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Domenico e Lanfranco da Ligurno
La mostra è dedicata agli scultori Domenico e Lanfranco da Ligurno che verso la fine del XII secolo lavorarono a S. Maria del Monte in connessione all’impegnativo cantiere d’età romanica
Comunicato stampa
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Sulla cima del Sacro Monte sopra Varese un borgo si raccoglie compatto intorno al Santuario di S. Maria del Monte e al Monastero delle Romite Ambrosiane.
Nella parte più antica del borgo, nato in età medievale, si apre un cunicolo che dall’ultimo tratto della Via Sacra delle cappelle, seguendo la lunghezza del santuario, giunge nella piazzetta su cui si affacciano il santuario, il monastero e il Museo Baroffio e del Santuario.
In questo suggestivo corridoio, ancora oggi usato per attraversare l’abitato di S. Maria del Monte, tra un arco gotico e una finestra che si apre a cannocchiale su uno splendido paesaggio di laghi, pianure, montagne, è allestita la mostra dedicata alle opere di Domenico e Lanfranco da Ligurno, quasi che un percorso fisico così caratterizzato possa aiutare il viaggio a ritroso nella storia del luogo.
Nell’ambito delle celebrazioni del Quattrocentesimo anno del Sacro Monte di Varese a cura di Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese, Regione Lombardia, Provincia di Varese, Comune di Varese, Parco del Campo dei Fiori, dal 17 marzo fino al 30 giugno 2007 si propone la mostra I manufatti medievali di Domenico e Lanfranco da Ligurno tra Santa Maria del Monte e Voltorre, già presentata in anteprima nell’ottobre 2006 e ora riproposta con alcuni ampliamenti.
La mostra è dedicata agli scultori Domenico e Lanfranco da Ligurno che verso la fine del XII secolo lavorarono a S. Maria del Monte in connessione all’impegnativo cantiere d’età romanica. A Domenico e Lanfranco, cui spetta una posizione di rilievo nel panorama della scultura medievale lombarda, è attribuita la Madonna con il Bambino che, per la sua antichità e per la sua pregevolezza, è stata scelta come immagine-simbolo del restaurato Museo Baroffio e del Santuario in cui è custodito il corpus più consistente delle opere dei due magistri. Questa Madonna, dall’iconografia enigmatica che rimanda alla devozione per la Madonna della Cintura, è una delle sculture romaniche più insigni del territorio varesino, oltre che la più antica immagine della Vergine conservata in questo luogo di secolare devozione mariana.
Il vicolo medioevale del borgo di S. Maria del Monte è l’ambiente suggestivo in cui sono poste le strutture espositive che presentano le notizie biografiche dei maestri Domenico e Lanfranco da Ligurno e le opere a loro attribuite, ma anche la storia medievale del santuario, con particolare riferimento all’età romanica e al significativo portale, di cui è fornita un’interessante ricostruzione, che i due scultori realizzarono prima del 1196. Lo sguardo viene esteso anche all’antico chiostro di S. Michele di Voltorre presso Gavirate, dove Lanfranco lavorò e lasciò incisa la sua firma su un capitello.
Presso il museo è disponibile la pubblicazione I manufatti medievali di Domenico e Lanfranco da Ligurno tra Santa Maria del Monte e Voltorre scritta dai curatori della mostra Alfredo Lucioni (Intorno a Lanfranco da Ligurno e alla sua famiglia), Paola Viotto (L’opera dei maestri Domenico e Lanfranco da Ligurno), Laura Marazzi (Devozione e iconografia della Madonna della Cintura), Piero Lotti (La chiesa romanica di Santa Maria del Monte).
La pubblicazione, che rientra nell’apprezzata serie dei Diari del Baroffio (5 €), è stata pensata quale contributo di ricerca per la mostra.
La mostra, su progetto di Paolo Zanzi, è realizzata con il sostegno della Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese.
L’allestimento è concepito in modo che la mostra possa essere facilmente esportata in altre sedi; sono in fase di studio le modalità di prestito.
Nella parte più antica del borgo, nato in età medievale, si apre un cunicolo che dall’ultimo tratto della Via Sacra delle cappelle, seguendo la lunghezza del santuario, giunge nella piazzetta su cui si affacciano il santuario, il monastero e il Museo Baroffio e del Santuario.
In questo suggestivo corridoio, ancora oggi usato per attraversare l’abitato di S. Maria del Monte, tra un arco gotico e una finestra che si apre a cannocchiale su uno splendido paesaggio di laghi, pianure, montagne, è allestita la mostra dedicata alle opere di Domenico e Lanfranco da Ligurno, quasi che un percorso fisico così caratterizzato possa aiutare il viaggio a ritroso nella storia del luogo.
Nell’ambito delle celebrazioni del Quattrocentesimo anno del Sacro Monte di Varese a cura di Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese, Regione Lombardia, Provincia di Varese, Comune di Varese, Parco del Campo dei Fiori, dal 17 marzo fino al 30 giugno 2007 si propone la mostra I manufatti medievali di Domenico e Lanfranco da Ligurno tra Santa Maria del Monte e Voltorre, già presentata in anteprima nell’ottobre 2006 e ora riproposta con alcuni ampliamenti.
La mostra è dedicata agli scultori Domenico e Lanfranco da Ligurno che verso la fine del XII secolo lavorarono a S. Maria del Monte in connessione all’impegnativo cantiere d’età romanica. A Domenico e Lanfranco, cui spetta una posizione di rilievo nel panorama della scultura medievale lombarda, è attribuita la Madonna con il Bambino che, per la sua antichità e per la sua pregevolezza, è stata scelta come immagine-simbolo del restaurato Museo Baroffio e del Santuario in cui è custodito il corpus più consistente delle opere dei due magistri. Questa Madonna, dall’iconografia enigmatica che rimanda alla devozione per la Madonna della Cintura, è una delle sculture romaniche più insigni del territorio varesino, oltre che la più antica immagine della Vergine conservata in questo luogo di secolare devozione mariana.
Il vicolo medioevale del borgo di S. Maria del Monte è l’ambiente suggestivo in cui sono poste le strutture espositive che presentano le notizie biografiche dei maestri Domenico e Lanfranco da Ligurno e le opere a loro attribuite, ma anche la storia medievale del santuario, con particolare riferimento all’età romanica e al significativo portale, di cui è fornita un’interessante ricostruzione, che i due scultori realizzarono prima del 1196. Lo sguardo viene esteso anche all’antico chiostro di S. Michele di Voltorre presso Gavirate, dove Lanfranco lavorò e lasciò incisa la sua firma su un capitello.
Presso il museo è disponibile la pubblicazione I manufatti medievali di Domenico e Lanfranco da Ligurno tra Santa Maria del Monte e Voltorre scritta dai curatori della mostra Alfredo Lucioni (Intorno a Lanfranco da Ligurno e alla sua famiglia), Paola Viotto (L’opera dei maestri Domenico e Lanfranco da Ligurno), Laura Marazzi (Devozione e iconografia della Madonna della Cintura), Piero Lotti (La chiesa romanica di Santa Maria del Monte).
La pubblicazione, che rientra nell’apprezzata serie dei Diari del Baroffio (5 €), è stata pensata quale contributo di ricerca per la mostra.
La mostra, su progetto di Paolo Zanzi, è realizzata con il sostegno della Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese.
L’allestimento è concepito in modo che la mostra possa essere facilmente esportata in altre sedi; sono in fase di studio le modalità di prestito.
17
marzo 2007
Domenico e Lanfranco da Ligurno
Dal 17 marzo al 30 giugno 2007
arte antica
Location
MUSEO BAROFFIO E DEL SANTUARIO DEL SACRO MONTE
Varese, Piazzetta Del Monastero, (Varese)
Varese, Piazzetta Del Monastero, (Varese)
Orario di apertura
Mostra nel vicolo sempre visitabile
Orari Museo Baroffio e del Santuario: giovedì, sabato e domenica 9.30–12.30/15-18.30.
Ufficio stampa
METAMUSA
Autore
Curatore