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Domenico Marranchino – Città Invisibili
Il pennello di Marranchino vola sulla tela come una matita che prende appunti per indagare il mondo. E anche i luoghi urbani a lui cari cominciano a essere sempre meno riconoscibili, quasi un’idea o un ricordo che si fa evanescente e proprio per questo finisce per appartenere a ognuno di noi.
Comunicato stampa
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Domenico Marranchino nasce a Roccanova (Potenza) nel 1955 e si trasferisce a Milano all’età di 17 anni. Nel capoluogo lombardo inizia la sua attività di decoratore riscontrando molto successo ma con il tempo, sente la necessità di trasformare le sue doti tecniche in un confronto personalissimo con la pittura. La sensibilità che lo contraddistingue gli permette di raggiungere risultati straordinari dapprima attraverso il colore materico e il gesto violento, successivamente abbandonando la spatola e lavorando a pennello su soggetti prevalentemente monocromi con sfumature di colore.Città invisibili, architetture silenziose, sorde nostalgie. Quello in cui ci conduce Domenico Marranchino, valente artista lucano ma milanese d’adozione, non è soltanto un viaggio nella pittura; pardon, nella “pittura-pittura”, stilema che rifugge le mode regalando generosamente i cromosomi della grande cultura del Novecento europeo. Quello di (e con) “Mimmo” è un viaggio nel concetto di urbanità intesa non solo in senso toponomastico ma come complesso di luoghi della memoria, dove la città è simbolo della complessità e del disordine della realtà; ciò che Italo Calvino definì “l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme”. La mostra curata da Giandomenico Di Marzio e fortemente sostenuta dal presidente della Fondazione Maimeri, Gianni Maimeri, e’ un tributo al lavoro del maestro “Il pennello di Marranchino vola sulla tela di cotone come una matita che prende appunti per indagare il mondo. E anche i luoghi urbani a lui evidentemente cari cominciano a essere sempre meno riconoscibili, quasi un’idea o un ricordo che si fa evanescente e proprio per questo finisce per appartenere a ognuno di noi.”Sempre maggiore interesse di critica e pubblico, testimoniato dal numero e dal successo delle recenti mostre, confermano il talento dell’artista nel rappresentare una città come Milano, “attraverso le architetture degli ex fabbriconi (per usare un’espressione testoriana), dell’archeologia industriale, dei cantieri e oggi dei novelli grattacieli di Porta Nuova, Citylife e delle aree della prossima Expo. “Impro per Violoncello Solo” del maestro Piero Salvatori accompagneranno la visione delle opere, originalità sapiente del suono improvvisato, che vivrà e si fonderà con la contaminazione pittorica di Marranchino. Il violoncellista Piero Salvatori musicista eclettico, cresce nel mondo classico come Primo Violoncello di numerose orchestre e ensemble italiani. Duo, Trio con pianoforte e Quartetto d’archi, da sempre la sua passione. Molte le collaborazioni in dischi e tournée del panorama pop con artisti quali C.Baglioni, G.Paoli, A.Ruggiero, O.Vanoni, R.Zero. In quello jazz con U.Caine, P.Fresu, R.Marcotulli, E.Pieranunzi. Musica&danza, musica&pittura, musica&poesia e improvvisazioni per violoncello solo, impreziosiscono il suo viaggio musicale sui palchi di importanti teatri italiani. “Images” é il suo lavoro discografico per l’etichetta Blue Serge distribuito dall’Egea. “Prototype” é l’assolo composto per Roberto Bolle nello spettacolo “Roberto Bolle and Friends 2013/2014”.
23
ottobre 2014
Domenico Marranchino – Città Invisibili
Dal 23 al 31 ottobre 2014
arte moderna e contemporanea
Location
FONDAZIONE MAIMERI
Milano, Corso Cristoforo Colombo, 15, (Milano)
Milano, Corso Cristoforo Colombo, 15, (Milano)
Orario di apertura
dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18
Vernissage
23 Ottobre 2014, ore 18,00
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