Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Donia Maaoui – Lola The Rebel
Al Lu.C.C.A. Lounge e Underground la prima personale dell’artista belga-tunisina incentrata sulla condizione femminile nei paesi arabi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
DONIA MAAOUI. LOLA THE REBEL
Personale dell’artista belgo-tunisina nel Lu.C.C.A. Lounge e Underground
La condizione femminile nei paesi arabi è il tema portante della mostra
personale “Donia Maaoui. Lola The Rebel”, curata da Maurizio Vanni, che
apre i battenti venerdì 29 giugno 2012 nel Lu.C.C.A. Lounge e Underground,
e con cui Donia Maaoui dà il via alla propria carriera espositiva. Architetto e artista
belgo-tunisina, Donia si dedica alla scultura da circa dieci anni. I suoi lavori hanno
come protagonista assoluta “Lola”, simbolo per lei della donna libera e rispettata.
Cresciuta in Europa, ma con radici tunisine, Donia Maaoui sente molto forte questo
legame con le sue origini. Ha preso posizione nel caso di Sakineh in Iran, sostiene
la “Rivoluzione del Gelsomino” a Tunisi e fa parte del gruppo “Tutela della condizione
delle donne tunisine”. In particolare, è la situazione delle donne nel mondo arabo che
le interessa analizzare e scandagliare.
Nelle sue opere affronta questo tema, che usa per confrontare e ironizzare con la
situazione delle donne occidentali, attraverso il suo personaggio-archetipo “Lola”
ovvero una ragazza di origine araba che fugge in Occidente per ritrovare la
propria libertà: quella di non portare il velo, di essere, di scegliere, di imparare, di
sbagliare, di comunicare, di ascoltare i propri desideri e il proprio istinto. Da donna
indipendente ed emancipata scopre però che qui la società le impone nuovi codici
estetici per essere accettata: stordita dagli abbagli di una bellezza ad ogni costo,
trasforma il proprio corpo con la chirurgia estetica perdendo la naturale fisionomia e
smarrendo, nuovamente, il proprio essere. Lola è passata da una prigione ad un’altra
e questa volta, probabilmente, sarà ancora più difficile uscirne.
“Donia Maaoui – scrive Vanni – crea questo personaggio attraverso l’utilizzo di una
plastica essenziale, emozionale, dolcemente aspra, teneramente dura che trasmette
stati d’animo per mezzo di una comunicazione posturale sempre più spinta al
massimo delle proprie possibilità. La gabbia con il lucchetto evidenzia una prigione,
materiale e spirituale, che la coinvolgerà in una lotta fisica e psicologica. Nelle
prime sculture è come se Lola assumesse l’aspetto della gabbia stessa: il suo corpo
occupa lo spazio a disposizione, ma rimane frenato, imploso e sigillato. Nelle opere
successive, sempre attraverso lavori a tutto tondo estremamente sintetici, simbolici,
allusivi e fortemente espressivi, Lola inizia a violare la sua prigione, ad assaporare il
piacere della libertà, fino a festeggiare la ritrovata indipendenza mentale e fisica”.
In mostra ci saranno 10 sculture, rigorosamente bianche, colore simbolo per
l’artista della speranza. Per sabato 14 luglio 2012 alle ore 18 è previsto il
vernissage alla presenza dell’artista.
Note biografiche
Donia Maaoui è nata a Bruxelles (Belgio) nel 1967, da madre belga e padre tunisino.
Ha vissuto la sua infanzia a Cartagine per poi stabilirsi in Belgio a Bruxelles. A 17
anni, parallelamente agli studi, lavora come modella e sfila per le più grandi marche
come Dior e Balenciaga. Dopo la laurea in Architettura all’Università di Bruxelles,
inizia a lavorare come architetto a Tunisi. Nel 1997 sposa Michel Boucquillon,
architetto designer, da cui avrà due figlie, Uma e Noa. Nel 2000 si trasferisce con
la famiglia in Italia, a Santa Margherita Ligure. Qui Donia comincerà a dipingere
e a realizzare sculture. Dal 2004 si stabilisce in Toscana, sulle colline di Pozzuolo
(Lucca), dove continua a lavorare alle sue sculture che hanno come tema principale
la condizione della donna araba. Quella nel Lu.C.C.A. Lounge e Underground è la sua
prima mostra personale.
DONIA MAAOUI. LOLA THE REBEL
Lu.C.C.A. Lounge e Underground
29 giugno-12 agosto 2012
Vernissage 14 luglio 2012 ore 18
Da martedì a domenica ore 10-19
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca
tel. +39 0583 571712 Fax +39 0583 950499
www.luccamuseum.com info@luccamuseum.com
Addetta Stampa Lu.C.C.A.
Michela Cicchinè 0583.492180 / 339.2006519 m.cicchine@luccamuseum.com
Personale dell’artista belgo-tunisina nel Lu.C.C.A. Lounge e Underground
La condizione femminile nei paesi arabi è il tema portante della mostra
personale “Donia Maaoui. Lola The Rebel”, curata da Maurizio Vanni, che
apre i battenti venerdì 29 giugno 2012 nel Lu.C.C.A. Lounge e Underground,
e con cui Donia Maaoui dà il via alla propria carriera espositiva. Architetto e artista
belgo-tunisina, Donia si dedica alla scultura da circa dieci anni. I suoi lavori hanno
come protagonista assoluta “Lola”, simbolo per lei della donna libera e rispettata.
Cresciuta in Europa, ma con radici tunisine, Donia Maaoui sente molto forte questo
legame con le sue origini. Ha preso posizione nel caso di Sakineh in Iran, sostiene
la “Rivoluzione del Gelsomino” a Tunisi e fa parte del gruppo “Tutela della condizione
delle donne tunisine”. In particolare, è la situazione delle donne nel mondo arabo che
le interessa analizzare e scandagliare.
Nelle sue opere affronta questo tema, che usa per confrontare e ironizzare con la
situazione delle donne occidentali, attraverso il suo personaggio-archetipo “Lola”
ovvero una ragazza di origine araba che fugge in Occidente per ritrovare la
propria libertà: quella di non portare il velo, di essere, di scegliere, di imparare, di
sbagliare, di comunicare, di ascoltare i propri desideri e il proprio istinto. Da donna
indipendente ed emancipata scopre però che qui la società le impone nuovi codici
estetici per essere accettata: stordita dagli abbagli di una bellezza ad ogni costo,
trasforma il proprio corpo con la chirurgia estetica perdendo la naturale fisionomia e
smarrendo, nuovamente, il proprio essere. Lola è passata da una prigione ad un’altra
e questa volta, probabilmente, sarà ancora più difficile uscirne.
“Donia Maaoui – scrive Vanni – crea questo personaggio attraverso l’utilizzo di una
plastica essenziale, emozionale, dolcemente aspra, teneramente dura che trasmette
stati d’animo per mezzo di una comunicazione posturale sempre più spinta al
massimo delle proprie possibilità. La gabbia con il lucchetto evidenzia una prigione,
materiale e spirituale, che la coinvolgerà in una lotta fisica e psicologica. Nelle
prime sculture è come se Lola assumesse l’aspetto della gabbia stessa: il suo corpo
occupa lo spazio a disposizione, ma rimane frenato, imploso e sigillato. Nelle opere
successive, sempre attraverso lavori a tutto tondo estremamente sintetici, simbolici,
allusivi e fortemente espressivi, Lola inizia a violare la sua prigione, ad assaporare il
piacere della libertà, fino a festeggiare la ritrovata indipendenza mentale e fisica”.
In mostra ci saranno 10 sculture, rigorosamente bianche, colore simbolo per
l’artista della speranza. Per sabato 14 luglio 2012 alle ore 18 è previsto il
vernissage alla presenza dell’artista.
Note biografiche
Donia Maaoui è nata a Bruxelles (Belgio) nel 1967, da madre belga e padre tunisino.
Ha vissuto la sua infanzia a Cartagine per poi stabilirsi in Belgio a Bruxelles. A 17
anni, parallelamente agli studi, lavora come modella e sfila per le più grandi marche
come Dior e Balenciaga. Dopo la laurea in Architettura all’Università di Bruxelles,
inizia a lavorare come architetto a Tunisi. Nel 1997 sposa Michel Boucquillon,
architetto designer, da cui avrà due figlie, Uma e Noa. Nel 2000 si trasferisce con
la famiglia in Italia, a Santa Margherita Ligure. Qui Donia comincerà a dipingere
e a realizzare sculture. Dal 2004 si stabilisce in Toscana, sulle colline di Pozzuolo
(Lucca), dove continua a lavorare alle sue sculture che hanno come tema principale
la condizione della donna araba. Quella nel Lu.C.C.A. Lounge e Underground è la sua
prima mostra personale.
DONIA MAAOUI. LOLA THE REBEL
Lu.C.C.A. Lounge e Underground
29 giugno-12 agosto 2012
Vernissage 14 luglio 2012 ore 18
Da martedì a domenica ore 10-19
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca
tel. +39 0583 571712 Fax +39 0583 950499
www.luccamuseum.com info@luccamuseum.com
Addetta Stampa Lu.C.C.A.
Michela Cicchinè 0583.492180 / 339.2006519 m.cicchine@luccamuseum.com
14
luglio 2012
Donia Maaoui – Lola The Rebel
Dal 14 luglio al 12 agosto 2012
arte contemporanea
Location
LU.C.C.A. – LUCCA CENTER OF CONTEMPORARY ART
Lucca, Via Della Fratta, 36, (Lucca)
Lucca, Via Della Fratta, 36, (Lucca)
Orario di apertura
Da martedì a domenica ore 10-19
Vernissage
14 Luglio 2012, ore 18
Autore
Curatore