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Donne allo specchio
Collettiva di artisti storici e contemporanei dedicati al tema della donna vista nelle varie sfaccettature sia visive che psicologiche.
Comunicato stampa
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Questa mostra intende fornire una visione della donna nella sua intima complessità secondo prospettive che attingono alla più stretta contemporaneità così come ad un recente passato sia pur ispirato da un richiamo ai grandi maestri.
Un quadro quindi variegato composto dalle differenti tonalità espressive degli artisti coinvolti che concorrono a toccare un po' tutte le corde della sensibilità della donna.
La dimensione lirica e sottilmente malinconica è rappresentata dalla delicata espressività di Ernesto Treccani che con semplici tratti sapienti riesce a cogliere tutto il mistero della interiorità femminile.
Antonio Bueno delinea di questa tematica una essenza in bilico tra richiami ancestrali di natura metafisica e una naturalità aspra e sofferta, uno straordinario connubio tra visionarietà e adesione alla lezione dei classici.
In Giampietro Maggi la figura femminile si connota di suggestioni alla Cezanne pur con accenti di forte cromatura espressiva che rapportano la tradizione accademica al presente.
L'opera esposta di Salvatore Fiume fa emergere della donna una prorompente energia dal sapore mediterraneo, sintesi tra potenza espressiva delle cromie e sapienza intellettiva delle forme, tipica di questo poliedrico maestro.
Con Vittorio Maria di Carlo l'esperienza neo-cubista si stempera in un gioco di riquadri dai toni armonici ed equilibrati che della figura femminile restuiscono una idea di serena e giocosa apertura alla vita.
Dimensioni che ritroviamo anche nelle opere di Gero Urso in cui l'apparente ingenuità del naif si arricchisce di sfumature cariche di sottile humor che trovano corollario in un contesto scenografico riportato alla stretta attualità indagata con occhio acuto e disincantato.
La donna di Giovanni Pedrazzini è invece una creatura inquietante dai contorni enigmatici e quasi ieratici. Aspetti che vengono risaltati sia dalle dissonanze cromatiche sia dalla ricercata conflittualità delle forme che concorrono a delineare il soggetto nella sua suggestiva identità.
In Adriana Bevacqua la figura femminile vive della propria aderenza alla realtà metropolitana illustrata con un realismo schietto senza compromessi che lascia emergere un impegno ad affrontare con coraggio le sfide del presente.
La complessità prospettica, in senso psicologico oltre che strettamente visivo, è un tema caratterizzante le opere di Paolo Avanzi. Le sue donne sono un po' tutte donne riflesse in uno specchio; specchio che ne deforma l'immagine lasciandone intuire espressioni che nella quotidianità restano latenti.
E lo specchio è la metafora che riepiloga i punti di vista degli artisti di questa mostra, a evidenziare che solo grazie ad un filtro interpretativo, corroborato da personalità di spessore, è possibile rappresentare la molteplicità delle suggestioni riflesse dall'universo femminile.
Paolo Avanzi
Un quadro quindi variegato composto dalle differenti tonalità espressive degli artisti coinvolti che concorrono a toccare un po' tutte le corde della sensibilità della donna.
La dimensione lirica e sottilmente malinconica è rappresentata dalla delicata espressività di Ernesto Treccani che con semplici tratti sapienti riesce a cogliere tutto il mistero della interiorità femminile.
Antonio Bueno delinea di questa tematica una essenza in bilico tra richiami ancestrali di natura metafisica e una naturalità aspra e sofferta, uno straordinario connubio tra visionarietà e adesione alla lezione dei classici.
In Giampietro Maggi la figura femminile si connota di suggestioni alla Cezanne pur con accenti di forte cromatura espressiva che rapportano la tradizione accademica al presente.
L'opera esposta di Salvatore Fiume fa emergere della donna una prorompente energia dal sapore mediterraneo, sintesi tra potenza espressiva delle cromie e sapienza intellettiva delle forme, tipica di questo poliedrico maestro.
Con Vittorio Maria di Carlo l'esperienza neo-cubista si stempera in un gioco di riquadri dai toni armonici ed equilibrati che della figura femminile restuiscono una idea di serena e giocosa apertura alla vita.
Dimensioni che ritroviamo anche nelle opere di Gero Urso in cui l'apparente ingenuità del naif si arricchisce di sfumature cariche di sottile humor che trovano corollario in un contesto scenografico riportato alla stretta attualità indagata con occhio acuto e disincantato.
La donna di Giovanni Pedrazzini è invece una creatura inquietante dai contorni enigmatici e quasi ieratici. Aspetti che vengono risaltati sia dalle dissonanze cromatiche sia dalla ricercata conflittualità delle forme che concorrono a delineare il soggetto nella sua suggestiva identità.
In Adriana Bevacqua la figura femminile vive della propria aderenza alla realtà metropolitana illustrata con un realismo schietto senza compromessi che lascia emergere un impegno ad affrontare con coraggio le sfide del presente.
La complessità prospettica, in senso psicologico oltre che strettamente visivo, è un tema caratterizzante le opere di Paolo Avanzi. Le sue donne sono un po' tutte donne riflesse in uno specchio; specchio che ne deforma l'immagine lasciandone intuire espressioni che nella quotidianità restano latenti.
E lo specchio è la metafora che riepiloga i punti di vista degli artisti di questa mostra, a evidenziare che solo grazie ad un filtro interpretativo, corroborato da personalità di spessore, è possibile rappresentare la molteplicità delle suggestioni riflesse dall'universo femminile.
Paolo Avanzi
14
gennaio 2012
Donne allo specchio
Dal 14 al 26 gennaio 2012
arte moderna e contemporanea
Location
ART ACTION
Bresso, Via Dante Alighieri, 15a, (Milano)
Bresso, Via Dante Alighieri, 15a, (Milano)
Orario di apertura
Da lunedì a sabato ore 18.30 - 20.00
Vernissage
14 Gennaio 2012, h 18.30
Autore
Curatore