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Donald Urquhart – Facing Women
Nella sua prima personale italiana, l’artista presenta 23 disegni ed un dipinto “A Table of Some Periodic Elements in Life”. Gli elementi di questa tavola periodica appartengono all’universo femminile, filo conduttore della sua produzione in tutti i suoi aspetti, siano essi affascinati o disperati.
Comunicato stampa
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Donald Urquhart
Facing Women
14 marzo – 9 maggio 2009
Sabato, 14 marzo 2009, alle ore 19.00, la Galleria S.A.L.E.S. inaugura la prima personale italiana di Donald Urquhart (Dumfries, Scozia, 1963), Facing Women.
I lavori presentati in mostra - ventitre disegni che rimandano ai cartoon e un dipinto – hanno come filo conduttore la rappresentazione, a volte amorevole a volte crudele, del mondo femminile, ritraendo il temperamento affascinante e al contempo disperato delle donne.
Le eroine di Urquhart perdono i sensi nel vino bianco (White White Wine) o creano inquietanti pozioni magiche (Spell) i cui ingredienti, “furious hot”, sono lanciati contro il viso del malcapitato di turno. Sono riluttanti nel confrontarsi con la spiacevole realtà dell’invecchiamento e della decadenza (Face Facts), quanto nel confrontarsi con la propria immagine riflessa in uno specchio (Women Facing Mirror). Il dipinto A Table of Some Periodic Elements in Life, è una sorta di tavola sinottica contenente i vari elementi che appartengono al sesso debole: “scarpe strette”, “pene d’amore”, “divertimento”, e che mostrano la doppia natura delle donne: uno sguardo accigliato nasconde un sorriso malizioso e, dove il dolore indugia, spesso indugia anche il piacere... Le sue donne sono autentiche, specialmente quando sono uomini dalla sessualità ambivalente.
I disegni di Urquhart sono memorie di un intenso passato. Nel 1984 l’artista si trasferisce a Londra, dove stabilisce un rapporto di amicizia e di stretta collaborazione con Leigh Bowery, unendosi presto alla scena drag-performance di cui Bowery e la sua cerchia sono stati i veri pionieri. La maggior parte dei suoi lavori nasce come flyer per il nightclub ‘The Beautiful Bend’, un tour-de-force creativo che l’artista gestisce negli anni Novanta con Sheila Tequila e Dj Harvey. Il club diviene in breve tempo un luogo di ritrovo per artisti, ma non solo, tutti con lo stesso bisogno di esprimere la propria creatività attraverso eccessi e travestimenti che trovano libero sfogo nelle serate dai temi surreali.
L’estetica di Urquhart si ispira a un background culturale ricco e stravagante, motivi storici si fondono con l’iconografia queer. Bette Davis, Judy Garland e matrone dell’epoca edoardiana animano le sue carte in bianco e nero. L’artista mostra un particolare interesse nelle strane storie celate dietro a popolari e isolate bellezze. Le sue figure trasmettono un comune senso di solitudine. Urquhart attinge all’immaginario dello star system hollywoodiano dei decenni passati, a quel divismo ormai scomparso ma popolato da personalità leggendarie, splendide e tragiche le cui vite erano costellate da scandali, pettegolezzi, amori e suicidi.
Un humour linguistico tagliente accompagna tutte le immagini; sarcasmo, ironia e ritmo danno vita ai suoi personaggi e, tramite l’esagerazione e l’artificio, emozioni intricate e limiti sociali sono svelati.
Per citare l’arista, “...il mio lavoro è sul glamour, il dramma, la melanconia, le cattiverie, il vetriolo, l’umanità e l’ilarità...”
La mostra è aperta al pubblico dal martedì al sabato dalle 15:30 alle 19:30 o su appuntamento
Facing Women
14 marzo – 9 maggio 2009
Sabato, 14 marzo 2009, alle ore 19.00, la Galleria S.A.L.E.S. inaugura la prima personale italiana di Donald Urquhart (Dumfries, Scozia, 1963), Facing Women.
I lavori presentati in mostra - ventitre disegni che rimandano ai cartoon e un dipinto – hanno come filo conduttore la rappresentazione, a volte amorevole a volte crudele, del mondo femminile, ritraendo il temperamento affascinante e al contempo disperato delle donne.
Le eroine di Urquhart perdono i sensi nel vino bianco (White White Wine) o creano inquietanti pozioni magiche (Spell) i cui ingredienti, “furious hot”, sono lanciati contro il viso del malcapitato di turno. Sono riluttanti nel confrontarsi con la spiacevole realtà dell’invecchiamento e della decadenza (Face Facts), quanto nel confrontarsi con la propria immagine riflessa in uno specchio (Women Facing Mirror). Il dipinto A Table of Some Periodic Elements in Life, è una sorta di tavola sinottica contenente i vari elementi che appartengono al sesso debole: “scarpe strette”, “pene d’amore”, “divertimento”, e che mostrano la doppia natura delle donne: uno sguardo accigliato nasconde un sorriso malizioso e, dove il dolore indugia, spesso indugia anche il piacere... Le sue donne sono autentiche, specialmente quando sono uomini dalla sessualità ambivalente.
I disegni di Urquhart sono memorie di un intenso passato. Nel 1984 l’artista si trasferisce a Londra, dove stabilisce un rapporto di amicizia e di stretta collaborazione con Leigh Bowery, unendosi presto alla scena drag-performance di cui Bowery e la sua cerchia sono stati i veri pionieri. La maggior parte dei suoi lavori nasce come flyer per il nightclub ‘The Beautiful Bend’, un tour-de-force creativo che l’artista gestisce negli anni Novanta con Sheila Tequila e Dj Harvey. Il club diviene in breve tempo un luogo di ritrovo per artisti, ma non solo, tutti con lo stesso bisogno di esprimere la propria creatività attraverso eccessi e travestimenti che trovano libero sfogo nelle serate dai temi surreali.
L’estetica di Urquhart si ispira a un background culturale ricco e stravagante, motivi storici si fondono con l’iconografia queer. Bette Davis, Judy Garland e matrone dell’epoca edoardiana animano le sue carte in bianco e nero. L’artista mostra un particolare interesse nelle strane storie celate dietro a popolari e isolate bellezze. Le sue figure trasmettono un comune senso di solitudine. Urquhart attinge all’immaginario dello star system hollywoodiano dei decenni passati, a quel divismo ormai scomparso ma popolato da personalità leggendarie, splendide e tragiche le cui vite erano costellate da scandali, pettegolezzi, amori e suicidi.
Un humour linguistico tagliente accompagna tutte le immagini; sarcasmo, ironia e ritmo danno vita ai suoi personaggi e, tramite l’esagerazione e l’artificio, emozioni intricate e limiti sociali sono svelati.
Per citare l’arista, “...il mio lavoro è sul glamour, il dramma, la melanconia, le cattiverie, il vetriolo, l’umanità e l’ilarità...”
La mostra è aperta al pubblico dal martedì al sabato dalle 15:30 alle 19:30 o su appuntamento
14
marzo 2009
Donald Urquhart – Facing Women
Dal 14 marzo al 09 maggio 2009
arte contemporanea
Location
STUDIO SALES DI NORBERTO RUGGERI
Roma, Piazza Dante, 2, (Roma)
Roma, Piazza Dante, 2, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15.30 - 19.30
Vernissage
14 Marzo 2009, ore 19.00
Autore