Inaugura sabato 24 aprile alle ore 18 alla Galleria Arte e Arte di Bologna la mostra ³Dintorni Pop² dedicata ad alcune delle figure di maggior spicco dell¹arte italiana degli anni Sessanta. Attraverso opere storiche di Angeli, Baj, Barucchello, Bignardi, Ceroli, Cintoli, Festa, Rotella, Ruffi e Schifano viene tracciata una mappa di quella che è stata la nascita e l¹affermazione della stagione Pop, senza dubbio uno dei momenti più vivaci e coinvolgimenti del panorama artistico nazionale del dopoguerra.
Il 1962 può essere considerato l¹anno di definitiva affermazione di questo linguaggio anche nel nostro paese: la mostra ³The New Realists² a New York, infatti, presentava, insieme ai protagonisti della Pop americana ed europea, anche quattro artisti italiani, riconosciuti a pieno titolo come presenze internazionali del movimento. Enrico Baj, Gianfranco Barrucchello, Mimmo Rotella e Mario Schifano, tutti presenti nella mostra odierna, rappresentano i diversi volti e le diverse tendenze in atto in quel momento, dalle origini neo-dadaiste di Baj e Rotella, alla neo-metafisica di Schifano fino alla narratività di Barrucchello. Da quel momento in poi, le nuove immagini della contemporaneità invadono anche l¹arte italiana, dando vita a un filone specifico della Pop Art, ancora scarsamente conosciuto sul piano internazionale ma sicuramente di grande spessore qualitativo e originalità inventiva.
La mostra ³Dintorni Pop² si propone come una prima, sintetica ricognizione di quel clima e dei suoi differenti modi di apparizione: dalle ormai storiche rivisitazioni dell¹iconografia classica di Franco Angeli, Tano Festa e Mario Ceroli all¹estrema sintesi formale di Gianni Ruffi, dalla citazione di un mito del cinema come Brigitte Bardot da parte di Claudio Cintoli fino alle riflessioni lucidamente ironiche dei meccanismi della comunicazione di massa di Umberto Bignardi. Tutti i temi e gli stili in campo in quel momento sono presenti in queste opere, realizzate entro la fine del decennio Sessanta, vale a dire nel momento di maggiore freschezza e creatività del linguaggio Pop.

La mostra è accompagnata da un catalogo, introdotto da un testo critico di Walter Guadagnini e contenente la riproduzione a colori di tutte le opere esposte.