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Do you Nomi?
Mostra collettiva in omaggio a Klaus Nomi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
New York, 25 febbraio 1980. Discoteca Xenon.
Una folla che balla discomusic. Una nuvola di ghiaccio secco la avvolge in un’atmosfera gelida e ultraterrena. Klaus Nomi entra sul palco. Si muove come un automa, ha il volto dipinto in stile Kabuki e un look Bauhaus e un poco Elisabettiano.
Una voce inumana. Un’ampiezza dal tenore e baritono, con ampie possibilità di falsetto. Interpreta classici pop degli anni sessanta e di Marlene Dietrich, canzoni di Elvis, arie operistiche e barocche, estratti dalla colonna sonora de “Il mago di Oz”. Alla fine di nuovo i gelidi vapori di una ionosfera terrena. Mentre Klaus sparisce dal palco si odono sirene, un’apocalisse digitale e il suono di un’astronave in decollo.
Il pubblico in un silenzio incredulo. Tra loro Andy Warhol, i Ramones, David Bowie, Basquiat e Blondie.
E’ vero? Poi applausi.
Klaus Nomi è morto il 6 Agosto 1983 di AIDS.
Dal 25 Settembre al 26 Ottobre alla Galleria Aus18 (Via Ausonio, 18 - Milano) con la mostra collettiva Do you Nomi? l’associazione culturale Res Pira Lab prosegue il percorso celebrativo a Klaus Nomi. Percorso iniziato con il tribute party del 24 Aprile scorso a Parma, che terminerà a Berlino nel 2008 e che, fin’ora, coinvolge più di cinquanta artisti internazionali.
Un gruppo di artisti eterogeneo, sia per nazionalità che per stile, ma coeso nella
voglia di onorare la memoria di Klaus Nomi.
Si va da Andy e dal suo grande Nomi fluorescente al collage/fotografico di Zaelia
Bishop, dall’intensa ceramica di Arianna Carossa all’ispirazione marina nella
fotografia di Squp, passando per la fotomanipolazione con innesti vettoriali di Japi
Honoo per terminare nel plexiglass di Alessandro Giordani.
La visionaria Karin Andersen ha preso ispirazione andando in baviera, terra natia
di Klaus; Maile Colbert, affermata video/sound artist con screening ed esposizioni
al MOMA di New York e al Los Angeles County Museum of Art, ha realizzato un
video (e un remix) ispirato a Cold Song, forse la canzone più famosa interpretata
da Nomi. Stuart Semple, enfant prodige della pittura inglese, reduce da una
collaborazione con il Metropolitan Museum of Art di New York, ha rivisitato Klaus
secondo nel suo classico stile, che prende ispirazione dal decennio ‘80 attualizzandolo
con colori forti, brillantini e un’attitudine NU-Rave.
Ospiti della mostra sono quattro artisti della Strychnin Gallery di Berlino:
Alexander Sterzel prende ispirazione dalle fotografie sbiadite; Chris von Steiner
divora la cultura pop di questo inizio millennio e la tritura insieme a colori acidi;
Ansgar Noeth ha realizzato sette ritratti di Nomi, come i sette peccati capitali,
intrappolando la stampa fotografica in lastre di vetro; e la sempre sorprendentemente
poliedrica Danielle de Picciotto.
Il tributo a Klaus Nomi nasce dall’esigenza di riportare alla luce un personaggio unico nel panorama mondiale, un maestro nella gestione dello spazio scenico e nella costruzione delle performance, un istrione giunto dal futuro mai distaccato nelle sue interpretazioni, che fossero le canzoni discopop o i pezzi lirici di Henry Purcell, un artista che inventa un modo nuovo di fare spettacolo scuotendo l’immaginazione di numerosi epigoni (ad esempio il celebratissimo Anthony and the Johnsons e il nostro Gennaro Cosmo Parlato) che riprendono oggi il suo stile non soltanto nel puro campo musicale.
Klaus Nomi è nato a Immenstad in Germania, muove i primi passi musicali esibendosi in alcuni locali notturni a New York; qui l’incontro determinante con David Bowie, che lo invita a esibirsi con lui: da lì la strada artistica di Klaus è solo in discesa. Solo una cosa riesce a fermarlo, l’allora sconosciuto virus dell’Hiv che lo sceglie come sua prima vittima illustre in campo musicale dandogli la morte nel pieno della sua carriera che avrebbe offerto al patrimonio culturale mondiale chissà quali altri acuti.
Colonna sonora preziosa della mostra sarà una serie di brani scritti in tributo a Klaus Nomi più alcune cover e remix delle sue canzoni; hanno aderito alla richiesta del Res Pira Lab di realizzare contributi sonori: Christian Rainer, Fabrizio Modonese Palumbo & Ernesto Tomasini Alice Virt & Vova Pcp, Amor Seco, Benjamin Marcantoni, Bill Brovolt & Larval, Carol Lipnik & Spookarama, Epiref und Ponstil, Land, Mood Machine, Noemi Brosset, PensioneMiranda, Ras Bolding, soonmoonsoon, Team Skene, The Black100, The White Tiger Prepade, Bogus & Bonnes, Inner, Jakobi Snake, Khil, The Real Bjork, Lili Refrain.
Do you Nomi? è supportato da Kristian Hoffman, chitarrista della prima band di Klaus Nomi e autore di alcune delle sue canzoni più belle, e da Andrew Horn, regista del documentario The Nomi Song, vincitore del Teddy Award al festival di Berlino 2004
Res Pira Lab, nelle persone di Erika Borella, Giovanni Cervi e Alice Mazzini, ringrazia tutti coloro che hanno aderito con passione, professionalità e amore al progetto Do you Nomi? e tutti quelli che ancora questo progetto troverà sulla sua strada.
Biografia, discografia e link su Klaus Nomi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Klaus_Nomi
Res Pira Lab: http://www.myspace.com/res_pira_lab
Galleria Aus18: http://aus18.it/
Strychnin: www.strychnin.com
Goganga: www.goganga.it
Res Pira Lab è un’associazione che si occupa di arte, ecologia e contaminazione.
Giornata del Contemporaneo
Il 6 ottobre 2007 Galleria Aus18 e Res Pira Lab aderiranno alla Giornata del Contemporaneo
promossa da Amaci (Associazione Musei d’Arte Contemporanea), un evento nazionale in cui
il pubblico di tutta Italia potrà partecipare alla vitalità che contraddistingue la cultura
visiva contemporanea.
La manifestazione vedrà la partecipazione di oltre 500 organizzazioni culturali presenti
su tutto il territorio nazionale, che apriranno gratuitamente le loro porte al pubblico.
Con la Giornata del Contemporaneo, AMACI si propone di coinvolgere e sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo dell’arte del nostro tempo nello sviluppo culturale, sociale ed economico del nostro Paese.
Una folla che balla discomusic. Una nuvola di ghiaccio secco la avvolge in un’atmosfera gelida e ultraterrena. Klaus Nomi entra sul palco. Si muove come un automa, ha il volto dipinto in stile Kabuki e un look Bauhaus e un poco Elisabettiano.
Una voce inumana. Un’ampiezza dal tenore e baritono, con ampie possibilità di falsetto. Interpreta classici pop degli anni sessanta e di Marlene Dietrich, canzoni di Elvis, arie operistiche e barocche, estratti dalla colonna sonora de “Il mago di Oz”. Alla fine di nuovo i gelidi vapori di una ionosfera terrena. Mentre Klaus sparisce dal palco si odono sirene, un’apocalisse digitale e il suono di un’astronave in decollo.
Il pubblico in un silenzio incredulo. Tra loro Andy Warhol, i Ramones, David Bowie, Basquiat e Blondie.
E’ vero? Poi applausi.
Klaus Nomi è morto il 6 Agosto 1983 di AIDS.
Dal 25 Settembre al 26 Ottobre alla Galleria Aus18 (Via Ausonio, 18 - Milano) con la mostra collettiva Do you Nomi? l’associazione culturale Res Pira Lab prosegue il percorso celebrativo a Klaus Nomi. Percorso iniziato con il tribute party del 24 Aprile scorso a Parma, che terminerà a Berlino nel 2008 e che, fin’ora, coinvolge più di cinquanta artisti internazionali.
Un gruppo di artisti eterogeneo, sia per nazionalità che per stile, ma coeso nella
voglia di onorare la memoria di Klaus Nomi.
Si va da Andy e dal suo grande Nomi fluorescente al collage/fotografico di Zaelia
Bishop, dall’intensa ceramica di Arianna Carossa all’ispirazione marina nella
fotografia di Squp, passando per la fotomanipolazione con innesti vettoriali di Japi
Honoo per terminare nel plexiglass di Alessandro Giordani.
La visionaria Karin Andersen ha preso ispirazione andando in baviera, terra natia
di Klaus; Maile Colbert, affermata video/sound artist con screening ed esposizioni
al MOMA di New York e al Los Angeles County Museum of Art, ha realizzato un
video (e un remix) ispirato a Cold Song, forse la canzone più famosa interpretata
da Nomi. Stuart Semple, enfant prodige della pittura inglese, reduce da una
collaborazione con il Metropolitan Museum of Art di New York, ha rivisitato Klaus
secondo nel suo classico stile, che prende ispirazione dal decennio ‘80 attualizzandolo
con colori forti, brillantini e un’attitudine NU-Rave.
Ospiti della mostra sono quattro artisti della Strychnin Gallery di Berlino:
Alexander Sterzel prende ispirazione dalle fotografie sbiadite; Chris von Steiner
divora la cultura pop di questo inizio millennio e la tritura insieme a colori acidi;
Ansgar Noeth ha realizzato sette ritratti di Nomi, come i sette peccati capitali,
intrappolando la stampa fotografica in lastre di vetro; e la sempre sorprendentemente
poliedrica Danielle de Picciotto.
Il tributo a Klaus Nomi nasce dall’esigenza di riportare alla luce un personaggio unico nel panorama mondiale, un maestro nella gestione dello spazio scenico e nella costruzione delle performance, un istrione giunto dal futuro mai distaccato nelle sue interpretazioni, che fossero le canzoni discopop o i pezzi lirici di Henry Purcell, un artista che inventa un modo nuovo di fare spettacolo scuotendo l’immaginazione di numerosi epigoni (ad esempio il celebratissimo Anthony and the Johnsons e il nostro Gennaro Cosmo Parlato) che riprendono oggi il suo stile non soltanto nel puro campo musicale.
Klaus Nomi è nato a Immenstad in Germania, muove i primi passi musicali esibendosi in alcuni locali notturni a New York; qui l’incontro determinante con David Bowie, che lo invita a esibirsi con lui: da lì la strada artistica di Klaus è solo in discesa. Solo una cosa riesce a fermarlo, l’allora sconosciuto virus dell’Hiv che lo sceglie come sua prima vittima illustre in campo musicale dandogli la morte nel pieno della sua carriera che avrebbe offerto al patrimonio culturale mondiale chissà quali altri acuti.
Colonna sonora preziosa della mostra sarà una serie di brani scritti in tributo a Klaus Nomi più alcune cover e remix delle sue canzoni; hanno aderito alla richiesta del Res Pira Lab di realizzare contributi sonori: Christian Rainer, Fabrizio Modonese Palumbo & Ernesto Tomasini Alice Virt & Vova Pcp, Amor Seco, Benjamin Marcantoni, Bill Brovolt & Larval, Carol Lipnik & Spookarama, Epiref und Ponstil, Land, Mood Machine, Noemi Brosset, PensioneMiranda, Ras Bolding, soonmoonsoon, Team Skene, The Black100, The White Tiger Prepade, Bogus & Bonnes, Inner, Jakobi Snake, Khil, The Real Bjork, Lili Refrain.
Do you Nomi? è supportato da Kristian Hoffman, chitarrista della prima band di Klaus Nomi e autore di alcune delle sue canzoni più belle, e da Andrew Horn, regista del documentario The Nomi Song, vincitore del Teddy Award al festival di Berlino 2004
Res Pira Lab, nelle persone di Erika Borella, Giovanni Cervi e Alice Mazzini, ringrazia tutti coloro che hanno aderito con passione, professionalità e amore al progetto Do you Nomi? e tutti quelli che ancora questo progetto troverà sulla sua strada.
Biografia, discografia e link su Klaus Nomi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Klaus_Nomi
Res Pira Lab: http://www.myspace.com/res_pira_lab
Galleria Aus18: http://aus18.it/
Strychnin: www.strychnin.com
Goganga: www.goganga.it
Res Pira Lab è un’associazione che si occupa di arte, ecologia e contaminazione.
Giornata del Contemporaneo
Il 6 ottobre 2007 Galleria Aus18 e Res Pira Lab aderiranno alla Giornata del Contemporaneo
promossa da Amaci (Associazione Musei d’Arte Contemporanea), un evento nazionale in cui
il pubblico di tutta Italia potrà partecipare alla vitalità che contraddistingue la cultura
visiva contemporanea.
La manifestazione vedrà la partecipazione di oltre 500 organizzazioni culturali presenti
su tutto il territorio nazionale, che apriranno gratuitamente le loro porte al pubblico.
Con la Giornata del Contemporaneo, AMACI si propone di coinvolgere e sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo dell’arte del nostro tempo nello sviluppo culturale, sociale ed economico del nostro Paese.
25
settembre 2007
Do you Nomi?
Dal 25 settembre al 26 ottobre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA AUS18
Milano, Via Ausonio, 18, (Milano)
Milano, Via Ausonio, 18, (Milano)
Orario di apertura
Lun/Ven 10:00 - 13:00 / 15:00 - 19:00 - Sabato su appuntamento, Domenica chiuso
Vernissage
25 Settembre 2007, ore 18.30
Autore
Curatore