazione.
Il potere innovativo e la trasversalità del suo protagonista fanno sì che
Dino Gavina. Lampi di Design si inserisca a pieno titolo in un anno di
programmazione del MAMbo che guarda alla contaminazione tra arti
visive, cinema, design, musica e arti performative e ne valorizza il ruolo
nel distretto culturale della Manifattura delle Arti. Quest'area consacrata
alla sperimentazione, non a caso sorta nella città che ha dato i natali al
DAMS, comprende oltre al MAMbo la Cineteca di Bologna, i dipartimenti
universitari di Spettacolo e Comunicazione, gallerie e istituzioni culturali.
1
Visual Culture and After, ovvero l'attenzione alla trasversalità dei
linguaggi artistici contemporanei è un tema portato avanti dal museo fin
dall'inaugurazione nel 2007 con Vertigo. Il secolo di arte off-media dal
Futurismo al web. La mostra di apertura ha documentato gli
sconfinamenti che si sono stabiliti a partire dalle avanguardie storiche
(dal Futurismo al Suprematismo, dal Costruttivismo al Dadaismo, dal
Neoplasticismo al Surrealismo) al fine di affermare la caduta dello
"specifico" artistico, quale pittura e scultura, a favore di un intreccio
multimediale. Ulteriori passi sono stati fatti con mostre ed eventi
organizzati e ospitati che hanno spaziato tra cinema (Fellini. Dall'Italia
alla luna, Biografilm Festival, Future Film Festival), film-making (Citytellers
di Francesco Jodice), libri (Scanner di Matej Krén, Artelibro), musica
(concerti di AngelicA Festival, mostra dedicata a John Cage nel 2008,
concerto di Salvatore Sciarrino), danza (Danza Urbana, Giornata
Mondiale della Danza), scienza (Arte e Scienza – La scienza in piazza),
spettacolo (F.I.S.Co.).
Questo filone di indagine è destinato a proseguire in parallelo alle altre
grandi aree di ricerca privilegiate dal programma scientifico del MAMbo:
Criticism, ovvero il percorso di riflessione e di indagine sulla
funzione del museo contemporaneo e sulle pratiche e i
comportamenti dell'artista iniziato fin dal 2006, che ha coinvolto
artisti quali Ryan Gander, Paolo Chiasera, Markus Schinwald,
Giovanni Anselmo, Christopher Williams, Bojan Sarcevic, Adam
Chodzko, Eva Marisaldi, Diego Perrone, Ding Yi, DeRijke/De Rooij,
GuytonWalker, Natasha Sadr Haghighian, Trisha Donnelly, Sarah
Morris, Seth Price.
Interferenza nella gravitazione universale, che mutuando il titolo
da un'opera di Giovanni Anselmo, pone l'attenzione sulla stagione
“etica” dell'arte italiana, con le grandi mostre dello stesso
Anselmo, di Luigi Ontani, di Giuseppe Penone e di Gilberto Zorio;
accanto a queste, progetti quali Regali e regole di Stefano Arienti
e Cesare Pietroiusti e l'ampio lavoro sulla Collezione Permanente
del museo, che fornisce un'interpretazione dell'arte italiana
attraverso la storia della Galleria d'Arte Moderna di Bologna, dagli
anni Cinquanta fino agli sviluppi più recenti di Focus on
Contemporary Italian Art, sezione che gode del sostegno di
UniCredit Group.
Dino Gavina. Lampi di Design è resa possibile grazie ai main sponsor Enel
e UniCredit Banca ed è promossa dal Comitato Mostra Dino Gavina al
MAMbo. L'evento espositivo gode inoltre del sostegno della Fondazione
Carisbo e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
2
Fondamentale è la collaborazione delle aziende prestatrici degli oggetti
esposti - Flos, NEMO Cassina lighting division, Simon Marchio di ESTEL,
Ghisamestieri, Simongavina Paradiso Terrestre, Knoll International, BLine,
Simon srl – e dei collezionisti privati.
Il progetto scientifico evidenzia interessi e personaggi che contribuirono a
rendere unica la sua “avventura del design”, grazie alla presenza di
materiali, documenti e sezioni dedicate ai diversi autori.
È esposta un'ampia selezione di modelli, realizzati a partire dal 1950, molti
dei quali ancora in produzione, in grado di evidenziare l’approccio alle
varie dinamiche industriali. Prodotti che sono stati il frutto di una
eterogenea vicenda creativa interrotta solo nel 2007 dalla scomparsa del
suo protagonista.
Il percorso espositivo si articola in una sequenza di sezioni dedicate ai
personaggi e ai temi che identificano il lavoro di Dino Gavina: la
progressione non è strettamente cronologica, ma volutamente indirizzata
a mettere in risalto il rapporto con alcuni degli autori che più di altri gli
hanno consentito di essere una figura di spicco nell’evoluzione del design
italiano del secondo dopoguerra. In questo modo ogni interlocutore è
chiave interpretativa non solo del mondo di Gavina, ma di un panorama
assai più vasto, in cui all'architettura e al design si affiancano tutte le
espressioni della creatività.
Ogni singola sezione del percorso, articolato per nuclei tematici, propone
foto, disegni e modelli, questi ultimi scelti secondo criteri attentamente
selettivi, in grado di raccontare la costante ricerca innovativa sia nel
progetto che nel processo produttivo industriale. L’accostamento e la
prossimità espositiva dei vari pezzi testimonia in modo evidente la loro
libera modernità poetica.
È in programma anche Gavina .NAVIGA, un'ampia e articolata rassegna di
appuntamenti aperti al pubblico, che vedono la partecipazione di amici e
collaboratori di Gavina, testimoni dei tanti temi da lui promossi e
interpretati senza sosta. Gli incontri sono dedicati all'arte, alla letteratura,
alla musica, al design, all'architettura, alle iniziative editoriali e, pur
affrontando in modo approfondito argomenti specifici, puntano a
comunicare ad ampio livello, secondo lo spirito proprio di Gavina.
Attività didattiche, visite guidate e laboratori, a cura del Dipartimento
educativo MAMbo arricchiscono la mostra per l'intero periodo di apertura
e il nuovo corrainiMAMbo artbookshop propone una serie di iniziative a
tema.
22
settembre 2010
Dino Gavina – Lampi di Design
Dal 22 settembre al 26 dicembre 2010
design
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
MAMBO – MUSEO D’ARTE MODERNA DI BOLOGNA
Bologna, Via Don Giovanni Minzoni, 14, (Bologna)
Bologna, Via Don Giovanni Minzoni, 14, (Bologna)
Biglietti
Intero 6 €; ridotto 4 €
Orario di apertura
da martedì a domenica 10 – 18;
giovedì 10 - 22
lunedì chiuso
Vernissage
22 Settembre 2010, ore 18
Editore
CORRAINI
Autore
Curatore