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Dipinti del XIX secolo
Come avviene in molte città europee anche a Venezia sono state concentrate in un unico fine settimana le vendite dedicate agli arredi e dipinti antichi, all’arte del XIX secolo e alle opere d’arte moderna e contemporanea, così da offrire ai collezionisti e agli appassionati un panorama ampio e vario, sia negli stili, che nei prezzi.
Comunicato stampa
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Opere d’arte per veri intenditori
A Venezia arredi e dipinti antichi, del XIX secolo e moderni
Asta:
sabato, 12 dicembre: ore 15.30: Arredi e Dipinti Antichi
domenica, 13 dicembre: ore 15,30: Dipinti del XIX secolo
domenica, 13 dicembre: ore 16,30: Arte Moderna e contemporanea
Esposizione:
da sabato, 5 a venerdì, 11 dicembre 2009
orario: 10.00-13.00 – 15.00-19.00
Venezia: Palazzo Correr – Cannaregio 2217
Tel. 041 721811 – Fax 041 5240544 – Internet: www.finarte.it
Come avviene in molte città europee anche a Venezia sono state concentrate in un unico fine settimana le vendite dedicate agli arredi e dipinti antichi, all’arte del XIX secolo e alle opere d’arte moderna e contemporanea, così da offrire ai collezionisti e agli appassionati un panorama ampio e vario, sia negli stili, che nei prezzi.
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Due capolavori di Michele Marieschi
Tra i dipinti antichi spiccano due splendidi Capricci lacustri con resti d’architettura, ottimo esempio dell’arte del veneziano Michele Marieschi (olio su tela, cm. 60x91 e 59x92, stima: 350-400 mila Euro).
É dato comunemente accettato dalla critica che Michele Marieschi produceva vedute ideate fin dall’inizio della sua attività di vedutista. Si trattava inizialmente di elementi architettonici veneti collocati in diverse ambientazioni, per lo più di sapore lagunare o veneziano; presto a questi si affiancheranno veri e propri “capricci” di fantasia in cui verosimili architetture classiche si combinano con ponti, rive, paesaggi secondo una fervida fantasia pittorica esaltata dalla materia cromatica crepitante e mossa. Questo modello si evolverà poi verso un ambientazione sempre più contestualizzata in un immaginario paesaggio veneto con villaggi fluviali, mura urbiche e naturalmente citazioni di ruderi classici. É con questo materiale, che si scala a partire dalla metà degli anni ’30 del settecento, che si può istituire un confronto per collocare questi due capricci – tra loro pendants – nell’ambito della produzione di Marieschi. Se infatti alla base di tale gusto sta la lezione di Marco Ricci, il pittore la piega comunque alla propria esigenza espressiva, caricandola quindi di effetti più dinamici e “stralunati” rispetto alla serenità “classicistica” del Ricci. É un Marieschi che sembra avvicinarsi ad un’unitarietà cromatica canalettiana e insieme sensibile alle spazialità zuccarelliane: momento in cui si possono calare anche questi due capricci che all’elemento classico, costruito con il caratteristico impasto coloristico, uniscono uno sfondo veneto sereno e pacificato dalla tipica uniformità atmosferica.
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UN ARTISTA LUCCHESE DELLA SECONDA METÁ DEL XV SECOLO
Non meno preziosa la Madonna col Bimbo, attribuita da Andrea de Marchi ad un artista anonimo identificato con l’appellativo di “Familiare del Boccati”, la cui attività è strettamente connessa a Giovanni Boccati, pittore di Camerino attivo nel XV secolo, la cui opera è stata inizialmente focalizzata da R. Longhi (Paragone, XIII, 1962, n.153, pp.60.64). Ulteriori approfondimenti (M. Boskovits) hanno spostato l’area di interesse di questo artista verso i toscani prossimi ad Andrea del Castagno, il Lippi e Domenico Veneziano; quindi verso l’area lucchese di Baldassarre di Biagio e Michele Campanti (olio su tavola, cm 75,5x56, stima: 130-150 mila Euro).
ALTRI DIPINTI
Segnaliamo inoltre una coppia di dipinti eseguiti nel corso del quinto decennio del Settecento dal fiorentino Gian Domenico Ferretti, raffiguranti Arlecchino maestro di danza e Arlecchino respinto dall’amante (olio su tela, cm. 76,5x69,5, stima: 40-60 mila Euro). Alla base di queste opere stanno gli interessi teatrali della famiglia senese dei Sansedoni, in particolare di Orazio e Giovanni, concretizzatesi nel 1764 in uno spettacolo dedicato ad Arlecchino, nel palazzo fiorentino della Commenda di San Sepolcro: nel 1751 l’inventario del palazzo alla morte di Orazio Sansedoni già segnala una serie di sedici tele con storie di Arlecchino.
Altre opere di rilievo sono l’Annunciazione del veneziano Giovan Battista Pittoni (olio su tela, cm 43x56,5, stima: 25-30 mila Euro),
Ricordiamo infine Los desastres de la guerra, il famoso volume con ottanta acqueforti di Francisco Goya (terza edizione, stima: 20-30 mila Euro).
DIPINTI DEL XIX SECOLO
Per il XIX secolo sono proposte circa 40 opere di un’importante collezione privata veneta, tra cui spiccano Mazzorbo, dipinto nel 1907 da Guglielmo Ciardi (olio su tela, cm 30x45,5, stima: 35-45 mila Euro), Laguna di Pietro Fragiacomo (olio su tela, cm 39,5x62, stima: 30-40 mila Euro) e altre opere significative di Emma Ciardi, Felice Castagnaro, Alessandro Zezzos ed un disegno di Giacomo Favretto (La chitarra, china su carta, cm 19,7x22, stima: 1.000-1.400 Euro)
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Valerio Adami
ARTE MODERNA
Tra le oltre duecento opere d’arte moderna ricordiamo Requiem di Valerio Adami (olio su tela, cm 198x148, stima: 58-70 mila Euro), Bianco di Agostino Bonalumi (tela estroflessa e tempera vinilica, cm 105x155, stima: 50-70 mila Euro), Spiaggia di Carlo Carrà (1950, olio su tela, cm 35x50, stima: 36-42 mila Euro), La chiromante di Franco Gentilini (1942, olio su tela, cm 65x80, stima: 40-50 mila Euro), vaso con fiori di Lucio Fontana (1937, ceramica policroma e riflessata, cm 12x9x8, stima: 12-15 mila Euro) e altre pregevoli composizioni di Fausto Pirandello, Emilio Scanavino, Francesco Messina, Renato Guttuso e Filippo De Pisis.
A Venezia arredi e dipinti antichi, del XIX secolo e moderni
Asta:
sabato, 12 dicembre: ore 15.30: Arredi e Dipinti Antichi
domenica, 13 dicembre: ore 15,30: Dipinti del XIX secolo
domenica, 13 dicembre: ore 16,30: Arte Moderna e contemporanea
Esposizione:
da sabato, 5 a venerdì, 11 dicembre 2009
orario: 10.00-13.00 – 15.00-19.00
Venezia: Palazzo Correr – Cannaregio 2217
Tel. 041 721811 – Fax 041 5240544 – Internet: www.finarte.it
Come avviene in molte città europee anche a Venezia sono state concentrate in un unico fine settimana le vendite dedicate agli arredi e dipinti antichi, all’arte del XIX secolo e alle opere d’arte moderna e contemporanea, così da offrire ai collezionisti e agli appassionati un panorama ampio e vario, sia negli stili, che nei prezzi.
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Due capolavori di Michele Marieschi
Tra i dipinti antichi spiccano due splendidi Capricci lacustri con resti d’architettura, ottimo esempio dell’arte del veneziano Michele Marieschi (olio su tela, cm. 60x91 e 59x92, stima: 350-400 mila Euro).
É dato comunemente accettato dalla critica che Michele Marieschi produceva vedute ideate fin dall’inizio della sua attività di vedutista. Si trattava inizialmente di elementi architettonici veneti collocati in diverse ambientazioni, per lo più di sapore lagunare o veneziano; presto a questi si affiancheranno veri e propri “capricci” di fantasia in cui verosimili architetture classiche si combinano con ponti, rive, paesaggi secondo una fervida fantasia pittorica esaltata dalla materia cromatica crepitante e mossa. Questo modello si evolverà poi verso un ambientazione sempre più contestualizzata in un immaginario paesaggio veneto con villaggi fluviali, mura urbiche e naturalmente citazioni di ruderi classici. É con questo materiale, che si scala a partire dalla metà degli anni ’30 del settecento, che si può istituire un confronto per collocare questi due capricci – tra loro pendants – nell’ambito della produzione di Marieschi. Se infatti alla base di tale gusto sta la lezione di Marco Ricci, il pittore la piega comunque alla propria esigenza espressiva, caricandola quindi di effetti più dinamici e “stralunati” rispetto alla serenità “classicistica” del Ricci. É un Marieschi che sembra avvicinarsi ad un’unitarietà cromatica canalettiana e insieme sensibile alle spazialità zuccarelliane: momento in cui si possono calare anche questi due capricci che all’elemento classico, costruito con il caratteristico impasto coloristico, uniscono uno sfondo veneto sereno e pacificato dalla tipica uniformità atmosferica.
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UN ARTISTA LUCCHESE DELLA SECONDA METÁ DEL XV SECOLO
Non meno preziosa la Madonna col Bimbo, attribuita da Andrea de Marchi ad un artista anonimo identificato con l’appellativo di “Familiare del Boccati”, la cui attività è strettamente connessa a Giovanni Boccati, pittore di Camerino attivo nel XV secolo, la cui opera è stata inizialmente focalizzata da R. Longhi (Paragone, XIII, 1962, n.153, pp.60.64). Ulteriori approfondimenti (M. Boskovits) hanno spostato l’area di interesse di questo artista verso i toscani prossimi ad Andrea del Castagno, il Lippi e Domenico Veneziano; quindi verso l’area lucchese di Baldassarre di Biagio e Michele Campanti (olio su tavola, cm 75,5x56, stima: 130-150 mila Euro).
ALTRI DIPINTI
Segnaliamo inoltre una coppia di dipinti eseguiti nel corso del quinto decennio del Settecento dal fiorentino Gian Domenico Ferretti, raffiguranti Arlecchino maestro di danza e Arlecchino respinto dall’amante (olio su tela, cm. 76,5x69,5, stima: 40-60 mila Euro). Alla base di queste opere stanno gli interessi teatrali della famiglia senese dei Sansedoni, in particolare di Orazio e Giovanni, concretizzatesi nel 1764 in uno spettacolo dedicato ad Arlecchino, nel palazzo fiorentino della Commenda di San Sepolcro: nel 1751 l’inventario del palazzo alla morte di Orazio Sansedoni già segnala una serie di sedici tele con storie di Arlecchino.
Altre opere di rilievo sono l’Annunciazione del veneziano Giovan Battista Pittoni (olio su tela, cm 43x56,5, stima: 25-30 mila Euro),
Ricordiamo infine Los desastres de la guerra, il famoso volume con ottanta acqueforti di Francisco Goya (terza edizione, stima: 20-30 mila Euro).
DIPINTI DEL XIX SECOLO
Per il XIX secolo sono proposte circa 40 opere di un’importante collezione privata veneta, tra cui spiccano Mazzorbo, dipinto nel 1907 da Guglielmo Ciardi (olio su tela, cm 30x45,5, stima: 35-45 mila Euro), Laguna di Pietro Fragiacomo (olio su tela, cm 39,5x62, stima: 30-40 mila Euro) e altre opere significative di Emma Ciardi, Felice Castagnaro, Alessandro Zezzos ed un disegno di Giacomo Favretto (La chitarra, china su carta, cm 19,7x22, stima: 1.000-1.400 Euro)
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Valerio Adami
ARTE MODERNA
Tra le oltre duecento opere d’arte moderna ricordiamo Requiem di Valerio Adami (olio su tela, cm 198x148, stima: 58-70 mila Euro), Bianco di Agostino Bonalumi (tela estroflessa e tempera vinilica, cm 105x155, stima: 50-70 mila Euro), Spiaggia di Carlo Carrà (1950, olio su tela, cm 35x50, stima: 36-42 mila Euro), La chiromante di Franco Gentilini (1942, olio su tela, cm 65x80, stima: 40-50 mila Euro), vaso con fiori di Lucio Fontana (1937, ceramica policroma e riflessata, cm 12x9x8, stima: 12-15 mila Euro) e altre pregevoli composizioni di Fausto Pirandello, Emilio Scanavino, Francesco Messina, Renato Guttuso e Filippo De Pisis.
13
dicembre 2009
Dipinti del XIX secolo
13 dicembre 2009
asta
Location
FINARTE – PALAZZO CORRER
Venezia, Cannaregio, 2214, (Venezia)
Venezia, Cannaregio, 2214, (Venezia)
Vernissage
13 Dicembre 2009, ore 15.30
Autore