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Dominique Pinchi – Infuocati
Rotto lo schema “Burriano” pur sermpre decorativo e gratificante, Dominique Pinchi attraverso il velo della materia recupera le “forme” del suo sentimento…non le cose, ma l’anima segreta delle cose. Pinchi spinge oltre l’informale il senso dell’arbitrarietà dell’intervento soggettivo, strutturando l’operazione artistica in funzione liberatrice degli elementi dell’opera.
Nel vederlo così compunto e attento mentre ruba alla natura materia per le sue opere, terra, lava, polvere di ferro, lo pietra, lo si pensa un alchimista che cerca con puntiglio di svelare il segreto della pietra filosofale.
Le sue icone non sono riesumazioni di memorie ma archeologie anacronistiche di miti, religioni e segni cabalistici senza tempo.
Talvolta l’artista erige totem che poco hanno di naturalistico, ma occupano lo spazio come creature, muse, eroi che, nuovi nati vogliono affermare il diritto dell’uomo di creare altre vite che occupano inquiete la banalità del quotidiano. (Vincenzo Eulisse)
Dominique Pinchi – Infuocati
Venezia, Castello, 3459, (Venezia)