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Disegnosogno
Mostra collettiva
Comunicato stampa
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Siamo in Valtravaglia, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, a Sarigo, una frazione di Castelveccana, la più alta, in un borgo di poche case abbarbicato a mezza montagna e immerso nei boschi circostanti, ricco di archi, portici e ballatoi dalle antiche origini.
Strade strette e tortuose, il vecchio lavatoio, la chiesa romanica di San Giorgio e Casa Genesio Boldrini, la casa del pittore.
Nei lunghi anni trascorsi lontano, nella sua vita all’estero da emigrante e non solo, Boldrini ha elaborato una sua attenta visione del mondo e al suo rientro l’ha portata con sé per trasferirla nelle pareti dentro casa, colmandole di ogni ricordo e di tutto l’immaginario raccolto. Nelle interessanti e varie sfaccettature dell’espressione artistica che compose nel ricco patrimonio di affreschi murali della casa, sospese a metà tra il visionario e il bucolico, Genesio seppe farsi interprete di tutto il creato visibile e invisibile, traducendo natura e sentimento religioso comune in una simbologia popolare e folcloristica. Queste immagini, svolte con immediatezza e sensibilità, ci conducono ad una rivalutazione della loro portata storica che va di là del puro gesto pittorico, di per sé già evidenziato dalla personale identità artistica. L’artista di fatto si fa interprete e portavoce delle ansie ed i conflitti interiori più profondi di un’intera epoca, poi delle ansie personali contemporanee, sublimandole in lavori di una bellezza semplice e rivelatrice, capace di sfidare il tempo e i gusti correnti. I molteplici soggetti dipinti, affastellati ininterrottamente sulle pareti e sui mobili della casa, rivelano forse la paura del vuoto che da sempre attanaglia l’uomo: il vuoto equivale al nulla, al niente assoluto ed esprime negazione, privazione, solitudine, desolazione, mentre al contrario il pieno evoca ricchezza, benessere, gioia e vitalità….una energia vitale che percorre tutta la casa.
In questo luogo, per un omaggio a Genesio Boldrini nella sua casa e per un'altra sosta del viaggio ‘Disegnosogno’, si posano le opere degli artisti ospiti…Karen Antonini, Gaetano Blaiotta, Mario Chiodetti, Luca Lischetti, Sandro Sardella, Stefania Vecchi.
inaugurazione sabato 22 agosto ore 17.30
ore 18,45 Novantottesima Avenue di Alberto Casiraghi
performance di Gaetano Blaiotta e Riccardo Bianco
Genesio Boldrini nacque a Sarigo di Veccana il primo maggio 1904.
Frequentò le scuole elementari a Veccana e il collegio a Porlezza. Emigrò in Francia dove lavorò in fonderia. Rientrò in Italia per assolvere il servizio militare a Gorizia dove fu congedato il 3 marzo 1927. Nel 1930 e 1931 studiò a Brera. Fu prigioniero in Germania nel 1943. Nel 1946 iniziò il suo secondo periodo da emigrante e lavorò in vari ristoranti ed hotel. Nel 1964 rientrò definitivamente in Italia nella casa di Sarigo di Castelveccana. Si dedicò per il resto della sua esistenza ad affrescare la sua casa, i mobili, e tutti gli spazi a disposizione, creando un mondo di figure sospese tra il luogo ed il tempo. Boldrini fu un visionario moderno, appartato in un luogo dove i silenzi si mescolano all'incanto del Lago Maggiore. Continuò a dipingere e ridipingere la sua casa-studio fino alla fine della sua vita, lasciando in eredità questo affascinante luogo di sogno e di magia. Morì il ventisette novembre del 1994.
Strade strette e tortuose, il vecchio lavatoio, la chiesa romanica di San Giorgio e Casa Genesio Boldrini, la casa del pittore.
Nei lunghi anni trascorsi lontano, nella sua vita all’estero da emigrante e non solo, Boldrini ha elaborato una sua attenta visione del mondo e al suo rientro l’ha portata con sé per trasferirla nelle pareti dentro casa, colmandole di ogni ricordo e di tutto l’immaginario raccolto. Nelle interessanti e varie sfaccettature dell’espressione artistica che compose nel ricco patrimonio di affreschi murali della casa, sospese a metà tra il visionario e il bucolico, Genesio seppe farsi interprete di tutto il creato visibile e invisibile, traducendo natura e sentimento religioso comune in una simbologia popolare e folcloristica. Queste immagini, svolte con immediatezza e sensibilità, ci conducono ad una rivalutazione della loro portata storica che va di là del puro gesto pittorico, di per sé già evidenziato dalla personale identità artistica. L’artista di fatto si fa interprete e portavoce delle ansie ed i conflitti interiori più profondi di un’intera epoca, poi delle ansie personali contemporanee, sublimandole in lavori di una bellezza semplice e rivelatrice, capace di sfidare il tempo e i gusti correnti. I molteplici soggetti dipinti, affastellati ininterrottamente sulle pareti e sui mobili della casa, rivelano forse la paura del vuoto che da sempre attanaglia l’uomo: il vuoto equivale al nulla, al niente assoluto ed esprime negazione, privazione, solitudine, desolazione, mentre al contrario il pieno evoca ricchezza, benessere, gioia e vitalità….una energia vitale che percorre tutta la casa.
In questo luogo, per un omaggio a Genesio Boldrini nella sua casa e per un'altra sosta del viaggio ‘Disegnosogno’, si posano le opere degli artisti ospiti…Karen Antonini, Gaetano Blaiotta, Mario Chiodetti, Luca Lischetti, Sandro Sardella, Stefania Vecchi.
inaugurazione sabato 22 agosto ore 17.30
ore 18,45 Novantottesima Avenue di Alberto Casiraghi
performance di Gaetano Blaiotta e Riccardo Bianco
Genesio Boldrini nacque a Sarigo di Veccana il primo maggio 1904.
Frequentò le scuole elementari a Veccana e il collegio a Porlezza. Emigrò in Francia dove lavorò in fonderia. Rientrò in Italia per assolvere il servizio militare a Gorizia dove fu congedato il 3 marzo 1927. Nel 1930 e 1931 studiò a Brera. Fu prigioniero in Germania nel 1943. Nel 1946 iniziò il suo secondo periodo da emigrante e lavorò in vari ristoranti ed hotel. Nel 1964 rientrò definitivamente in Italia nella casa di Sarigo di Castelveccana. Si dedicò per il resto della sua esistenza ad affrescare la sua casa, i mobili, e tutti gli spazi a disposizione, creando un mondo di figure sospese tra il luogo ed il tempo. Boldrini fu un visionario moderno, appartato in un luogo dove i silenzi si mescolano all'incanto del Lago Maggiore. Continuò a dipingere e ridipingere la sua casa-studio fino alla fine della sua vita, lasciando in eredità questo affascinante luogo di sogno e di magia. Morì il ventisette novembre del 1994.
22
agosto 2009
Disegnosogno
Dal 22 al 23 agosto 2009
arte contemporanea
Location
CASA GENESIO BOLDRINI
Castelveccana, (Varese)
Castelveccana, (Varese)
Vernissage
22 Agosto 2009, ore 17.30
Autore