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DobiArtEventi 2010. Festival d’arte multimediale
Tanta musica e tanti ospiti per la IX edizione di DAE- Dobiarteventi, rassegna internazionale di arte, musica e spettacolo multimediale che si tiene ogni anno nella cornice di DobiaLab a Staranzano, in provincia di Gorizia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
DAL 31 AGOSTO AL 4 SETTEMBRE TORNA DAE- DOBIARTEVENTI, A DOBBIA (STARANZANO- GO), CON TANTI ARTISTI OSPITI E GENERI MUSICALI, TRA CUI L'ICONA DEL FREE- JAZZ PETER BRÖTZMANN.
GORIZIA- Tanta musica e tanti ospiti per la IX edizione di DAE- Dobiarteventi, rassegna internazionale di arte, musica e spettacolo multimediale che si tiene ogni anno nella cornice di DobiaLab a Staranzano, in provincia di Gorizia.
Progetto ideato e realizzato dall'Ass. Gruppo Area Di Ricerca - DobiaLab con la collaborazione ed il patrocinio del Comune di Staranzano, e sostenuto dalla Fondazione CARIGO, DAE presenta quest'anno un musicista di spicco del panorama internazionale: PETER BRÖTZMANN musicista tedesco, tra i più influenti sul movimento Free Jazz, tanto che il suo modo di suonare è diventato uno stile canonizzato ed imitato da molti.
La rassegna, di cui si sono tenute alcune anteprime a giugno con l'Hyperactive Kid Trio e Deadbeat, si terrà presso DobiaLab dal 31 agosto al 4 settembre prossimi e inaugurerà con la performance "Made in China" a cura del poeta Giacomo Sandron (Porto dei Benandanti, Portogruaro) a cui farà seguito l'esibizione del duo Andrea Gulli e Giovanni Maier che fonderanno live electronics e violoncello. Evento clou della serata d'inaugurazione sarà come si diceva l'annunciata presenza di Peter Brötzmann che incanterà il pubblico con l'energia del suo sassofono in un'esibizione da solista. Questa prima serata di DAE coincide con un ulteriore appuntamento di LIVE_Musiche di Sconfine, sostenuto dalla Fondazione CARIGO, rassegna di musica live che ha coinvolto numerose località al di qua e al di là del confine italo-sloveno nella primavera scorsa.
I giorni successivi si esibiranno vari artisti di provenienza internazionale, nazionale o regionale, come i francesi Weeding Dub, gli italo-tedeschi In Zaire, Wang Inc ed i Dub Engine da Bologna o i Roots Collective, Warrior Charge e Hybrida, rispettivamente da Pordenone e da Udine, o ancora i resident di DobiaLab Orko Trio, offrendo così un panorama musicale che andrà dal noise rock, al jazz rock, al postpunk, fino alla techno e al dub. Nella giornata di mercoledì 1 settembre gli Orko Trio, al secolo Giorgio Pacorig, Enrico Giletti e Michele Cuzziol, presenteranno anche il loro nuovo CD, il primo prodotto da DobiaLab.
E mentre gli artisti si esibiranno, negli spazi di DobiaLab si potranno ammirare gli allestimenti, i video e le esposizioni di 14 artisti provenienti anch'essi dall'Italia e dall'estero: Flavia Ripa (Roma), Collettivo Gramigna (Pesaro), Steffen Klaue e Rebecca Benjamin Salvadori, Giulia Manfredi, tutti da Berlino, ancora Manuel De Marco (Udine), Valentina Cesarini (Empoli), Alessio Galbiati e Eva Sale da Milano, Ideart-Group (Monfalcone), Piera Cattai e Silvia Profumi (Gorizia e Monfalcone) Gabriele Cancelli, Gabriele Bonato e Tommaso Lizzul tutti da Trieste e Ugo Carmeni (Venezia).
I visuals che accompagneranno le esibizioni musicali del Festival saranno invece a cura di Lyno-Leum & PMS pixel collective.
Tutte le serate si terranno presso i Laboratori Creativi di DobiaLab in via Vittorio Veneto 32 a Staranzano (Gorizia).
Il calendario completo degli eventi è consultabile su www.dobialab.net.
TRA GLI ARTISTI OSPITI:
PETER BRÖTZMANN è un sassofonista sperimentale. Occasionalmente il musicista tedesco si cimenta anche con il il clarinetto e il tárogató. E' stato grazie a lui che si è data nuova attenzione al sassofono basso, altrimenti impiegato di rado. Il suo modo di suonare particolarmente pronunciato ed energico è diventato uno stile nei circoli di Free Jazz: il "brötzen".
Il suo album "Machine Gun" è considerato uno dei lavori più provocanti della storia jazz europea. Nel corso della carriera ha collaborato con numerosi musicisti: tra cui Bill Laswells, Sonny Sharrock, Ronald Shannon Jackson, il sassofonista e clarinettista di Chicago Ken Vandermark e Mats Gustafsson, sassofonista svedese, ed è dagli anni '90, che la sua musica ha acquistato sempre più popolarità, soprattutto negli Stati Uniti.
Brötzmann come si diceva si è dedicato anche alla produzione fondando insieme ad altri la casa Free Music Production di Berlino.
GIOVANNI MAIER
Giovanni Maier, diplomatosi in contrabbasso presso il Conservatorio G. Tartini di Trieste, fa le prime esperienze al fianco di Tiziano Tononi, ritrovandosi poi a collaborare anche al fianco di Butch Morris. Molto presto si è rivelato uno dei migliori contrabbassisti europei, vantando a questo punto della sua carriera numerose esibizioni insieme a musicisti del calibro di Enrico Rava, Gianluigi Trovesi, Cecil Taylor, Han Bennink, Franco D'Andrea, Tim Berne, Ernst Reijseger, Willem Breuker, Tristan Honsinger, Paolo Damiani, Michele Rabbia. Vanta una corposa discografia come side man ed altrettanto notevole come leader, e la creazione di una sua formazione variabile chiamata Mosaic Orchestra.
ANDREA GULLI
Si dedica alla ricerca sulla musica elettronica sia attraverso la composizione sia attraverso l'improvvisazione. Fa parte di progetti quali Res_Et, Devil?Man, Dob Ensemble, Neokarma Jooklo sextet. Ha collaborato con Kawabata Makoto, Giovanni Maier, Tristan Honsinger e ha all'attivo concerti in club e festival in Italia e vari paesi europei.
ORKO TRIO
Sono Giorgio Pacorig (fender), Enrico Giletti (basso) e Michele Cuzziol (batteria). Giorgio Pacorig, pianista e compositore, ha all'attivo numerose incisioni ed esibizioni dal vivo. Fra i progetti più rilevanti ci sono "Musica Ficta" gruppo capitanato dal contrabbassista Giovanni Maier; nel 1994 con lo stesso Maier, Massimo De Mattia e Hermes Ghirardini incide "Masut" ospite Gianluigi Trovesi; nel 1996 esce "Les Illuminations" con il pianista e compositore Claudio Cojaniz, lavoro per due pianoforti che incontra il favore della critica nazionale ed estera. Pacorig collabora con numerosi professionisti tra cui anche la cantante Elisa con cui nel 1999 suona dapprima in un progetto di piano e voce, ed in seguito come pianista/tastierista durante i concerti dell'artista monfalconese. Nel 2008 partecipa allo spettacolo musicale e teatrale "Abbastanza, assenza & presenza" nato da un'idea del violoncellista americano Tristan Honsinger con una compagnia formata da musicisti, attori, pittori e dal Coro del CSM di Trieste. Dopo questa esperienza diventa il responsabile del progetto "Orchestra de i mati de Trieste" nato in seno al dipartimento di Salute Mentale, organizzando dei laboratori musicali che coinvolgono degli utenti del CSM.
Enrico Giletti è un musicista di altrettanta esperienza, attivo da anni coi Res_et, una band di nujazz/elettronica, oltre ad essere un collaboratore dell'associazione Mattatoioscenico. Michele Cuzziol infine partecipa da svariato tempo a numerosi progetti rock regionali.
Il Trio presenterà a DAE il suo primo CD, il primo anche di Dobialabel, emanazione di Dobialab, che si occuperà di produzione discografica.
WANG INC
Bartolomeo Sailer è conosciuto principalmente come WANG INC. Sperimenta con la campionatura digitale dall'inizio degli anni '90, suonando in una rock band e lavorando come dj in radio e club per tutto il decennio.
Nel 1999 pubblica il suo primo disco con l'etichetta Sonig posseduta e diretta dai Mouse on Mars. La sua missione musicale è quella di portare i suoni della musique concrete nella cultura dance e viceversa. Ha pubblicato anche per Bip-Hop, Context.fm, Persistencebit, Microlabel e 40033Records.
Ha collaborato con diversi video artisti e musicisti tra i quali Saul Saguatti, Yuri Ancarani, Federico Pepe, Vincenzo Vasi, Fx Randomix, Lucio Morelli, Nicola Negrini, Dimitri from nowhere, Amarcord, Roy Paci, Mathmos, Moltheni.
WEEDING DUB
Dopo diversi demo e apparizioni in alcune compilation dub (Digital Park, Dub (Digital Park, Dub Excursion, Dub in France) producono un primo album nel febbraio 2004 dal titolo "Steppactivism" , ancorato ad un concetto dub che è particolarmente sviluppato nel Regno Unito e che è il riflesso digitale dell'evoluzione della musica reggae.
Largamente influenzati dalla scena dub inglese (da Aba Shanti a Iration Steppas, passando per i Bush Chemists, The Disciples o Vibronics), i Weeding Dub si sentono vicino anche ad artisti francesi come Improvisators Dub, Uzinadub, Miniman o Manutension.
Accompagnati da differenti cantanti, i Weeding Dub propongono le loro 'sessioni dub', in cui si scoprono, in più versioni remissate, nuovi brani del nuovo album "Sound of reality", ora disponibile in edizione limitata
HYBRIDA
L'associazione culturale Circolo Arci Hybrida, con sede a Tarcento (UD), si occupa da sette anni dell'organizzazione e della promozione di eventi e concerti legati all'ambito della musica alternativa, d'improvvisazione e d'avanguardia contemporanea. Dal 2007 l'associazione ha iniziato anche a produrre delle performances elaborate in tempo reale tramite proiettori di diapositive, computer, videoproiettori, strumenti autocostruiti e musica nel solco dei lightshows degli anni '60. Queste performances ambientali cercano sempre la massima interazione con gli spazi che le ospitano: una sorta di expanded cinema improvvisato basato su un arsenale di effetti visivi che cercano di catapultare le esperienze percettive degli spettatori in una visione attiva da sogno lucido.
IDEART-GROUP: gRUPPOiDEARTE
La videoband si esibisce dal 2009 in videoperformance a 4 mani. Le loro sabbie e i videoAnimation prendono ispirazione semplicemente dalla continua necessità di sperimentazione di nuove tecniche e di collaborazione con parallele forme artistiche. Ultime loro produzioni hanno accompagnato il tour "Heart" della cantante Elisa.
Dicono di sé:
PIETRO COMISSO
«Sono nato a Monfalcone nel 1986, nel mese in cui comincia la scuola e sfiorisce l'estate. A causa della mia pigrizia continuo ad essere un perpetuo studente. Non voglio dare altre informazioni su di me, perchè mi risulta tutto tedioso e fastidioso. Per quanto riguarda i miei lavori posso soltanto dire che non ho mai avuto l'intenzione di renderli pubblici (quindi non abbiatemene a male se in qualche modo è successo) e che non sono altro che "la radicalizzazione del mio cattivo gusto", cercando di coniugare il nichilismo autodistruttivo degli anni '70 del secolo scorso con il praticismo distratto del copia incolla degli anni zero del terzo millennio. Resta su tutto il lento scolorire delle giornate, il decadimento di idee e ideologie,il declino dei buoni sentimenti di cui è marcio il mondo e la molesta presunzione di "essere qualcuno" di chi si atteggia ad artista. Io non esisto. Voi non esistete.»
VALENTINA CESARINI
«Valentina soffre di una grave patologia, nota come Sindrome di Peter Pan. Nasce nel 1983 in provincia di Firenze. Laureatasi in Psicologia alla facoltà di Firenze, decide nel 2009 di trasferirsi a Milano per ottenere l'abilitazione alla professione, e una stanza con pareti bianche da arredare. Si interessa alla fotografia come strumento narrativo capace di evidenziare attraverso una lente d'ingrandimento dettagli minimi non visibili altrimenti. Territori evanescenti, malinconici, ricerca di personaggi chimerici. Ogni scatto è velato di un'opaca patina che restituisce la sensazione di incertezza e dolce oblio tipica di chi non riesce ad abbandonare il mondo onirico. Si appassiona inoltre al mondo della musica, e stringe alcune collaborazioni tra cui l'organizzazione di eventi musicali privati SalottoLive (www.salottolive.com) e il network di documentazione mediale Indie-Eye (www.indie.eye.it). Grazie a queste ha l'opportunità di ritrarre artisti del calibro di Ben Harper, Cocorosie, Mogwai, Cristina Donà, Simone Cristicchi, Patrizia Laquidara, Gianmaria Testa, Riccardo Sinigallia, Tre allegri ragazzi morti, Lombroso, Mariposa. Nel 2009 vince il concorso nazionale PagineBianche d'Autore istituito da SEAT PagineGialle, che determina la pubblicazione della propria opera sulla copertina delle Pagine Bianche 2009, regione Toscana.»
ILCANEDIPAVLOV!
«Tappeti visivi in costante movimento intessuti di interminabili sequenze di frames (senza distinzione fra immagine statica ed immagine in movimento) che incessantemente si montano (dal termine cinematografico 'montaggio') generando flussi di senso. Sequenze filmiche, composizioni di frames, immagini d'affezione, scatti rubati, lampi di colore, interi film, videoclip, cortometraggi e documentari. M'approprio del patrimonio della cinematografia mondiale, dalle origini ai giorni nostri, fintantoché qualcuno non si accorge del furto, una lotta basata sulla cultura, interna all'attrazione della mostrazione, alla ricerca della bocca aperta e dell'occhio rapito. ilcanediPavlov! nasce con DJCINEMA, un progetto perso per strada che un giorno (forse) tornerà fra noi.
Oltre al VJing, ilcanediPavlov! utilizza il linguaggio delle immagini statiche, per lo più in collaborazione con Rapporto Confidenziale - rivista digitale di cultura cinematografica (www.rapportoconfidenziale.org).
ilcanediPavlov! ha lavorato e realizzato esperimenti di live cinema su opere come "Milano calibro 9" (Fernando di Leo, 1972), "Inland Empire" (David Lynch, 2006), "Blow-Up" (Michelangelo Antonioni, 1966), "Night of the Living Dead" (George A. Romero, 1968), "Io la conoscevo bene" (Antonio Pietrangeli, 1965) e molti altri ancora.»
Dicono di lui:
UGO CARMENI
«Non solo fotografia per Ugo Carmeni, che con la trilogia "Arte, trovato l'antidoto!" mescola diversi media. L'opera è stata esposta per la prima volta in occasione della mostra "dueannitremesiediecigiorni" ai Magazzini del Sale di Venezia ed ora fa parte della collezione permanente S.a.L.E. Docks.
E' una tragica metafora tutta italiana. Ugo Carmeni pone l'attenzione, con sarcastica ironia, sul cupo scenario che incombe sul mondo della cultura in Italia.
L'espressione artistica, dal volto antropomorfo, trattiene un grido creativo che vorrebbe librarsi nell'iperuranio delle forme, ma è soffocato da un pezzo di carta, sottomesso al volere di uno stato che troppo poco investe sulla cultura in Italia (un misero 0,3% del pil).
La trilogia è il grido del dissenso comune. E' sfogo e rabbia che esplode nell'urlo finale di chi si ribella, di chi fa e vive la cultura e sa che l'arte non è un luogo comune, ma un antidoto contro il vuoto e la povertà d'animo. E' il siero salvifico che libera l'animo dalla prigionia della banalità, che tutto appiattisce ed omologa.»
(Marianna Perazzini)
MANUEL DE MARCO
«Solitamente, nelle arti figurative, la parte più significativa della figura umana è considerato il volto, luogo deputato per l'espressione delle emozioni. Ma Manuel De Marco, giovane artista friulano, compiendo una scelta coraggiosa e rivoluzionaria ha saputo costruire un'intera produzione artistica utilizzando, di quella stessa figura, soltanto la parte inferiore. Ha così sviluppato un proprio personale filone tematico, concretizzatosi poi in varie versioni passando dalle installazioni alla versione video. Unite l'una all'altra le numerose creazioni si pongono come tante tappe di un unico percorso, ognuna delle quali aggiunge un diverso punto di vista o nuove riflessioni in un continuo arricchimento della tematica portante. Dalle prime opere in cui aveva privilegiato l'installazione puntando sul fascino inquietante della figura immobile, De Marco giunge oggi ad un nuovo approdo con l'immagine in movimento del video. In esso la 'figura dimezzata' si anima lentamente, arrotolando su sé stessa il proprio vestiario, in un gesto dal sapore liberatorio. Vestiario che acquista così un forte valore metaforico. La verità sul mondo e le risposte ai tanti perchè dell'esistenza, appaiono ancora incomprensibili e lontani per noi gente del Terzo Millennio, sembra dire De Marco. Tutto giace ancora sotto una coltre spessa e la luce della nostra intelligenza è ancora troppo fioca per riuscire a filtrare tra le trame dalla pesante tela del conformismo che soffoca e nasconde l'essenza vera delle cose.»
(Cristina D'Angelo)
PROGRAMMA:
DAE- DOBIARTEVENTI
Manifestazione Artistica Multimediale
IX edizione
31 agosto - 4 settembre 2010
Progetto ideato e realizzato dall'Ass. Gruppo Area Di Ricerca - Dobialab con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Staranzano e con il supporto della Fondazione CARIGO.
Eventi DAE:
31 Agosto ore 21:00
LIVE_Musiche di Sconfine e DAE presentano:
"MADE IN CHINA" - performance di Giacomo Sandron (Portogruaro)
ANDREA GULLI/ GIOVANNI MAIER duo- live electronics/ violoncello (DobiaLab) www.myspace.com/resetta
PETER BRÖTZMANN solo (GER) - reeds- www.peterbroetzmann.com
1 Settembre ore 21:30
ORKO TRIO (DobiaLab) - jazzrock - www.myspace.com/orcotrio
PIERA CATTAI & SILVIA PROFUMI (GO) - "Tracey's tales" live performance
HYBRIDA (UD) - videoinstallazioni & soundsystem - www.hybridaspace.org/
2 Settembre ore 21:30
IN ZAIRE - noise rock (ITA/GER) www.myspace.com/inzaire
LUCERTOLAS - rock/postpunk (Vittorio Veneto) www.myspace.com/lucertulas
3 settembre ore 21:30
SONIC- elettronica minimale (UD) www.myyspace.com/manuelsonic
WANG INC- idm/techno (BO) www.wanginc.it
OMAR - techno (DobiaLab soundsystem)
ILCANEDIPAVLOV! - vjing (MI)
4 settembre ore 21:00
Meeting in dub:
WARRIOR CHARGE - (UD) www.myspace.com/116039546
ROOTS COLLECTIVE- (PN) www.myspace.com/roots_collective
DUB ENGINE - (BO) www.mypace.com/dubengine
WEEDING DUB - (Lille, FRA) www.myspace.com/weeding dub
Allestimenti, video ed esposizioni:
ALESSIO GALBIATI, Milano
COLLETTIVO GRAMIGNA, Pesaro
EVA SALE, Milano
FLAVIA RIPA, Roma
GABRIELE BONATO, Trieste
GABRIELE CANCELLI, Trieste
GIULIA MANFREDI, Berlin
IDEART-GROUP, Monfalcone
ILCANEDIPAVLOV!, Milano
PIERA CATTAI & SILVIA PROFUMI, Gorizia & Monfalcone
MANUEL DE MARCO, Udine
MATILDE SERRINO & BENEDETTA CIABATTARI, Firenze
REBECCA BENJAMIN SALVADORI, Berlin-London STEFFEN KLAUE, Berlin TOMMASO LIZZUL, Trieste
UGO CARMENI, Venezia
VALENTINA CESARINI, Empoli
VISUALS OF THE FESTIVAL by LYNO-LEUM & PMS pixel collective (LJ)
GORIZIA- Tanta musica e tanti ospiti per la IX edizione di DAE- Dobiarteventi, rassegna internazionale di arte, musica e spettacolo multimediale che si tiene ogni anno nella cornice di DobiaLab a Staranzano, in provincia di Gorizia.
Progetto ideato e realizzato dall'Ass. Gruppo Area Di Ricerca - DobiaLab con la collaborazione ed il patrocinio del Comune di Staranzano, e sostenuto dalla Fondazione CARIGO, DAE presenta quest'anno un musicista di spicco del panorama internazionale: PETER BRÖTZMANN musicista tedesco, tra i più influenti sul movimento Free Jazz, tanto che il suo modo di suonare è diventato uno stile canonizzato ed imitato da molti.
La rassegna, di cui si sono tenute alcune anteprime a giugno con l'Hyperactive Kid Trio e Deadbeat, si terrà presso DobiaLab dal 31 agosto al 4 settembre prossimi e inaugurerà con la performance "Made in China" a cura del poeta Giacomo Sandron (Porto dei Benandanti, Portogruaro) a cui farà seguito l'esibizione del duo Andrea Gulli e Giovanni Maier che fonderanno live electronics e violoncello. Evento clou della serata d'inaugurazione sarà come si diceva l'annunciata presenza di Peter Brötzmann che incanterà il pubblico con l'energia del suo sassofono in un'esibizione da solista. Questa prima serata di DAE coincide con un ulteriore appuntamento di LIVE_Musiche di Sconfine, sostenuto dalla Fondazione CARIGO, rassegna di musica live che ha coinvolto numerose località al di qua e al di là del confine italo-sloveno nella primavera scorsa.
I giorni successivi si esibiranno vari artisti di provenienza internazionale, nazionale o regionale, come i francesi Weeding Dub, gli italo-tedeschi In Zaire, Wang Inc ed i Dub Engine da Bologna o i Roots Collective, Warrior Charge e Hybrida, rispettivamente da Pordenone e da Udine, o ancora i resident di DobiaLab Orko Trio, offrendo così un panorama musicale che andrà dal noise rock, al jazz rock, al postpunk, fino alla techno e al dub. Nella giornata di mercoledì 1 settembre gli Orko Trio, al secolo Giorgio Pacorig, Enrico Giletti e Michele Cuzziol, presenteranno anche il loro nuovo CD, il primo prodotto da DobiaLab.
E mentre gli artisti si esibiranno, negli spazi di DobiaLab si potranno ammirare gli allestimenti, i video e le esposizioni di 14 artisti provenienti anch'essi dall'Italia e dall'estero: Flavia Ripa (Roma), Collettivo Gramigna (Pesaro), Steffen Klaue e Rebecca Benjamin Salvadori, Giulia Manfredi, tutti da Berlino, ancora Manuel De Marco (Udine), Valentina Cesarini (Empoli), Alessio Galbiati e Eva Sale da Milano, Ideart-Group (Monfalcone), Piera Cattai e Silvia Profumi (Gorizia e Monfalcone) Gabriele Cancelli, Gabriele Bonato e Tommaso Lizzul tutti da Trieste e Ugo Carmeni (Venezia).
I visuals che accompagneranno le esibizioni musicali del Festival saranno invece a cura di Lyno-Leum & PMS pixel collective.
Tutte le serate si terranno presso i Laboratori Creativi di DobiaLab in via Vittorio Veneto 32 a Staranzano (Gorizia).
Il calendario completo degli eventi è consultabile su www.dobialab.net.
TRA GLI ARTISTI OSPITI:
PETER BRÖTZMANN è un sassofonista sperimentale. Occasionalmente il musicista tedesco si cimenta anche con il il clarinetto e il tárogató. E' stato grazie a lui che si è data nuova attenzione al sassofono basso, altrimenti impiegato di rado. Il suo modo di suonare particolarmente pronunciato ed energico è diventato uno stile nei circoli di Free Jazz: il "brötzen".
Il suo album "Machine Gun" è considerato uno dei lavori più provocanti della storia jazz europea. Nel corso della carriera ha collaborato con numerosi musicisti: tra cui Bill Laswells, Sonny Sharrock, Ronald Shannon Jackson, il sassofonista e clarinettista di Chicago Ken Vandermark e Mats Gustafsson, sassofonista svedese, ed è dagli anni '90, che la sua musica ha acquistato sempre più popolarità, soprattutto negli Stati Uniti.
Brötzmann come si diceva si è dedicato anche alla produzione fondando insieme ad altri la casa Free Music Production di Berlino.
GIOVANNI MAIER
Giovanni Maier, diplomatosi in contrabbasso presso il Conservatorio G. Tartini di Trieste, fa le prime esperienze al fianco di Tiziano Tononi, ritrovandosi poi a collaborare anche al fianco di Butch Morris. Molto presto si è rivelato uno dei migliori contrabbassisti europei, vantando a questo punto della sua carriera numerose esibizioni insieme a musicisti del calibro di Enrico Rava, Gianluigi Trovesi, Cecil Taylor, Han Bennink, Franco D'Andrea, Tim Berne, Ernst Reijseger, Willem Breuker, Tristan Honsinger, Paolo Damiani, Michele Rabbia. Vanta una corposa discografia come side man ed altrettanto notevole come leader, e la creazione di una sua formazione variabile chiamata Mosaic Orchestra.
ANDREA GULLI
Si dedica alla ricerca sulla musica elettronica sia attraverso la composizione sia attraverso l'improvvisazione. Fa parte di progetti quali Res_Et, Devil?Man, Dob Ensemble, Neokarma Jooklo sextet. Ha collaborato con Kawabata Makoto, Giovanni Maier, Tristan Honsinger e ha all'attivo concerti in club e festival in Italia e vari paesi europei.
ORKO TRIO
Sono Giorgio Pacorig (fender), Enrico Giletti (basso) e Michele Cuzziol (batteria). Giorgio Pacorig, pianista e compositore, ha all'attivo numerose incisioni ed esibizioni dal vivo. Fra i progetti più rilevanti ci sono "Musica Ficta" gruppo capitanato dal contrabbassista Giovanni Maier; nel 1994 con lo stesso Maier, Massimo De Mattia e Hermes Ghirardini incide "Masut" ospite Gianluigi Trovesi; nel 1996 esce "Les Illuminations" con il pianista e compositore Claudio Cojaniz, lavoro per due pianoforti che incontra il favore della critica nazionale ed estera. Pacorig collabora con numerosi professionisti tra cui anche la cantante Elisa con cui nel 1999 suona dapprima in un progetto di piano e voce, ed in seguito come pianista/tastierista durante i concerti dell'artista monfalconese. Nel 2008 partecipa allo spettacolo musicale e teatrale "Abbastanza, assenza & presenza" nato da un'idea del violoncellista americano Tristan Honsinger con una compagnia formata da musicisti, attori, pittori e dal Coro del CSM di Trieste. Dopo questa esperienza diventa il responsabile del progetto "Orchestra de i mati de Trieste" nato in seno al dipartimento di Salute Mentale, organizzando dei laboratori musicali che coinvolgono degli utenti del CSM.
Enrico Giletti è un musicista di altrettanta esperienza, attivo da anni coi Res_et, una band di nujazz/elettronica, oltre ad essere un collaboratore dell'associazione Mattatoioscenico. Michele Cuzziol infine partecipa da svariato tempo a numerosi progetti rock regionali.
Il Trio presenterà a DAE il suo primo CD, il primo anche di Dobialabel, emanazione di Dobialab, che si occuperà di produzione discografica.
WANG INC
Bartolomeo Sailer è conosciuto principalmente come WANG INC. Sperimenta con la campionatura digitale dall'inizio degli anni '90, suonando in una rock band e lavorando come dj in radio e club per tutto il decennio.
Nel 1999 pubblica il suo primo disco con l'etichetta Sonig posseduta e diretta dai Mouse on Mars. La sua missione musicale è quella di portare i suoni della musique concrete nella cultura dance e viceversa. Ha pubblicato anche per Bip-Hop, Context.fm, Persistencebit, Microlabel e 40033Records.
Ha collaborato con diversi video artisti e musicisti tra i quali Saul Saguatti, Yuri Ancarani, Federico Pepe, Vincenzo Vasi, Fx Randomix, Lucio Morelli, Nicola Negrini, Dimitri from nowhere, Amarcord, Roy Paci, Mathmos, Moltheni.
WEEDING DUB
Dopo diversi demo e apparizioni in alcune compilation dub (Digital Park, Dub (Digital Park, Dub Excursion, Dub in France) producono un primo album nel febbraio 2004 dal titolo "Steppactivism" , ancorato ad un concetto dub che è particolarmente sviluppato nel Regno Unito e che è il riflesso digitale dell'evoluzione della musica reggae.
Largamente influenzati dalla scena dub inglese (da Aba Shanti a Iration Steppas, passando per i Bush Chemists, The Disciples o Vibronics), i Weeding Dub si sentono vicino anche ad artisti francesi come Improvisators Dub, Uzinadub, Miniman o Manutension.
Accompagnati da differenti cantanti, i Weeding Dub propongono le loro 'sessioni dub', in cui si scoprono, in più versioni remissate, nuovi brani del nuovo album "Sound of reality", ora disponibile in edizione limitata
HYBRIDA
L'associazione culturale Circolo Arci Hybrida, con sede a Tarcento (UD), si occupa da sette anni dell'organizzazione e della promozione di eventi e concerti legati all'ambito della musica alternativa, d'improvvisazione e d'avanguardia contemporanea. Dal 2007 l'associazione ha iniziato anche a produrre delle performances elaborate in tempo reale tramite proiettori di diapositive, computer, videoproiettori, strumenti autocostruiti e musica nel solco dei lightshows degli anni '60. Queste performances ambientali cercano sempre la massima interazione con gli spazi che le ospitano: una sorta di expanded cinema improvvisato basato su un arsenale di effetti visivi che cercano di catapultare le esperienze percettive degli spettatori in una visione attiva da sogno lucido.
IDEART-GROUP: gRUPPOiDEARTE
La videoband si esibisce dal 2009 in videoperformance a 4 mani. Le loro sabbie e i videoAnimation prendono ispirazione semplicemente dalla continua necessità di sperimentazione di nuove tecniche e di collaborazione con parallele forme artistiche. Ultime loro produzioni hanno accompagnato il tour "Heart" della cantante Elisa.
Dicono di sé:
PIETRO COMISSO
«Sono nato a Monfalcone nel 1986, nel mese in cui comincia la scuola e sfiorisce l'estate. A causa della mia pigrizia continuo ad essere un perpetuo studente. Non voglio dare altre informazioni su di me, perchè mi risulta tutto tedioso e fastidioso. Per quanto riguarda i miei lavori posso soltanto dire che non ho mai avuto l'intenzione di renderli pubblici (quindi non abbiatemene a male se in qualche modo è successo) e che non sono altro che "la radicalizzazione del mio cattivo gusto", cercando di coniugare il nichilismo autodistruttivo degli anni '70 del secolo scorso con il praticismo distratto del copia incolla degli anni zero del terzo millennio. Resta su tutto il lento scolorire delle giornate, il decadimento di idee e ideologie,il declino dei buoni sentimenti di cui è marcio il mondo e la molesta presunzione di "essere qualcuno" di chi si atteggia ad artista. Io non esisto. Voi non esistete.»
VALENTINA CESARINI
«Valentina soffre di una grave patologia, nota come Sindrome di Peter Pan. Nasce nel 1983 in provincia di Firenze. Laureatasi in Psicologia alla facoltà di Firenze, decide nel 2009 di trasferirsi a Milano per ottenere l'abilitazione alla professione, e una stanza con pareti bianche da arredare. Si interessa alla fotografia come strumento narrativo capace di evidenziare attraverso una lente d'ingrandimento dettagli minimi non visibili altrimenti. Territori evanescenti, malinconici, ricerca di personaggi chimerici. Ogni scatto è velato di un'opaca patina che restituisce la sensazione di incertezza e dolce oblio tipica di chi non riesce ad abbandonare il mondo onirico. Si appassiona inoltre al mondo della musica, e stringe alcune collaborazioni tra cui l'organizzazione di eventi musicali privati SalottoLive (www.salottolive.com) e il network di documentazione mediale Indie-Eye (www.indie.eye.it). Grazie a queste ha l'opportunità di ritrarre artisti del calibro di Ben Harper, Cocorosie, Mogwai, Cristina Donà, Simone Cristicchi, Patrizia Laquidara, Gianmaria Testa, Riccardo Sinigallia, Tre allegri ragazzi morti, Lombroso, Mariposa. Nel 2009 vince il concorso nazionale PagineBianche d'Autore istituito da SEAT PagineGialle, che determina la pubblicazione della propria opera sulla copertina delle Pagine Bianche 2009, regione Toscana.»
ILCANEDIPAVLOV!
«Tappeti visivi in costante movimento intessuti di interminabili sequenze di frames (senza distinzione fra immagine statica ed immagine in movimento) che incessantemente si montano (dal termine cinematografico 'montaggio') generando flussi di senso. Sequenze filmiche, composizioni di frames, immagini d'affezione, scatti rubati, lampi di colore, interi film, videoclip, cortometraggi e documentari. M'approprio del patrimonio della cinematografia mondiale, dalle origini ai giorni nostri, fintantoché qualcuno non si accorge del furto, una lotta basata sulla cultura, interna all'attrazione della mostrazione, alla ricerca della bocca aperta e dell'occhio rapito. ilcanediPavlov! nasce con DJCINEMA, un progetto perso per strada che un giorno (forse) tornerà fra noi.
Oltre al VJing, ilcanediPavlov! utilizza il linguaggio delle immagini statiche, per lo più in collaborazione con Rapporto Confidenziale - rivista digitale di cultura cinematografica (www.rapportoconfidenziale.org).
ilcanediPavlov! ha lavorato e realizzato esperimenti di live cinema su opere come "Milano calibro 9" (Fernando di Leo, 1972), "Inland Empire" (David Lynch, 2006), "Blow-Up" (Michelangelo Antonioni, 1966), "Night of the Living Dead" (George A. Romero, 1968), "Io la conoscevo bene" (Antonio Pietrangeli, 1965) e molti altri ancora.»
Dicono di lui:
UGO CARMENI
«Non solo fotografia per Ugo Carmeni, che con la trilogia "Arte, trovato l'antidoto!" mescola diversi media. L'opera è stata esposta per la prima volta in occasione della mostra "dueannitremesiediecigiorni" ai Magazzini del Sale di Venezia ed ora fa parte della collezione permanente S.a.L.E. Docks.
E' una tragica metafora tutta italiana. Ugo Carmeni pone l'attenzione, con sarcastica ironia, sul cupo scenario che incombe sul mondo della cultura in Italia.
L'espressione artistica, dal volto antropomorfo, trattiene un grido creativo che vorrebbe librarsi nell'iperuranio delle forme, ma è soffocato da un pezzo di carta, sottomesso al volere di uno stato che troppo poco investe sulla cultura in Italia (un misero 0,3% del pil).
La trilogia è il grido del dissenso comune. E' sfogo e rabbia che esplode nell'urlo finale di chi si ribella, di chi fa e vive la cultura e sa che l'arte non è un luogo comune, ma un antidoto contro il vuoto e la povertà d'animo. E' il siero salvifico che libera l'animo dalla prigionia della banalità, che tutto appiattisce ed omologa.»
(Marianna Perazzini)
MANUEL DE MARCO
«Solitamente, nelle arti figurative, la parte più significativa della figura umana è considerato il volto, luogo deputato per l'espressione delle emozioni. Ma Manuel De Marco, giovane artista friulano, compiendo una scelta coraggiosa e rivoluzionaria ha saputo costruire un'intera produzione artistica utilizzando, di quella stessa figura, soltanto la parte inferiore. Ha così sviluppato un proprio personale filone tematico, concretizzatosi poi in varie versioni passando dalle installazioni alla versione video. Unite l'una all'altra le numerose creazioni si pongono come tante tappe di un unico percorso, ognuna delle quali aggiunge un diverso punto di vista o nuove riflessioni in un continuo arricchimento della tematica portante. Dalle prime opere in cui aveva privilegiato l'installazione puntando sul fascino inquietante della figura immobile, De Marco giunge oggi ad un nuovo approdo con l'immagine in movimento del video. In esso la 'figura dimezzata' si anima lentamente, arrotolando su sé stessa il proprio vestiario, in un gesto dal sapore liberatorio. Vestiario che acquista così un forte valore metaforico. La verità sul mondo e le risposte ai tanti perchè dell'esistenza, appaiono ancora incomprensibili e lontani per noi gente del Terzo Millennio, sembra dire De Marco. Tutto giace ancora sotto una coltre spessa e la luce della nostra intelligenza è ancora troppo fioca per riuscire a filtrare tra le trame dalla pesante tela del conformismo che soffoca e nasconde l'essenza vera delle cose.»
(Cristina D'Angelo)
PROGRAMMA:
DAE- DOBIARTEVENTI
Manifestazione Artistica Multimediale
IX edizione
31 agosto - 4 settembre 2010
Progetto ideato e realizzato dall'Ass. Gruppo Area Di Ricerca - Dobialab con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Staranzano e con il supporto della Fondazione CARIGO.
Eventi DAE:
31 Agosto ore 21:00
LIVE_Musiche di Sconfine e DAE presentano:
"MADE IN CHINA" - performance di Giacomo Sandron (Portogruaro)
ANDREA GULLI/ GIOVANNI MAIER duo- live electronics/ violoncello (DobiaLab) www.myspace.com/resetta
PETER BRÖTZMANN solo (GER) - reeds- www.peterbroetzmann.com
1 Settembre ore 21:30
ORKO TRIO (DobiaLab) - jazzrock - www.myspace.com/orcotrio
PIERA CATTAI & SILVIA PROFUMI (GO) - "Tracey's tales" live performance
HYBRIDA (UD) - videoinstallazioni & soundsystem - www.hybridaspace.org/
2 Settembre ore 21:30
IN ZAIRE - noise rock (ITA/GER) www.myspace.com/inzaire
LUCERTOLAS - rock/postpunk (Vittorio Veneto) www.myspace.com/lucertulas
3 settembre ore 21:30
SONIC- elettronica minimale (UD) www.myyspace.com/manuelsonic
WANG INC- idm/techno (BO) www.wanginc.it
OMAR - techno (DobiaLab soundsystem)
ILCANEDIPAVLOV! - vjing (MI)
4 settembre ore 21:00
Meeting in dub:
WARRIOR CHARGE - (UD) www.myspace.com/116039546
ROOTS COLLECTIVE- (PN) www.myspace.com/roots_collective
DUB ENGINE - (BO) www.mypace.com/dubengine
WEEDING DUB - (Lille, FRA) www.myspace.com/weeding dub
Allestimenti, video ed esposizioni:
ALESSIO GALBIATI, Milano
COLLETTIVO GRAMIGNA, Pesaro
EVA SALE, Milano
FLAVIA RIPA, Roma
GABRIELE BONATO, Trieste
GABRIELE CANCELLI, Trieste
GIULIA MANFREDI, Berlin
IDEART-GROUP, Monfalcone
ILCANEDIPAVLOV!, Milano
PIERA CATTAI & SILVIA PROFUMI, Gorizia & Monfalcone
MANUEL DE MARCO, Udine
MATILDE SERRINO & BENEDETTA CIABATTARI, Firenze
REBECCA BENJAMIN SALVADORI, Berlin-London STEFFEN KLAUE, Berlin TOMMASO LIZZUL, Trieste
UGO CARMENI, Venezia
VALENTINA CESARINI, Empoli
VISUALS OF THE FESTIVAL by LYNO-LEUM & PMS pixel collective (LJ)
31
agosto 2010
DobiArtEventi 2010. Festival d’arte multimediale
Dal 31 agosto al 04 settembre 2010
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
LABORATORI CREATIVI DOBIALAB
Staranzano, Via Vittorio Veneto, 32, (Gorizia)
Staranzano, Via Vittorio Veneto, 32, (Gorizia)
Vernissage
31 Agosto 2010, ore 21.30
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