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Divieto di Affissione. Giovani avanguardie del Sud del mondo
Arriva a Roma Divieto di Affissione. Giovani avanguardie del Sud del mondo, singolare mostra itinerante che gira l’Italia facendo sosta presso professionisti interessati a trasformare per brevi periodi di tempo il loro studio in un punto d’incontro tra arte e lavoro. Nella tappa capitolina la sfida è stata accolta da Gennaro Terracciano, amministrativista di grido con il pallino per l’arte contemporanea e nessuna paura di compromettere l’ovattata atmosfera del suo studio di Largo Arenula: design d’arredo e strepitoso affaccio sull’area sacra di Torre Argentina
Comunicato stampa
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Arriva a Roma Divieto di Affissione. Giovani avanguardie del Sud del mondo, singolare mostra itinerante che gira l’Italia facendo sosta presso professionisti interessati a trasformare per brevi periodi di tempo il loro studio in un punto d’incontro tra arte e lavoro. Nella tappa capitolina la sfida è stata accolta da Gennaro Terracciano, amministrativista di grido con il pallino per l’arte contemporanea e nessuna paura di compromettere l’ovattata atmosfera del suo studio di Largo Arenula: design d’arredo e strepitoso affaccio sull’area sacra di Torre Argentina.
Spiega Giuliana Ippolito, curatrice della mostra: “ Il progetto è stato concepito come un viaggio alla ricerca di una ritrovata materialità. Esso nasce da una riflessione sulla nuova natura del vivere: il mondo reale sembra procedere verso la smaterializzazione. Nella nostra vita di ogni giorno una rarefatta dimensione di pura virtualità ha assunto uno spazio sempre più importante e, paradossalmente, ingombrante”.
Riempire l’insondabile buco nero della virtualità attraverso il recupero della fisicità e della concretezza della materia è dunque l’obiettivo dichiarato dei 13 giovani artisti coinvolti in un percorso che, inauguratosi lo scorso dicembre a Napoli, dopo la tappa romana presso lo Studio Legale Terracciano volgerà verso nord, toccando Firenze e Torino, per poi ripiegare su Palermo e riprendere la via di Roma, passando per Capri. “Ma il nostro itinerario, work in progress, si arricchirà di nuove, impreviste soste, Non siamo legati a un calendario rigido, lungo il cammino incontriamo nuovi sostenitori disposti ad ospitarci nei luoghi in cui si svolge la loro vita professionale”.
Come si diceva, curiosa particolarità del progetto è infatti quella di essere stato pensato per i luoghi del lavoro quotidiano, in particolare quelli delle professioni, forse perché è proprio qui che l’avvento del computer ha imposto la dolorosa frattura tra l’uomo e la materia, tra noi e il corpo, il nostro e quello degli altri.
L’incontro tra gli artisti di Divieto di Affissione e lo staff degli studi professionali che accolgono la mostra avviene a impatto zero. Il progetto si svolge infatti nel segno di una dimostrazione della capacità dell’arte contemporanea di convivere con il quotidiano negli ambienti della vita reale:“ Non vogliamo stravolgere gli spazi che ci ospitano o interferire nei ritmi delle persone che lì svolgono la loro attività professionale. Il principio che ci guida è quello del nostro adattamento alle realtà che di volta in volta incontriamo”.
I tredici artisti itineranti parlano linguaggi artistici diversi e profondamente diverse sono le esperienze che hanno alle spalle. L’elemento che mette ordine nel caleidoscopico caos di una congerie così articolata, il denominatore comune che giustifica l’appartenenza a uno stesso gruppo di ricerca è un dato che attiene alle radici di ognuno dei giovani espositori: tutti provengono da Sud. I più arrivano dal sud dell’Italia, altri dal sud dell’Europa, alcuni da sud ben più remoti, variopinti sud del mondo dal profumo speziato.
Arrivano tutti da sud perché a sud si trova l’antidoto alla virtualizzazione della vita dell’uomo contemporaneo. Perché nelle antiche antiche culture del sud del mondo il radicamento alla fisicità e alla materia sembra essere così profondo da indurci a scommettere che nessuna rivoluzione tecnologica potrà essere mai così forte da disancorare la mente dal corpo, l’immagine dalla materia.
Arriva da sud l’arte non virtuale del corpo e della materia. Seconda tappa del viaggio: Roma, Studio Legale Terracciano. Sino al 5 ottobre
Gli artisti del progetto:
Gema Rupérez Alonso, Francesca Capasso, Domenico Cordì, Adelaide Di Nunzio, Anna Ma, Alessandra Mai & Dario De Cristofaro, Monticelli & Pagone, Alì Nasser-Eddine, Nadia Perrotta, Antonella Romano, Vittorio Valente.
05
settembre 2011
Divieto di Affissione. Giovani avanguardie del Sud del mondo
Dal 05 settembre al 05 ottobre 2011
arte contemporanea
Location
STUDIO LEGALE TERRACCIANO
Roma, Largo Arenula, 34, (Roma)
Roma, Largo Arenula, 34, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dietro appuntamento
Sito web
www.numen.it
Ufficio stampa
SCARLETT MATASSI
Autore
Curatore