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Domenico Rossi – (1911-1955)
In un allestimento concepito per nuclei tematici e generi –Autoritratti, Ritratti, Paesaggi, Nature morte, bozzetti per scenografie e decorazioni plastiche, ceramiche, ecc.- la mostra allinea più di cinquanta opere tra tele, pastelli, disegni, sculture provenienti da collezioni pubbliche e private.
Comunicato stampa
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Il Comune di Seriate e l’Associazione ASAV Associazione Seriatese Arti Visive, nel centenario della nascita, celebrano il pittore seriatese DOMENICO ROSSI (1911-1955) con una mostra antologica a cura di Enrico De Pascale. L’esposizione si terrà dal 13 marzo al 4 aprile 2011 presso la Sala “VIRGILIO CARBONARI” del Municipio di Seriate.
In un allestimento concepito per nuclei tematici e generi –Autoritratti, Ritratti, Paesaggi, Nature morte, bozzetti per scenografie e decorazioni plastiche, ceramiche, ecc.- la mostra allinea più di cinquanta opere tra tele, pastelli, disegni, sculture provenienti da collezioni pubbliche e private. Obiettivo dell’iniziativa è celebrare, valorizzare e fare piena luce sulla poliedrica personalità del talentuoso artista, scomparso a soli 44 anni, che fu protagonista di spicco della scena artistica bergamasca nel secondo dopoguerra.
Allievo di Contardo Barbieri all’Accademia Carrara, Rossi fu infaticabile sperimentatore, sensibile alle istanze artistiche nazionali e internazionali, che potè avvicinare e conoscere sia tramite le tre memorabili edizioni del Premio Bergamo (1939-42) che portarono nella città orobica opere e artisti di primissimo piano sia con la diretta partecipazione alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (1948) dove espose una Natura morta di gusto cubo-espressionista.
Rossi ha spaziato dalla pittura alla ceramica alla decorazione murale partecipando a mostre di livello nazionale e realizzando interventi in edifici pubblici e privati (Casa Littoria, Bar Savoia, ex-Cinema Arlecchino, Borsa Merci, Banca Popolare di Bergamo, Palazzo Boschetti Bergamo) spesso in collaborazione con l’amico Erminio Maffioletti. Il suo originale stile pittorico incrocia gli stilemi di un espressionismo visionario dalle forti tinte sociali, prossimo a Mario Sironi e a George Rouault, con un colorismo aggressivo e antinaturalistico di deduzione fauve, tra Vlaminck, Matisse e il gruppo di Corrente. Una più decisa virata verso Cèzanne, Picasso e il neo-cubismo si registra a partire dal 1947-48, in coincidenza con la partecipazione alla Biennale di Venezia: un’edizione memorabile anche per la personale dedicata appunto al grande pittore spagnolo. Nel 1946 prende parte alla prima mostra collettiva di pittura e scultura del primo Gruppo Bergamo - con Otello Bernardi, Mario Cornali, Erminio Maffioletti, Luigi Scarpanti e Alberto Vitali - presso la Galleria Tamanza di Bergamo. Nel 1947 è tra i fondatori, con Mario Cornali, Roberto Algisi ed Erminio Maffioletti del Gruppo «Arte Artigianato Orobico» e lo guida per i primi due anni, poi sostituito dall’imprenditore Luciano Rumi e infine dall’organizzatore di iniziative culturali Nino Zucchelli.
Nel 1951 con il gruppo «Arte Artigianato Orobico», espone ed è premiato alla «Mostra nazionale di Ceramica» di Vicenza, e partecipa alla IX Triennale di Milano (Esposizione Internazionale delle Arti Decorative e Industriali Moderne e dell'Architettura Moderna, nel Palazzo dell'Arte).
Nel 1952 firma il primo statuto del «Gruppo Bergamo», che verrà di fatto costituito nel 1956 dai pittori e scultori bergamaschi Mario Cornali, Egidio Lazzarini, Raffaello e poi anche Orfeo Locatelli, Trento Longaretti, Erminio Maffioletti, Giuseppe Milesi, Rinaldo Pigola, Luigi Scarpanti, Alberto Vitali e in seguito Tilde Poli, Elia Ajolfi e Piero Cattaneo. Muore il 27 marzo 1955 ed è sepolto nella tomba di famiglia presso il Cimitero di Seriate (Bergamo).
Nel 2010 una sua significativa retrospettiva è stata allestita presso la Sede di Bergamo del Credito Bergamasco.
In un allestimento concepito per nuclei tematici e generi –Autoritratti, Ritratti, Paesaggi, Nature morte, bozzetti per scenografie e decorazioni plastiche, ceramiche, ecc.- la mostra allinea più di cinquanta opere tra tele, pastelli, disegni, sculture provenienti da collezioni pubbliche e private. Obiettivo dell’iniziativa è celebrare, valorizzare e fare piena luce sulla poliedrica personalità del talentuoso artista, scomparso a soli 44 anni, che fu protagonista di spicco della scena artistica bergamasca nel secondo dopoguerra.
Allievo di Contardo Barbieri all’Accademia Carrara, Rossi fu infaticabile sperimentatore, sensibile alle istanze artistiche nazionali e internazionali, che potè avvicinare e conoscere sia tramite le tre memorabili edizioni del Premio Bergamo (1939-42) che portarono nella città orobica opere e artisti di primissimo piano sia con la diretta partecipazione alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (1948) dove espose una Natura morta di gusto cubo-espressionista.
Rossi ha spaziato dalla pittura alla ceramica alla decorazione murale partecipando a mostre di livello nazionale e realizzando interventi in edifici pubblici e privati (Casa Littoria, Bar Savoia, ex-Cinema Arlecchino, Borsa Merci, Banca Popolare di Bergamo, Palazzo Boschetti Bergamo) spesso in collaborazione con l’amico Erminio Maffioletti. Il suo originale stile pittorico incrocia gli stilemi di un espressionismo visionario dalle forti tinte sociali, prossimo a Mario Sironi e a George Rouault, con un colorismo aggressivo e antinaturalistico di deduzione fauve, tra Vlaminck, Matisse e il gruppo di Corrente. Una più decisa virata verso Cèzanne, Picasso e il neo-cubismo si registra a partire dal 1947-48, in coincidenza con la partecipazione alla Biennale di Venezia: un’edizione memorabile anche per la personale dedicata appunto al grande pittore spagnolo. Nel 1946 prende parte alla prima mostra collettiva di pittura e scultura del primo Gruppo Bergamo - con Otello Bernardi, Mario Cornali, Erminio Maffioletti, Luigi Scarpanti e Alberto Vitali - presso la Galleria Tamanza di Bergamo. Nel 1947 è tra i fondatori, con Mario Cornali, Roberto Algisi ed Erminio Maffioletti del Gruppo «Arte Artigianato Orobico» e lo guida per i primi due anni, poi sostituito dall’imprenditore Luciano Rumi e infine dall’organizzatore di iniziative culturali Nino Zucchelli.
Nel 1951 con il gruppo «Arte Artigianato Orobico», espone ed è premiato alla «Mostra nazionale di Ceramica» di Vicenza, e partecipa alla IX Triennale di Milano (Esposizione Internazionale delle Arti Decorative e Industriali Moderne e dell'Architettura Moderna, nel Palazzo dell'Arte).
Nel 1952 firma il primo statuto del «Gruppo Bergamo», che verrà di fatto costituito nel 1956 dai pittori e scultori bergamaschi Mario Cornali, Egidio Lazzarini, Raffaello e poi anche Orfeo Locatelli, Trento Longaretti, Erminio Maffioletti, Giuseppe Milesi, Rinaldo Pigola, Luigi Scarpanti, Alberto Vitali e in seguito Tilde Poli, Elia Ajolfi e Piero Cattaneo. Muore il 27 marzo 1955 ed è sepolto nella tomba di famiglia presso il Cimitero di Seriate (Bergamo).
Nel 2010 una sua significativa retrospettiva è stata allestita presso la Sede di Bergamo del Credito Bergamasco.
13
marzo 2011
Domenico Rossi – (1911-1955)
Dal 13 marzo al 04 aprile 2011
arte contemporanea
Location
PALAZZO COMUNALE – Seriate
Seriate, Piazza Angiolo Alebardi, 1, (BERGAMO)
Seriate, Piazza Angiolo Alebardi, 1, (BERGAMO)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato dalle 16 alle 19 - domenica 10,30-12 / 16-19
Vernissage
13 Marzo 2011, presso la Sala “VIRGILIO CARBONARI” del Municipio di Seriate.
Autore
Curatore