Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Doni a Ca’ Pesaro
La Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, recentemente restaurata e riaperta con un nuovo allestimento, presenta ora le più recenti acquisizioni, con due piccole e preziose mostre, curate da Flavia Scotton.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Per la Morte di Otello. Omaggio a Pompeo Marino Molmenti (1819-1894)
Primo piano, sala 10, 5 giugno - 30 agosto 2004
Terza dimensione. Sculture di
Natalino Andolfatto, Lee Babel, Mirella Bentivoglio, Federico Bonaldi, Fernando Botero, Pino Castagna, Candido Fior, Pino Guzzonato, Toni Lucarda, Michael Noble, Pompeo Pianezzola, Giuseppe Romanelli, Marta Sammartini, Alessio Tasca, Mino Trafeli
Piano Terra, 5 giugno - 4 luglio 2004
La prima mostra è un omaggio a Pompeo Marino Molmenti (1819 – 1984), interprete tra i più grandi della pittura veneziana del secondo Ottocento, maestro nel senso più pregnante del termine della generazione di Favretto, Nono, Fragiacomo, Laurenti.
La Venice Foundation ha recentemente acquisito per Ca’ Pesaro due preziosissime tele dell’artista, preparatorie al grande dipinto capesarino (cm 244 x 430) su La morte di Otello , rientrato a Ca’ Pesaro dalle Sale Apollinee del Teatro La Fenice dove è stato esposto in occasione della riapertura del Teatro, che hanno suggerito e consentito la realizzazione della mostra.
Il dipinto, commissionato dai banchieri veneziani Papadopoli nel 1866, ebbe tempi lunghissimi d’esecuzione, al punto che fu esposto a Venezia solo nel 1879, quand’ era già “famoso” e fu anch’esso acquisito da Ca’ Pesaro nel 1924 per mezzo di una donazione (della Banca Commerciale Italiana).
La mostra prevede, oltre a queste tre opere, anche tre studi sull’Otello conservati in museo, a suo tempo donati dallo storico veneziano Gherardo Pompeo Molmenti, nipote dell’artista e due ritratti femminili a cui s’aggiunge l’inedito Ritratto dello zio Ferrari , anche questo donato il mese scorso da Venice Foundation.
Nove opere in tutto: un piccolo omaggio a un grande interprete della pittura veneziana dell’Ottocento.
La seconda mostra presenta, nell’androne monumentale del museo, opere donate dagli artisti o dai loro eredi che vanno a incrementare la ricca raccolta di capolavori di scultura italiana e straniera provenienti dalle Biennali storiche (Rodin, Klinger, Minne, Medardo Rosso, Arturo Martini) o da grandi donazioni come quella di Adolfo Wildt.
Della notevole donazione Lucarda da parte dei famigliari saranno esposti alcuni ritratti in terracotta policroma che hanno reso celebre lo scultore veneziano negli anni ’30 e ’40; di Marta Sammartini sarà presentata l’opera più importante, esposta alla Biennale del 1938; di Giuseppe Romanelli vedremo la Bagnante, 1954. E sarà finalmente rappresentata la stagione degli scultori ceramisti veneti che si sono affermati al Padiglione Venezia della Biennale a partire dagli anni ’50: da Alessio Tascaa a Pompeo Pianezzola, da Federico Bonaldi a Candido Fior, a cui si aggiunge l’esperienza di Lee Babel fra Germania e Italia.
Anche il toscano Mino Trafeli, noto per i suoi interventi sul territorio - oltre che per la mostra personale “Ulisse” alla Biennale veneziana del 1995 - ha accolto la richiesta del museo donando un lavoro in marmo degli anni ’80. Del vicentino Pino Guzzonato e della romana Mirella Bentivoglio, artisti impegnati sul confine tra scultura e performance, saranno esposte due opere recenti. Pino Castagna donerà il modello del Monumento alla Shoah di Gerusalemme.
La mostra si costituisce come un omaggio a chi ha donato e un invito per il futuro e si affianca al progetto, che andrà in porto entro l’anno, di pubblicazione del catalogo generale della scultura della Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, a cura della conservatrice Flavia Scotton.
Primo piano, sala 10, 5 giugno - 30 agosto 2004
Terza dimensione. Sculture di
Natalino Andolfatto, Lee Babel, Mirella Bentivoglio, Federico Bonaldi, Fernando Botero, Pino Castagna, Candido Fior, Pino Guzzonato, Toni Lucarda, Michael Noble, Pompeo Pianezzola, Giuseppe Romanelli, Marta Sammartini, Alessio Tasca, Mino Trafeli
Piano Terra, 5 giugno - 4 luglio 2004
La prima mostra è un omaggio a Pompeo Marino Molmenti (1819 – 1984), interprete tra i più grandi della pittura veneziana del secondo Ottocento, maestro nel senso più pregnante del termine della generazione di Favretto, Nono, Fragiacomo, Laurenti.
La Venice Foundation ha recentemente acquisito per Ca’ Pesaro due preziosissime tele dell’artista, preparatorie al grande dipinto capesarino (cm 244 x 430) su La morte di Otello , rientrato a Ca’ Pesaro dalle Sale Apollinee del Teatro La Fenice dove è stato esposto in occasione della riapertura del Teatro, che hanno suggerito e consentito la realizzazione della mostra.
Il dipinto, commissionato dai banchieri veneziani Papadopoli nel 1866, ebbe tempi lunghissimi d’esecuzione, al punto che fu esposto a Venezia solo nel 1879, quand’ era già “famoso” e fu anch’esso acquisito da Ca’ Pesaro nel 1924 per mezzo di una donazione (della Banca Commerciale Italiana).
La mostra prevede, oltre a queste tre opere, anche tre studi sull’Otello conservati in museo, a suo tempo donati dallo storico veneziano Gherardo Pompeo Molmenti, nipote dell’artista e due ritratti femminili a cui s’aggiunge l’inedito Ritratto dello zio Ferrari , anche questo donato il mese scorso da Venice Foundation.
Nove opere in tutto: un piccolo omaggio a un grande interprete della pittura veneziana dell’Ottocento.
La seconda mostra presenta, nell’androne monumentale del museo, opere donate dagli artisti o dai loro eredi che vanno a incrementare la ricca raccolta di capolavori di scultura italiana e straniera provenienti dalle Biennali storiche (Rodin, Klinger, Minne, Medardo Rosso, Arturo Martini) o da grandi donazioni come quella di Adolfo Wildt.
Della notevole donazione Lucarda da parte dei famigliari saranno esposti alcuni ritratti in terracotta policroma che hanno reso celebre lo scultore veneziano negli anni ’30 e ’40; di Marta Sammartini sarà presentata l’opera più importante, esposta alla Biennale del 1938; di Giuseppe Romanelli vedremo la Bagnante, 1954. E sarà finalmente rappresentata la stagione degli scultori ceramisti veneti che si sono affermati al Padiglione Venezia della Biennale a partire dagli anni ’50: da Alessio Tascaa a Pompeo Pianezzola, da Federico Bonaldi a Candido Fior, a cui si aggiunge l’esperienza di Lee Babel fra Germania e Italia.
Anche il toscano Mino Trafeli, noto per i suoi interventi sul territorio - oltre che per la mostra personale “Ulisse” alla Biennale veneziana del 1995 - ha accolto la richiesta del museo donando un lavoro in marmo degli anni ’80. Del vicentino Pino Guzzonato e della romana Mirella Bentivoglio, artisti impegnati sul confine tra scultura e performance, saranno esposte due opere recenti. Pino Castagna donerà il modello del Monumento alla Shoah di Gerusalemme.
La mostra si costituisce come un omaggio a chi ha donato e un invito per il futuro e si affianca al progetto, che andrà in porto entro l’anno, di pubblicazione del catalogo generale della scultura della Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, a cura della conservatrice Flavia Scotton.
05
giugno 2004
Doni a Ca’ Pesaro
Dal 05 giugno al 30 agosto 2004
Location
GALLERIA INTERNAZIONALE D’ARTE MODERNA DI CA’ PESARO
Venezia, Santa Croce, 2076, (Venezia)
Venezia, Santa Croce, 2076, (Venezia)
Orario di apertura
10 /18 lunedì chiuso
Vernissage
5 Giugno 2004, ore 12