Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Domenico Napolitano – Pensieri divergenti
Con una sensibilità visionaria, un fare istintivo e immediato, l’artista accumula e sedimenta i reperti emotivi che affiorano dall’inconscio. I suoi umori, pulsioni, ansie, trepidazioni precipitano sulla tela, in uno scenario mentale che sottende un sapiente equilibrio compositivo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domenica 23 maggio alle ore 11.00 , presso il Palazzo Ducale Sanchez de Luna D' Aragona di Sant' Arpino (CE), sarà inaugurata - presente l'artista, lo scrittore Giuseppe Montesano ed il critico d'arte Marco di Mauro - la personale di Domenico Napolitano. Dopo la recente mostra a Bratislava (Slovacchia), e quella al Castello Ducale di Sessa Aurunca, Napolitano mette in mostra la sua ultima produzione.
Ha scritto di lui Marco di Mauro: "Nell’era della fotografia e del video, dell’iperrealismo e del postmodern, Napolitano sceglie la via dell’astrazione e riscopre la forza comunicativa del colore, attraverso le sue vibrazioni, le sue mutazioni di tono e di luce, il suo addensarsi o diradarsi in uno spazio ideale. Nelle sue tele, talvolta sospese in uno scenario onirico, sono compiutamente applicate le teorie di Kandinskij sulla spiritualità dell’arte e sul potenziale espressivo della linea e del punto.
Con una sensibilità visionaria, un fare istintivo e immediato, l’artista accumula e sedimenta i reperti emotivi che affiorano dall’inconscio. I suoi umori, pulsioni, ansie, trepidazioni precipitano sulla tela, in uno scenario mentale che sottende un sapiente equilibrio compositivo. L’apparente libertà del segno nasconde, in realtà, una trama coerente ed una sottile vena lirica.
Napolitano deriva suggestioni e spunti sia da eventi contemporanei, sia dalla propria intimità. In opere quali “Conflitto” e “Scontro”, l’artista rappresenta la guerra con intensa commozione, che si traduce nel tragico incupirsi della superficie, nella precaria inclinazione dell’orizzonte, nell’acceso espressionismo dei colori, nell’intrico di segni guizzanti e schegge luminose che si agitano nel vuoto. Nelle opere più recenti, si legge una graduale tendenza a stemperare i propri umori in una pittura più meditata, meno impulsiva. Il ritorno alla linea retta, orizzontale o verticale, è sintomo di una ritrovata stabilità, un ritrovato equilibrio interiore che si riflette anche nella liquidità del colore, nitido e lucente. Ad annunciare la nuova stagione artistica sono le ultime opere del 2003, come “The window”, in cui s’intuiscono note di paesaggio ed elementi figurali, che si sovrappongono a scenari informali in una duplice modalità di percezione. La tendenza a diluire, stemperare, placare le emozioni suscitate dalla guerra, si afferma compiutamente nelle prime opere del 2004, come “Exploration”, “Kind of blue”, “Mutamenti”, dove i segni pittorici paiono galleggiare nell’acqua.
In antitesi alla stesura informale di “Scontro”, indifferenziata nell’ampiezza della tela caoticamente percorsa dai segni colorati, lo spazio della vita e delle passioni, nelle ultime opere Domenico Napolitano propone uno spazio di serena concentrazione emotiva, di uniforme luminosità, ordinato e sereno in una definizione quasi architettonica, a rappresentare uno stato di equilibrio raggiunto".
Marco di Mauro
Ha scritto di lui Marco di Mauro: "Nell’era della fotografia e del video, dell’iperrealismo e del postmodern, Napolitano sceglie la via dell’astrazione e riscopre la forza comunicativa del colore, attraverso le sue vibrazioni, le sue mutazioni di tono e di luce, il suo addensarsi o diradarsi in uno spazio ideale. Nelle sue tele, talvolta sospese in uno scenario onirico, sono compiutamente applicate le teorie di Kandinskij sulla spiritualità dell’arte e sul potenziale espressivo della linea e del punto.
Con una sensibilità visionaria, un fare istintivo e immediato, l’artista accumula e sedimenta i reperti emotivi che affiorano dall’inconscio. I suoi umori, pulsioni, ansie, trepidazioni precipitano sulla tela, in uno scenario mentale che sottende un sapiente equilibrio compositivo. L’apparente libertà del segno nasconde, in realtà, una trama coerente ed una sottile vena lirica.
Napolitano deriva suggestioni e spunti sia da eventi contemporanei, sia dalla propria intimità. In opere quali “Conflitto” e “Scontro”, l’artista rappresenta la guerra con intensa commozione, che si traduce nel tragico incupirsi della superficie, nella precaria inclinazione dell’orizzonte, nell’acceso espressionismo dei colori, nell’intrico di segni guizzanti e schegge luminose che si agitano nel vuoto. Nelle opere più recenti, si legge una graduale tendenza a stemperare i propri umori in una pittura più meditata, meno impulsiva. Il ritorno alla linea retta, orizzontale o verticale, è sintomo di una ritrovata stabilità, un ritrovato equilibrio interiore che si riflette anche nella liquidità del colore, nitido e lucente. Ad annunciare la nuova stagione artistica sono le ultime opere del 2003, come “The window”, in cui s’intuiscono note di paesaggio ed elementi figurali, che si sovrappongono a scenari informali in una duplice modalità di percezione. La tendenza a diluire, stemperare, placare le emozioni suscitate dalla guerra, si afferma compiutamente nelle prime opere del 2004, come “Exploration”, “Kind of blue”, “Mutamenti”, dove i segni pittorici paiono galleggiare nell’acqua.
In antitesi alla stesura informale di “Scontro”, indifferenziata nell’ampiezza della tela caoticamente percorsa dai segni colorati, lo spazio della vita e delle passioni, nelle ultime opere Domenico Napolitano propone uno spazio di serena concentrazione emotiva, di uniforme luminosità, ordinato e sereno in una definizione quasi architettonica, a rappresentare uno stato di equilibrio raggiunto".
Marco di Mauro
23
maggio 2004
Domenico Napolitano – Pensieri divergenti
Dal 23 maggio al 10 giugno 2004
arte contemporanea
Location
PALAZZO DUCALE SANCHEZ DE LUNA D’ARAGONA
Sant'arpino, Via Giuseppe Limone, 14, (Caserta)
Sant'arpino, Via Giuseppe Limone, 14, (Caserta)
Orario di apertura
Feriali 10.00 - 12.30 / 16.00 - 20.00. Festivi 10.00 - 12.30