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Disegni neoclassici e romantici dalla collezione di Riccardo Lampugnani
Una selezione di disegni eseguiti tra la fine del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento, che costituiscono uno dei nuclei più interessanti fra gli oltre seicento fogli legati per testamento dal collezionista milanese al Museo Poldi Pezzoli nel 1996.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Milano, 23 marzo 2009. Prosegue con Disegni neoclassici e romantici dalla collezione di Riccardo
Lampugnani il percorso di ricerca del Museo Poldi Pezzoli sul collezionismo.
Allestita nella Sala del Collezionista dal 9 aprile al 13 settembre, la mostra è dedicata alla raccolta di disegni
di Riccardo Lampugnani.
LA MOSTRA
Oggetto dell’esposizione, a cura di Andrea Di Lorenzo, conservatore del Museo Poldi Pezzoli, una selezione di
disegni eseguiti tra la fine del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento, che costituiscono uno dei nuclei
più interessanti fra gli oltre seicento fogli legati per testamento dal collezionista milanese al Museo Poldi
Pezzoli nel 1996.
Fra i disegni esposti si potranno ammirare, tra gli altri, due studi per la figura di Giove di Andrea Appiani
(1754-1817), tre fogli di Luigi Sabatelli (1772-1850), fra cui lo Studio di busto maschile con braccio alzato, e
il Ritratto di Giuseppe Gargantini, bisnonno di Riccardo Lampugnani, eseguito da Francesco Hayez (1791-
1882), di cui Gargantini fu allievo dilettante.
Impreziosiscono la mostra una serie di disegni di scenografie, in particolare bozzetti per opere liriche e altri
allestimenti teatrali, importanti testimonianze artistiche delle scuole dell’Italia settentrionale, come la Scena
raffigurante una grotta di Luigi Vacca (1778-1854).
Di elevata qualità artistica anche i disegni di architettura che, insieme a quelli di scenografia, rappresentano
una delle sezioni più originali della raccolta.
IL COLLEZIONISTA
Riccardo Lampugnani (1900-1996), ingegnere, direttore delle Acciaierie Falck e appartenente a una nota
famiglia milanese, fin dagli anni sessanta aveva mostrato una particolare sensibilità nei confronti del Poldi
Pezzoli. Nel 1968 giungeva infatti alla casa-museo milanese un suo primo dono a cui, negli anni seguenti, se
ne aggiunsero altri, come il celebre Autoritratto con tigre e leone di Francesco Hayez. Nel 1996, anno della
sua morte, Riccardo Lampugnani lasciò al Museo altri importanti dipinti, comprendenti il bozzetto
raffigurante l’Adorazione dei pastori di Gaetano Gandolfi, l’altro Autoritratto in gruppo di amici di Hayez e
tutta la sua raccolta di opere grafiche.
Il mecenate milanese aveva ereditato la piccola ma prestigiosa collezione di famiglia, con opere
dell’Ottocento lombardo, dal bisnonno Giuseppe Gargantini. A queste ne aveva aggiunte molte altre,
specialmente disegni e incisioni, comprate a partire dagli anni cinquanta, spesso scegliendole d’istinto, con
un atteggiamento da curioso più che da collezionista, talvolta acquistandole all’asta o accogliendo
suggerimenti da parte di studiosi a lui contemporanei. Tuttavia, pur nella diversità delle scelte, si rivela la
volontà di un progetto ambizioso: quello di ricreare le collezioni dei grandi conoscitori di disegni, sia per
completezza cronologica che per la minuziosa documentazione fotografica che lui stesso realizzava per
ciascuna opera. Un altro dei suoi interessi era rivolto a incrementare la collezione di famiglia di opere degli
artisti di Brera attivi nell’Ottocento.
Mentre le incisioni sono depositate presso la Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli di Milano, presso
il Poldi Pezzoli si conserva la collezione di disegni.
LA RICERCA
L’esposizione è il primo risultato dei recenti studi che il Museo Poldi Pezzoli ha condotto dal 2005 al 2008 su
questa preziosa raccolta di disegni. È stata infatti realizzata una campagna di catalogazione scientifica
nell’ambito del progetto SIRBEC – Sistema Informativo Beni Culturali della Regione Lombardia, con schede
redatte da Valeria Iato, Tiziana Monaco e Anna Ranzi, specialiste nello studio dei disegni, coordinate da
Giulio Bora, professore associato di Storia dell’Arte moderna dell’ Università degli Studi di Milano. Le schede
seguono criteri studiati appositamente per il disegno e la grafica, concordati con il settore Catalogazione,
Documentazione e Sistemi informativi multimediali della Regione Lombardia e con l’Ufficio Catalogo della
Soprintendenza di Brera.
I risultati raggiunti finora sono di grande interesse: nuovi autori sono stati affiancati a quelli già indicati dalle
precedenti attribuzioni, tutte sottoposte a un’accurata revisione critica; per i disegni di scenografia inoltre, in
alcuni casi, è stato possibile individuare l’esatta destinazione del disegno e l’opera teatrale e l’occasione per
la quale essi hanno costituito lo studio preparatorio.
La catalogazione è stata resa possibile grazie al sostegno della Regione Lombardia – Culture, Identità e
Autonomie della Lombardia e del Rotary Club Milano Ovest, che ha finanziato la creazione di apposite
borse di studio per le schedatrici.
Parallelamente, un’analoga campagna di catalogazione SIRBeC è stata realizzata in questi anni dalla Civica
Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli sulle incisioni del legato Lampugnani.
Dopo le mostre Riccardo Lampugnani: una collezione milanese donata al Museo Poldi Pezzoli del 1997 e
Omaggio alla Scala. I disegni di scenografia della collezione di Riccardo Lampugnani del 2004, la casa museo
milanese offre ancora una volta al pubblico e agli studiosi una selezione di questa preziosa collezione di
disegni, condividendo così i risultati della sua costante attività di studio e ricerca, finalizzata a valorizzare le
sue raccolte.
425 schede, con l’immagine e la didascalia dell’opera, sono già consultabili on line sul sito
lombardiabeniculturali.it, alla pagina http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/istituti/40/
Si ringrazia: la Civica Raccolta di Stampe Achille Bertarelli, la Fondazione Mazzotta, Silvana Bareggi – La
Stanza del Borgo, Giuliano Dal Mas, Rosanna Maggio Serra, Luisa Martorelli, Fernando Mazzocca, Valentina
Paoli, Emanuela Rollandini, Mercedes Viale Ferrero.
Museo
Lampugnani il percorso di ricerca del Museo Poldi Pezzoli sul collezionismo.
Allestita nella Sala del Collezionista dal 9 aprile al 13 settembre, la mostra è dedicata alla raccolta di disegni
di Riccardo Lampugnani.
LA MOSTRA
Oggetto dell’esposizione, a cura di Andrea Di Lorenzo, conservatore del Museo Poldi Pezzoli, una selezione di
disegni eseguiti tra la fine del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento, che costituiscono uno dei nuclei
più interessanti fra gli oltre seicento fogli legati per testamento dal collezionista milanese al Museo Poldi
Pezzoli nel 1996.
Fra i disegni esposti si potranno ammirare, tra gli altri, due studi per la figura di Giove di Andrea Appiani
(1754-1817), tre fogli di Luigi Sabatelli (1772-1850), fra cui lo Studio di busto maschile con braccio alzato, e
il Ritratto di Giuseppe Gargantini, bisnonno di Riccardo Lampugnani, eseguito da Francesco Hayez (1791-
1882), di cui Gargantini fu allievo dilettante.
Impreziosiscono la mostra una serie di disegni di scenografie, in particolare bozzetti per opere liriche e altri
allestimenti teatrali, importanti testimonianze artistiche delle scuole dell’Italia settentrionale, come la Scena
raffigurante una grotta di Luigi Vacca (1778-1854).
Di elevata qualità artistica anche i disegni di architettura che, insieme a quelli di scenografia, rappresentano
una delle sezioni più originali della raccolta.
IL COLLEZIONISTA
Riccardo Lampugnani (1900-1996), ingegnere, direttore delle Acciaierie Falck e appartenente a una nota
famiglia milanese, fin dagli anni sessanta aveva mostrato una particolare sensibilità nei confronti del Poldi
Pezzoli. Nel 1968 giungeva infatti alla casa-museo milanese un suo primo dono a cui, negli anni seguenti, se
ne aggiunsero altri, come il celebre Autoritratto con tigre e leone di Francesco Hayez. Nel 1996, anno della
sua morte, Riccardo Lampugnani lasciò al Museo altri importanti dipinti, comprendenti il bozzetto
raffigurante l’Adorazione dei pastori di Gaetano Gandolfi, l’altro Autoritratto in gruppo di amici di Hayez e
tutta la sua raccolta di opere grafiche.
Il mecenate milanese aveva ereditato la piccola ma prestigiosa collezione di famiglia, con opere
dell’Ottocento lombardo, dal bisnonno Giuseppe Gargantini. A queste ne aveva aggiunte molte altre,
specialmente disegni e incisioni, comprate a partire dagli anni cinquanta, spesso scegliendole d’istinto, con
un atteggiamento da curioso più che da collezionista, talvolta acquistandole all’asta o accogliendo
suggerimenti da parte di studiosi a lui contemporanei. Tuttavia, pur nella diversità delle scelte, si rivela la
volontà di un progetto ambizioso: quello di ricreare le collezioni dei grandi conoscitori di disegni, sia per
completezza cronologica che per la minuziosa documentazione fotografica che lui stesso realizzava per
ciascuna opera. Un altro dei suoi interessi era rivolto a incrementare la collezione di famiglia di opere degli
artisti di Brera attivi nell’Ottocento.
Mentre le incisioni sono depositate presso la Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli di Milano, presso
il Poldi Pezzoli si conserva la collezione di disegni.
LA RICERCA
L’esposizione è il primo risultato dei recenti studi che il Museo Poldi Pezzoli ha condotto dal 2005 al 2008 su
questa preziosa raccolta di disegni. È stata infatti realizzata una campagna di catalogazione scientifica
nell’ambito del progetto SIRBEC – Sistema Informativo Beni Culturali della Regione Lombardia, con schede
redatte da Valeria Iato, Tiziana Monaco e Anna Ranzi, specialiste nello studio dei disegni, coordinate da
Giulio Bora, professore associato di Storia dell’Arte moderna dell’ Università degli Studi di Milano. Le schede
seguono criteri studiati appositamente per il disegno e la grafica, concordati con il settore Catalogazione,
Documentazione e Sistemi informativi multimediali della Regione Lombardia e con l’Ufficio Catalogo della
Soprintendenza di Brera.
I risultati raggiunti finora sono di grande interesse: nuovi autori sono stati affiancati a quelli già indicati dalle
precedenti attribuzioni, tutte sottoposte a un’accurata revisione critica; per i disegni di scenografia inoltre, in
alcuni casi, è stato possibile individuare l’esatta destinazione del disegno e l’opera teatrale e l’occasione per
la quale essi hanno costituito lo studio preparatorio.
La catalogazione è stata resa possibile grazie al sostegno della Regione Lombardia – Culture, Identità e
Autonomie della Lombardia e del Rotary Club Milano Ovest, che ha finanziato la creazione di apposite
borse di studio per le schedatrici.
Parallelamente, un’analoga campagna di catalogazione SIRBeC è stata realizzata in questi anni dalla Civica
Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli sulle incisioni del legato Lampugnani.
Dopo le mostre Riccardo Lampugnani: una collezione milanese donata al Museo Poldi Pezzoli del 1997 e
Omaggio alla Scala. I disegni di scenografia della collezione di Riccardo Lampugnani del 2004, la casa museo
milanese offre ancora una volta al pubblico e agli studiosi una selezione di questa preziosa collezione di
disegni, condividendo così i risultati della sua costante attività di studio e ricerca, finalizzata a valorizzare le
sue raccolte.
425 schede, con l’immagine e la didascalia dell’opera, sono già consultabili on line sul sito
lombardiabeniculturali.it, alla pagina http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/istituti/40/
Si ringrazia: la Civica Raccolta di Stampe Achille Bertarelli, la Fondazione Mazzotta, Silvana Bareggi – La
Stanza del Borgo, Giuliano Dal Mas, Rosanna Maggio Serra, Luisa Martorelli, Fernando Mazzocca, Valentina
Paoli, Emanuela Rollandini, Mercedes Viale Ferrero.
Museo
08
aprile 2009
Disegni neoclassici e romantici dalla collezione di Riccardo Lampugnani
Dall'otto aprile al 13 settembre 2009
arte antica
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
MUSEO POLDI PEZZOLI
Milano, Via Alessandro Manzoni, 12, (Milano)
Milano, Via Alessandro Manzoni, 12, (Milano)
Orario di apertura
Martedì –domenica h. 10.00 - 18.00 Lunedì chiuso
Vernissage
8 Aprile 2009, ore 17.30 anteprima
Curatore