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Don’t Look Away
Mostra conclusiva per la stagione 2008-2009 del Programma Fine Arts dell’Accademia Britannica diretto da Jacopo Benci
Comunicato stampa
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“Don't Look Away” è la mostra conclusiva per la stagione 2008-2009 del Programma Fine Arts dell’Accademia Britannica, diretto da Jacopo Benci. La mostra presenta nuove opere degli artisti Katie Cuddon, Graham Durward, Celia Hempton, Eddie Peake, David Spero, Amikam Toren, e degli architetti Joseph Bedford e Pierre Gendron. Con l'occasione, verrà pubblicato l’annuale catalogo Fine Arts che raccoglie le opere create da tutti gli artisti e architetti residenti all'Accademia Britannica da settembre 2008 a luglio 2009.
Per ulteriori informazioni, si prega di contattare
Dopo aver conseguito il BA alla Glasgow School of Art nel 2002, Katie Cuddon (Sainsbury Scholar in Sculpture and Drawing, ottobre 2008-settembre 2009) ha conseguito, sempre alla GSA, un Mphil nel 2004, e quindi un MA al Royal College of Art, Londra, nel 2006. Nel 2002 è stata vincitrice del Deutsche Bank Pyramid Award e nel 2005 ha ricevuto il secondo premio al Jerwood Drawing Prize. E’ stata Research Fellow in Scultura alla Newcastle University nel 2007-2008.
“Katie Cuddon viola la privacy del pensiero associativo, ostacolando ed evitando gli svolgimenti riconoscibili, incanalandoli invece in ‘non sequitur’ modestamente perversi. Il suo lavoro spesso gioca su ciò che sappiamo e non sappiamo riguardo a un’immagine o a una sostanza, e orchestra giochi di parole e parodie che nascono da indicazioni errate.” [Sally O'Reilly, 2008]
“I dipinti di Graham Durward incorporano immagini (talvolta elusive) tratte dalla storia (fra cui una serie di opera basate sulla Sindone di Torino), dalla storia dell’arte (fra cui rielaborazioni allucinatorie di iconiche immagini di Edvard Munchm Ingres e Caravaggio), musica (fra cui un memorabile ritratto dell’anticonformista Vivien Stanshall), cinema (Pasolini è un personaggio ricorrente), e da internet (spesso nella forma di ritratti di giovani ‘anonimi’, le cui identità online sono state ‘cancellate’ o mascherate usando strumenti digitali low-tech). I suoi dipinti recenti includono un DJ svenuto o morente; rielaborazioni del Giudizio Universale di Michelangelo; il ritratto di un anonimo giovane realizzato con il suo i-phone; e incenso che brucia. Fondendo interessi e immagini idiosincratici, le melanconiche opere di Durward oscillano fra il regno privato, psicologico del ‘desiderio’, e le arene più pubbliche della rappresentazione e dell’identità”.
Graham Durward (Abbey Fellow in Painting, aprile-giugno 2009) vive e lavora a New York. La sua più recente personale si è tenuta nel febbraio 2009 alla Maureen Paley Gallery, Londra. Fra le sue personali precedenti: White Columns, New York (2007), AC Projects, New York (2001), Marianne Boesky, New York (1997), Patrick Callery, New York (1994); Shedhalle, Zurigo (1993); Sandra Gering Gallery, New York (1992).
Pierre Gendron (Québec Architecture Resident, aprile-giugno 2009) ha studiato architettura all’Università di Montréal (Bachelor of Architecture) e alla Mcgill University, Montréal, Canada (Master of Architecture, History and Theory of Architecture). Ha lavorato come architetto in Canada, Stati Uniti e Giappone. Dal 2005 è professore associato presso la facoltà di architettura dell’Università di Montréal. Il suo lavoro è stato esposto alla Biennale di Venezia 1996, al Canadian Centre for Architecture, e all’Institut Français d’Architecture. La forma generativa del suo lavoro è il risultato di un processo rigoroso in cui la complessità e l’ambiguità percettive influenzano e distorcono l’esperienza spaziale del visitatore.
“Celia Hempton realizza dipinti di luoghi atmosferici, atemporali, desolati e dimenticati. Forse, più che senza tempo, quasi al margine del tempo, da un lato riferendosi ai luoghi abbandonati ai confini dei centri urbani e industriali contemporanei, dall’altro evocando spazi ancora senza forma e primordiali.” [Donald Smith, Direttore del Chelsea Space]
Celia Hempton (Sainsbury Scholar in Painting and Drawing, ottobre 2008-giugno 2010) ha conseguito il BA (Fine Art, Painting) alla Glasgow School of Art nel 2003, e nel 2007 il MA in Pittura al Royal College of Art, Londra, dove è stata premiata con il Neville Burston Memorial Award alla mostra finale. Nel 2008 è stata nominata per il Sovereign European Art Prize e selezionata per il John Moores Painting Prize. Tra le sue mostre recenti, una personale al Contemporary Art Projects a Londra (settembre 2008) e numerose collettive nel 2007 a Londra (Royal Academy Summer Show, Keith Talent Gallery, Nog Gallery), Glasgow (Sawmill), e Los Angeles (Kim Light Gallery), oltre a una performance musicale in collaborazione con Anri Sala alla Hauser & Wirth Gallery, Londra. Nel 2009 esporrà fra l’altro alla i20 Gallery, New York e presso The Crypt, St Pancras Church, Londra.
“...come il Wu Tang Clan, che è un po’ come un coro greco nel senso che dicono dei pezzi individualmente e poi altri tutti insieme. Una cosa estetica. Come il retrobottega del negozio all’angolo da cui puoi annusare l’odore del cibo, e poi guardi dentro e vedi una famiglia che mangia. Il sorriso raggiante, fluorescente di Will Smith ci rammenta energicamente che il materiale culturale è fatto di una estetica specifica per un pubblico particolare. È sorprendente quanto possa disorientare il trovarsi al di fuori di una specifica sfera di ricezione.”
Eddie Peake (Abbey Scholar in Painting, ottobre 2008-giugno 2009) si è laureate presso la Slade School of Fine Art di Londra nel 2006, e ha avuto da allora una costante attività espositiva.
“David Spero ha sviluppato diverse serie dal carattere ben definito che distillano varie tradizioni e approcci alla fotografia, da quello documentario alla foto-scultura, costituendo una pratica ricca e sfaccettata, caratterizzata nel suo insieme da un’indagine quieta e contemplativa.” (David Chandler)
David Spero (PhotoWorks Fellow, aprile-giugno 2009) vive a Londra, dove si è laureato al Royal College of Art nel 1993. Ha esposto in Gran Bretagna e all’estero, e sue opere sono state incluse in recenti mostre alla Tate Britain e alla Photographers’ Gallery, Londra. La sua recentissima personale ‘Churches’ all’Accademia Britannica è stata parte del programma del Festival internazionale FotoGrafia 2009. La monografia ‘Churches’ è stata pubblicata nel 2007 da SteidlMack. David Spero è stato nel 2007 ‘Fellow’ residente dell’Arts Council International a Oulu, Finlandia.
“Amikam Toren esplora la natura della rappresentazione affrontando un oggetto o un’immagine a un livello perspicuo ed impiegandone materiale, uso, o forma per riaffermare o ricostituire il significato in modi sempre stranamente familiare eppure nuovi. Creati tranto a partire da una poetica di assenze, frammenti e silenzi quanto dal materiale e dalla forma che ogni opera adotta come propria, il punto essenziale dell’arte di Toren è di entrare nel cammino e concedersi ai piaceri – per canzonatorî che possano essere – offerti dal giungere a un approdo di senso, sempre elusivo, in ogni singola opera e serie.” [John Slyce, “Amikam Toren: Species of painting, sculpture and other pieces”]
Amikam Toren (Sargant Fellow, maggio-luglio 2009) vive e lavora a Londra. Il suo lavoro è stato esposto internaziionalmente dagli anni Sessanta, e fra le sue personali recenti vanno ricordate ‘Carrots’, Anthony Reynolds Gallery, Londra (2008); ‘Narrative painting #1’, A61, Colonia; ‘Ten Last Drawings’, The Room, Londra; ‘Received Wisdom’, Anthony Reynolds Gallery, Londra (2006); ‘Plan B’, Noga Gallery, Tel Aviv; ‘Amikam Toren, John Frankland’, Matt’s Gallery, Londra; ‘Mythomania’, The Metropole Galleries, Folkestone, Kent (2005); ‘Picnic’, T1+2, Londra; ‘Golem’, Anthony Reynolds Gallery, Londra (2003); ‘Bluebeard’, Jeffrey Charles Gallery, Londra (2002); Ramat-Gan Museum for Contemporary Art, Tel Aviv (2000); ’Bluebeard’, Minerva-Bar Gallery, Tel Aviv; Galerie Gabrielle Maubrie, Paris (1999); ‘Armchair Paintings 1989-1998’, Minerva-Bar Gallery, Tel Aviv (1998). Amikam Toren è rappresentato dalla Anthony Reynolds Gallery, Londra.
Per ulteriori informazioni, si prega di contattare
Dopo aver conseguito il BA alla Glasgow School of Art nel 2002, Katie Cuddon (Sainsbury Scholar in Sculpture and Drawing, ottobre 2008-settembre 2009) ha conseguito, sempre alla GSA, un Mphil nel 2004, e quindi un MA al Royal College of Art, Londra, nel 2006. Nel 2002 è stata vincitrice del Deutsche Bank Pyramid Award e nel 2005 ha ricevuto il secondo premio al Jerwood Drawing Prize. E’ stata Research Fellow in Scultura alla Newcastle University nel 2007-2008.
“Katie Cuddon viola la privacy del pensiero associativo, ostacolando ed evitando gli svolgimenti riconoscibili, incanalandoli invece in ‘non sequitur’ modestamente perversi. Il suo lavoro spesso gioca su ciò che sappiamo e non sappiamo riguardo a un’immagine o a una sostanza, e orchestra giochi di parole e parodie che nascono da indicazioni errate.” [Sally O'Reilly, 2008]
“I dipinti di Graham Durward incorporano immagini (talvolta elusive) tratte dalla storia (fra cui una serie di opera basate sulla Sindone di Torino), dalla storia dell’arte (fra cui rielaborazioni allucinatorie di iconiche immagini di Edvard Munchm Ingres e Caravaggio), musica (fra cui un memorabile ritratto dell’anticonformista Vivien Stanshall), cinema (Pasolini è un personaggio ricorrente), e da internet (spesso nella forma di ritratti di giovani ‘anonimi’, le cui identità online sono state ‘cancellate’ o mascherate usando strumenti digitali low-tech). I suoi dipinti recenti includono un DJ svenuto o morente; rielaborazioni del Giudizio Universale di Michelangelo; il ritratto di un anonimo giovane realizzato con il suo i-phone; e incenso che brucia. Fondendo interessi e immagini idiosincratici, le melanconiche opere di Durward oscillano fra il regno privato, psicologico del ‘desiderio’, e le arene più pubbliche della rappresentazione e dell’identità”.
Graham Durward (Abbey Fellow in Painting, aprile-giugno 2009) vive e lavora a New York. La sua più recente personale si è tenuta nel febbraio 2009 alla Maureen Paley Gallery, Londra. Fra le sue personali precedenti: White Columns, New York (2007), AC Projects, New York (2001), Marianne Boesky, New York (1997), Patrick Callery, New York (1994); Shedhalle, Zurigo (1993); Sandra Gering Gallery, New York (1992).
Pierre Gendron (Québec Architecture Resident, aprile-giugno 2009) ha studiato architettura all’Università di Montréal (Bachelor of Architecture) e alla Mcgill University, Montréal, Canada (Master of Architecture, History and Theory of Architecture). Ha lavorato come architetto in Canada, Stati Uniti e Giappone. Dal 2005 è professore associato presso la facoltà di architettura dell’Università di Montréal. Il suo lavoro è stato esposto alla Biennale di Venezia 1996, al Canadian Centre for Architecture, e all’Institut Français d’Architecture. La forma generativa del suo lavoro è il risultato di un processo rigoroso in cui la complessità e l’ambiguità percettive influenzano e distorcono l’esperienza spaziale del visitatore.
“Celia Hempton realizza dipinti di luoghi atmosferici, atemporali, desolati e dimenticati. Forse, più che senza tempo, quasi al margine del tempo, da un lato riferendosi ai luoghi abbandonati ai confini dei centri urbani e industriali contemporanei, dall’altro evocando spazi ancora senza forma e primordiali.” [Donald Smith, Direttore del Chelsea Space]
Celia Hempton (Sainsbury Scholar in Painting and Drawing, ottobre 2008-giugno 2010) ha conseguito il BA (Fine Art, Painting) alla Glasgow School of Art nel 2003, e nel 2007 il MA in Pittura al Royal College of Art, Londra, dove è stata premiata con il Neville Burston Memorial Award alla mostra finale. Nel 2008 è stata nominata per il Sovereign European Art Prize e selezionata per il John Moores Painting Prize. Tra le sue mostre recenti, una personale al Contemporary Art Projects a Londra (settembre 2008) e numerose collettive nel 2007 a Londra (Royal Academy Summer Show, Keith Talent Gallery, Nog Gallery), Glasgow (Sawmill), e Los Angeles (Kim Light Gallery), oltre a una performance musicale in collaborazione con Anri Sala alla Hauser & Wirth Gallery, Londra. Nel 2009 esporrà fra l’altro alla i20 Gallery, New York e presso The Crypt, St Pancras Church, Londra.
“...come il Wu Tang Clan, che è un po’ come un coro greco nel senso che dicono dei pezzi individualmente e poi altri tutti insieme. Una cosa estetica. Come il retrobottega del negozio all’angolo da cui puoi annusare l’odore del cibo, e poi guardi dentro e vedi una famiglia che mangia. Il sorriso raggiante, fluorescente di Will Smith ci rammenta energicamente che il materiale culturale è fatto di una estetica specifica per un pubblico particolare. È sorprendente quanto possa disorientare il trovarsi al di fuori di una specifica sfera di ricezione.”
Eddie Peake (Abbey Scholar in Painting, ottobre 2008-giugno 2009) si è laureate presso la Slade School of Fine Art di Londra nel 2006, e ha avuto da allora una costante attività espositiva.
“David Spero ha sviluppato diverse serie dal carattere ben definito che distillano varie tradizioni e approcci alla fotografia, da quello documentario alla foto-scultura, costituendo una pratica ricca e sfaccettata, caratterizzata nel suo insieme da un’indagine quieta e contemplativa.” (David Chandler)
David Spero (PhotoWorks Fellow, aprile-giugno 2009) vive a Londra, dove si è laureato al Royal College of Art nel 1993. Ha esposto in Gran Bretagna e all’estero, e sue opere sono state incluse in recenti mostre alla Tate Britain e alla Photographers’ Gallery, Londra. La sua recentissima personale ‘Churches’ all’Accademia Britannica è stata parte del programma del Festival internazionale FotoGrafia 2009. La monografia ‘Churches’ è stata pubblicata nel 2007 da SteidlMack. David Spero è stato nel 2007 ‘Fellow’ residente dell’Arts Council International a Oulu, Finlandia.
“Amikam Toren esplora la natura della rappresentazione affrontando un oggetto o un’immagine a un livello perspicuo ed impiegandone materiale, uso, o forma per riaffermare o ricostituire il significato in modi sempre stranamente familiare eppure nuovi. Creati tranto a partire da una poetica di assenze, frammenti e silenzi quanto dal materiale e dalla forma che ogni opera adotta come propria, il punto essenziale dell’arte di Toren è di entrare nel cammino e concedersi ai piaceri – per canzonatorî che possano essere – offerti dal giungere a un approdo di senso, sempre elusivo, in ogni singola opera e serie.” [John Slyce, “Amikam Toren: Species of painting, sculpture and other pieces”]
Amikam Toren (Sargant Fellow, maggio-luglio 2009) vive e lavora a Londra. Il suo lavoro è stato esposto internaziionalmente dagli anni Sessanta, e fra le sue personali recenti vanno ricordate ‘Carrots’, Anthony Reynolds Gallery, Londra (2008); ‘Narrative painting #1’, A61, Colonia; ‘Ten Last Drawings’, The Room, Londra; ‘Received Wisdom’, Anthony Reynolds Gallery, Londra (2006); ‘Plan B’, Noga Gallery, Tel Aviv; ‘Amikam Toren, John Frankland’, Matt’s Gallery, Londra; ‘Mythomania’, The Metropole Galleries, Folkestone, Kent (2005); ‘Picnic’, T1+2, Londra; ‘Golem’, Anthony Reynolds Gallery, Londra (2003); ‘Bluebeard’, Jeffrey Charles Gallery, Londra (2002); Ramat-Gan Museum for Contemporary Art, Tel Aviv (2000); ’Bluebeard’, Minerva-Bar Gallery, Tel Aviv; Galerie Gabrielle Maubrie, Paris (1999); ‘Armchair Paintings 1989-1998’, Minerva-Bar Gallery, Tel Aviv (1998). Amikam Toren è rappresentato dalla Anthony Reynolds Gallery, Londra.
12
giugno 2009
Don’t Look Away
Dal 12 al 20 giugno 2009
architettura
fotografia
arte contemporanea
fotografia
arte contemporanea
Location
THE BRITISH SCHOOL AT ROME
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Orario di apertura
lunedì-sabato 16.30-19
Vernissage
12 Giugno 2009, dalle 18.30 alle 21.30
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