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Dove si disseta l’anima mia
Lo spazio apre per la prima volta le sue porte per ospitare un nuovo progetto espositivo nato dall’intenso dialogo tra l’artista e la curatrice. In mostra una selezione di opere pittoriche più recenti, realizzate nell’arco dell’ultimo anno, e alcune tele della sua produzione precedente.
Comunicato stampa
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DIMORA è lieta di presentare la mostra Dove si disseta l’anima mia, personale dedicata all’artista Chris Rocchegiani, a cura di Erica Massaccesi e con un testo di Giacomo Pigliapoco.
Lo spazio apre per la prima volta le sue porte per ospitare un nuovo progetto espositivo nato dall’intenso dialogo tra l’artista e la curatrice. Partendo da racconti e aneddoti personali, la mostra include una selezione di opere pittoriche più recenti, realizzate nell’arco dell’ultimo anno, e alcune tele della sua produzione precedente che segnano un momento fondamentale nella definizione della propria ricerca pittorica.
Il titolo della mostra, Dove si disseta l’anima mia, rimanda a una visione intima e introspettiva del concetto di illusione, punto di vista soggettivo dell’esperienza umana. È un gioco silenzioso, e allo stesso tempo antichissimo, quello di guardare le superfici dipinte con lo stupore di chi, ancora fedele ai sogni dell’infanzia, cerca in quelle figure un momento di abbandono all’immaginazione. Con quegli stessi occhi si suggerisce di guardare le opere di Chris Rocchegiani, la quale ormai da tempo affronta nella sua ricerca artistica tematiche legate al superamento dei limiti fisici e l’esperienza al di fuori dal corpo. Attraverso l’utilizzo di un linguaggio eterogeneo, dove elementi figurativi più o meno riconoscibili coesistono insieme a una forte gestualità e matericità, Rocchegiani dà vita a un universo conturbante e soprasensibile.
Spiega Erica Massaccesi nel testo introduttivo alla mostra: “Abbiamo parlato e condiviso pensieri, aneddoti, storie. E nelle sue pennellate materiche, nelle sue forme ambigue e animalesche ho ritrovato in parte quel mondo fantastico di cui, fin da piccola, si nutre la mia immaginazione. Ho compreso, invece, che è nella pittura che l’anima di Chris si disseta, nonostante il dolore, nonostante le paure, nonostante la brutalità della vita, è lì che lei si rifugia. Guardando attentamente i suoi dipinti, dove convivono teste di lupo, dettagli antropomorfi, figure alate con i volti a teschio, si scopre quanto sia necessario dipingere per lei.”
Centrale nel percorso espositivo la grande opera Il Telaio (2021) in dialogo diretto con le due tele inedite realizzate appositamente per la mostra: Batteria di pentole (2024) e Cecità (2024). Il legame tra questi tre lavori è da ricercare in un aneddoto autobiografico dell’artista. In estate, infatti, trascorreva il tempo in casa di sua nonna e lei le raccontava ogni giorno delle storie inventate che, inconsciamente, andavano ad alimentare un immaginario libero da qualsiasi riferimento prestabilito. La dolcezza di questo ricordo accomuna Chris Rocchegiani con la curatrice e proprietaria dello spazio. Dove si disseta l’anima mia non è altro che l’ultimo verso di una poesia ritrovata tra i diari di sua nonna.
La mostra vuole essere il primo episodio di un progetto più ampio: spazio DIMORA è oggi un’abitazione privata, ma anche un project space in divenire. Un ambiente in continua evoluzione, aperto a progetti espositivi e a eventi culturali dove linguaggi diversi possono fondersi insieme e coabitare uno stesso spazio. La sede, un appartamento in via delle Terme 6 a Jesi, si trova all’interno di un palazzo storico del 1700 nel cuore della città. La particolarità del luogo consiste nei suoi soffitti alti e affrescati con tenui tinte pastello e stucchi bianchi, i pavimenti originali delle sale e le pareti dalle quali a volte emergono imprigionati secoli di storia.
Si ringrazia Tenuta Musone, viticoltori in Cingoli, per la degustazione di una selezione dei loro vini durante la serata di opening.
Chris Rocchegiani nata nel 1977 a Jesi (AN), dove attualmente vive e lavora. Si diploma in arti figurative e consegue la laurea in Progettazione Grafica all’ISIA di Urbino.
È pittrice e docente di Basic Design presso l’Università di Ascoli Piceno UNICAM - Dipartimento di Design e Architettura. Insieme a Roberto Montani è co-founder di CH RO MO, un duo di ricerca sui linguaggi visivi del design e dell’arte, specializzati in editorial design. Founder di Pensiero Manifesto, un collettivo di creativi tra artisti, grafici e illustratori, che utilizzano il manifesto di affissione quale strumento di pubblica utilità, coltivando pratiche di ascolto e restituzione alla collettività. Nell’ambito del design i suoi progetti sono stati premiati all’European Design Awards; all’Aiap Women Design Awards; dall’ADI, accedendo alla short list per l’assegnazione del Compasso d’Oro; dalla Fondazione Cariplo per Innovazione Culturale.
La pittura è il cuore della sua ricerca, il luogo e il linguaggio in cui il confronto avviene in profondità e senza mediazioni. La pittura è per lei una necessità.
Tra le mostre più recenti del suo percorso artistico: Il mio Telaio, la tua Laura, Galleria Renata Fabbri, Milano, 2024; Pittura italiana oggi, Triennale Milano, Milano, 2023; Linea 1201, MAXXI L’Aquila, L’Aquila, 2022; Jumelles culturelles, Château de Mayenne, Mayenne, FR, 2022; Una ripetizione, Projecktraum 145, Berlino, 2021; I know You know that you know, Galleria Yudikone, Brescia, 2020; Total Recall, Galleria Bianconi, Milano, 2020; Libere Tutte, Casa Testori, Novate Milanese, 2019; Diagrammi, Cripta747, Torino, 2019.
Lo spazio apre per la prima volta le sue porte per ospitare un nuovo progetto espositivo nato dall’intenso dialogo tra l’artista e la curatrice. Partendo da racconti e aneddoti personali, la mostra include una selezione di opere pittoriche più recenti, realizzate nell’arco dell’ultimo anno, e alcune tele della sua produzione precedente che segnano un momento fondamentale nella definizione della propria ricerca pittorica.
Il titolo della mostra, Dove si disseta l’anima mia, rimanda a una visione intima e introspettiva del concetto di illusione, punto di vista soggettivo dell’esperienza umana. È un gioco silenzioso, e allo stesso tempo antichissimo, quello di guardare le superfici dipinte con lo stupore di chi, ancora fedele ai sogni dell’infanzia, cerca in quelle figure un momento di abbandono all’immaginazione. Con quegli stessi occhi si suggerisce di guardare le opere di Chris Rocchegiani, la quale ormai da tempo affronta nella sua ricerca artistica tematiche legate al superamento dei limiti fisici e l’esperienza al di fuori dal corpo. Attraverso l’utilizzo di un linguaggio eterogeneo, dove elementi figurativi più o meno riconoscibili coesistono insieme a una forte gestualità e matericità, Rocchegiani dà vita a un universo conturbante e soprasensibile.
Spiega Erica Massaccesi nel testo introduttivo alla mostra: “Abbiamo parlato e condiviso pensieri, aneddoti, storie. E nelle sue pennellate materiche, nelle sue forme ambigue e animalesche ho ritrovato in parte quel mondo fantastico di cui, fin da piccola, si nutre la mia immaginazione. Ho compreso, invece, che è nella pittura che l’anima di Chris si disseta, nonostante il dolore, nonostante le paure, nonostante la brutalità della vita, è lì che lei si rifugia. Guardando attentamente i suoi dipinti, dove convivono teste di lupo, dettagli antropomorfi, figure alate con i volti a teschio, si scopre quanto sia necessario dipingere per lei.”
Centrale nel percorso espositivo la grande opera Il Telaio (2021) in dialogo diretto con le due tele inedite realizzate appositamente per la mostra: Batteria di pentole (2024) e Cecità (2024). Il legame tra questi tre lavori è da ricercare in un aneddoto autobiografico dell’artista. In estate, infatti, trascorreva il tempo in casa di sua nonna e lei le raccontava ogni giorno delle storie inventate che, inconsciamente, andavano ad alimentare un immaginario libero da qualsiasi riferimento prestabilito. La dolcezza di questo ricordo accomuna Chris Rocchegiani con la curatrice e proprietaria dello spazio. Dove si disseta l’anima mia non è altro che l’ultimo verso di una poesia ritrovata tra i diari di sua nonna.
La mostra vuole essere il primo episodio di un progetto più ampio: spazio DIMORA è oggi un’abitazione privata, ma anche un project space in divenire. Un ambiente in continua evoluzione, aperto a progetti espositivi e a eventi culturali dove linguaggi diversi possono fondersi insieme e coabitare uno stesso spazio. La sede, un appartamento in via delle Terme 6 a Jesi, si trova all’interno di un palazzo storico del 1700 nel cuore della città. La particolarità del luogo consiste nei suoi soffitti alti e affrescati con tenui tinte pastello e stucchi bianchi, i pavimenti originali delle sale e le pareti dalle quali a volte emergono imprigionati secoli di storia.
Si ringrazia Tenuta Musone, viticoltori in Cingoli, per la degustazione di una selezione dei loro vini durante la serata di opening.
Chris Rocchegiani nata nel 1977 a Jesi (AN), dove attualmente vive e lavora. Si diploma in arti figurative e consegue la laurea in Progettazione Grafica all’ISIA di Urbino.
È pittrice e docente di Basic Design presso l’Università di Ascoli Piceno UNICAM - Dipartimento di Design e Architettura. Insieme a Roberto Montani è co-founder di CH RO MO, un duo di ricerca sui linguaggi visivi del design e dell’arte, specializzati in editorial design. Founder di Pensiero Manifesto, un collettivo di creativi tra artisti, grafici e illustratori, che utilizzano il manifesto di affissione quale strumento di pubblica utilità, coltivando pratiche di ascolto e restituzione alla collettività. Nell’ambito del design i suoi progetti sono stati premiati all’European Design Awards; all’Aiap Women Design Awards; dall’ADI, accedendo alla short list per l’assegnazione del Compasso d’Oro; dalla Fondazione Cariplo per Innovazione Culturale.
La pittura è il cuore della sua ricerca, il luogo e il linguaggio in cui il confronto avviene in profondità e senza mediazioni. La pittura è per lei una necessità.
Tra le mostre più recenti del suo percorso artistico: Il mio Telaio, la tua Laura, Galleria Renata Fabbri, Milano, 2024; Pittura italiana oggi, Triennale Milano, Milano, 2023; Linea 1201, MAXXI L’Aquila, L’Aquila, 2022; Jumelles culturelles, Château de Mayenne, Mayenne, FR, 2022; Una ripetizione, Projecktraum 145, Berlino, 2021; I know You know that you know, Galleria Yudikone, Brescia, 2020; Total Recall, Galleria Bianconi, Milano, 2020; Libere Tutte, Casa Testori, Novate Milanese, 2019; Diagrammi, Cripta747, Torino, 2019.
31
agosto 2024
Dove si disseta l’anima mia
Dal 31 agosto al 05 ottobre 2024
arte contemporanea
Location
Spazio DIMORA
Jesi, Via delle Terme, 6, (AN)
Jesi, Via delle Terme, 6, (AN)
Orario di apertura
Su appuntamento
Vernissage
31 Agosto 2024, 18 - 21, su invito
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico