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Domenica Regazzoni
In mostra 36 Haiku e 7 sculture, lavori recenti dell’artista Domenica Regazzoni, che, dopo una stagione dedicata alla pittura, ha trovato nel dialogo con la poesia e con la musica, in sculture e in opere su carta a collage e acquarello, nuova ispirazione.
Comunicato stampa
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Presso la Galleria Montrasio Arte in via Carlo Alberto 40 a Monza si inaugurerà alle ore 18.30 di mercoledì 12 maggio 2010 la mostra personale della pittrice e scultrice Domenica Regazzoni, alla presenza dell’artista.
La mostra proseguirà fino al 19 giugno con orari da martedì a sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00.
In mostra 36 Haiku e 7 sculture, lavori recenti dell’artista nativa della Valsassina, che, dopo una stagione dedicata alla pittura, ha trovato nel dialogo con la poesia e con la musica, in sculture e in opere su carta a collage e acquarello, nuova ispirazione.
Da una famiglia di liutai e musicisti Domenica Regazzoni apprende l’amore per il lavoro artistico che perfeziona ai corsi serali dell’Accademia di Brera. Dal 1987 si dedica completamente alla pittura lavorando nel silenzio del suo studio presso il castello di Peschiera Borromeo.
Il suo curriculum espositivo data dal 1972 e si precisa in anni recenti in rassegne legate all’interpretazione di testi poetici e a suggestioni musicali: nel 1992 alla Sagrestia del Bramante in Milano espone “Canto segreto”, mostra dedicata alla poetessa Antonia Pozzi, accompagnata da un volume della serie “All’insegna del pesce d’oro” pubblicato da Vanni Scheiwiller. Nel 1997 allestisce alla Galleria civica Enzo Mariani di Seregno la mostra “Colore InCanto”, dedicata a Mogol, esportata con successo alla Ginza Gallery Center Point di Tokio nel 2000. Nello 1997 pubblica “Haiku”, volume dedicato alle brevi poesie giapponesi di sole 17 sillabe che presentano il mondo della natura nelle diverse stagioni ed emozioni del cuore, illustrato da opere su carta di grande levità presentate da Yagyu Fujio, edizioni Viennepierre, Milano. Nel 1999, dalla collaborazione con Lucio Dalla nasce la mostra “Cosa sarà”. Nel 2000 espone al Complesso del Vittoriano, nel 2003 alla Sala d’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze, nel 2004 al Teatro Dal Verme di Milano, nel 2006 all’Auditorium Parco della Musica di Roma, nel 2008 al Museo Internazionale e Biblioteca della musica di Bologna, alla Galleria Miyawaki di Kyoto e all’Università Bocconi a Milano. Accompagnano le mostre il volume "Dal Legno al Suono (Skira 2003) con il saggio “I violini resuscitati di Domenica Regazzoni” di Gillo Dorfles e “Scolpire la musica”, con scritti di Gillo Dorfles e Martina Corgnati. Gillo Dorfles vi chiarisce con la consueta precisione ed efficacia la qualità speciale della sensibilità dell’artista “estetica, non solo plastica ma insieme visiva, ornamentale e acustica”: “ una mostra come questa permette oltretutto di avanzare ancora una volta l’ipotesi che certe valenze ritmiche, certe componenti armoniche (tanto in senso matematico che acustico), certe calibrature lignee, contengano, fuori da ogni legame cronologico, alcune “costanti” estetiche perenni di cui l’arte dei suoni, come quella delle forme e dei colori, troppo spesso si scordano”. Scrive Martina Corgnati: “Qualcuno, protetto all’ombra della propria discrezione, continua forse a richiamarsi all’affinità antica, dando vita a lavori che parlano ancora di amicizia, di intimità fra arte, pittura, scultura e musica. Domenica Regazzoni è fra queste rare figure”... “Le sue opere crescono in un ambiente attraversato, impregnato di musica, consapevole delle sue tiranniche leggi, dei suoi umori, delle sue estasi e delle sue stagioni. E tuttavia sono lavori pieni di silenzio”. Infatti, afferma la Regazzoni, "la musica ti porta al silenzio dell’immagine". Tutto il suo lavoro è “un invito alla contemplazione, all’apprezzamento attento di circostanze minime, sottili, impalpabili” e “sembra sempre proporsi sul filo rischioso della variazione”. Implicita è la conoscenza artigianale dei legni e delle loro caratteristiche. L’artista privilegia formati che consentono l’intimità, un approccio riservato, personale, un contatto quasi tattile: con rare eccezioni sono anche quelli degli assemblages e delle sculture.
La mostra proseguirà fino al 19 giugno con orari da martedì a sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00.
In mostra 36 Haiku e 7 sculture, lavori recenti dell’artista nativa della Valsassina, che, dopo una stagione dedicata alla pittura, ha trovato nel dialogo con la poesia e con la musica, in sculture e in opere su carta a collage e acquarello, nuova ispirazione.
Da una famiglia di liutai e musicisti Domenica Regazzoni apprende l’amore per il lavoro artistico che perfeziona ai corsi serali dell’Accademia di Brera. Dal 1987 si dedica completamente alla pittura lavorando nel silenzio del suo studio presso il castello di Peschiera Borromeo.
Il suo curriculum espositivo data dal 1972 e si precisa in anni recenti in rassegne legate all’interpretazione di testi poetici e a suggestioni musicali: nel 1992 alla Sagrestia del Bramante in Milano espone “Canto segreto”, mostra dedicata alla poetessa Antonia Pozzi, accompagnata da un volume della serie “All’insegna del pesce d’oro” pubblicato da Vanni Scheiwiller. Nel 1997 allestisce alla Galleria civica Enzo Mariani di Seregno la mostra “Colore InCanto”, dedicata a Mogol, esportata con successo alla Ginza Gallery Center Point di Tokio nel 2000. Nello 1997 pubblica “Haiku”, volume dedicato alle brevi poesie giapponesi di sole 17 sillabe che presentano il mondo della natura nelle diverse stagioni ed emozioni del cuore, illustrato da opere su carta di grande levità presentate da Yagyu Fujio, edizioni Viennepierre, Milano. Nel 1999, dalla collaborazione con Lucio Dalla nasce la mostra “Cosa sarà”. Nel 2000 espone al Complesso del Vittoriano, nel 2003 alla Sala d’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze, nel 2004 al Teatro Dal Verme di Milano, nel 2006 all’Auditorium Parco della Musica di Roma, nel 2008 al Museo Internazionale e Biblioteca della musica di Bologna, alla Galleria Miyawaki di Kyoto e all’Università Bocconi a Milano. Accompagnano le mostre il volume "Dal Legno al Suono (Skira 2003) con il saggio “I violini resuscitati di Domenica Regazzoni” di Gillo Dorfles e “Scolpire la musica”, con scritti di Gillo Dorfles e Martina Corgnati. Gillo Dorfles vi chiarisce con la consueta precisione ed efficacia la qualità speciale della sensibilità dell’artista “estetica, non solo plastica ma insieme visiva, ornamentale e acustica”: “ una mostra come questa permette oltretutto di avanzare ancora una volta l’ipotesi che certe valenze ritmiche, certe componenti armoniche (tanto in senso matematico che acustico), certe calibrature lignee, contengano, fuori da ogni legame cronologico, alcune “costanti” estetiche perenni di cui l’arte dei suoni, come quella delle forme e dei colori, troppo spesso si scordano”. Scrive Martina Corgnati: “Qualcuno, protetto all’ombra della propria discrezione, continua forse a richiamarsi all’affinità antica, dando vita a lavori che parlano ancora di amicizia, di intimità fra arte, pittura, scultura e musica. Domenica Regazzoni è fra queste rare figure”... “Le sue opere crescono in un ambiente attraversato, impregnato di musica, consapevole delle sue tiranniche leggi, dei suoi umori, delle sue estasi e delle sue stagioni. E tuttavia sono lavori pieni di silenzio”. Infatti, afferma la Regazzoni, "la musica ti porta al silenzio dell’immagine". Tutto il suo lavoro è “un invito alla contemplazione, all’apprezzamento attento di circostanze minime, sottili, impalpabili” e “sembra sempre proporsi sul filo rischioso della variazione”. Implicita è la conoscenza artigianale dei legni e delle loro caratteristiche. L’artista privilegia formati che consentono l’intimità, un approccio riservato, personale, un contatto quasi tattile: con rare eccezioni sono anche quelli degli assemblages e delle sculture.
12
maggio 2010
Domenica Regazzoni
Dal 12 maggio al 19 giugno 2010
arte contemporanea
Location
MONTRASIO ARTE – VIA CARLO ALBERTO
Monza, Via Carlo Alberto, 40, (Milano)
Monza, Via Carlo Alberto, 40, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10.00-12.30 e 15.30-19.00
Vernissage
12 Maggio 2010, ore 18.30
Autore
Curatore