La precedente esposizione personale dell’artista spagnolo Dino Valls presso il Polittico, intitolata Barathrum, può essere ancora ricordata come uno dei più vivi successi dei recenti avvenimenti romani. Ecco ora, attesissimo, il secondo incontro di questo importante artista con la nostra galleria.

L’attuale mostra, che prende il titolo – Psicostasia – dall’opera più complessa, un polittico di quindici elementi, del nuovo ciclo qui presentato, ripropone l’audacissimo impianto narrativo di questo artista che non risparmia ferocie visive servite dalla pittura più intellettuale e raffinata che sia possibile vedere nell’attuale scena contemporanea.

Come scrive Edward Lucie-Smith nel testo in catalogo: «Sebbene i suoi dipinti non siano del tutto trasformativi come, ad esempio, i dipinti di Hieronymus Bosch (…), essi offrono lo stesso messaggio su un mondo che non solo è malato, ma che ha anche sistematicizzato la sua stessa malattia – convertendola in qualcosa di accettato e stabilito».

Il progetto espositivo prevede sedici dipinti: alcuni complessi per un procedimento installativo a parete «a polittico», anche quando autonomi tra loro; altri isolati e impreziositi dalla scelta di cornici appositamente concepite.

La mostra è accompagnata dal centotrentanovesimo catalogo delle Edizioni Il Polittico, il numero novantaquattro della collana «Gli allegri inventori».