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Domenico Mennillo – A me non posso più ritornare
L’installazione video-immersiva “A me non posso più ritornare” è dedicata al concetto moderno di artista giovane in Occidente ed è composta da due brevi film speculari.
Comunicato stampa
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Il progetto VARI∃AZIONI, per sua natura itinerante, dalla Rotondi di Via Varco (la nota “via degli Artisti”) si sposta, nel 2024, a Castel Sant’Elmo - Museo del Novecento di Napoli, e apre una lunga stagione di eventi, sabato 11 maggio, alle 10. Ideato da Marco Amore, presidente di Altre Voci Società Cooperativa Sociale e sviluppato con Anna Maria Romano, direttrice di Castel Sant’Elmo, nella sua organicità il progetto prevede la presentazione di artisti e poeti nazionali e internazionali con video-installazioni volte a esplorare e intrecciare le relazioni tra i due linguaggi. Tra le partnership, il primo appuntamento vanta la Fondazione Morra e l’associazione lunGrabbe.
L’apertura prevede l’installazione video-immersiva “A me non posso più ritornare” di Domenico Mennillo e resterà visitabile sino al prossimo 28 settembre. L’installazione è dedicata al concetto moderno di artista giovane in Occidente ed è composta da due brevi film speculari. Il primo, intitolato "Ritratto dell’artista da giovane a Napoli" (11 min., super 8 b/n e 8 millimetri colore e b/n, Napoli 2023, italiano-inglese), racconta gli elementi che costituiscono la vita dell’artista da giovane in una città come Napoli in rapporto a una metropoli europea come Parigi, inquadrata a partire dalla stagione degli “artisti maledetti” e, in particolare, da alcune invettive sulla poesia di Charles Baudelaire. A questi filmati vengono poi sovrapposti i filmati in pellicola super 8 girati a Napoli, nel 2023, da Mennillo con performer lui stesso ed Enrico Bugli, uno dei protagonisti delle neoavanguardie artistiche napoletane degli anni ’70, già presente con una sua opera all’interno del Museo Novecento a Napoli.
Il secondo film, "Mémoires faussement attribués à F.P. Buoninconti" (6 min., digitale, colore e b/n, Parigi-Napoli 2023, italiano-francese), girato a Parigi negli spazi de Le Coer de l’Industrie, ricalca sempre il tema dell’artista giovane a partire, però, da un manoscritto di memorie private, ritrovato da Mennillo alcuni anni fa, a Napoli, dentro una libreria. Partendo dalla complicità di Noé Choblet (frontman della band francese Mimosa) e giocando con la sovrapposizione del francese e dell’italiano, Mennillo mette al centro i temi della censura nell’opera letteraria e del rispetto della volontà autoriale, fosse anche uno sprovveduto falsario di autografi e mirabilia difficilmente piazzabili in qualsivoglia mercato dell’antiquariato, ma rimessi in nuova vita e luce attraverso il processo artistico.
La mostra sarà visitabile da lunedì alla domenica, dalle 9.30 alle 17.00, a esclusione del martedì. Per informazioni e prenotazioni: tel. +39 081 2294456; info@altrevoci.eu
L’apertura prevede l’installazione video-immersiva “A me non posso più ritornare” di Domenico Mennillo e resterà visitabile sino al prossimo 28 settembre. L’installazione è dedicata al concetto moderno di artista giovane in Occidente ed è composta da due brevi film speculari. Il primo, intitolato "Ritratto dell’artista da giovane a Napoli" (11 min., super 8 b/n e 8 millimetri colore e b/n, Napoli 2023, italiano-inglese), racconta gli elementi che costituiscono la vita dell’artista da giovane in una città come Napoli in rapporto a una metropoli europea come Parigi, inquadrata a partire dalla stagione degli “artisti maledetti” e, in particolare, da alcune invettive sulla poesia di Charles Baudelaire. A questi filmati vengono poi sovrapposti i filmati in pellicola super 8 girati a Napoli, nel 2023, da Mennillo con performer lui stesso ed Enrico Bugli, uno dei protagonisti delle neoavanguardie artistiche napoletane degli anni ’70, già presente con una sua opera all’interno del Museo Novecento a Napoli.
Il secondo film, "Mémoires faussement attribués à F.P. Buoninconti" (6 min., digitale, colore e b/n, Parigi-Napoli 2023, italiano-francese), girato a Parigi negli spazi de Le Coer de l’Industrie, ricalca sempre il tema dell’artista giovane a partire, però, da un manoscritto di memorie private, ritrovato da Mennillo alcuni anni fa, a Napoli, dentro una libreria. Partendo dalla complicità di Noé Choblet (frontman della band francese Mimosa) e giocando con la sovrapposizione del francese e dell’italiano, Mennillo mette al centro i temi della censura nell’opera letteraria e del rispetto della volontà autoriale, fosse anche uno sprovveduto falsario di autografi e mirabilia difficilmente piazzabili in qualsivoglia mercato dell’antiquariato, ma rimessi in nuova vita e luce attraverso il processo artistico.
La mostra sarà visitabile da lunedì alla domenica, dalle 9.30 alle 17.00, a esclusione del martedì. Per informazioni e prenotazioni: tel. +39 081 2294456; info@altrevoci.eu
11
maggio 2024
Domenico Mennillo – A me non posso più ritornare
Dall'undici maggio al 28 settembre 2024
arte contemporanea
arti performative
cinema
arti performative
cinema
Location
CASTEL SANT’ELMO
Napoli, Via Tito Angelini, 20, (Napoli)
Napoli, Via Tito Angelini, 20, (Napoli)
Biglietti
intero € 5; ridotto € 2
Orario di apertura
da lunedì alla domenica, dalle 9.30 alle 17.00, a esclusione del martedì.
Sito web
Ufficio stampa
Rete Pym Press
Autore
Produzione organizzazione
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