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Drago Cerchiari – Voli e boschi blu
Drago Cerchiari non è pittore d’area verista, tutt’al più è collegabile a quella francese dei Nabis, che ha avuto in Bonnard il massimo esponente della ricerca fauve.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria d’Arte Contemporanea Wikiarte
in Via San Felice 18 - Bologna
È lieta di invitarvi
Sabato 23 aprile 2016
ore 18.00
All’ inaugurazione della mostra antologica di:
DRAGO CERCHIARI
-Voli e Boschi Blu-
Drago Cerchiari (Milano, 13 marzo 1949).
Studia disegno, pianoforte.
Molti i pittori, scultori, critici d’arte nella famiglia, tra cui Fausto Zonaro, che divenne pittore ufficiale alla corte dell’ultimo Sultano Ottomano a Istanbul e lo zio, Aldo Cer¬chiari, che lo iniziò alla pittura.
Nel 1979 dipinge “Meduse” e “I pioppi”, quadri rappre¬sentativi di temi che verranno rielaborati e sviluppati negli anni successivi.
Nel 1980 si trasferisce a Philadelphia, USA.
Fertilissima la produzione, nell’enorme atelier: un edificio dismesso, di fronte alla Town House di 800 Pine Street, usato anche per esibire, studiare, confrontarsi con gli arti¬sti emergenti dell’America di quei tempi.
Sono gli anni di “Rising Eagle” e “Cavalluccio Marino con Susanna”.
Espone alla Galleria Friedman di Philadelphia, alla Galleria Wachat di Boston, alla Galleria Barlow di New York. Inizia un periodo di viaggi che contribuiscono alla sua maturazione culturale: Brasile, Colombia, Argentina, Ve¬nezuela. Conosce l’Asia: Malesia, Indonesia, South Korea, Filippine. In Giappone si avvicina ai grandi contemporanei, tra cui Kaij Higashiyama, pittore che ebbe occasione di studiare a lungo.
A Mexico City dal 1983, dipinge “Armando Scheleske”, “Dos Mujeres” e “Cat on the snow”. Espone nell’Atelier di Sierra Cotopaxi a Lomas De Chapultepec, alla Galleria Bowman e alla Galleria Ordoñez, e a Buenos Aires alla Galleria Santini. Conosce Nierman, Orozco, la scultrice Carol Muller.
In un breve soggiorno a Pittsburgh nel 1984 dipinge “Per Erga”, “No fences”, il bellissimo “Pioggia sul vetro” in se¬guito esposto alla Squibb Gallery di New York.
Nel 1985 si trasferisce a Princeton, USA. Un nuovo atelier nel bosco.
Questo è il periodo degli alberi, “Fences and trees” e “Rain on the glass”. Susanna, il piccolo Ario Darcy, la nascita di Alec Egon, un lavoro creativo che lo porta a viaggiare in¬tensamente in Australia, Asia, Africa: tutto contribuisce a rendere il periodo di Princeton il più fertile in assoluto, quello durante il quale sono stati concepiti I quadri più im¬portanti, che hanno segnato l’inizio di periodi successivi: “Tre bottiglie e due bicchieri”, “Glicini”, “Quality of Life”, successivamente acquistato dalla Squibb Foundation di New York
Nel 1987 rientra in Italia. È il periodo delle nature morte: “Bottiglie in Grigio” (1990), “Seconda neve, alberi, primo sole”. L’atelier è un vecchio laboratorio.
Dopo un periodo a New York, si traferisce nel 1994 a Lo¬sanna, in Svizzera.
L’atelier, uno chalet in un bosco sul lago di Ginevra, diven¬ta uno spazio magico dove creare I grandi quadri della maturità. Sono di questo periodo “Il mio Giappone” (1996), “Liberi seminudi e soli” (1999), “Canada on fire” (2002) e “Fiordi” (2003).
Espone a Milano, Imperia, Losanna, Ginevra, New York.
Infine la Sardegna. Un atelier sul mare.
Poi vengono “Oggi ballano i Pini” (2007) e “2 Femmine a Chia” (2008).
La scoperta di tecniche miste influenza la produzione dei quadri più recenti; “La Grande Sicilia” (2009) e “Le sedie di Mario” (2010) sono tra i più significativi. Nel 2011 Giorgio Mondadori ha pubblicato un ampio catalogo critico dal titolo 'Le cinque vite del Drago'.
Curatrice mostra:
Deborah Petroni
Catalogo mostra:
Voli e boschi blu edito AEM Srls
Durata mostra:
dal 23 aprile al 05 maggio 2016
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 con orario continuato
Lunedì e domenica chiuso
Ingresso gratuito
Info e contatti:
Mail: info@wikiarte.com
Sito: www.wikiarte.com
in Via San Felice 18 - Bologna
È lieta di invitarvi
Sabato 23 aprile 2016
ore 18.00
All’ inaugurazione della mostra antologica di:
DRAGO CERCHIARI
-Voli e Boschi Blu-
Drago Cerchiari (Milano, 13 marzo 1949).
Studia disegno, pianoforte.
Molti i pittori, scultori, critici d’arte nella famiglia, tra cui Fausto Zonaro, che divenne pittore ufficiale alla corte dell’ultimo Sultano Ottomano a Istanbul e lo zio, Aldo Cer¬chiari, che lo iniziò alla pittura.
Nel 1979 dipinge “Meduse” e “I pioppi”, quadri rappre¬sentativi di temi che verranno rielaborati e sviluppati negli anni successivi.
Nel 1980 si trasferisce a Philadelphia, USA.
Fertilissima la produzione, nell’enorme atelier: un edificio dismesso, di fronte alla Town House di 800 Pine Street, usato anche per esibire, studiare, confrontarsi con gli arti¬sti emergenti dell’America di quei tempi.
Sono gli anni di “Rising Eagle” e “Cavalluccio Marino con Susanna”.
Espone alla Galleria Friedman di Philadelphia, alla Galleria Wachat di Boston, alla Galleria Barlow di New York. Inizia un periodo di viaggi che contribuiscono alla sua maturazione culturale: Brasile, Colombia, Argentina, Ve¬nezuela. Conosce l’Asia: Malesia, Indonesia, South Korea, Filippine. In Giappone si avvicina ai grandi contemporanei, tra cui Kaij Higashiyama, pittore che ebbe occasione di studiare a lungo.
A Mexico City dal 1983, dipinge “Armando Scheleske”, “Dos Mujeres” e “Cat on the snow”. Espone nell’Atelier di Sierra Cotopaxi a Lomas De Chapultepec, alla Galleria Bowman e alla Galleria Ordoñez, e a Buenos Aires alla Galleria Santini. Conosce Nierman, Orozco, la scultrice Carol Muller.
In un breve soggiorno a Pittsburgh nel 1984 dipinge “Per Erga”, “No fences”, il bellissimo “Pioggia sul vetro” in se¬guito esposto alla Squibb Gallery di New York.
Nel 1985 si trasferisce a Princeton, USA. Un nuovo atelier nel bosco.
Questo è il periodo degli alberi, “Fences and trees” e “Rain on the glass”. Susanna, il piccolo Ario Darcy, la nascita di Alec Egon, un lavoro creativo che lo porta a viaggiare in¬tensamente in Australia, Asia, Africa: tutto contribuisce a rendere il periodo di Princeton il più fertile in assoluto, quello durante il quale sono stati concepiti I quadri più im¬portanti, che hanno segnato l’inizio di periodi successivi: “Tre bottiglie e due bicchieri”, “Glicini”, “Quality of Life”, successivamente acquistato dalla Squibb Foundation di New York
Nel 1987 rientra in Italia. È il periodo delle nature morte: “Bottiglie in Grigio” (1990), “Seconda neve, alberi, primo sole”. L’atelier è un vecchio laboratorio.
Dopo un periodo a New York, si traferisce nel 1994 a Lo¬sanna, in Svizzera.
L’atelier, uno chalet in un bosco sul lago di Ginevra, diven¬ta uno spazio magico dove creare I grandi quadri della maturità. Sono di questo periodo “Il mio Giappone” (1996), “Liberi seminudi e soli” (1999), “Canada on fire” (2002) e “Fiordi” (2003).
Espone a Milano, Imperia, Losanna, Ginevra, New York.
Infine la Sardegna. Un atelier sul mare.
Poi vengono “Oggi ballano i Pini” (2007) e “2 Femmine a Chia” (2008).
La scoperta di tecniche miste influenza la produzione dei quadri più recenti; “La Grande Sicilia” (2009) e “Le sedie di Mario” (2010) sono tra i più significativi. Nel 2011 Giorgio Mondadori ha pubblicato un ampio catalogo critico dal titolo 'Le cinque vite del Drago'.
Curatrice mostra:
Deborah Petroni
Catalogo mostra:
Voli e boschi blu edito AEM Srls
Durata mostra:
dal 23 aprile al 05 maggio 2016
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 con orario continuato
Lunedì e domenica chiuso
Ingresso gratuito
Info e contatti:
Mail: info@wikiarte.com
Sito: www.wikiarte.com
23
aprile 2016
Drago Cerchiari – Voli e boschi blu
Dal 23 aprile al 05 maggio 2016
arte contemporanea
Location
GALLERIA WIKIARTE
Bologna, Via San Felice, 18, (Bologna)
Bologna, Via San Felice, 18, (Bologna)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 con orario continuato
Lunedì e domenica chiuso
Vernissage
23 Aprile 2016, h 18
Autore