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Downtown – Paesaggi urbani
L’esposizione è la sintesi della mostra d’arte contemporanea tenutasi a Locarno la scorsa estate e mette a confronto, in questa sede, il lavoro di 5 artisti che hanno affrontato le diverse tematiche dell’ambiente urbano.
Comunicato stampa
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Il MET (Piazza Tacito, Terni), inaugura venerdì 18 febbraio 2011, nell’ambito della Rassegna d’Arte Contemporanea Art.MET, la mostra Downtown, a cura di Barbara Pavan, promossa da Studio7.it.
DOWNTOWN – Paesaggi urbani contemporanei è la sintesi della mostra d’arte contemporanea tenutasi a Locarno la scorsa estate e mette a confronto, in questa sede, il lavoro di 5 artisti che hanno affrontato le diverse tematiche dell’ambiente urbano. In mostra le opere di Adriano Annino, Stefano Bergamo, Daniela Caciagli, Giovanni Chiarinelli e Massimo Falsaci.
I grandi agglomerati urbani che si espandono in maniera esponenziale costringono l’uomo contemporaneo ad affrontare e risolvere nuove sfide. La complessità delle società metropolitane pone problematiche non solo organizzative e logistiche, ma, soprattutto strutturali e relazionali la cui soluzione non può non tener conto delle implicazioni sociali, psicologiche e filosofiche sugli individui che abitano e vivono in megalopoli sempre più popolose. Gli aspetti, positivi e negativi, di questa evoluzione sollecitano anche gli artisti a porre l’attenzione sull’ambiente urbano che diventa terreno di studio e di ricerca non solo da un punto di vista paesaggistico ma anche e soprattutto umano.
Negli spazi urbani ADRIANO ANNINO osserva i vari e nuovi centri, punti di raccolta dell'identità collettiva. Il rapporto dell'uomo contemporaneo con il mistero e con l'atto creativo è, nella visione dell’artista, segnato dal rapporto con il suo corpo, con la sua casa, con la sua abitazione e, a livello collettivo, l'immagine si allarga al paesaggio, alle vedute urbane. "Ogni persona ha nel suo corpo il tempo di scoprire la bellezza", scrive Annino, e, allo stesso tempo ogni spazio è lo specchio di quanto ciascun proprietario va scoprendo passo dopo passo. Chi è il proprietario del paesaggio urbano o naturale che sia?Che ruolo hanno le coscienze individuali nei nostri più o meno consapevoli processi interiori quotidiani? L'aspetto ludico, caricaturale e illustrativo delle opere nasconde un'umanizzazione (riscontrabile nei volti che si intuiscono nelle linee e nei cerchi) che vuol mostrare la presenza di una più o meno specifica identità personale degli spazi. Ma chi ha prodotto questa identità? La città di STEFANO BERGAMO assomiglia ad un formicaio. Soffocati, omologati, compressi, gli individui si confondono in una folla rumorosa di persone e macchine creando, con una buona dose di ironia, un paesaggio surreale da cartone animato. Per DANIELA CACIAGLI è l’individuo l’elemento fondamentale di ogni forma di società organizzata, dalla più elementare alla più complessa delle grandi metropoli contemporanee. Le sue opere, come pagine di un libro senza fine, raccontano brevi attimi di singole vite, siano essi situazioni comuni e, a prima vista, banali o eventi straordinari in grado di cambiare il corso di un destino. Le opere di GIOVANNI CHIARINELLI nascono dalla sintesi alchemica dei linguaggi contemporanei: la fotografia diventa il medium attraverso il quale l’artista esprime concetti complessi con l’immediatezza e l’incisività di uno slogan pubblicitario. La parola diventa immagine in un gioco ironico di scambio continuo tra significato e significante, tra forma e sostanza. Sono le architetture urbane le protagoniste delle opere di MASSIMO FALSACI. Il paesaggio urbano, con i suoi monocromatismi, le sue linee perfettamente dritte, le forme squadrate dei palazzi, diventa la tela bianca su cui Falsaci stende i suoi colori, esaspera i toni, sottolinea la luce; il rigore dell’architettura si arricchisce della morbidezza del colore, l’artista ri-inventa la sua città, personalizza, come fa idealmente ognuno di noi, lo spazio che lo circonda. Intervenendo e modificando virtualmente il paesaggio, Falsaci sottolinea la necessità di trasformarsi da fruitore passivo a creatore attivo del proprio ambiente.
DOWNTOWN – Paesaggi urbani contemporanei è la sintesi della mostra d’arte contemporanea tenutasi a Locarno la scorsa estate e mette a confronto, in questa sede, il lavoro di 5 artisti che hanno affrontato le diverse tematiche dell’ambiente urbano. In mostra le opere di Adriano Annino, Stefano Bergamo, Daniela Caciagli, Giovanni Chiarinelli e Massimo Falsaci.
I grandi agglomerati urbani che si espandono in maniera esponenziale costringono l’uomo contemporaneo ad affrontare e risolvere nuove sfide. La complessità delle società metropolitane pone problematiche non solo organizzative e logistiche, ma, soprattutto strutturali e relazionali la cui soluzione non può non tener conto delle implicazioni sociali, psicologiche e filosofiche sugli individui che abitano e vivono in megalopoli sempre più popolose. Gli aspetti, positivi e negativi, di questa evoluzione sollecitano anche gli artisti a porre l’attenzione sull’ambiente urbano che diventa terreno di studio e di ricerca non solo da un punto di vista paesaggistico ma anche e soprattutto umano.
Negli spazi urbani ADRIANO ANNINO osserva i vari e nuovi centri, punti di raccolta dell'identità collettiva. Il rapporto dell'uomo contemporaneo con il mistero e con l'atto creativo è, nella visione dell’artista, segnato dal rapporto con il suo corpo, con la sua casa, con la sua abitazione e, a livello collettivo, l'immagine si allarga al paesaggio, alle vedute urbane. "Ogni persona ha nel suo corpo il tempo di scoprire la bellezza", scrive Annino, e, allo stesso tempo ogni spazio è lo specchio di quanto ciascun proprietario va scoprendo passo dopo passo. Chi è il proprietario del paesaggio urbano o naturale che sia?Che ruolo hanno le coscienze individuali nei nostri più o meno consapevoli processi interiori quotidiani? L'aspetto ludico, caricaturale e illustrativo delle opere nasconde un'umanizzazione (riscontrabile nei volti che si intuiscono nelle linee e nei cerchi) che vuol mostrare la presenza di una più o meno specifica identità personale degli spazi. Ma chi ha prodotto questa identità? La città di STEFANO BERGAMO assomiglia ad un formicaio. Soffocati, omologati, compressi, gli individui si confondono in una folla rumorosa di persone e macchine creando, con una buona dose di ironia, un paesaggio surreale da cartone animato. Per DANIELA CACIAGLI è l’individuo l’elemento fondamentale di ogni forma di società organizzata, dalla più elementare alla più complessa delle grandi metropoli contemporanee. Le sue opere, come pagine di un libro senza fine, raccontano brevi attimi di singole vite, siano essi situazioni comuni e, a prima vista, banali o eventi straordinari in grado di cambiare il corso di un destino. Le opere di GIOVANNI CHIARINELLI nascono dalla sintesi alchemica dei linguaggi contemporanei: la fotografia diventa il medium attraverso il quale l’artista esprime concetti complessi con l’immediatezza e l’incisività di uno slogan pubblicitario. La parola diventa immagine in un gioco ironico di scambio continuo tra significato e significante, tra forma e sostanza. Sono le architetture urbane le protagoniste delle opere di MASSIMO FALSACI. Il paesaggio urbano, con i suoi monocromatismi, le sue linee perfettamente dritte, le forme squadrate dei palazzi, diventa la tela bianca su cui Falsaci stende i suoi colori, esaspera i toni, sottolinea la luce; il rigore dell’architettura si arricchisce della morbidezza del colore, l’artista ri-inventa la sua città, personalizza, come fa idealmente ognuno di noi, lo spazio che lo circonda. Intervenendo e modificando virtualmente il paesaggio, Falsaci sottolinea la necessità di trasformarsi da fruitore passivo a creatore attivo del proprio ambiente.
18
febbraio 2011
Downtown – Paesaggi urbani
Dal 18 febbraio al 17 marzo 2011
arte contemporanea
Location
MET
Terni, Piazza Publio Cornelio Tacito, (Terni)
Terni, Piazza Publio Cornelio Tacito, (Terni)
Sito web
www.associazionestudio7.it
Autore
Curatore