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Donna Donne. Uno sguardo sul femminile nell’arte contemporanea
la prima tappa della mostra Donna Donne, dedicata al tema del femminile nella contemporaneità
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Da sabato 8 ottobre 2005 sino a domenica 8 gennaio 2006, l’Italia a Firenze in Palazzo Strozzi ospita la prima tappa della mostra Donna Donne, dedicata al tema del femminile nella contemporaneità.
Promossa da Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Regione Toscana e Firenze Mostre S.p.A., la mostra è un progetto di Art for The World, associazione non profit che dal 1995 si occupa di sostenere e ampliare il patrimonio culturale comune e promuovere, attraverso l’universalità del linguaggio dell’arte, la diffusione dei principi sanciti dalla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo.
L’esposizione è prodotta e realizzata da Art for The World e Firenze Mostre S.p.A. con il contributo della Banca Toscana
Donna Donne è una mostra itinerante d’arte contemporanea a cura di Adelina von Fürstenberg ideata in occasione del decimo anniversario della Dichiarazione di Pechino, che, dopo Firenze, proseguirà a Bruxelles (Palais des Beaux Arts e Tour & Taxis) e a San Paolo (Sesc Pompeia).
I 33 artisti partecipanti, uomini e donne, italiani e provenienti da diverse parti del mondo, propongono una riflessione sulla femminilità sotto forma di dialogo e di confronto e analizzano in vari approcci il ruolo della donna nel mondo contemporaneo.
Le opere in mostra, pitture, sculture, fotografie, video-installazioni, provengono da prestigiose collezioni europee pubbliche e private, nonché dagli artisti stessi.
Il percorso si struttura a partire dalle opere di importanti artisti nati dopo la seconda metà del XX secolo, che riflettono gli aspetti principali della percezione femminile della vita e della creatività. Alle opere di giovani artisti provenienti da diversi continenti è affidato invece il compito di rappresentare le differenti sfaccettature dell’identità femminile puntando sulle problematiche e le prospettive delle donne di oggi.
Il termine “donna” viene quindi utilizzato non in senso stretto, biologico o sessuale. Ciò che la mostra indaga è la donna nella sua proiezione sociale, culturale e politica, e il suo essere rappresentazione simbolica e filosofica di valori fondanti nelle diverse culture e regioni del mondo.
Dopo le grandi trasformazioni del ruolo della donna nella società avvenute nel XX secolo, una grande incertezza permane nei paesi industrializzati, come in quelli in via di sviluppo, su cosa comporti essere donna oggi e su cosa significhi esprimersi in libertà. Come avviene oggi la realizzazione della propria potenzialità per una donna in un paese occidentale, sotto le pressioni familiari, professionali, mediatiche, sociali e sessuali? E questa realizzazione ha un qualche significato nei paesi in via di sviluppo, per quelle donne che, ancora schiave ed oppresse, devono liberarsi prima di tutto dai valori tradizionali e dalla povertà?
Come può una comunità eliminare dalla vita delle donne la paura (di se stesse, dell’uomo, delle altre donne, della solitudine, della povertà, della maternità, ecc.)? Come si adoperano le donne per la loro realizzazione personale? Essere di sesso femminile è un handicap quando le donne vogliono essere libere di crescere?
L’arte, si sa, è in grado di esprimere la realtà in maniera universale, superando ogni barriera culturale. La dirompenza del linguaggio dell’arte contemporanea ha qui il compito di riaffermare che eguaglianza non è sinonimo di uniformità, ma è il risultato di un atteggiamento armonioso nella visione e comprensione del mondo.
In occasione dell’inaugurazione, venerdì 7 ottobre 2005, è prevista una performance di Marcello Maloberti in Piazza Strozzi e un’improvvisazione del coreografo Giorgio Mancini nelle sale della mostra.
Il Catalogo della mostra (29 x 31 cm, 96 pagine, Giunti Editore) raccoglie testi di Adelina von Fürstenberg, curatrice della mostra, nonché fondatrice e Presidente di Art for The World, e di Yorgos Tzirtzilakis, critico d’arte e architettura di Atene, curatore di mostre internazionali ; prevede una selezione di testi di autori vari che accompagnano le immagini del catalogo, raccolte da Elisabetta Galasso, Direttrice NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, Milano. Il catalogo contiene inoltre più di 66 pagine dedicate agli artisti con i lavori in mostra e le relative schede biografiche.
Il Saggio
Sempre in collegamento con la mostra, l’editore Giunti pubblica il volume “Il Femminile nella storia dell’Arte” di Fulvio Salvadori. Il filosofo scrittore di Empoli analizza il tema del femminile intendendo quel carattere, intimamente allacciato alla propria controparte del maschile, che fa parte dell'anima di ciascun essere umano, sia esso maschio o femmina. Gustav Jung ad esempio ha chiamato questo duplice carattere animus ed anima, e gli antichi cinesi con il nome di Yin e Yang.
Il convegno
In concomitanza con l’apertura al pubblico della mostra, e in ideale collegamento ad essa, la Città di Firenze promuove un Convegno Internazionale (sabato 8 ottobre, Salone dei Cinquecento, Palazzo Vecchio) dal titolo “Diritti proclamati, diritti violati”. Tra gli ospiti della manifestazione il Premio Nobel per l’Economia Amartya Sen, il Premio Nobel per la Pace Shirin Ebani (in attesa di conferma), l’ europarlamentare Luisa Morgantini.
Il Festival dei Popoli
Durante tutti i tre mesi della mostra, il Festival dei Popoli presenterà quotidianamente a Palazzo Strozzi una rassegna di film e di documentari di cineasti internazionali, dedicata alle grandi tematiche del “femminile”. Fondato nel 1959, il Festival dei Popoli è ancora oggi l’unica istituzione italiana ad occuparsi principalmente di film di documentazione sociale.
Promossa da Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Regione Toscana e Firenze Mostre S.p.A., la mostra è un progetto di Art for The World, associazione non profit che dal 1995 si occupa di sostenere e ampliare il patrimonio culturale comune e promuovere, attraverso l’universalità del linguaggio dell’arte, la diffusione dei principi sanciti dalla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo.
L’esposizione è prodotta e realizzata da Art for The World e Firenze Mostre S.p.A. con il contributo della Banca Toscana
Donna Donne è una mostra itinerante d’arte contemporanea a cura di Adelina von Fürstenberg ideata in occasione del decimo anniversario della Dichiarazione di Pechino, che, dopo Firenze, proseguirà a Bruxelles (Palais des Beaux Arts e Tour & Taxis) e a San Paolo (Sesc Pompeia).
I 33 artisti partecipanti, uomini e donne, italiani e provenienti da diverse parti del mondo, propongono una riflessione sulla femminilità sotto forma di dialogo e di confronto e analizzano in vari approcci il ruolo della donna nel mondo contemporaneo.
Le opere in mostra, pitture, sculture, fotografie, video-installazioni, provengono da prestigiose collezioni europee pubbliche e private, nonché dagli artisti stessi.
Il percorso si struttura a partire dalle opere di importanti artisti nati dopo la seconda metà del XX secolo, che riflettono gli aspetti principali della percezione femminile della vita e della creatività. Alle opere di giovani artisti provenienti da diversi continenti è affidato invece il compito di rappresentare le differenti sfaccettature dell’identità femminile puntando sulle problematiche e le prospettive delle donne di oggi.
Il termine “donna” viene quindi utilizzato non in senso stretto, biologico o sessuale. Ciò che la mostra indaga è la donna nella sua proiezione sociale, culturale e politica, e il suo essere rappresentazione simbolica e filosofica di valori fondanti nelle diverse culture e regioni del mondo.
Dopo le grandi trasformazioni del ruolo della donna nella società avvenute nel XX secolo, una grande incertezza permane nei paesi industrializzati, come in quelli in via di sviluppo, su cosa comporti essere donna oggi e su cosa significhi esprimersi in libertà. Come avviene oggi la realizzazione della propria potenzialità per una donna in un paese occidentale, sotto le pressioni familiari, professionali, mediatiche, sociali e sessuali? E questa realizzazione ha un qualche significato nei paesi in via di sviluppo, per quelle donne che, ancora schiave ed oppresse, devono liberarsi prima di tutto dai valori tradizionali e dalla povertà?
Come può una comunità eliminare dalla vita delle donne la paura (di se stesse, dell’uomo, delle altre donne, della solitudine, della povertà, della maternità, ecc.)? Come si adoperano le donne per la loro realizzazione personale? Essere di sesso femminile è un handicap quando le donne vogliono essere libere di crescere?
L’arte, si sa, è in grado di esprimere la realtà in maniera universale, superando ogni barriera culturale. La dirompenza del linguaggio dell’arte contemporanea ha qui il compito di riaffermare che eguaglianza non è sinonimo di uniformità, ma è il risultato di un atteggiamento armonioso nella visione e comprensione del mondo.
In occasione dell’inaugurazione, venerdì 7 ottobre 2005, è prevista una performance di Marcello Maloberti in Piazza Strozzi e un’improvvisazione del coreografo Giorgio Mancini nelle sale della mostra.
Il Catalogo della mostra (29 x 31 cm, 96 pagine, Giunti Editore) raccoglie testi di Adelina von Fürstenberg, curatrice della mostra, nonché fondatrice e Presidente di Art for The World, e di Yorgos Tzirtzilakis, critico d’arte e architettura di Atene, curatore di mostre internazionali ; prevede una selezione di testi di autori vari che accompagnano le immagini del catalogo, raccolte da Elisabetta Galasso, Direttrice NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, Milano. Il catalogo contiene inoltre più di 66 pagine dedicate agli artisti con i lavori in mostra e le relative schede biografiche.
Il Saggio
Sempre in collegamento con la mostra, l’editore Giunti pubblica il volume “Il Femminile nella storia dell’Arte” di Fulvio Salvadori. Il filosofo scrittore di Empoli analizza il tema del femminile intendendo quel carattere, intimamente allacciato alla propria controparte del maschile, che fa parte dell'anima di ciascun essere umano, sia esso maschio o femmina. Gustav Jung ad esempio ha chiamato questo duplice carattere animus ed anima, e gli antichi cinesi con il nome di Yin e Yang.
Il convegno
In concomitanza con l’apertura al pubblico della mostra, e in ideale collegamento ad essa, la Città di Firenze promuove un Convegno Internazionale (sabato 8 ottobre, Salone dei Cinquecento, Palazzo Vecchio) dal titolo “Diritti proclamati, diritti violati”. Tra gli ospiti della manifestazione il Premio Nobel per l’Economia Amartya Sen, il Premio Nobel per la Pace Shirin Ebani (in attesa di conferma), l’ europarlamentare Luisa Morgantini.
Il Festival dei Popoli
Durante tutti i tre mesi della mostra, il Festival dei Popoli presenterà quotidianamente a Palazzo Strozzi una rassegna di film e di documentari di cineasti internazionali, dedicata alle grandi tematiche del “femminile”. Fondato nel 1959, il Festival dei Popoli è ancora oggi l’unica istituzione italiana ad occuparsi principalmente di film di documentazione sociale.
07
ottobre 2005
Donna Donne. Uno sguardo sul femminile nell’arte contemporanea
Dal 07 ottobre 2005 all'otto gennaio 2006
arte contemporanea
Location
PALAZZO STROZZI
Firenze, Piazza Degli Strozzi, 1, (Firenze)
Firenze, Piazza Degli Strozzi, 1, (Firenze)
Orario di apertura
tutti i giorni 10-19
Vernissage
7 Ottobre 2005, ore 19
Sito web
www.donnadonnepalazzostrozzi.it
Editore
GIUNTI
Ufficio stampa
BONDARDO
Ufficio stampa
CSC SIGMA
Autore
Curatore