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Domenico Bianchi
Al MACRO saranno presenti 140 opere che costituiscono una sorta di mosaico che narra la sua carriera in un allestimento progettato dall’artista.
Comunicato stampa
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Artista italiano ha cominciato la sua attività artistica nel 1977 con una prima esposizione al Fine Arts Building di New York, oggi vive e lavora a Roma.
Intorno al 1980 è vicino ad artisti come Pizzi Cannella, Dessì, Gallo, Tirelli. L’incontro con alcuni dei maggiori esponenti dell’arte povera, in particolare Mario e Marisa Merz e Jannis Kounellis, aprirà all’artista nuovi orizzonti di riflessione che lo porteranno ad approfondire lo studio dello spazio e a convincersi dell’importanza di arricchire la propria opera con la forza di valori essenziali e puri, che solo la semplicità di materiali grezzi può trasmettere. La luce diviene per l’artista elemento primario. La trasparenza della cera e della fibra di vetro insieme alle sottili foglie dei metalli in essa affogati (oro, platino, argento e rame) suggeriscono all’artista l’invenzione delle forme, la variabilità del timbro dei colori, la definizione dello spazio. Nelle opere di Bianchi l’immagine è costituita da un segno a volte quasi trasparente che mantiene l’apertura verso gli infiniti rimandi del senso. Le sue sono forme raffinate, tratti minimali, Mappe dell’anima.
Al MACRO saranno presenti 140 opere che costituiscono una sorta di mosaico che narra la sua carriera in un allestimento progettato dall’artista.
Tra le più importanti esposizioni collettive si segnalano: De Umbris Idearum, Sperone - Westwater Gallery, New York, 1984; The Spiritual in Art. Abstract painting 1890-1985, Los Angeles County Museum, Los Angeles, 1986; The Image of Abstraction, Museum of Contemporary Art, Los Angeles, 1988; III Biennale di IstanbuI,1992; Terrae Motus, Fondazione Lucio Amelio, Reggia di Caserta, Caserta, 1992; Nuevas Abstracciones, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid, 1996. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nell’84, nell’86 e nel 1993.
Tra le mostre personali: Sperone-Westwater Gallery, New York, 1986, 1987, 1989, 1991; Galleria Christian Stein, Milano, 1988, 1990, 1995, 1998; Castello di Rivoli, Torino, 1989; Galleria Comunale d’arte moderna, Bologna, 1993; Stedelijk Museum, Amsterdam, 1994; Accademia di Ungheria (con Franz West), Roma, 2000; La ricerca della luce. Appunti sull’Arte di Domenico Bianchi, Centro per le Arti Visive, Pescheria, Pesaro, 2002.
Sarà pubblicato un catalogo illustrato, bilingue, edizioni ELECTA, con saggi di Danilo Eccher, Rudy Fuchs ed un dialogo fra l’artista e Rosella Siligato.
Intorno al 1980 è vicino ad artisti come Pizzi Cannella, Dessì, Gallo, Tirelli. L’incontro con alcuni dei maggiori esponenti dell’arte povera, in particolare Mario e Marisa Merz e Jannis Kounellis, aprirà all’artista nuovi orizzonti di riflessione che lo porteranno ad approfondire lo studio dello spazio e a convincersi dell’importanza di arricchire la propria opera con la forza di valori essenziali e puri, che solo la semplicità di materiali grezzi può trasmettere. La luce diviene per l’artista elemento primario. La trasparenza della cera e della fibra di vetro insieme alle sottili foglie dei metalli in essa affogati (oro, platino, argento e rame) suggeriscono all’artista l’invenzione delle forme, la variabilità del timbro dei colori, la definizione dello spazio. Nelle opere di Bianchi l’immagine è costituita da un segno a volte quasi trasparente che mantiene l’apertura verso gli infiniti rimandi del senso. Le sue sono forme raffinate, tratti minimali, Mappe dell’anima.
Al MACRO saranno presenti 140 opere che costituiscono una sorta di mosaico che narra la sua carriera in un allestimento progettato dall’artista.
Tra le più importanti esposizioni collettive si segnalano: De Umbris Idearum, Sperone - Westwater Gallery, New York, 1984; The Spiritual in Art. Abstract painting 1890-1985, Los Angeles County Museum, Los Angeles, 1986; The Image of Abstraction, Museum of Contemporary Art, Los Angeles, 1988; III Biennale di IstanbuI,1992; Terrae Motus, Fondazione Lucio Amelio, Reggia di Caserta, Caserta, 1992; Nuevas Abstracciones, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid, 1996. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nell’84, nell’86 e nel 1993.
Tra le mostre personali: Sperone-Westwater Gallery, New York, 1986, 1987, 1989, 1991; Galleria Christian Stein, Milano, 1988, 1990, 1995, 1998; Castello di Rivoli, Torino, 1989; Galleria Comunale d’arte moderna, Bologna, 1993; Stedelijk Museum, Amsterdam, 1994; Accademia di Ungheria (con Franz West), Roma, 2000; La ricerca della luce. Appunti sull’Arte di Domenico Bianchi, Centro per le Arti Visive, Pescheria, Pesaro, 2002.
Sarà pubblicato un catalogo illustrato, bilingue, edizioni ELECTA, con saggi di Danilo Eccher, Rudy Fuchs ed un dialogo fra l’artista e Rosella Siligato.
27
settembre 2003
Domenico Bianchi
Dal 27 settembre 2003 al 04 gennaio 2004
arte contemporanea
Location
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Biglietti
intero € 5,20 ridotto € 4,20. Gratuito fino ai 18 anni e oltre i 65
Orario di apertura
da martedì a domenica 9.00 – 19.00; festività 9.00 - 14.00; (lunedì chiuso)
Vernissage
27 Settembre 2003, ore 18.30
Editore
ELECTA
Ufficio stampa
MARIA BONMASSAR
Autore