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Dopo Coplans
Il corpo, non la mente è vicino al mistero della nostra esistenza. La mente sparisce quando il corpo resta ancora “cadavere” marmoreo, ancora a mostrarsi.
Comunicato stampa
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Travelling Gallery è una galleria senza fissa dimora che nasce oggi e che avrà come principale caratteristica il fatto di essere volatile, di cambiare luogo molto spesso, avrà anche non luoghi, pareti immaginarie, pur mantenendo il marchio.
Coplans è uno che all’inizio degli anni 80, quando tutti inneggiano al perfezionismo duro del corpo, alla Newton, per intenderci, non faceva misteri sul corpo che invecchia e che muta. Lo fissava fotograficamente nel suo decadimento.
E' un fatto che il corpo possa essere anche non bello, oltrechè bello, anche ferito oltrechè sano, anche cicatrizzato invece che liscio, anche vecchio oltrechè giovane, anche espressivo oltrechè statuario.
Alessando Bellucco esalta particolarmente il corpo senza testa. Senza testa perché? Perché la testa è forse la parte del corpo che ci può appartenere di più. Mentre il corpo decapitato non ci appartiene per nulla, ci è stato affidato dal caso o dal destino, non è collegato a un capo, non vuole ordini da una mente, che si chiama mente solo perché mente.
Su un corpo libero, poi, la vita scrive cose, il destino imprime marchi, tatuaggi, segna e ingigantisce parti e particolari, fa il suo gioco, stampa cicatrici “da non far vedere mai”, come ci mostra Fabrizio Orsi.
Siccome la storia del corpo, alla fine, ha prevalso sul glamour, vi vorremmo dire: CHE SI SOFFRE per stare nel corpo, per stare con il corpo e dentro il corpo per tutta la durata del corpo, cioè per tutta la vita, come ci mostra Rivkah Hetherington nei suoi ‘segni d’identità’.
Metamorfosi della vita che nel lavoro di Marco Tronci Lepagier trasforma il corpo, lo contorce, lo avvolge… “nel sudore del sonno” (Dylan Thomas).
Il corpo, non la mente è vicino al mistero della nostra esistenza. La mente sparisce quando il corpo resta ancora “cadavere” marmoreo, ancora a mostrarsi. (M. G. Torri)
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testo del curatore.
Coplans è uno che all’inizio degli anni 80, quando tutti inneggiano al perfezionismo duro del corpo, alla Newton, per intenderci, non faceva misteri sul corpo che invecchia e che muta. Lo fissava fotograficamente nel suo decadimento.
E' un fatto che il corpo possa essere anche non bello, oltrechè bello, anche ferito oltrechè sano, anche cicatrizzato invece che liscio, anche vecchio oltrechè giovane, anche espressivo oltrechè statuario.
Alessando Bellucco esalta particolarmente il corpo senza testa. Senza testa perché? Perché la testa è forse la parte del corpo che ci può appartenere di più. Mentre il corpo decapitato non ci appartiene per nulla, ci è stato affidato dal caso o dal destino, non è collegato a un capo, non vuole ordini da una mente, che si chiama mente solo perché mente.
Su un corpo libero, poi, la vita scrive cose, il destino imprime marchi, tatuaggi, segna e ingigantisce parti e particolari, fa il suo gioco, stampa cicatrici “da non far vedere mai”, come ci mostra Fabrizio Orsi.
Siccome la storia del corpo, alla fine, ha prevalso sul glamour, vi vorremmo dire: CHE SI SOFFRE per stare nel corpo, per stare con il corpo e dentro il corpo per tutta la durata del corpo, cioè per tutta la vita, come ci mostra Rivkah Hetherington nei suoi ‘segni d’identità’.
Metamorfosi della vita che nel lavoro di Marco Tronci Lepagier trasforma il corpo, lo contorce, lo avvolge… “nel sudore del sonno” (Dylan Thomas).
Il corpo, non la mente è vicino al mistero della nostra esistenza. La mente sparisce quando il corpo resta ancora “cadavere” marmoreo, ancora a mostrarsi. (M. G. Torri)
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testo del curatore.
08
marzo 2005
Dopo Coplans
Dall'otto al 23 marzo 2005
arte contemporanea
Location
TRAVELLING GALLERY
Milano, Via Cola Montano, 6, (Milano)
Milano, Via Cola Montano, 6, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 16,30-19,30
Vernissage
8 Marzo 2005, ore 19
Autore
Curatore