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DORA PRO NOBIS
Sabato 25 gennaio alle ore 19:00 l’Auditorium di Monte Rosa 91 torna ad animarsi per il primo spettacolo teatrale del 2025 per “Parco della Luce”, il palinsesto culturale del building. Tratta dal libro Malamore di Concita De Gregorio, sul palco prende vita “Dora pro nobis”.
Comunicato stampa
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Sabato 25 gennaio alle ore 19:00 l’Auditorium di Monte Rosa 91 torna ad animarsi per il primo spettacolo teatrale del 2025 per “Parco della Luce”, il palinsesto culturale del building. Tratta dal libro Malamore di Concita De Gregorio, sul palco prende vita “Dora pro nobis”, una pièce sulla figura di Dora Maar, grande fotografa esponente del Surrealismo, meglio conosciuta come musa e amante di Pablo Picasso.
Tratto dal libro Malamore di Concita De Gregorio – che a Dora Maar ha dedicato una ricerca narrativa ed esistenziale – lo spettacolo/reading vede duettare la voce di Federica Fracassi con il suono del violoncello di Lamberto Curtoni, che richiamano – in contrappunto – l’una Dora Maar e l’altro Pablo Picasso.
Dopo l’incontro con Picasso nel 1936 e l’inizio della loro relazione, Dora Maar diventò la donna che maggiormente ispirò l’artista e che ne testimoniò l’opera: a lei si deve tutta la documentazione fotografica sulla realizzazione del quadro Guernica. Fu però anche vittima del genio distruttivo di Picasso che, nel tentativo di cancellarne la personalità e il talento, le chiese di lasciare la fotografia per dedicarsi alla pittura, in cui tuttavia non ottenne grandi risultati. Dalla travagliata relazione durata circa dieci anni Dora usci devastata, pagando un prezzo altissimo con la reclusione in una clinica per la salute mentale.
“Dora pro nobis” è dunque un viaggio che svela i retroscena di un amore malato, ma che soprattutto dà corpo e voce a una donna, a un’artista, per troppo tempo nascosta all’ombra di un uomo. Nell’interpretarla, Federica Fracassi (il suo ultimo progetto si aggiudica il Premio Ubu 2024 per Miglior spettacolo di teatro) si conferma protagonista di primo piano della scena teatrale italiana, diventando Dora con grande
intensità e sensibilità; le fa da contraltare e accompagnamento Lamberto Curtoni, che crea un vero e proprio concerto di violoncello solo, parallelo e intrecciato di sottile tragicità.
“La storia di Dora Maar è il Novecento”, commenta Concita De Gregorio. “La sua serietà, la sua perdizione, la sua capacità di vedere senza essere vista, l’ostinazione quasi infantile, lo straordinario talento. L’amore, soprattutto. La storia di questa donna, un po’ croata un po’ argentina, cresciuta in Francia tuttavia – i paesi slavi, l’America latina, Parigi: tre mondi dentro di lei – mi ossessiona fin da bambina. L’ho sfiorata, una zia che l’aveva conosciuta mi raccontava i suoi racconti. I suoi incontri, gli uomini. George Bataille, Paul Eluard, Pablo Picasso, Jaques Lacan. Cioè la Letteratura, la Poesia, l’Arte, la Psicanalisi. Tutte con la Maiuscola, tutte sul suo corpo minuto e inossidabile. La luce nell’ombra. Sempre amata, sempre respinta. La follia, saggezza ultima. Mettersi nei panni degli altri, in-carnare e sentire su di sé le storie che ci guardano e ci riguardano è quel che ho desiderato e provato a fare sempre. Ho immaginato di essere Dora mille e mille volte. Tutte le donne sono dentro di lei”.
“‘Parco della Luce’ è un luogo dove avrà sempre spazio il talento delle donne. commenta Gaia Manzini, direttrice artistica di “Parco della Luce”. “‘Dora pro nobis’ è un intreccio di luminose suggestioni: il talento dello sguardo di Dora Maar, la scrittura avvolgente e così autentica di Concita De Gregorio, la recitazione di Federica Fracassi che ci connette con le corde dell’animo umano. È per me un onore e un piacere ospitare questo spettacolo”.
Tratto dal libro Malamore di Concita De Gregorio – che a Dora Maar ha dedicato una ricerca narrativa ed esistenziale – lo spettacolo/reading vede duettare la voce di Federica Fracassi con il suono del violoncello di Lamberto Curtoni, che richiamano – in contrappunto – l’una Dora Maar e l’altro Pablo Picasso.
Dopo l’incontro con Picasso nel 1936 e l’inizio della loro relazione, Dora Maar diventò la donna che maggiormente ispirò l’artista e che ne testimoniò l’opera: a lei si deve tutta la documentazione fotografica sulla realizzazione del quadro Guernica. Fu però anche vittima del genio distruttivo di Picasso che, nel tentativo di cancellarne la personalità e il talento, le chiese di lasciare la fotografia per dedicarsi alla pittura, in cui tuttavia non ottenne grandi risultati. Dalla travagliata relazione durata circa dieci anni Dora usci devastata, pagando un prezzo altissimo con la reclusione in una clinica per la salute mentale.
“Dora pro nobis” è dunque un viaggio che svela i retroscena di un amore malato, ma che soprattutto dà corpo e voce a una donna, a un’artista, per troppo tempo nascosta all’ombra di un uomo. Nell’interpretarla, Federica Fracassi (il suo ultimo progetto si aggiudica il Premio Ubu 2024 per Miglior spettacolo di teatro) si conferma protagonista di primo piano della scena teatrale italiana, diventando Dora con grande
intensità e sensibilità; le fa da contraltare e accompagnamento Lamberto Curtoni, che crea un vero e proprio concerto di violoncello solo, parallelo e intrecciato di sottile tragicità.
“La storia di Dora Maar è il Novecento”, commenta Concita De Gregorio. “La sua serietà, la sua perdizione, la sua capacità di vedere senza essere vista, l’ostinazione quasi infantile, lo straordinario talento. L’amore, soprattutto. La storia di questa donna, un po’ croata un po’ argentina, cresciuta in Francia tuttavia – i paesi slavi, l’America latina, Parigi: tre mondi dentro di lei – mi ossessiona fin da bambina. L’ho sfiorata, una zia che l’aveva conosciuta mi raccontava i suoi racconti. I suoi incontri, gli uomini. George Bataille, Paul Eluard, Pablo Picasso, Jaques Lacan. Cioè la Letteratura, la Poesia, l’Arte, la Psicanalisi. Tutte con la Maiuscola, tutte sul suo corpo minuto e inossidabile. La luce nell’ombra. Sempre amata, sempre respinta. La follia, saggezza ultima. Mettersi nei panni degli altri, in-carnare e sentire su di sé le storie che ci guardano e ci riguardano è quel che ho desiderato e provato a fare sempre. Ho immaginato di essere Dora mille e mille volte. Tutte le donne sono dentro di lei”.
“‘Parco della Luce’ è un luogo dove avrà sempre spazio il talento delle donne. commenta Gaia Manzini, direttrice artistica di “Parco della Luce”. “‘Dora pro nobis’ è un intreccio di luminose suggestioni: il talento dello sguardo di Dora Maar, la scrittura avvolgente e così autentica di Concita De Gregorio, la recitazione di Federica Fracassi che ci connette con le corde dell’animo umano. È per me un onore e un piacere ospitare questo spettacolo”.
25
gennaio 2025
DORA PRO NOBIS
25 gennaio 2025
teatro
Location
Monte Rosa 91
Milano, Via Monte Rosa, 91, (MI)
Milano, Via Monte Rosa, 91, (MI)
Biglietti
Intero: € 15 Ridotto Under 25 e Over 65: € 12
Orario di apertura
sabato ore 19
Sito web
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