Da venerdì 25 marzo a domenica 3 aprile, Chiesa di San Marziano (Mede, PV) ospita l’esposizione, a cura di Matteo Lenuzza, Domenico Balbi - Casa a Casa. Artista e designer genovese, attivo nella seconda metà del Novecento, la cui Annunciazione del 1981 viene messa in dialogo con gli episodi di fede storicamente presenti nell’edificio religioso. I carichi echi fauvisti caratteristici della sua pittura, fatti propri nel corso dei personali soggiorni parigini condotti in giovane età, riescono a dominarsi in una scena intima e sospesa. Distante dall’esplosività presente nei suoi celebri tarocchi, Balbi ritrae infatti una Madonna che per stupore e naturalezza riporta alla mente l’interpretazione che Lorenzo Lotto diede 1534 alla medesima scena. Un riferimento che non deve sorprendere, avendo il genovese speso attinto a piene mani — specie in termine di composizione delle scene — ai grandi maestri dell’arte italiana. Sede e intervallo di date vogliono porsi, in un’operazione volutamente raccolta, come cornice fisica e temporale al soggetto raffigurato. La quiete degli ambienti interni di San Marziano, unita alla scelta di portare il pubblico a confrontarsi singolarmente con il quadro, rende personale quanto sincero il contatto con questo. È proprio a ciò che il titolo scelto per la mostra vuole rimandare: l’unicità di un momento sacro e domestico accolto all’interno di una seconda dimora, anch’essa familiare e sacra ma per la città. Un gioco di scatole volenteroso di proteggere e al contempo sostenere dolcezza e incantesimi tipici di Domenico Balbi.