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Dissolvenze incrociate
Essere o non essere? In un’epoca di transizione come quella che stiamo attraversando non è strano imbattersi in artisti che indagano l’ambiguità dell’Essere, mettendo in scenal’assenza della presenza e la presenza dell’assenza di quello che è Soggetto per eccellenza: l’Uomo.
Comunicato stampa
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Essere o non essere?
In un’epoca di transizione come quella che stiamo attraversando non è strano imbattersi in artisti che indagano l’ambiguità dell’Essere, l’evanescenza dell’Esserci, mettendo in scena, al tempo stesso, in un gioco ubriacante di specchi, l’assenza della presenza e la presenza dell’assenza di quello che è Soggetto per eccellenza: l’Uomo. Ed ecco che sul gioco ambiguo tra presenza e assenza si innesca un altro gioco spiazzante di specchi: il soggetto si fa oggetto, e viceversa.
Così risulta impossibile definire se le figure del secolo scorso, tratte da vecchie fotografie, con le quali Simone Boscolo popola le sue opere, affiorino sulle onde della Memoria o stiano piuttosto sprofondando negli abissi dell’Oblio. E le epifanie di alberi scheletrici e stilizzati di Gaetano Fiore sono manifestazioni del Reale o deliri del Sogno? E nei quadri di Stefano Accorsi è la luce (dell’anima) a farsi largo nella tenebra di denso colore vibrante o viceversa è la tenebra ad inghiottire la luce? E i fumetti cancellati di Stramacchia rappresentano l’apoteosi della cultura pop o la sua dissoluzione? E così via per le opere degli altri artisti selezionati.
La memoria e l’oblio, la presenza e l’assenza, il tutto e il nulla: questa mostra danza sul filo invisibile (e indissolubile) che lega questi opposti e forse finisce per suggerire che, in realtà, gli opposti non solo rappresentano due ris-volti della stessa medaglia, ma forse, addirittura, sono la stessa cosa.
Essere o non essere? Entrambe le cose. Contemporaneamente.
In un’epoca di transizione come quella che stiamo attraversando non è strano imbattersi in artisti che indagano l’ambiguità dell’Essere, l’evanescenza dell’Esserci, mettendo in scena, al tempo stesso, in un gioco ubriacante di specchi, l’assenza della presenza e la presenza dell’assenza di quello che è Soggetto per eccellenza: l’Uomo. Ed ecco che sul gioco ambiguo tra presenza e assenza si innesca un altro gioco spiazzante di specchi: il soggetto si fa oggetto, e viceversa.
Così risulta impossibile definire se le figure del secolo scorso, tratte da vecchie fotografie, con le quali Simone Boscolo popola le sue opere, affiorino sulle onde della Memoria o stiano piuttosto sprofondando negli abissi dell’Oblio. E le epifanie di alberi scheletrici e stilizzati di Gaetano Fiore sono manifestazioni del Reale o deliri del Sogno? E nei quadri di Stefano Accorsi è la luce (dell’anima) a farsi largo nella tenebra di denso colore vibrante o viceversa è la tenebra ad inghiottire la luce? E i fumetti cancellati di Stramacchia rappresentano l’apoteosi della cultura pop o la sua dissoluzione? E così via per le opere degli altri artisti selezionati.
La memoria e l’oblio, la presenza e l’assenza, il tutto e il nulla: questa mostra danza sul filo invisibile (e indissolubile) che lega questi opposti e forse finisce per suggerire che, in realtà, gli opposti non solo rappresentano due ris-volti della stessa medaglia, ma forse, addirittura, sono la stessa cosa.
Essere o non essere? Entrambe le cose. Contemporaneamente.
16
novembre 2010
Dissolvenze incrociate
Dal 16 al 25 novembre 2010
arte contemporanea
Location
CHIOSTRO DI SANT’ANNA
Ferrara, Piazzetta Alberto Schiatti, (Ferrara)
Ferrara, Piazzetta Alberto Schiatti, (Ferrara)
Orario di apertura
Chiostro di Sant’Anna ,ore 16 - 21.
Salone S. Francesco, ore 10-12 e 16 - 18
Vernissage
16 Novembre 2010, Ore 18,00
Autore
Curatore