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Domenico Pellegrino – Genius Panormi
La Fondazione Tommaso Dragotto dona una nuova scultura all’Orto Botanico dell’Università di Palermo. Si rinnova il fascino misterioso del mito del “Genius loci”: presentazione al pubblico 12 luglio 2020
Comunicato stampa
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L’artista siciliano, conosciuto a livello internazionale, i cui elementi connotativi sono i dettagli iconografici della storia millenaria della Sicilia e del Mediterraneo, che appositamente esaspera e rivisita, si misura in un vigoroso corpo a corpo con il Genio di Palermo, l’antica statua nei secoli più volte replicata, che arreda le piazze e le dimore istituzionali della città di Palermo, dove l’artista vive e lavora e realizza la nuova statua del Genio di Palermo.
Nell’isola dalla storia millenaria, dove si sono susseguite innumerevoli civiltà e culture, il “Genio” protegge e racconta la storia di una città accogliente e cosmopolita, Palermo. Il “Genio”, con il suo malinconico lato d’ombra che lo esprime, diviene l’irresolubile mistero che, mai stanchi, i cittadini palermitani continuano da sempre a interrogare, in un percorso tra sacro e profano pervade la rappresentazione della storia della città di Palermo, nella cui rappresentazione il "Genio" , come nume protettore profano, si affianca a Santa Rosalia (Santa protettrice della città) cogestendo la protezione della città.
Posto in linea con la statua del Genio realizzata nel 1778 da Marabitti, il Genio di Pellegrino si colloca all’interno della Serra Tropicale dell’Orto Botanico dell’Università di Palermo. Sono 8 le sculture presenti nella città di Palermo che rappresentano “Il Genio di Palermo”.
Nel realizzare la nuova statua del Genio di Palermo, Pellegrino si è fortemente ispirato al luogo che lo ospiterà. “La mia statua parla di accoglienza e di speranza, guarda al futuro con ottimismo e pone l’accento sulla conoscenza e la cultura che arricchita dalle contaminazioni di diversi popoli. “
Come un dio del mare, la statua al centro della scena si trova seduto su una fontana, la sua armatura riprende alcuni dettagli botanici e architettonici presenti all’Orto. I capelli raccolti che ricordano in alcune ciocche le radici dei ficus secolari, sono sormontati da una corona. Le braccia sorreggono il serpente che si nutre dal suo petto. Il braccio sinistro sorregge la testa del serpente e da sotto sbuca la seconda figura: il futuro, rappresentato da un bambino che riprende i putti giocosi del Serpotta. Il bambino guarda attento il Genio, come se rubasse facendone tesoro la sua conoscenza. Alla destra una Rosalia, bambina, coronata di rose, che lo avvicenderà, che gioca con il cane, simbolo di fedeltà. L’intera scena si colloca su una roccia, che l’artista ha realizzato ispirandosi alla pietra arenaria di una cava siciliana da dove veniva estratto il materiale da costruzione delle parti architettonica di molti palazzi siciliani.
L’opera è stata donata dalla Fondazione Tommaso Dragotto, dedita a progetti di natura culturale e di valorizzazione ambientale.
“Ho voluto donare alla città di Palermo un’opera in grado di esprimere i suoi valori fondanti. Accoglienza, integrazione, uguaglianza non solo si pongono da sempre come codici identificativi dell’habitus cittadino, ma diventano, in questo particolare momento storico, elementi imprescindibili di rinascita sociale e culturale, nel segno di una rinnovata sostenibilità umana.” Dichiara Tommaso Dragotto, presidente dell’omonima Fondazione, e continua: “Ritengo che l’Orto Botanico, sede permanente dell’opera, sia il luogo più indicato per accogliere, nel costante confronto della natura tra tradizione e innovazione, questa straordinaria scultura che l’arte di Domenico Pellegrino ha forgiato in modo così espressivo e potente.”
“L’idea di porre un nuovo Genio di Palermo all’interno dell’orto botanico, luogo dove più che in ogni altro si realizza il fatto che Panormus…. alienos nutrit, nasce dalla volontà di realizzare un percorso immaginario che include tutte le vocazioni della città - mare, architettura, giardino, paesaggio, arte, cultura e ricerca scientifica. Un vero ‘Percorso del Genio’ che dal mare, attraverso la Villa Giulia, con la sua storica valenza pubblica, incontra il Genio di Marabitti, entra all’Orto Botanico attraverso il portone monumentale appena restaurato, incontra il Paride musico di Nunzio Morello e attraverso le architetture della Serra Carolina (1859) raggiunge la Serra Tropicale, dove il nuovo Genio dialogherà con il Genio di Marabitti, sullo sfondo della sede della ricerca scientifica di Unipa” racconta Paolo Inglese, direttore del SiMuA, sistema universitario museale di Ateneo.
Genius Panormi di Domenico Pellegrino.
Scultura policroma. Tecnica: stucco, polvere di marmo di Carrara e resina, pittura con colori a olio e vernici naturali.
Dimensione: 300x300x250 cm (a,l,p). Palermo, Orto Botanico, Serra Tropicale.
Donata dalla Fondazione Tommaso Dragotto
Visitabile tutti i giorni dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 20:00
Orto Botanico di Palermo, Via Lincoln, 2, 90133 PALERMO, Italia
Ingresso 4€ il biglietto singolo e riduzioni per famiglie.
Info e Prenotazioni + 39 091 7489995 dal lunedì a sabato 10.00/15.00
Fondazione Tommaso Dragotto
La Fondazione Tommaso Dragotto, attiva dal 2016, ha come obiettivo la promozione e la valorizzazione della Sicilia attraverso attività culturali ed artistiche che hanno come scopo iniziative di utilità sociale, divulgando la cultura e l’etica d’impresa nell’ideale prosecuzione dei valori perseguiti dal fondatore.
Valorizzazione dell’ambiente, formazione dell’imprenditorialità, recupero e tutela dei beni di valore artistico e storico, cultura manageriale, promozione e tutela del territorio sono le attività principali della Fondazione Tommaso Dragotto
Orto Botanico dell'Università di Palermo
L'Orto Botanico dell'Università di Palermo è una tra le più importanti istituzioni accademiche italiane. Considerato un enorme museo all'aperto, vanta oltre duecentoventicinque anni di attività che gli hanno consentito anche lo studio e la diffusione, in Sicilia, in Europa e in tutto il bacino del Mediterraneo, di innumerevoli specie vegetali, molte originarie delle regioni tropicali e subtropicali. La peculiarità di questo Orto è rappresentata oggi dalla grande varietà di specie ospitate, che ne fanno un luogo ricchissimo di espressioni di flore diverse. Fondato nel 1795.
Domenico Pellegrino
Scultore classe 74, nato a Mazzarino in Sicilia, vive e lavora a Palermo. Ha partecipato alla 58° edizione della Biennale di Venezia all’interno del pad. Nazionale del Bangladesh portando in mostra due opere: i’m the Island e Cosmogonia Mediterranea. La sua produzione artistica è caratterizzata da dettagli iconografici, innesti decorativi, appositamente esasperati o rivisti. La sua Sicilia di luce, realizzata in legno o metallo e luminaria, è diventata una icona contemporanea, un nuovo simbolo dell’accoglienza e simbolo di speranza. Durante il recente lockdown è stata battuta all’asta una versione tricolore dal titolo #restiamouniti, donando 10 mila euro alla racconta fondi organizzata dalla Fondazione Sicilia. Pellegrino crea “Macchine sceniche”. Così vengono definite le installazioni urbane dell’artista, dal critico d’arte Aurelio Pes: ”grandiose opere, progettate per uno spazio molto più ampio di quello teatrale, costituendosi piuttosto come immagine germinante nelle piazze delle città; e, perfino, nei vicoli della miseria e nei covi del degrado.” Le installazioni urbane di Domenico Pellegrino irrompono nella scena, illuminando o colorando un luogo, una piazza o un porto. Tra le ultime: installazione su commissione da Disney Italia per la preview mondiale del film Starwars (dicembre 2019, Milano piazza Duomo); Il faro del Pellegrino, installazione luminosa permanente nella storica palazzina dei “4 Pizzi” della famiglia Florio a Palermo; unico artista italiano alla Biennale Arcipelago Mediterraneo, organizzata dal Comune di Palermo in collaborazione con la Fondazione Merz di Torino e con la "Imago mundi" della collezione Luciano Benetton. Le opere scultoree di Domenico Pellegrino rappresentano i supereroi, si ispirano agli dei greci, e si identificano nell’uomo comune, indossando i colori della sua Sicilia. Spiderman, Capitan America, Catwoman, per citarne alcuni, sono state protagoniste di mostre personali in mostra a Milano, Carrara, Palermo, Catania, Miami (fuori salone Art Basel). Bio completa sul sito web dell’artista www.domenicopellegrino.com
Nell’isola dalla storia millenaria, dove si sono susseguite innumerevoli civiltà e culture, il “Genio” protegge e racconta la storia di una città accogliente e cosmopolita, Palermo. Il “Genio”, con il suo malinconico lato d’ombra che lo esprime, diviene l’irresolubile mistero che, mai stanchi, i cittadini palermitani continuano da sempre a interrogare, in un percorso tra sacro e profano pervade la rappresentazione della storia della città di Palermo, nella cui rappresentazione il "Genio" , come nume protettore profano, si affianca a Santa Rosalia (Santa protettrice della città) cogestendo la protezione della città.
Posto in linea con la statua del Genio realizzata nel 1778 da Marabitti, il Genio di Pellegrino si colloca all’interno della Serra Tropicale dell’Orto Botanico dell’Università di Palermo. Sono 8 le sculture presenti nella città di Palermo che rappresentano “Il Genio di Palermo”.
Nel realizzare la nuova statua del Genio di Palermo, Pellegrino si è fortemente ispirato al luogo che lo ospiterà. “La mia statua parla di accoglienza e di speranza, guarda al futuro con ottimismo e pone l’accento sulla conoscenza e la cultura che arricchita dalle contaminazioni di diversi popoli. “
Come un dio del mare, la statua al centro della scena si trova seduto su una fontana, la sua armatura riprende alcuni dettagli botanici e architettonici presenti all’Orto. I capelli raccolti che ricordano in alcune ciocche le radici dei ficus secolari, sono sormontati da una corona. Le braccia sorreggono il serpente che si nutre dal suo petto. Il braccio sinistro sorregge la testa del serpente e da sotto sbuca la seconda figura: il futuro, rappresentato da un bambino che riprende i putti giocosi del Serpotta. Il bambino guarda attento il Genio, come se rubasse facendone tesoro la sua conoscenza. Alla destra una Rosalia, bambina, coronata di rose, che lo avvicenderà, che gioca con il cane, simbolo di fedeltà. L’intera scena si colloca su una roccia, che l’artista ha realizzato ispirandosi alla pietra arenaria di una cava siciliana da dove veniva estratto il materiale da costruzione delle parti architettonica di molti palazzi siciliani.
L’opera è stata donata dalla Fondazione Tommaso Dragotto, dedita a progetti di natura culturale e di valorizzazione ambientale.
“Ho voluto donare alla città di Palermo un’opera in grado di esprimere i suoi valori fondanti. Accoglienza, integrazione, uguaglianza non solo si pongono da sempre come codici identificativi dell’habitus cittadino, ma diventano, in questo particolare momento storico, elementi imprescindibili di rinascita sociale e culturale, nel segno di una rinnovata sostenibilità umana.” Dichiara Tommaso Dragotto, presidente dell’omonima Fondazione, e continua: “Ritengo che l’Orto Botanico, sede permanente dell’opera, sia il luogo più indicato per accogliere, nel costante confronto della natura tra tradizione e innovazione, questa straordinaria scultura che l’arte di Domenico Pellegrino ha forgiato in modo così espressivo e potente.”
“L’idea di porre un nuovo Genio di Palermo all’interno dell’orto botanico, luogo dove più che in ogni altro si realizza il fatto che Panormus…. alienos nutrit, nasce dalla volontà di realizzare un percorso immaginario che include tutte le vocazioni della città - mare, architettura, giardino, paesaggio, arte, cultura e ricerca scientifica. Un vero ‘Percorso del Genio’ che dal mare, attraverso la Villa Giulia, con la sua storica valenza pubblica, incontra il Genio di Marabitti, entra all’Orto Botanico attraverso il portone monumentale appena restaurato, incontra il Paride musico di Nunzio Morello e attraverso le architetture della Serra Carolina (1859) raggiunge la Serra Tropicale, dove il nuovo Genio dialogherà con il Genio di Marabitti, sullo sfondo della sede della ricerca scientifica di Unipa” racconta Paolo Inglese, direttore del SiMuA, sistema universitario museale di Ateneo.
Genius Panormi di Domenico Pellegrino.
Scultura policroma. Tecnica: stucco, polvere di marmo di Carrara e resina, pittura con colori a olio e vernici naturali.
Dimensione: 300x300x250 cm (a,l,p). Palermo, Orto Botanico, Serra Tropicale.
Donata dalla Fondazione Tommaso Dragotto
Visitabile tutti i giorni dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 20:00
Orto Botanico di Palermo, Via Lincoln, 2, 90133 PALERMO, Italia
Ingresso 4€ il biglietto singolo e riduzioni per famiglie.
Info e Prenotazioni + 39 091 7489995 dal lunedì a sabato 10.00/15.00
Fondazione Tommaso Dragotto
La Fondazione Tommaso Dragotto, attiva dal 2016, ha come obiettivo la promozione e la valorizzazione della Sicilia attraverso attività culturali ed artistiche che hanno come scopo iniziative di utilità sociale, divulgando la cultura e l’etica d’impresa nell’ideale prosecuzione dei valori perseguiti dal fondatore.
Valorizzazione dell’ambiente, formazione dell’imprenditorialità, recupero e tutela dei beni di valore artistico e storico, cultura manageriale, promozione e tutela del territorio sono le attività principali della Fondazione Tommaso Dragotto
Orto Botanico dell'Università di Palermo
L'Orto Botanico dell'Università di Palermo è una tra le più importanti istituzioni accademiche italiane. Considerato un enorme museo all'aperto, vanta oltre duecentoventicinque anni di attività che gli hanno consentito anche lo studio e la diffusione, in Sicilia, in Europa e in tutto il bacino del Mediterraneo, di innumerevoli specie vegetali, molte originarie delle regioni tropicali e subtropicali. La peculiarità di questo Orto è rappresentata oggi dalla grande varietà di specie ospitate, che ne fanno un luogo ricchissimo di espressioni di flore diverse. Fondato nel 1795.
Domenico Pellegrino
Scultore classe 74, nato a Mazzarino in Sicilia, vive e lavora a Palermo. Ha partecipato alla 58° edizione della Biennale di Venezia all’interno del pad. Nazionale del Bangladesh portando in mostra due opere: i’m the Island e Cosmogonia Mediterranea. La sua produzione artistica è caratterizzata da dettagli iconografici, innesti decorativi, appositamente esasperati o rivisti. La sua Sicilia di luce, realizzata in legno o metallo e luminaria, è diventata una icona contemporanea, un nuovo simbolo dell’accoglienza e simbolo di speranza. Durante il recente lockdown è stata battuta all’asta una versione tricolore dal titolo #restiamouniti, donando 10 mila euro alla racconta fondi organizzata dalla Fondazione Sicilia. Pellegrino crea “Macchine sceniche”. Così vengono definite le installazioni urbane dell’artista, dal critico d’arte Aurelio Pes: ”grandiose opere, progettate per uno spazio molto più ampio di quello teatrale, costituendosi piuttosto come immagine germinante nelle piazze delle città; e, perfino, nei vicoli della miseria e nei covi del degrado.” Le installazioni urbane di Domenico Pellegrino irrompono nella scena, illuminando o colorando un luogo, una piazza o un porto. Tra le ultime: installazione su commissione da Disney Italia per la preview mondiale del film Starwars (dicembre 2019, Milano piazza Duomo); Il faro del Pellegrino, installazione luminosa permanente nella storica palazzina dei “4 Pizzi” della famiglia Florio a Palermo; unico artista italiano alla Biennale Arcipelago Mediterraneo, organizzata dal Comune di Palermo in collaborazione con la Fondazione Merz di Torino e con la "Imago mundi" della collezione Luciano Benetton. Le opere scultoree di Domenico Pellegrino rappresentano i supereroi, si ispirano agli dei greci, e si identificano nell’uomo comune, indossando i colori della sua Sicilia. Spiderman, Capitan America, Catwoman, per citarne alcuni, sono state protagoniste di mostre personali in mostra a Milano, Carrara, Palermo, Catania, Miami (fuori salone Art Basel). Bio completa sul sito web dell’artista www.domenicopellegrino.com
12
luglio 2020
Domenico Pellegrino – Genius Panormi
Dal 12 luglio 2020 al 12 luglio 2021
arte contemporanea
Location
ORTO BOTANICO
Palermo, Via Lincoln, 2a, (Palermo)
Palermo, Via Lincoln, 2a, (Palermo)
Biglietti
Ingresso 4€ il biglietto singolo e riduzioni per famiglie.
Info e Prenotazioni + 39 091 7489995 dal lunedì a sabato 10.00/15.00
Orario di apertura
Visitabile tutti i giorni dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 20:00
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