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Dissipatio H G
Una ricerca personale ed indipendente porta due artisti a conclusioni affini sull’evanescenza del genere umano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Due fotografi che in modo personale e indipendente esplorano lo stesso argomento, ponendosi come
ipotesi di lavoro la rappresentazione di vestigia di un passaggio umano ormai consumato e remoto,
almeno negli ambienti e nei simboli ritratti.
Giorgio Caputo, in realtà, inframmezza le sue visioni di un paese abbandonato, esterni misteriosi
insuperabili dall'occhio e da qualsiasi intrusione fisica, con simulacri di umanità evocati da nudi
femminili, quasi angelicati nella presenza nitida ma ectoplasmatica.
Angelo Spina invece predilige l'esplorazione di posti dove la vita ancora sembra riverberarsi in un'
eco struggente, rimandato da oggetti di uso comune, per esempio seggioline di una scuola dalle
quali i bimbi sembrano essersi appena alzati, eppure irrimediabilmente, così come nello scorrere
del tempo e delle età.
Le risonanze tra i lavori dei due artisti, che non si conoscevano, risultano sorprendenti e inequivoche,
il loro punto di vista sul vuoto esteriore converge nel porre un interrogativo drammatico su quello
che invece ci abita dentro.
La doppia personale prelude tra l'altro, in modo particolarmente sincronico, alla successiva esposizione
di Alessia Siligardi, il 17 marzo, che tratta l'argomento affine della post umanità, e della sostituzione
delle macchine all'uomo.
ipotesi di lavoro la rappresentazione di vestigia di un passaggio umano ormai consumato e remoto,
almeno negli ambienti e nei simboli ritratti.
Giorgio Caputo, in realtà, inframmezza le sue visioni di un paese abbandonato, esterni misteriosi
insuperabili dall'occhio e da qualsiasi intrusione fisica, con simulacri di umanità evocati da nudi
femminili, quasi angelicati nella presenza nitida ma ectoplasmatica.
Angelo Spina invece predilige l'esplorazione di posti dove la vita ancora sembra riverberarsi in un'
eco struggente, rimandato da oggetti di uso comune, per esempio seggioline di una scuola dalle
quali i bimbi sembrano essersi appena alzati, eppure irrimediabilmente, così come nello scorrere
del tempo e delle età.
Le risonanze tra i lavori dei due artisti, che non si conoscevano, risultano sorprendenti e inequivoche,
il loro punto di vista sul vuoto esteriore converge nel porre un interrogativo drammatico su quello
che invece ci abita dentro.
La doppia personale prelude tra l'altro, in modo particolarmente sincronico, alla successiva esposizione
di Alessia Siligardi, il 17 marzo, che tratta l'argomento affine della post umanità, e della sostituzione
delle macchine all'uomo.
03
marzo 2012
Dissipatio H G
Dal 03 al 16 marzo 2012
arte contemporanea
Location
FANTOMARS ARTE ACCESSIBILE
Bologna, Via Frassinago, 3d, (Bologna)
Bologna, Via Frassinago, 3d, (Bologna)
Orario di apertura
dal lunedi al sabato ore 16,30 - 19,30
Vernissage
3 Marzo 2012, ore 18,00
Autore