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Don McCullin
In mostra alla Fnac di Milano gli scatti inediti di Don McCullin sulla costruzione del Muro di Berlino
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In mostra alla Fnac di Milano
gli scatti inediti di Don McCullin
sulla costruzione del Muro di Berlino
A 50 anni dalla costruzione del Muro di Berlino, Fnac presenta 20 scatti inediti del celebre
fotografo Don McCullin, in mostra a Milano dal 9 novembre al 2 dicembre.
Mostra a cura di LUZphoto.
VERNISSAGE DELLA MOSTRA
Mercoledì 9 novembre, ore 18.00
Fnac Milano | Via Torino ang. Via della Palla
Lun-Sab: 9.30-20; Domenica: 10-20
T 02 869541 – www.fnac.it
Ingresso libero e gratuito
In mostra dal 9 novembre al 2 dicembre 2011
Tra il 12 e il 13 agosto 1961 iniziò a Berlino la costruzione del Muro che, fino al 9 novembre 1989,
ha diviso la Germania, cambiando la storia dell’Europa e del mondo. Don McCullin, fotografo inglese divenuto celebre per i suoi reportage di guerra, allora venticinquenne e agli inizi della sua carriera, si trovava a Berlino perché convinto che si stesse per scrivere l’ennesima triste pagina nella storia dell’umanità, e che fosse necessario documentarla. Non era dello stesso parere il The Observer, giornale anglosassone con il quale il giovane Don McCullin collaborava. Anche se ostacolato da tutti,
McCullin si fida del proprio istinto e con questo lavoro vince il suo primo premio giornalistico. Questi scatti, rimasti inediti fino a oggi, costituiscono un documento unico di uno degli eventi più importanti del XX secolo.
Il muro divideva Berlino in due città non comunicanti. La parte Ovest della città viveva rinchiusa in un recinto di cemento, tagliata fuori. Ad Ovest gli abitanti di Berlino e i visitatori di tutto il mondo guardavano
oltre il muro, “dall’altra parte” di quelle pareti grigie coperte di graffiti colorati. Intorno al muro sono morte centinaia di persone, e si sono decisi i destini di intere generazioni.
Don McCullin ricorda:
“[...] quando mi sono sposato ho portato mia moglie a Parigi […]. Mentre eravamo a Parigi vidi una foto di un soldato in uniforme ed elmetto saltare il filo spinato con il suo Kalashnikov. Stava scappando verso l’ovest: compresi immediatamente come stavano le cose. Chiesi a mia moglie “quando saremo di ritorno in Inghilterra, ti dispiacerebbe se andassi a Berlino?
Una volta acquistato un biglietto per Tempelhof, l’aeroporto di Hitler a Berlino, telefonai all’Observer e li misi al corrente delle mie intenzioni. “Non siamo interessati. Non ti commissioniamo il servizio” mi dissero. Spiegai che avevo già acquistato il biglietto e che sarei andato comunque, così, un po’ controvoglia, mi diedero il contatto del loro corrispondente, Patrick O’Donovan, che si trovava in un hotel
a Savignyplatz, nell’area che prima della guerra era del Blue Angel. Fu straordinario. Era come vagare per la Berlino di Christopher Isherwood. Mi incontrai con il corrispondente ma non lavorammo mai insieme. Ci incontravamo la sera e gli raccontavo cosa avevo fotografato durante il giorno. Naturalmente andai in Friedrichstrasse e cominciai subito a lavorare con la mia Rolleicord. Ero dentro la più grande
storia del mondo. Vidi i soldati della Germania Est trapanare le fondamenta e costruire il Muro blocco su blocco.
Gli americani stavano di fronte ai soldati della Germania Est lungo Friedrichstrasse e c’era una tensione enorme. A Berlino sembrava che la guerra fosse finita appena il giorno prima. Si stava trasformando nella Berlino che avrebbe descritto John Le Carré. Guardavo i fotografi internazionali passare oltre. Io ammiravo molto quei professionisti. Ero come un piccolo foto amatore della periferia nord di Londra che
lavorava con la macchina che mia madre aveva recuperato dal banco dei pegni. Ma il destino in qualche modo stava muovendo un’onda particolare, diretta a me. Ero così eccitato. Sentivo di essere nel posto giusto al momento giusto. Avvertivo una sorta di emozione quasi magnetica che mi spingeva verso luoghi straordinari. […] Eravamo quasi alla terza guerra mondiale. All’improvviso tutto era cambiato. Ero a Berlino per il mio pensiero indipendente.[…]
Tornai all’Observer e consegnai le foto. Grazie a quelle foto vinsi un premio giornalistico e l’Observer mi offrì un contratto di 15 ghinee per settimana. […] Era il 1961 ed ero all’inizio di una nuova vita. Avrei passato il resto della mia vita basando la mia professione sul mio istinto. […].
Estratto da Shaped By War (Jonathan Cape, London, 2010)
Il muro spaccò la città e l’Europa in due, per quasi trent’anni. Infine, il 9 novembre 1989 il muro, simbolo della guerra fredda, è caduto. In questa notte e nei giorni seguenti tutta la città si trasformò in festa, gli abitanti di Berlino dell’Est e dell’Ovest e i visitatori di tutto il mondo si abbracciarono. La rivoluzione pacifica aveva superato la divisione. Dalla caduta del muro e dalla successiva unione tedesca, Berlino
ha subito enormi cambiamenti. Le due anime della città si sono fuse insieme, sono stati restaurati i palazzi storici, sono stati creati nuovi distretti ed edifici spettacolari.
La forza attrattiva di Berlino come meta turistica in Europa rimane sempre forte, e molta di questa popolarità è dovuta proprio alla sua particolare storia. Lo scorso anno la città ha superato il record di 20 milioni di pernottamenti. Soprattutto gli italiani amano la capitale tedesca. Secondo le attuali statistiche
da gennaio ad agosto oltre 182.000 italiani hanno pernottato nella metropoli tedesca.
Se avete intenzione di visitare Berlino, il modo ideale per raggiungerla è senz’altro l’aereo. airberlin è una delle compagnie aeree più importanti per quanto riguarda il traffico di passeggeri tra l’Italia e i Paesi di lingua tedesca, Germania, Austria e Svizzera: un posizionamento che consente ad airberlin di
trasportare ogni anno molti passeggeri verso le bellezze e le attrattive di tutto il mondo, prima tra tutte la Germania e la sua capitale. Inoltre, un’ulteriore nota di merito: con un consumo medio di carburante pari 3.6 litri per ogni 100 Passenger-Kilometers nel 2010, airberlin è salita sul podio come la compagnia tedesca più efficiente sotto questo aspetto.
Una volta raggiunta Berlino, la tessera Berlin WelcomeCard è ideale per avventurarsi nella capitale tedesca. Con questa pratica tessera i visitatori possono scoprire in maniera semplice e poco costosa la città. La tessera offre sconti per visitare teatri e musei, ristoranti e caffè, tour della città e locali notturni.
Il biglietto per i mezzi pubblici è disponibile nelle varianti 48 e 72 ore oppure nella variante per 5 giorni. Inoltre lo si può acquistare per Berlino (tariffa per la zona AB) oppure per Berlino, Potsdam e dintorni (tariffa per la zona ABC). Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.visitberlin.de/it.
Mostra realizzata con il contributo di
Ente Nazionale Germanico per il Turismo
www.germany.travel
Airberlin
www.airberlin.com
Visit Berlin
www.visitberlin.de/it
Don McCullin è nato nel 1935 in un sobborgo a nord di Londra. Dopo aver lavorato come fotografo
aereo presso la RAF durante il suo servizio di leva, dal 1964 al 1984 ha lavorato nei conflitti a Cipro, in Congo, Biafra, Vietnam, Cambogia, Bangladesh, El Salvador e in medio oriente, diventando uno dei più importanti fotografi di guerra della storia. E’ l’autore di moltissimi libri, tra cui la sua celebre autobiografia, “comportamento irragionevole” (1990), e la retrospettiva Don McCullin del 2001. Ha vinto per due volte il World Press Photo, nel 1992 divenne il primo fotoreporter ad essere nominato Comandante dell’Impero Britannico.
Negli ultimi anni, oltre al suo lavoro sui paesaggi in Inghilterra e in India, si è concertato sul continente africano, documentando il dramma dell’AIDS in SudAfrica e producendo “Don McCullin in Africa” (2005).
McCullin è stato premiato nel 2006 con il premio Cornell Capa dal Centro Internazionale di Fotografia di New York per il contributo che la sua vita ha rappresentato nella storia della fotografia.
Don McCullin, fotografo dell’agenzia Contact Press è rappresentato in Italia da LUZphoto.
Ufficio Stampa Fnac
Annalisa Bozzano
annalisa.bozzano@fnac.it;
T 02 869541
Valeria Moreschi
valeria.moreschi@fnac.it
T 02 72082213
gli scatti inediti di Don McCullin
sulla costruzione del Muro di Berlino
A 50 anni dalla costruzione del Muro di Berlino, Fnac presenta 20 scatti inediti del celebre
fotografo Don McCullin, in mostra a Milano dal 9 novembre al 2 dicembre.
Mostra a cura di LUZphoto.
VERNISSAGE DELLA MOSTRA
Mercoledì 9 novembre, ore 18.00
Fnac Milano | Via Torino ang. Via della Palla
Lun-Sab: 9.30-20; Domenica: 10-20
T 02 869541 – www.fnac.it
Ingresso libero e gratuito
In mostra dal 9 novembre al 2 dicembre 2011
Tra il 12 e il 13 agosto 1961 iniziò a Berlino la costruzione del Muro che, fino al 9 novembre 1989,
ha diviso la Germania, cambiando la storia dell’Europa e del mondo. Don McCullin, fotografo inglese divenuto celebre per i suoi reportage di guerra, allora venticinquenne e agli inizi della sua carriera, si trovava a Berlino perché convinto che si stesse per scrivere l’ennesima triste pagina nella storia dell’umanità, e che fosse necessario documentarla. Non era dello stesso parere il The Observer, giornale anglosassone con il quale il giovane Don McCullin collaborava. Anche se ostacolato da tutti,
McCullin si fida del proprio istinto e con questo lavoro vince il suo primo premio giornalistico. Questi scatti, rimasti inediti fino a oggi, costituiscono un documento unico di uno degli eventi più importanti del XX secolo.
Il muro divideva Berlino in due città non comunicanti. La parte Ovest della città viveva rinchiusa in un recinto di cemento, tagliata fuori. Ad Ovest gli abitanti di Berlino e i visitatori di tutto il mondo guardavano
oltre il muro, “dall’altra parte” di quelle pareti grigie coperte di graffiti colorati. Intorno al muro sono morte centinaia di persone, e si sono decisi i destini di intere generazioni.
Don McCullin ricorda:
“[...] quando mi sono sposato ho portato mia moglie a Parigi […]. Mentre eravamo a Parigi vidi una foto di un soldato in uniforme ed elmetto saltare il filo spinato con il suo Kalashnikov. Stava scappando verso l’ovest: compresi immediatamente come stavano le cose. Chiesi a mia moglie “quando saremo di ritorno in Inghilterra, ti dispiacerebbe se andassi a Berlino?
Una volta acquistato un biglietto per Tempelhof, l’aeroporto di Hitler a Berlino, telefonai all’Observer e li misi al corrente delle mie intenzioni. “Non siamo interessati. Non ti commissioniamo il servizio” mi dissero. Spiegai che avevo già acquistato il biglietto e che sarei andato comunque, così, un po’ controvoglia, mi diedero il contatto del loro corrispondente, Patrick O’Donovan, che si trovava in un hotel
a Savignyplatz, nell’area che prima della guerra era del Blue Angel. Fu straordinario. Era come vagare per la Berlino di Christopher Isherwood. Mi incontrai con il corrispondente ma non lavorammo mai insieme. Ci incontravamo la sera e gli raccontavo cosa avevo fotografato durante il giorno. Naturalmente andai in Friedrichstrasse e cominciai subito a lavorare con la mia Rolleicord. Ero dentro la più grande
storia del mondo. Vidi i soldati della Germania Est trapanare le fondamenta e costruire il Muro blocco su blocco.
Gli americani stavano di fronte ai soldati della Germania Est lungo Friedrichstrasse e c’era una tensione enorme. A Berlino sembrava che la guerra fosse finita appena il giorno prima. Si stava trasformando nella Berlino che avrebbe descritto John Le Carré. Guardavo i fotografi internazionali passare oltre. Io ammiravo molto quei professionisti. Ero come un piccolo foto amatore della periferia nord di Londra che
lavorava con la macchina che mia madre aveva recuperato dal banco dei pegni. Ma il destino in qualche modo stava muovendo un’onda particolare, diretta a me. Ero così eccitato. Sentivo di essere nel posto giusto al momento giusto. Avvertivo una sorta di emozione quasi magnetica che mi spingeva verso luoghi straordinari. […] Eravamo quasi alla terza guerra mondiale. All’improvviso tutto era cambiato. Ero a Berlino per il mio pensiero indipendente.[…]
Tornai all’Observer e consegnai le foto. Grazie a quelle foto vinsi un premio giornalistico e l’Observer mi offrì un contratto di 15 ghinee per settimana. […] Era il 1961 ed ero all’inizio di una nuova vita. Avrei passato il resto della mia vita basando la mia professione sul mio istinto. […].
Estratto da Shaped By War (Jonathan Cape, London, 2010)
Il muro spaccò la città e l’Europa in due, per quasi trent’anni. Infine, il 9 novembre 1989 il muro, simbolo della guerra fredda, è caduto. In questa notte e nei giorni seguenti tutta la città si trasformò in festa, gli abitanti di Berlino dell’Est e dell’Ovest e i visitatori di tutto il mondo si abbracciarono. La rivoluzione pacifica aveva superato la divisione. Dalla caduta del muro e dalla successiva unione tedesca, Berlino
ha subito enormi cambiamenti. Le due anime della città si sono fuse insieme, sono stati restaurati i palazzi storici, sono stati creati nuovi distretti ed edifici spettacolari.
La forza attrattiva di Berlino come meta turistica in Europa rimane sempre forte, e molta di questa popolarità è dovuta proprio alla sua particolare storia. Lo scorso anno la città ha superato il record di 20 milioni di pernottamenti. Soprattutto gli italiani amano la capitale tedesca. Secondo le attuali statistiche
da gennaio ad agosto oltre 182.000 italiani hanno pernottato nella metropoli tedesca.
Se avete intenzione di visitare Berlino, il modo ideale per raggiungerla è senz’altro l’aereo. airberlin è una delle compagnie aeree più importanti per quanto riguarda il traffico di passeggeri tra l’Italia e i Paesi di lingua tedesca, Germania, Austria e Svizzera: un posizionamento che consente ad airberlin di
trasportare ogni anno molti passeggeri verso le bellezze e le attrattive di tutto il mondo, prima tra tutte la Germania e la sua capitale. Inoltre, un’ulteriore nota di merito: con un consumo medio di carburante pari 3.6 litri per ogni 100 Passenger-Kilometers nel 2010, airberlin è salita sul podio come la compagnia tedesca più efficiente sotto questo aspetto.
Una volta raggiunta Berlino, la tessera Berlin WelcomeCard è ideale per avventurarsi nella capitale tedesca. Con questa pratica tessera i visitatori possono scoprire in maniera semplice e poco costosa la città. La tessera offre sconti per visitare teatri e musei, ristoranti e caffè, tour della città e locali notturni.
Il biglietto per i mezzi pubblici è disponibile nelle varianti 48 e 72 ore oppure nella variante per 5 giorni. Inoltre lo si può acquistare per Berlino (tariffa per la zona AB) oppure per Berlino, Potsdam e dintorni (tariffa per la zona ABC). Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.visitberlin.de/it.
Mostra realizzata con il contributo di
Ente Nazionale Germanico per il Turismo
www.germany.travel
Airberlin
www.airberlin.com
Visit Berlin
www.visitberlin.de/it
Don McCullin è nato nel 1935 in un sobborgo a nord di Londra. Dopo aver lavorato come fotografo
aereo presso la RAF durante il suo servizio di leva, dal 1964 al 1984 ha lavorato nei conflitti a Cipro, in Congo, Biafra, Vietnam, Cambogia, Bangladesh, El Salvador e in medio oriente, diventando uno dei più importanti fotografi di guerra della storia. E’ l’autore di moltissimi libri, tra cui la sua celebre autobiografia, “comportamento irragionevole” (1990), e la retrospettiva Don McCullin del 2001. Ha vinto per due volte il World Press Photo, nel 1992 divenne il primo fotoreporter ad essere nominato Comandante dell’Impero Britannico.
Negli ultimi anni, oltre al suo lavoro sui paesaggi in Inghilterra e in India, si è concertato sul continente africano, documentando il dramma dell’AIDS in SudAfrica e producendo “Don McCullin in Africa” (2005).
McCullin è stato premiato nel 2006 con il premio Cornell Capa dal Centro Internazionale di Fotografia di New York per il contributo che la sua vita ha rappresentato nella storia della fotografia.
Don McCullin, fotografo dell’agenzia Contact Press è rappresentato in Italia da LUZphoto.
Ufficio Stampa Fnac
Annalisa Bozzano
annalisa.bozzano@fnac.it;
T 02 869541
Valeria Moreschi
valeria.moreschi@fnac.it
T 02 72082213
09
novembre 2011
Don McCullin
Dal 09 novembre al 02 dicembre 2011
fotografia
Location
FNAC
Milano, Via Torino, (Milano)
Milano, Via Torino, (Milano)
Orario di apertura
Lun-Sab: 9.30-20; Domenica: 10-20
Vernissage
9 Novembre 2011, ore 18
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