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Dora Economou – Naturalist
Prima personale in Italia di Dora Economou (Atene, 1974): una selezione di opere recenti realizzate dall’artista appositamente per la mostra. Una riflessione sulla decontestualizzazione e sulla funzione degli oggetti che l’artista frammenta, ritocca e riassembla dando loro una “nuova” vita.
Comunicato stampa
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DORA ECONOMOU
NATURALIST
RIBOT è lieta di presentare la prima personale in Italia di Dora Economou (Atene, 1974): una selezione di opere recenti realizzate dall'artista appositamente per la mostra.
"Ogni giorno camminando per strada o sfogliando dei libri colleziono delle cose o meglio dei residui e delle apparenze che ricordano qualcosa, che siano immagini, gesti, materiali, atmosfere, frammenti del linguaggio e del suono..."
Con queste parole Dora Economou racconta il suo approccio al mondo e alla ricerca artistica. Una riflessione sulla decontestualizzazione e sulla funzione degli oggetti nonché sulla manipolazione delle forme che l'artista frammenta, ritocca e riassembla dando loro 'nuova' vita. Un dialogo con il vissuto quotidiano che nelle molte sculture esposte, pone alcuni spunti di riflessione sul rapporto tra opposti come: naturale ed artificiale, materia e spirito, realtà e imitazione.
Fedele alla sua pratica artistica Dora Economou, anche per questa mostra, ha creato delle sculture che, iniziate nel suo studio di Atene, hanno trovato il loro compimento nella convivenza con alcuni elementi che ha raccolto a Milano nel periodo trascorso in città prima della sua inaugurazione.
Naturalist si completa con l'edizione di un'opera pensata e prodotta appositamente. Un disegno di Economou, raffigurante le cinque foglie degli alberi più diffusi ad Atene, è stato stampato su seta nella vicina Como. Una tiratura di dieci esemplari, ciascuno di un colore diverso, in cui si ritrova la relazione tra arte e artigianato, tra Atene, sua città Natale, e l'Italia, paese che ospita questa nuova esperienza.
"Nelle ultime due settimane ci siamo rifugiati nella sacca di un'estate squilibrata.
Siamo a metà Novembre, ma fa ancora abbastanza caldo per trascorrere molto tempo all'aperto, immersi nella natura.
Per le strade di Atene la gente va in giro vestita come se partecipasse al casting di una soap opera.
Alcuni indossano cappotti e stivali in pelle, altri pantaloncini, infradito e top corti in varie combinazioni, tutte non molto naturali.
Forse è la terra stessa ad essersi rigirata attorno al suo asse. E le stagioni in un attimo hanno spazzato via luoghi, con una simmetria perfetta.
Recentemente sono stata al Palazzo di Dolmabahçe a Istanbul. Un palazzo costruito secondo una perfetta simmetria.
I reali dell'epoca inviarono coppie di regali all'ultimo Sultano. Il nome del Palazzo potrebbe essere tradotto liberamente in "giardino tascabile".
I fratelli gemelli dello Zoo di Venere di Peter Greenaway coltivano coppie di universi in decomposizione.
Uno dei primi dischi che ho acquistato è stato Disintegration dei The Cure.
La cover era di un rosso intenso.
Il proprietario del Motherland Hotel – un film cult della cinematografia turca degli anni '80 – si è fatto tagliare i capelli dall'altra parte del mondo guardando i The Cure.
A volte in Spiral Jetty la videocamera attraversa il Museo di Storia Naturale di New York saturato in rosso sangue.
Non c'è nulla di naturale nei musei di storia naturale.
Questo è il periodo dell'anno in cui potare le piante. Si raccolgono i rami e la corteccia in cumuli ai bordi delle strade.
Aspettano di essere incendiati per bruciare la Principessa Indiana che sta sopra al suo padrone malato.
Ma è riuscita a scappare in tempo, assieme a Phileas Fogg e a farsi un veloce giro del mondo.
Non aveva mai visto prima un fiocco di neve. Come le spine delle foglie d'autunno, ognuno è unico.
Il mio studio è in un bel quartiere. Puoi dire che è un bel quartiere dalla cura che gli abitanti hanno con le cose che buttano via.
Raccolgono i rami tagliati in un ordinato mazzo di fiori. Il mio amico Kostas mi ha aiutata a portarne alcuni nel mio studio.
Adoro il mio giardino sotterraneo. Ma ho paura che Loro siano Vivi.
Quanto tempo ci vuole oggigiorno per fare il giro del mondo?"
Dora Economou
Atene, novembre 2015
Dora Economou (1974) vive e lavora a Atene. Ha studiato all'accademia di Belle Arti di Atene e al Pratt Institute di New York. Sue Mostre personali e collettive si sono tenute presso prestigiose istituzioni e gallerie internazionali, tra queste: The Breeder, Atene, 2014; Francoise Heitsch Gallery, Monaco, 2014; Greek Art Institute di Atene, 2012; Athens Biennial, Atene, 2011 e 2009. Ha inoltre partecipato a diversi progetti di residenza e workshop come: Triangle Artist in Residence Program in DUMBO, Brooklyn, New York, 2012; Harold Arts, Ohio, 2012; Artspace Visual Art Centre, Sidney, 2008; Scanning Istanbul, Istanbul, 2005; Royal School of Architecture, Copenhagen, 2004.
NATURALIST
RIBOT è lieta di presentare la prima personale in Italia di Dora Economou (Atene, 1974): una selezione di opere recenti realizzate dall'artista appositamente per la mostra.
"Ogni giorno camminando per strada o sfogliando dei libri colleziono delle cose o meglio dei residui e delle apparenze che ricordano qualcosa, che siano immagini, gesti, materiali, atmosfere, frammenti del linguaggio e del suono..."
Con queste parole Dora Economou racconta il suo approccio al mondo e alla ricerca artistica. Una riflessione sulla decontestualizzazione e sulla funzione degli oggetti nonché sulla manipolazione delle forme che l'artista frammenta, ritocca e riassembla dando loro 'nuova' vita. Un dialogo con il vissuto quotidiano che nelle molte sculture esposte, pone alcuni spunti di riflessione sul rapporto tra opposti come: naturale ed artificiale, materia e spirito, realtà e imitazione.
Fedele alla sua pratica artistica Dora Economou, anche per questa mostra, ha creato delle sculture che, iniziate nel suo studio di Atene, hanno trovato il loro compimento nella convivenza con alcuni elementi che ha raccolto a Milano nel periodo trascorso in città prima della sua inaugurazione.
Naturalist si completa con l'edizione di un'opera pensata e prodotta appositamente. Un disegno di Economou, raffigurante le cinque foglie degli alberi più diffusi ad Atene, è stato stampato su seta nella vicina Como. Una tiratura di dieci esemplari, ciascuno di un colore diverso, in cui si ritrova la relazione tra arte e artigianato, tra Atene, sua città Natale, e l'Italia, paese che ospita questa nuova esperienza.
"Nelle ultime due settimane ci siamo rifugiati nella sacca di un'estate squilibrata.
Siamo a metà Novembre, ma fa ancora abbastanza caldo per trascorrere molto tempo all'aperto, immersi nella natura.
Per le strade di Atene la gente va in giro vestita come se partecipasse al casting di una soap opera.
Alcuni indossano cappotti e stivali in pelle, altri pantaloncini, infradito e top corti in varie combinazioni, tutte non molto naturali.
Forse è la terra stessa ad essersi rigirata attorno al suo asse. E le stagioni in un attimo hanno spazzato via luoghi, con una simmetria perfetta.
Recentemente sono stata al Palazzo di Dolmabahçe a Istanbul. Un palazzo costruito secondo una perfetta simmetria.
I reali dell'epoca inviarono coppie di regali all'ultimo Sultano. Il nome del Palazzo potrebbe essere tradotto liberamente in "giardino tascabile".
I fratelli gemelli dello Zoo di Venere di Peter Greenaway coltivano coppie di universi in decomposizione.
Uno dei primi dischi che ho acquistato è stato Disintegration dei The Cure.
La cover era di un rosso intenso.
Il proprietario del Motherland Hotel – un film cult della cinematografia turca degli anni '80 – si è fatto tagliare i capelli dall'altra parte del mondo guardando i The Cure.
A volte in Spiral Jetty la videocamera attraversa il Museo di Storia Naturale di New York saturato in rosso sangue.
Non c'è nulla di naturale nei musei di storia naturale.
Questo è il periodo dell'anno in cui potare le piante. Si raccolgono i rami e la corteccia in cumuli ai bordi delle strade.
Aspettano di essere incendiati per bruciare la Principessa Indiana che sta sopra al suo padrone malato.
Ma è riuscita a scappare in tempo, assieme a Phileas Fogg e a farsi un veloce giro del mondo.
Non aveva mai visto prima un fiocco di neve. Come le spine delle foglie d'autunno, ognuno è unico.
Il mio studio è in un bel quartiere. Puoi dire che è un bel quartiere dalla cura che gli abitanti hanno con le cose che buttano via.
Raccolgono i rami tagliati in un ordinato mazzo di fiori. Il mio amico Kostas mi ha aiutata a portarne alcuni nel mio studio.
Adoro il mio giardino sotterraneo. Ma ho paura che Loro siano Vivi.
Quanto tempo ci vuole oggigiorno per fare il giro del mondo?"
Dora Economou
Atene, novembre 2015
Dora Economou (1974) vive e lavora a Atene. Ha studiato all'accademia di Belle Arti di Atene e al Pratt Institute di New York. Sue Mostre personali e collettive si sono tenute presso prestigiose istituzioni e gallerie internazionali, tra queste: The Breeder, Atene, 2014; Francoise Heitsch Gallery, Monaco, 2014; Greek Art Institute di Atene, 2012; Athens Biennial, Atene, 2011 e 2009. Ha inoltre partecipato a diversi progetti di residenza e workshop come: Triangle Artist in Residence Program in DUMBO, Brooklyn, New York, 2012; Harold Arts, Ohio, 2012; Artspace Visual Art Centre, Sidney, 2008; Scanning Istanbul, Istanbul, 2005; Royal School of Architecture, Copenhagen, 2004.
03
dicembre 2015
Dora Economou – Naturalist
Dal 03 dicembre 2015 al 20 febbraio 2016
arte contemporanea
Location
RIBOT ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Enrico Nöe, 23, (Milano)
Milano, Via Enrico Nöe, 23, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 15-19.30
sabato ore 11.30-18.30
anche su appuntamento
Vernissage
3 Dicembre 2015, Ore 19
Autore