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Domenico Difilippo – Astrattismo Magico
Retrospettiva di pittura e scultura 1991 – 1999 / “Fase Seconda” 2000 – 2008.
Comunicato stampa
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Il percorso artistico di Domenico Difilippo più che quarantennale, inizia con esperienze sull’Informale, Post Nucleare e Poverista, sino alla lunga stagione Surreale (1969 / 1986); ed assieme al conterraneo Mac Mazzieri porranno le basi di una situazione stilistica e di una declinazione fantastica ed emblematica del Surrealismo che verrà definita dagli esegeti: “Neo Surrealismo storico modenese”. Alla fine della seconda metà degli anni Ottanta la sua ricerca lo porta ad una trasposizione in bilico tra fantastico e astratto. Bene introduce questo periodo un testo critico di Paolo Giansiracusa: ... ( Il viaggio di luce e di colore intrapreso da Domenico Difilippo inizia dalla notte di fuoco e di passione in cui la materia si infiamma per generare nuove forme, altre presenze, altre vite di sangue e di carne, altri corpi di acqua e di aria)... E sull’onda di queste originarie istanze lo indurranno a forgiare il termine di “Astrattismo Magico” per la nuova pittura ufficializzata da un manifesto lanciato a Brema nel 1991, durante diverse mostre personali tenute in Germania. Quel suo nuovo modo di pensare e fare arte, viene proposto per la prima volta in Italia a novembre, nei prestigiosi spazi di Palazzo dei Diamanti (Ferrara), su invito del direttore Franco Farina.
Una lunga serie di opere con quei principi del “Manifesto” proseguiranno sino al 1997, anno di svolta per Difilippo, che per un’anno intero soggiornerà in Sardegna. Egli stesso affermava: “Sono rimasto folgorato dalla bellezza del paesaggio sardo, sono rimasto affascinato dal mare, dalla natura selvaggia del luogo, dalle rocce dai molteplici colori sgargianti, evidenziati da gamme di rosso, rosato, nero, ocra e bianco, oltre a diverse tonalità di origine ferrosa...”. Quest’ultima esperienza, lo ha profondamente segnato, nel suo intimo e lo ha portato, con la stessa naturalezza con cui un’onda si abbandona sui sassi colorati di una spiaggia a realizzare numerose sculture da lui chiamate “Isole o Menhir”.
Sino a quella data aveva svolto il suo operare essenzialmente su piani o supporti bidimensionali, mentre da quel periodo fino al 1999 eseguirà un’infinità di opere tridimensionali. Un nuovo aspetto dell’ “Astrattismo Magico” anche nella Scultura.
L’amore per la pittura mai sopita e l’esperienza scultorea daranno origine nel corso del nuovo millennio a nuove forme e articolazioni che fuse in un’unica amalgama, esprimeranno una felice unione della materia e del colore, definita dallo stesso autore “Astrattismo magico: fase seconda” ( 2000 - 2009).
Una lunga serie di opere con quei principi del “Manifesto” proseguiranno sino al 1997, anno di svolta per Difilippo, che per un’anno intero soggiornerà in Sardegna. Egli stesso affermava: “Sono rimasto folgorato dalla bellezza del paesaggio sardo, sono rimasto affascinato dal mare, dalla natura selvaggia del luogo, dalle rocce dai molteplici colori sgargianti, evidenziati da gamme di rosso, rosato, nero, ocra e bianco, oltre a diverse tonalità di origine ferrosa...”. Quest’ultima esperienza, lo ha profondamente segnato, nel suo intimo e lo ha portato, con la stessa naturalezza con cui un’onda si abbandona sui sassi colorati di una spiaggia a realizzare numerose sculture da lui chiamate “Isole o Menhir”.
Sino a quella data aveva svolto il suo operare essenzialmente su piani o supporti bidimensionali, mentre da quel periodo fino al 1999 eseguirà un’infinità di opere tridimensionali. Un nuovo aspetto dell’ “Astrattismo Magico” anche nella Scultura.
L’amore per la pittura mai sopita e l’esperienza scultorea daranno origine nel corso del nuovo millennio a nuove forme e articolazioni che fuse in un’unica amalgama, esprimeranno una felice unione della materia e del colore, definita dallo stesso autore “Astrattismo magico: fase seconda” ( 2000 - 2009).
14
marzo 2009
Domenico Difilippo – Astrattismo Magico
Dal 14 marzo al 26 aprile 2009
arte contemporanea
Location
CASTELLO DEI PICO
Mirandola, Piazza Guglielmo Marconi, 23, (Modena)
Mirandola, Piazza Guglielmo Marconi, 23, (Modena)
Orario di apertura
venerdì dalle 16 alle 19 - Sabato e domenica dalle 10 alle 13 - dalle 16 alle 19
Vernissage
14 Marzo 2009, ore 17 Sarà presentato per l’occasione il catalogo della mostra con testimonianze di Ferruccio Battolini,
Luciano Caprile, Andrea B. del Guercio, Michele Fuoco, Paolo Giansiracusa, Hans Peter Labontè, Nicola Micieli, Giorgio Segato, Giorgio Seveso, Ferruccio Veronesi.
Sito web
www.domenicodifilippo.it
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