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Disagio armonico
L’esperienza e la storia ci confermano che in ogni tempo il senso di disagio ha accompagnato gli uomini pur in presenza di cambiamenti in positivo della società. L’espressione di tale discostamento […] è la prova che ciò è vero. In questo caso parliamo di fotografia.
Comunicato stampa
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L’Associazione fotografica Cacciatori d’Ombra presenta la mostra di opere fotografiche dal titolo Disagio Armonico. Oltre cinquanta fotografie realizzate da sette fotografi. La mostra si inaugurerà il giorno 13 novembre alle ore 18.30 nella Pinacoteca Contemporanea d’Arte Contemporanea di Ruvo di Puglia (dedicata a Domenico Cantatore) e vedrà la partecipazione di Enzo Velati, critico della cultura fotografica, che presenterà la mostra.
Si tratta di un progetto che vede la luce, dopo un periodo di “incubazione” critica, all’interno di un gruppo di autori che vedono la realtà come qualcosa di incompiuto e che sentono il bisogno di completare attraverso la ricerca di un’armonia che si esplica attraverso lo sguardo compositivo del fotografo. È una soluzione certamente effimera al disagio quotidiano ma che, forse, lenisce le inquietudini del nostro tempo.
Vi è una ricerca continua, ma inconsapevole ai più, nel trovare motivazioni sempre plausibili che ci facciano accettare la realtà in cui “siamo collocati” come, appunto, accettabile. Naturalmente il concetto di realtà è relativo al nostro tenore di vita, all’ambiente, al momento storico in cui si vive ed è evidente che attiene alla sfera personale. Ma esiste anche un concetto di realtà che ha una connotazione più ampia e riguarda la coscienza collettiva: ad esempio tutti vivono bene in luoghi dove la consolidata reputazione di essi afferma che in detti luoghi si è sempre vissuto bene e dove l’appagamento generale di individui, che lì hanno vissuto o vivono, lo conferma. Ma vi è la possibilità che, nonostante il senso di gratificazione, qualcuno si discosti da questa immagine? Che qualcuno non si accontenti? Che qualcuno provi un senso di disagio? L’esperienza e la storia ci confermano che in ogni tempo il senso di disagio ha accompagnato gli uomini pur in presenza di cambiamenti in positivo della società. L’espressione di tale discostamento, attraverso le varie forme di linguaggio, è la prova che ciò è vero. In questo caso parliamo di fotografia, la forma di espressione più vicina alla realtà e per questo più adatta all’azione analitica delle cose, dei luoghi e delle persone. Una fotografia elaborata da un gruppo di autori che “vede” la realtà come qualcosa di incompiuto e che sente il bisogno di completare. Ecco che i luoghi e le persone diventano stati dell’anima in cui ricomporre quello che è disgregato, che è desolato se non caotico e indistinto, e la ricomposizione avviene attraverso la ricerca di un’armonia che esiste già in natura e che si esplica attraverso lo sguardo compositivo del fotografo testimone del suo tempo. È il Disagio Armonico.
Si tratta di un progetto che vede la luce, dopo un periodo di “incubazione” critica, all’interno di un gruppo di autori che vedono la realtà come qualcosa di incompiuto e che sentono il bisogno di completare attraverso la ricerca di un’armonia che si esplica attraverso lo sguardo compositivo del fotografo. È una soluzione certamente effimera al disagio quotidiano ma che, forse, lenisce le inquietudini del nostro tempo.
Vi è una ricerca continua, ma inconsapevole ai più, nel trovare motivazioni sempre plausibili che ci facciano accettare la realtà in cui “siamo collocati” come, appunto, accettabile. Naturalmente il concetto di realtà è relativo al nostro tenore di vita, all’ambiente, al momento storico in cui si vive ed è evidente che attiene alla sfera personale. Ma esiste anche un concetto di realtà che ha una connotazione più ampia e riguarda la coscienza collettiva: ad esempio tutti vivono bene in luoghi dove la consolidata reputazione di essi afferma che in detti luoghi si è sempre vissuto bene e dove l’appagamento generale di individui, che lì hanno vissuto o vivono, lo conferma. Ma vi è la possibilità che, nonostante il senso di gratificazione, qualcuno si discosti da questa immagine? Che qualcuno non si accontenti? Che qualcuno provi un senso di disagio? L’esperienza e la storia ci confermano che in ogni tempo il senso di disagio ha accompagnato gli uomini pur in presenza di cambiamenti in positivo della società. L’espressione di tale discostamento, attraverso le varie forme di linguaggio, è la prova che ciò è vero. In questo caso parliamo di fotografia, la forma di espressione più vicina alla realtà e per questo più adatta all’azione analitica delle cose, dei luoghi e delle persone. Una fotografia elaborata da un gruppo di autori che “vede” la realtà come qualcosa di incompiuto e che sente il bisogno di completare. Ecco che i luoghi e le persone diventano stati dell’anima in cui ricomporre quello che è disgregato, che è desolato se non caotico e indistinto, e la ricomposizione avviene attraverso la ricerca di un’armonia che esiste già in natura e che si esplica attraverso lo sguardo compositivo del fotografo testimone del suo tempo. È il Disagio Armonico.
13
novembre 2015
Disagio armonico
Dal 13 novembre al 04 dicembre 2015
fotografia
Location
PINACOTECA COMUNALE DI ARTE CONTEMPORANEA
Ruvo Di Puglia, Via Madonna Delle Grazie, 2, (Bari)
Ruvo Di Puglia, Via Madonna Delle Grazie, 2, (Bari)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10:00-13:00 e 18:00-20:00.
Vernissage
13 Novembre 2015, h 18:30
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