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Dominique Lomré – Repeat
mostra del belga Dominique Lomré, con libri d’artista e lavori su carta di grandi dimensioni. La mostra parte dal libro d’artista REPEAT, che rappresenta un’ulteriore tappa del progetto di Eos-Libri d’Artista: venti libri, venti autori a confronto.
Comunicato stampa
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Dominique Lomré è nato a Rocourt in Belgio nel 1957. Già in giovane età mostra curiosità e interesse per l’arte che sviluppa alla “Maison des Jeunes”. Ne dipinge tutte le pareti ad affresco. Ne diventa l’animatore. Mette in scena testi di teatro, a volte come autore e sempre come regista, curandone le scenografie. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Liegi, poi parte per vivere negli Stati Uniti, tra New York e il Maine, avvicinandosi al “Bread and Puppet Theater” di Peter Schumann, e realizza maschere di cartone per una compagnia teatrale americana. Torna in Belgio e crea “l’Atelier Peinture” per un importante Centro per bambini autistici e disabili mentali “La Cité de l’Espoir”, a Verviers, dove lavorerà per alcuni anni. Nel 1985 parte per l’Italia, dedicandosi definitivamente alla sua grande passione e vocazione: la pittura. Lavorerà, con grande rigore e dedizione, nella campagna vicino Roma, fino alla sua scomparsa, il 1 agosto 2014.
La letteratura, l’altra passione, l’altra necessità; leggere: attività quotidiana indispensabile. Andrà via via concentrandosi su poeti e scrittori a lui molto vicini, scegliendo poi dei brani per realizzare un’ottantina di libri d’artista tutti a esemplare unico. Era il suo modo di dare corpo ai testi da lui profondamente amati, di autori quali: Henri Michaux, Antonin Artaud, Samuel Beckett, Michel Butor, Emily Dickinson, Jude Stéfan, Paul Celan, Ghérasim Luca, e i suoi amici Christian Hubin e Patrick Beurard-Valdoye; nonché Dino Campana, ma anche Michelangelo, Baudelaire e, “Les lamentations de Jérémie” cantate nelle “Leçons de Ténèbres” di Marc Antoine Charpentier o Couperin.
Di tutti questi autori, Dominique Lomré ha per anni riscritto a mano in quaderni i passaggi più congeniali alla sua désespérance; come per un libro ideale di meditazione sulla vita, la morte, la sofferenza, l’atto di creare.
Schubert e Bach, Pergolesi, Vivaldi, Haendel, Gesualdo erano altri amici delle sue giornate dipingendo e delle sue serate studiando, facendo diventare proprie le emozioni, di chi prima di lui aveva cercato la luce nel dolore del vivere.
Tutto il suo lavoro pittorico è andato nel tempo svolgendosi con meno colori, con più contegno, più pudore, nella povertà dei materiali. Dai colori accesi è passato ai toni più caldi del mordente noce e delle terre di Siena, il tutto sempre più diluito, in un rifiuto quasi fisiologico di una materia pittorica troppo varia. Arriverà così a un grand dépouillement, ad una tavolozza ridotta al nero, ai grigi e al bianco, usando inchiostro nero-puro e l’acqua che cancella.
La letteratura, l’altra passione, l’altra necessità; leggere: attività quotidiana indispensabile. Andrà via via concentrandosi su poeti e scrittori a lui molto vicini, scegliendo poi dei brani per realizzare un’ottantina di libri d’artista tutti a esemplare unico. Era il suo modo di dare corpo ai testi da lui profondamente amati, di autori quali: Henri Michaux, Antonin Artaud, Samuel Beckett, Michel Butor, Emily Dickinson, Jude Stéfan, Paul Celan, Ghérasim Luca, e i suoi amici Christian Hubin e Patrick Beurard-Valdoye; nonché Dino Campana, ma anche Michelangelo, Baudelaire e, “Les lamentations de Jérémie” cantate nelle “Leçons de Ténèbres” di Marc Antoine Charpentier o Couperin.
Di tutti questi autori, Dominique Lomré ha per anni riscritto a mano in quaderni i passaggi più congeniali alla sua désespérance; come per un libro ideale di meditazione sulla vita, la morte, la sofferenza, l’atto di creare.
Schubert e Bach, Pergolesi, Vivaldi, Haendel, Gesualdo erano altri amici delle sue giornate dipingendo e delle sue serate studiando, facendo diventare proprie le emozioni, di chi prima di lui aveva cercato la luce nel dolore del vivere.
Tutto il suo lavoro pittorico è andato nel tempo svolgendosi con meno colori, con più contegno, più pudore, nella povertà dei materiali. Dai colori accesi è passato ai toni più caldi del mordente noce e delle terre di Siena, il tutto sempre più diluito, in un rifiuto quasi fisiologico di una materia pittorica troppo varia. Arriverà così a un grand dépouillement, ad una tavolozza ridotta al nero, ai grigi e al bianco, usando inchiostro nero-puro e l’acqua che cancella.
18
aprile 2015
Dominique Lomré – Repeat
Dal 18 aprile al 29 maggio 2015
arte contemporanea
Location
STUDIO EOS – LIBRI D’ARTISTA
Roma, Via Saturnia, 55, (Roma)
Roma, Via Saturnia, 55, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì ore 16-19 per appuntamento
Vernissage
18 Aprile 2015, ore 18,00
Autore
Curatore