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Domenico Di Martino – Scudi umani
Domenico Di Martino ha condotto per anni, sia individualmente che in gruppo, una ricerca tesa a colmare il divario tra arte e vita
Comunicato stampa
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Presso il Centro Hurtado (Viale della Resistenza, Polo Artigianale - Scampia, Napoli), per il ciclo “Corrispondenze di frontiera”, a cura di Pina Capobianco e Stefano Taccone, si inaugura “Scudi umani”, personale di Domenico Di Martino, quinto degli otto artisti chiamati a turno ad elevare il contesto storico, politico, sociale ed economico in cui si trovano ad operare a materia prima del loro lavoro. La mostra resterà aperta fino al primo marzo ed osserverà i seguenti orari: dal lunedì al sabato 9:00 – 13:00 mattina/16:00 – 20:00 pomeriggio.
L’iniziativa rientra nel progetto "Costruiamoci un orizzonte", che ha come promotrice e finanziatrice la Fondazione Vodafone Italia congiuntamente alla Regione Campania, la Provincia di Napoli, il Comune di Napoli e la Compagnia di Gesù con il Centro Hurtado.
Il concetto di “frontiera” è definibile come limite che separa due ambiti distinti. Il territorio di Scampia, estrema periferia nord di Napoli costantemente sospesa tra legalità ed illegalità, tra le buone pratiche di vita sociale ed il totale disadattamento, luogo del vuoto e del pericolo,ma anche spazio per l'agire collettivo, costituisce una tipica “zona di frontiera”.
Domenico Di Martino ha condotto per anni, sia individualmente che in gruppo, una ricerca tesa a colmare il divario tra arte e vita. Ciò è avvenuto elaborando situazioni che richiedessero il coinvolgimento diretto del pubblico o realizzando opere che accanto alla valenza artistica possedessero anche una funzione assolutamente pratica. È quest’ultimo il caso di M.U.S.A. (Modulo di Sopravvivenza Abitativa Sub-urbano), un’abitazione portatile, interamente in cartone, riservata ai senza fissa dimora. Di recente si è volto all’esplorazione del linguaggio archetipico che, se per un verso lo porta a ripercorrere i territori ancestrali del mito, dall’altro lo ancora ad un immaginario assolutamente contemporaneo che va dai segnali stradali alle icone del computer. Di tale linguaggio si serve, nella presente mostra, per rappresentare le relazioni e gli scambi che intercorrono tra le diverse componenti della popolazione del quartiere ospitante, ove, proprio come avviene nei moderni conflitti mondiali, i pochi si servono dei molti come “scudi umani”.
Domenico Di Martino (Napoli, 1974), vive e lavora a Mugnano di Napoli
Monday 4th February since 7,00 p.m.
At the Centro Hurtado (Viale della Resistenza, Polo Artigianale - Scampia, Napoli), for the cycle “Corrispondenze di frontiera”, curated by Pina Capobianco and Stefano Taccone, opens “Scudi umani”, solo show of Domenico Di Martino, the fifth of the eight artists invited by turn to elevate the historical, political, social and economic context to primary substance of their work. The exhibition will be opened until 1st March and will keep to the following hours: since Monday to Saturday 9:00 a. m. – 1:00 p.m./4:00 p.m. – 8:00 p. m.
The initiative is part of the project "Costruiamoci un orizzonte", promoted and financed by Fondazione Vodafone Italia jointly to Regione Campania, Provincia di Napoli, Comune di Napoli and Company of Jesus with the Centro Hurtado.
The concept of “frontier” is definable as limit that distinguishes two different spheres. The territory of Scampia constitutes a typical “zone of frontier”, extreme north outskirts of Naples constantly suspended between legality and illegality, good practices of social life and complete uneasiness, place of empty and danger, but also space for collective acting.
Domenico Di Martino led for years, both individually and in groups, a research aimed at bridging the gap between art and life. This occurred developing situations that require the direct involvement of the public or realizing works that alongside the artistic value possessed a very practical function. It is the latter case of M.U.S.A. (Sub-urban Dwelling Survival Form), portable housing, entirely in cardboard, reserved for the homeless. Recently he turned to explore language archetypal that, if on the one hand leads him to retrace the ancestral territories of myth, on the other links him to an imaginary absolutely contemporary ranging from road signs to icons on the computer. This language he uses, in this exhibition, to represent relations and exchanges between the various components of the population of the host district, where, exactly as happens in the modern world wars, the few use many as "human shields".
Domenico Di Martino (Naples, 1974), lives and works in Mugnano di Napoli
L’iniziativa rientra nel progetto "Costruiamoci un orizzonte", che ha come promotrice e finanziatrice la Fondazione Vodafone Italia congiuntamente alla Regione Campania, la Provincia di Napoli, il Comune di Napoli e la Compagnia di Gesù con il Centro Hurtado.
Il concetto di “frontiera” è definibile come limite che separa due ambiti distinti. Il territorio di Scampia, estrema periferia nord di Napoli costantemente sospesa tra legalità ed illegalità, tra le buone pratiche di vita sociale ed il totale disadattamento, luogo del vuoto e del pericolo,ma anche spazio per l'agire collettivo, costituisce una tipica “zona di frontiera”.
Domenico Di Martino ha condotto per anni, sia individualmente che in gruppo, una ricerca tesa a colmare il divario tra arte e vita. Ciò è avvenuto elaborando situazioni che richiedessero il coinvolgimento diretto del pubblico o realizzando opere che accanto alla valenza artistica possedessero anche una funzione assolutamente pratica. È quest’ultimo il caso di M.U.S.A. (Modulo di Sopravvivenza Abitativa Sub-urbano), un’abitazione portatile, interamente in cartone, riservata ai senza fissa dimora. Di recente si è volto all’esplorazione del linguaggio archetipico che, se per un verso lo porta a ripercorrere i territori ancestrali del mito, dall’altro lo ancora ad un immaginario assolutamente contemporaneo che va dai segnali stradali alle icone del computer. Di tale linguaggio si serve, nella presente mostra, per rappresentare le relazioni e gli scambi che intercorrono tra le diverse componenti della popolazione del quartiere ospitante, ove, proprio come avviene nei moderni conflitti mondiali, i pochi si servono dei molti come “scudi umani”.
Domenico Di Martino (Napoli, 1974), vive e lavora a Mugnano di Napoli
Monday 4th February since 7,00 p.m.
At the Centro Hurtado (Viale della Resistenza, Polo Artigianale - Scampia, Napoli), for the cycle “Corrispondenze di frontiera”, curated by Pina Capobianco and Stefano Taccone, opens “Scudi umani”, solo show of Domenico Di Martino, the fifth of the eight artists invited by turn to elevate the historical, political, social and economic context to primary substance of their work. The exhibition will be opened until 1st March and will keep to the following hours: since Monday to Saturday 9:00 a. m. – 1:00 p.m./4:00 p.m. – 8:00 p. m.
The initiative is part of the project "Costruiamoci un orizzonte", promoted and financed by Fondazione Vodafone Italia jointly to Regione Campania, Provincia di Napoli, Comune di Napoli and Company of Jesus with the Centro Hurtado.
The concept of “frontier” is definable as limit that distinguishes two different spheres. The territory of Scampia constitutes a typical “zone of frontier”, extreme north outskirts of Naples constantly suspended between legality and illegality, good practices of social life and complete uneasiness, place of empty and danger, but also space for collective acting.
Domenico Di Martino led for years, both individually and in groups, a research aimed at bridging the gap between art and life. This occurred developing situations that require the direct involvement of the public or realizing works that alongside the artistic value possessed a very practical function. It is the latter case of M.U.S.A. (Sub-urban Dwelling Survival Form), portable housing, entirely in cardboard, reserved for the homeless. Recently he turned to explore language archetypal that, if on the one hand leads him to retrace the ancestral territories of myth, on the other links him to an imaginary absolutely contemporary ranging from road signs to icons on the computer. This language he uses, in this exhibition, to represent relations and exchanges between the various components of the population of the host district, where, exactly as happens in the modern world wars, the few use many as "human shields".
Domenico Di Martino (Naples, 1974), lives and works in Mugnano di Napoli
04
febbraio 2008
Domenico Di Martino – Scudi umani
Dal 04 febbraio al 04 marzo 2008
giovane arte
Location
CENTRO HURTADO
Napoli, Viale Della Resistenza, (Napoli)
Napoli, Viale Della Resistenza, (Napoli)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 9:00 – 13:00 mattina/16:00 – 20:00 pomeriggio
Vernissage
4 Febbraio 2008, dalle ore 19.00
Autore
Curatore