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Doppia Visione
Opere su carta di Italo Bolano titolate e firmate da Mario Luzi, ispirate a
“Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini” (1994).
Un ciclo unico di 13 lavori che tornano insieme per la prima volta dopo molti
anni, nato a quattro mani dalla collaborazione tra i due grandi maestri della
parola
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Italo Bolano e Mario Luzi
nel segno di un sodalizio d’arte e amicizia
Giovedì 22 dicembre ore 18.30 inaugura Doppia visione di Italo Bolano e Mario Luzi presso l’Open Studio Italo Bolano, una mostra dedicata al ciclo di opere realizzato a quattro mani dai due grandi artisti e che ci accompagnerà fino al 15 febbraio.
La Fondazione Italo Bolano è lieta di presentare al pubblico, per la prima volta dopo molti anni, l’intero ciclo composto da 13 lavori cu carta che Italo Bolano (Portoferraio, 1936 – Prato, 2020) dedicò all’amico e poeta Mario Luzi (Firenze, 1914 – 2005) tra il 1995 e il 1997, poco dopo la pubblicazione di Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini (1994), a cui le opere sono direttamente ispirate e dalle cui pagine provengono gli stessi titoli. Ad eccezione di “Libertà! Verso l’Elba”, che a sua volta Luzi volle dedicare all’isola tanto amata da entrambi, il grande poeta trasse dal proprio testo le parole che Bolano rese immagini vivide di un sentimento rarefatto e sublime, apponendole poi sul recto delle 13 carte autografe. L’autenticazione del ciclo, infatti, è garantita dalla doppia firma presente su ogni singolo pezzo, dove a sinistra troviamo quella di Bolano e a destra, sotto il titolo, quella di Luzi.
Dal 2005 ad oggi il ciclo non era più stato esposto nella sua interezza, in quanto una tredicesima carta fu donata da Bolano al “Centro Studi Mario Luzi – La Barca” di Pienza e che, per gentile concessione del Presidente Alfiero Petreni, torna per l’occasione a chiudere il cerchio di una storia di profonda amicizia nata sotto il segno dell’amore per l’arte e la bellezza.
Le opere abbracciano una panoramica sognante, dove la parola “vola alta” nel cuore e nella mente dei due artisti, per tradursi nella soluzione univoca di una doppia visione tra gestualità eloquente e parola visibile. Dalle dense pagine che accompagnano il viaggio immaginario del pittore medievale Simone Martini verso la sua terra senese, per Luzi un vero e proprio alter ego, ci muoviamo verso le pennellate vivide di un Bolano che torna sempre alla sua Elba, come un irresistibile richiamo alla libertà e alla sua vocazione interiore.
Il fascino dell’incontro tra parole e immagine, infatti, ha dato vita ad una nuova grammatica di simboli, ad una produzione in cui il pittore ha potuto esprimere la freschezza del suo sentire unita ad un gesto sintetico che si fa lirico e sospeso tra cielo e terra. Impenetrabili pur nella loro immediata chiarezza, le parole non ricadono su stesse ma sono tradotte in forme inesprimibili altrettanto limpide per lo spirito più che per la ragione.
In questo che potremmo definire un viaggio verso le origini e la consapevolezza della propria più intima natura, scopriamo allora che ciò che ogni volta vedremo rappresentato su queste semplici carte sarà dettato dalla relazione, dal processo quasi segreto e silenzioso di un’affinità elettiva. Un’affinità originata da un innamoramento appassionato per l’Arte e la terra natia quale madre-origine ispiratrice e confluita in un lavoro corale che dispiega nel tempo tutta la forza di una “quiete accesa”, come solo un vero amore può essere (Ungaretti docet).
inaugurazione
giovedì 22 dicembre ore 18.30
Doppia visione
di Italo Bolano e Mario Luzi
Open Studio Italo Bolano
Via Fra’ Bartolomeo, 57 – Prato
dal 22 dicembre al 15 febbraio
su appuntamento
contatti
+39 347 0393170
+39 338 6996406
arte@italobolano.com
www.italobolano.com
nel segno di un sodalizio d’arte e amicizia
Giovedì 22 dicembre ore 18.30 inaugura Doppia visione di Italo Bolano e Mario Luzi presso l’Open Studio Italo Bolano, una mostra dedicata al ciclo di opere realizzato a quattro mani dai due grandi artisti e che ci accompagnerà fino al 15 febbraio.
La Fondazione Italo Bolano è lieta di presentare al pubblico, per la prima volta dopo molti anni, l’intero ciclo composto da 13 lavori cu carta che Italo Bolano (Portoferraio, 1936 – Prato, 2020) dedicò all’amico e poeta Mario Luzi (Firenze, 1914 – 2005) tra il 1995 e il 1997, poco dopo la pubblicazione di Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini (1994), a cui le opere sono direttamente ispirate e dalle cui pagine provengono gli stessi titoli. Ad eccezione di “Libertà! Verso l’Elba”, che a sua volta Luzi volle dedicare all’isola tanto amata da entrambi, il grande poeta trasse dal proprio testo le parole che Bolano rese immagini vivide di un sentimento rarefatto e sublime, apponendole poi sul recto delle 13 carte autografe. L’autenticazione del ciclo, infatti, è garantita dalla doppia firma presente su ogni singolo pezzo, dove a sinistra troviamo quella di Bolano e a destra, sotto il titolo, quella di Luzi.
Dal 2005 ad oggi il ciclo non era più stato esposto nella sua interezza, in quanto una tredicesima carta fu donata da Bolano al “Centro Studi Mario Luzi – La Barca” di Pienza e che, per gentile concessione del Presidente Alfiero Petreni, torna per l’occasione a chiudere il cerchio di una storia di profonda amicizia nata sotto il segno dell’amore per l’arte e la bellezza.
Le opere abbracciano una panoramica sognante, dove la parola “vola alta” nel cuore e nella mente dei due artisti, per tradursi nella soluzione univoca di una doppia visione tra gestualità eloquente e parola visibile. Dalle dense pagine che accompagnano il viaggio immaginario del pittore medievale Simone Martini verso la sua terra senese, per Luzi un vero e proprio alter ego, ci muoviamo verso le pennellate vivide di un Bolano che torna sempre alla sua Elba, come un irresistibile richiamo alla libertà e alla sua vocazione interiore.
Il fascino dell’incontro tra parole e immagine, infatti, ha dato vita ad una nuova grammatica di simboli, ad una produzione in cui il pittore ha potuto esprimere la freschezza del suo sentire unita ad un gesto sintetico che si fa lirico e sospeso tra cielo e terra. Impenetrabili pur nella loro immediata chiarezza, le parole non ricadono su stesse ma sono tradotte in forme inesprimibili altrettanto limpide per lo spirito più che per la ragione.
In questo che potremmo definire un viaggio verso le origini e la consapevolezza della propria più intima natura, scopriamo allora che ciò che ogni volta vedremo rappresentato su queste semplici carte sarà dettato dalla relazione, dal processo quasi segreto e silenzioso di un’affinità elettiva. Un’affinità originata da un innamoramento appassionato per l’Arte e la terra natia quale madre-origine ispiratrice e confluita in un lavoro corale che dispiega nel tempo tutta la forza di una “quiete accesa”, come solo un vero amore può essere (Ungaretti docet).
inaugurazione
giovedì 22 dicembre ore 18.30
Doppia visione
di Italo Bolano e Mario Luzi
Open Studio Italo Bolano
Via Fra’ Bartolomeo, 57 – Prato
dal 22 dicembre al 15 febbraio
su appuntamento
contatti
+39 347 0393170
+39 338 6996406
arte@italobolano.com
www.italobolano.com
22
dicembre 2022
Doppia Visione
Dal 22 dicembre 2022 al 15 febbraio 2023
arte moderna
Location
Open Studio Italo Bolano – Prato
Prato, Via Frà Bartolomeo, 57, (PO)
Prato, Via Frà Bartolomeo, 57, (PO)
Orario di apertura
su prenotazione al 347 0393170
Vernissage
22 Dicembre 2022, 18,30 - 20,30
Sito web
Ufficio stampa
Fondazione Italo Bolano
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento